Iniziative

 

 

Il Marocco che non ti aspetti

L’aeroporto di Marrakech-Menara dista meno di 20 km di Tamesloht. Ma i lussuosi riad di Marrakech dove, per accontentare i pruriti esotici degli occidentali, gli operatori turistici offrono una parodia del vero Marocco, sono distanti anni luce.

A Tamesloht il passato non è rinnegato come se fosse immondo: in questo villaggio circondato da uliveti vive un Marocco che ha i piedi nell’ieri ma guarda avanti. E’ abitato da artigiani e investendo qualche ora, dopo aver scattato una fotografia ai nidi di cicogna sui tetti delle abitazioni, si  può visitare il quartiere dei “potiers”. E’ un piccolo universo fatto di  terra e  terracotta, dove gli artigiani plasmano la terra.  Il caos della casbah di Marrakech appartiene a un altro universo.

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Nell’Ensemble d’Artisanat diversi artigiani, specializzati nei più vari mestieri, hanno i loro laboratori e abili mani lavorano la pelle, il vetro, l’osso… La perla di Tamesloht è una sorta di cittadella dove risiedevano i signori locali, un complesso di residenze risalenti al XVI° secolo. Visitarla è come trovarsi dentro la scenografia di un film, e non a caso  le elaborate porte delle case ed i soffitti in legno decorati sono finiti in più di una ripresa cinematografica.

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Orson Welles invece, decidendo di adottarla per le riprese del suo Otello, sulla pellicola ha immortalato Essaouira, un gioiello della costa atlantica a due ore di macchina da Marrakech. Vanta due primati originali: è una città senza semafori e senza ascensori, perché all’interno delle sue antiche mura non circolano auto e i palazzi sono tutti antichi. Se qualche decade fa è stata il rifugio africano di hippie in fuga dall’Occidente, oggi è il paradiso di surfisti in attesa della grande onda.

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Essaouira continua ad essere una sorta di risacca esistenziale, un luogo dove imperversa una luce che esalta il candore delle  case imbiancate a calce e che rende vivido il blu delle porte e delle finestre. Un vento costante giustifica gli adesivi che appiccicati sul lungomare avvisano il forestiero che è a Wind City, Afrika. Il vento batte senza sosta anche gli alberi di Argania che crescono sulle colline intorno alla città. I frutti di queste piante, bacche di colore verde, simili ad un oliva ma di dimensioni maggiori, ospitano un nocciolo particolarmente duro che a sua volta racchiude due o più mandorle da cui si estrae l’olio d’Argan, il “petrolio” di questa regione (da anni il governo del Marocco aiuta la formazione di cooperative femminili dedite alla produzione dell’olio di argan e oggi circa due milioni e mezzo di marocchini vivono dai proventi derivati dall’arganier). Per il pranzo ad Essaouira basta seguire il profumo di pesce alla griglia che arriva da alcune baracche in prossimità del porto. Qui, a partire dalla tarda mattinata, i pescatori preparano e servono un menu che spazia da un’abbondante porzione di sardine a un elegante piatto di crostacei dell’Atlantico. Il  suono che esce da più di un locale è rigidamente made in Essaouira. Trattasi di musica gnaoua, un sound praticato da musicisti-guaritori, figli di antichi schiavi neri, che attraverso il suono e il ballo incarnano l’anima mistica del Marocco…

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  • Autore articolo
    Claudio Agostoni
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    Sito di Milano Ristorazione in tilt: riso e pollo ai ferri per i bimbi celiaci (e non solo)

    Da nove giorni il menù alle mense scolastiche milanesi è sempre lo stesso: riso in bianco e pollo ai ferri. Ma solo per qualcuno: i bambini e le bambine con celiachia, o che seguono una dieta etico religiosa o dedicata a causa di allergie alimentari. Una conseguenza dell’attacco informatico subito da Milano Ristorazione il 24 novembre, che ha interessato il sito e i canali d’informazione della società che eroga i pasti nei nidi d'infanzia e nelle scuole cittadine. In un post su Facebook, Milano Ristorazione aveva parlato di “qualche probabile variazione ai menù previsti e alle diete speciali, temporaneamente gestite tramite un menù semplificato per garantire il pieno rispetto degli standard di sicurezza previsti”. Senza però contattare i diretti interessati. Rosa è la mamma di due bambine celiache che frequentano due scuole milanesi. L'intervista di Chiara Manetti.

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    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

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    Poveri ma belli di martedì 02/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Liberi di rallentare: i Leatherette raccontano il nuovo album Ritmo Lento

    È da poco uscito Ritmo Lento, il terzo disco della band bolognese Leatherette. L'album arriva a seguito di una “pausa” che la formazione si è presa dopo un lungo e intenso tour europeo. “Avevamo bisogno di rallentare un attimo per raccogliere le idee e capire chi siamo, è stato un periodo meditativo, ma ora siamo di nuovo carichi”. Il disco ha due anime: una più diretta e punk guidata dalle chitarre, arricchita dalle voci in coro e dal sax, l’altra più calma e riflessiva dove ogni elemento è ridotto all’osso. Dal titolo del disco all’influenza dei Guided By Voices, dagli arrangiamenti dei nuovi pezzi agli incontri con Keanu Reeves e Gianni Morandi: ascolta l’intervista e il MiniLive dei Leatherette.

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    Brian Eno e l'arrivo del singolo di beneficienza per la Palestina che punta a scalare le classifiche entro Natale. Il ritorno dei My Bloody Valentine dal vivo, con volumi come sempre impressionanti. Il disco della settimana di Keaton Henson e il mini live dei Leatherette, band bolognese che ci presenta il nuovo album Ritmo Lento. Il quiz sul cinema e i dieci anni dell'album Mainstream di Calcutta.

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