Approfondimenti

“Combattono Assad, non sono terroristi”

È successo e continua a succedere in molti conflitti in diverse le parti del mondo. Gruppi armati che il nemico (spesso il governo centrale) e gli attori esterni definiscono gruppi terroristici sono invece considerati dalla popolazione locale organizzazioni di liberazione nazionale, che lottano per liberare la popolazione dai soprusi dello stato.

Ovviamente ci sono molte sfumature. Non sempre la popolazione locale condivide la strategia e l’ideologia del gruppo armato. Molte volte non tutti gli attori esterni considerano l’organizzazione armata un’organizzazione terroristica. Non sempre il gruppo in questione lotta esclusivamente per la liberazione della popolazione civile.

In questa vasta gamma di sfumature cade la guerra siriana e il Fronte Al-Nusra, uno dei gruppi più potenti dell’opposizione armata in Siria. Per il regime di Damasco e per la comunità internazionale Al-Nusra è un’organizzazione terroristica. Anche l’occidente, negli ultimi mesi, si è rifiutato di coinvolgerla nei vari tentativi di negoziato e nei diversi esperimenti di cessate il fuoco.

Al-Nusra ha una rigida ideologia islamica. Dopo la scissione dall’ISIS è entrata a far parte della rete internazionale di Al-Qaida, pur rimanendo legata esclusivamente al territorio siriano. Fin dal loro arrivo sul campo di battaglia i miliziani di Al-Nusra si sono sempre distinti rispetto agli altri ribelli siriani. Più forti, più preparati, più organizzati. Anche la gestione dei territori conquistati è sempre stata più efficiente rispetto a quella delle altre milizie.

L’affiliazione ad Al-Qaida però ha sempre impedito qualsiasi tipo di dialogo con Stati Uniti ed Europa, anche se l’organizzazione è stata supportata e finanziata da Turchia e paesi arabi del Golfo in chiave anti-Assad. A maggiore ragione dopo gli attentati attribuiti allo Stato Islamico a Parigi e Bruxelles l’opinione pubblica occidentale ha messo Al-Nusra sullo stesso piano dell’ISIS. In sostanza, per semplificare, anche se a differenza dello Stato Islamico combattono il regime di Assad i miliziani di Al-Nusra sono miliziani “cattivi”.

La prospettiva occidentale, la nostra prospettiva, è piuttosto lineare. E ricalca un meccanismo tradizionale. Se cambiamo prospettiva, però, la definizione di gruppo terroristico non è la definizione più azzeccata.

Al-Nusra è forte soprattutto nel nord-ovest della Siria, nella provincia di Idlib, se si escludono le regioni inglobate dallo Stato Islamico l’unica provincia interamente controllata dall’opposizione. Per questo Idlib è un ottimo punto d’osservazione. “Conosco bene il punto di vista occidentale – ci racconta Nour Hallak, un cittadino di Ariha, nella provincia di Idlib – Al-Nusra è legata ad Al-Qaida quindi è un’organizzazione terroristica con la quale non si può dialogare e che va eliminata. Ma dal nostro punto di vista le cose sono un po’ diverse. L’80% dei miliziani di Al-Nusra proviene dalla Siria. È vero, sono vicini ad al-Qaida, ma nella mia città, per esempio, tra i miliziani di Al-Nusra ci sono anche dei miei vecchi compagni di scuola. Non siamo così diversi”.

Quindi un gruppo molto diverso dallo Stato Islamico. Di fronte ai continui bombardamenti del regime e dell’aviazione russa anche la rigida interpretazione della religione islamica passa in secondo piano. “I siriani non considerano al-Nusra un gruppo terroristico. Ci sono differenze ideologiche – ci spiega ancora Nour Hallak – ma dal nostro punto di vista non sono cattivi, come dite voi in occidente, perché combattono contro il regime. E al momento chi combatte contro il regime è dalla nostra parte. All’inizio della guerra, prima di scoprire la sua vera natura e i suoi veri obiettivi, la gente non aveva problemi nemmeno con l’ISIS. Direi che è più una questione emotiva che non razionale”.

Le parole di Nour Hallak sono identiche a quelle che all’inizio della rivolta siriana pronunciavano molti attivisti laici dell’opposizione. “Per noi la religione non è importante – dicevano – ma Al-Nusra lotta insieme a noi per far cadere il regime., quindi siamo tutti Al-Nusra”. E ancora: “caduto il regime i siriani decideranno che tipo di stato vogliono, una repubblica islamica oppure uno stato laico”.

