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Una famiglia temporanea. Ma vera

“A 18 anni avrei potuto scegliere se andare a vivere con la mia mamma, o restare qui. Sono rimasto:  quella di tornare con mia madre è una possibilità che non ho mai preso nemmeno in considerazione”. Alessandro ora ha 19 anni, e da sei vive nella comunità minorile La girandola, gestita dalla Cooperativa Comin, a Cernusco sul Naviglio (Milano). Con la maggior età, di fronte alla possibilità di tornare nella propria famiglia di origine, ha preferito restare nella sua famiglia di adozione: una comunità composta al momento da otto ragazzi, tra i 10 e i 19 anni, con quattro educatori che si alternano a coprire i giorni, le notti e i weekend.

Sotto lo stesso tetto convivono età diverse, storie passate complicate, provenienze da tutto il mondo: Filippine, Nigeria, Perù, Italia. “Il 90 per cento delle volte i minori che accogliamo sono allontanati dalla famiglia di origine con un decreto del Tribunale dei minorenni”, spiega Daniela, educatrice. I ragazzi sanno che il loro tempo in comunità è limitato: “L’obiettivo rimane sempre quello di un ritorno alla famiglia naturale” continua Daniela “è l’obiettivo per cui lavoriamo tutti i giorni, e quando c’è la piena responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, si riesce a fare un percorso che porti al ricongiungimento famigliare”.

Il percorso non è mai facile, e la storia di Alessandro dimostra che non sempre riesce. D’altra parte i ragazzi sviluppano un rapporto complicato con gli adulti, che li hanno abbandonati, e i ricordi legati  alla propria famiglia diventano ricordi dolorosi. Kimberley e Paul, per esempio, sono gemelli, e sono entrambi in comunità “Viviamo sotto lo stesso tetto ma non parliamo tanto – racconta Kimberley -Quando mia succede qualcosa di brutto al di fuori della famiglia, mio fratello mi chiede sempre come sto, ma se succede qualcosa di brutto in famiglia, non ne parliamo mai tra di noi”. Nonostante tutto, il senso di famiglia resta forte, emerge chiaro dalle parole di Diego: “Voglio andare a vivere in montagna, trovarmi un lavoro, magari come meccanico, e trovarmi una fidanzata. Vorrei avere dei figli, li iscriverò a pallavolo o a calcio. Saremo una famiglia normale, come tutte le altre”.

I ragazzi della comunità La girandola sono stati i protagonisti della prima puntata di Mamma mia!, ascoltala qui:

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    Sara Milanese
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