Approfondimenti

Scure su rettori università e 36mila insegnanti

Il giro di vite in Turchia colpisce anche la scuola, le università, le tv e le radio. Il ministero dell’Istruzione ha sospeso 15.200 suoi dipendenti, di cui la maggior parte sono insegnanti. Ritirata la licenza a 21mila insegnanti delle scuole private.

Sono stati invitati a dimettersi tutti i rettori delle università turche, che sono oltre 1.500. Si tratta – per l’esattezza – dei rettori di 1.176 università pubbliche e di 401 università private.

Revocate le licenze di 24 radio e televisioni, tutte legate – secondo le autorità – al movimento del predicatore Fetullah Gulen. Sotto inchiesta anche 370 dipendenti della tv pubblica.

I numeri sono senza precedenti, ma le epurazioni erano in corso già da mesi”, racconta a Popolare Network un italiano che lavora ad Ankara e che preferisce restare anonimo. “Da circa un anno – forse di più – eravamo abituati alla comparsa di liste sui giornali di persone che venivano licenziate in tutti i settori della pubblica amministrazione. Adesso se ne parla perché gli occhi del mondo sono puntati sulla Turchia. Anche prima succedeva, ma non faceva notizia”.

E prosegue: “Gli interlocutori per i progetti, nei ministeri, cambiano continuamente. Improvvisamente ti ritrovi di fronte un funzionario nuovo che prima faceva altro. Anche negli appalti pubblici succede lo stesso: alcune imprese vengono escluse dalle gare non per il contenuto della loro proposta, ma perché si vuole escludere il proprietario dell’impresa”.

Il nostro interlocutore nega scenari da incubo, ad Ankara, la notte del colpo di stato: “Gli spari erano limitati solo ad alcune zone circoscritte della città. Le strade erano vuolte solo perché la gente era spaventata dal rumore dei jet, ma volendo si poteva tranquillamente circolare per le strade di Ankara. Non c’erano posti di blocco, né dell’esercito, né della polizia. Una situazione paradossale”.

Intanto il governo turco insiste nell’evocare la reintroduzione della pena di morte, anche perché il principale partito di opposizione si è detto d’accordo. Nonostante questo, non ci sono i numeri in Parlamento per la modifica, tanto che c’è chi invoca addirittura un referendum.

La Turchia insiste anche per l’estradizione di Fetullah Gulen dagli Stati Uniti e oggi ha inviato a Washington quattro dossier pieni di accuse contro il predicatore. Non è detto però che in quelle carte ci siano le prove del suo coinvolgimento nel golpe, come chiedono gli americani. “Le prove le invieremo” ha detto il ministro della giustizia turco.

Nessuna pietà per i golpisti , neppure quelli uccisi. Le autorità religiose sunnite – legate al governo – negheranno funerali religiosi e preghiere ai militari coinvolti. Avranno diritto a cerimonie religiose solo quei soldati trascinati nel golpe a loro insaputa.

Man mano che emergono le testimonianze, sembra sempre più chiaro che i soldati inviati sul terreno non sapevano di stare partecipando a un colpo di stato. Quelli inviati all’hotel dove alloggiava Erdogan – ad esempio – raccontano che gli era stato ordinato di catturare “un terrorista”.

Ascolta l’intervista completa

italiano che lavora ad Ankara

  • Autore articolo
    Michela Sechi
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 12/02 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 12-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 12/02 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 12-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 12/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 12-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 12/02/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 12-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 12/02/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 12-02-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di mercoledì 12/02/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 12-02-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di mercoledì 12/02/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 12-02-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di mercoledì 12/02/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi ai microfoni di Radio Popolare. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 12-02-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 12/02/2025

    Paola Caridi ci racconta il tentativo di risposta dei Paesi arabi alle minacce e proposte di Trump e Netanyahu. La legge d'iniziativa popolare sul fine vita votata in Toscana è la prima, ma altre seguiranno, l'analisi e il punto di Filomena Gallo, segretaria dell'Associazione Luca Coscioni. Più di 180 arresti per mafia a Palermo, tutti insieme, non si vedevano da quarant'anni: il racconto della cronista de Il Fatto Quotidiano Manuela Modica.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 12-02-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 12/02/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 12-02-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 12/02/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 12-02-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 12/02/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 12-02-2025

Adesso in diretta