Ovviamente, come dicevamo prima, ci sono molte sfumature. A Idlib, infatti, ci sono state anche diverse manifestazioni contro Al-Nusra, anche in questo periodo.

Nelle ultime settimane, dall’entrata in vigore del cessate il fuoco dello scorso 27 febbraio, Al-Nusra ha mandato molti miliziani da Idlib ad Aleppo e nella provincia di Latakia. Perché quelle sono le zone dove si sta combattendo di più. Proprio in questi giorni Al-Nusra sta guidando i ribelli contro l’esercito di Damasco a sud di Aleppo, nella zona di Khan Tuman.

Anche ad Aleppo, seppur in un contesto diverso, “Al-Nusra – ci dice una fonte di Radio Popolare dalla zona della città controllata dai ribelli – è piuttosto popolare, proprio per il fattore religioso. Non per tutti ma per alcuni l’islam è un elemento di garanzia. Si fidano di loro”.

Se e quando si arriverà a definire il futuro della Siria la religione islamica sarà un elemento importante, e l’occidente si dovrà sforzare di comprendere una prospettiva diversa dalla sua.

  • Autore articolo
    Emanuele Valenti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR martedì 30/04 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 30-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 30/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 30-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 30/04/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 30-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di martedì 30/04/2024

    Ho amato tanto la Polaroid. Vedere stampare sotto i miei occhi la foto è sempre stata una sorpresa divertente ed emozionante. Ho amato anche la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che mi permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Se ci pensate bene le canzoni, come le fotografie, sono la nostra memoria nel tempo, sono il clic che fa catturare ricordi meravigliosi. A PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; sono scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali. Con PoPolaroid ascolta e vedrai. Basil Baz

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 30-04-2024

  • PlayStop

    Avenida Brasil di martedì 30/04/2024

    La trasmissione di musica brasiliana di Radio Popolare in onda dal 1995! Da nord a sud, da est ad ovest e anche quella prodotta in giro per il mondo: il Brasile musicale di ieri, di oggi e qualche volta di domani... Ogni martedì dalle 23.00 alle 24.00, a cura di Monica Paes Potrete anche, come sempre, scaricare i podcast e sentirla quando e quante volte volete... https://www.facebook.com/groups/avenidabrasil.radio/ https://www.facebook.com/avenidabrasil.radio/

    Avenida Brasil - 30-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di martedì 30/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 30-04-2024

  • PlayStop

    L'altro martedì di martedì 30/04/2024

    Dal 19 settembre dalle ore 22.00 alle 22.30 alla sua quarantatreesima edizione L’Altro Martedì, la trasmissione LGBT+ di Radio Popolare torna in onda con le voci dei protagonisti della movimento omotransgender. Conduzione e regia di Eleonora Dall’Ovo Musiche scelte da Lucy Van Pelt Si partirà con la rassegna stampa nostrana ed estera, per poi intervistare i\le protagonisti\e del movimento lgbt+ e concludere con gli eventi culturali che ruotano intorno alla realtà arcobaleno da non perdere.

    L’Altro Martedì - 30-04-2024

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 30/04/2024

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 30-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di martedì 30/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 30-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di martedì 30/04/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 30-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di martedì 30/04/2024

    (148 - 530)

    Muoviti muoviti - 30-04-2024

  • PlayStop

    Playground di martedì 30/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 30-04-2024

  • PlayStop

    Express di martedì 30/04/2024

    Da Milano a Bruxelles, da Liverpool a Detroit, da Rio de Janeiro a Barcellona. Nuove uscite, concerti, vecchi classici e dischi da salvare. Ogni settimana, un giro del mondo della musica a bordo di Express.

    Express - 30-04-2024

  • PlayStop

    Libia, un paese senza stato e dove regna l’impunità

    Il reportage da Tripoli di Emanuele Valenti

    Clip - 30-04-2024

  • PlayStop

    Jack di martedì 30/04/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 30-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 30/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Robero Inchigolo per parlarci del suo libro La vendetta delle orche, e altre storie di resistenza animale, Codice edizioni, ma anche il Gr animali con Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Roberto voleva essere polpo

    Considera l’armadillo - 30-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 30/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 30-04-2024

Adesso in diretta