Approfondimenti

“Trattare con la BCE? Dilettanti allo sbaraglio”

Vincenzo Visco

L’Huffington Post ha pubblicato in esclusiva le 39 pagine che compongono una bozza del “Contratto per il Governo del Cambiamento” a cui il leader della Lega e quello del Movimento 5 Stelle stanno lavorando ormai da giorni, a più di 70 giorni dalle elezioni politiche dello scorso 4 marzo.

Tra i punti che hanno più sorpreso i cittadini italiani e gli esperti di economia e finanza c’è la proposta di Di Maio e Salvini di proporre alla Banca Centrale Europea di ridurre il debito italiano cancellando 250 miliardi di titoli di stato.

Massimo Bacchetta ha intervistato oggi Vincenzo Visco, Ministro delle Finanze e dell’Economia dal 1996 al 2000 durante il primo governo di Romano Prodi e durante i due governi di Massimo D’Alema, ma anche Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica dal 2000 al 2001 sotto il secondo governo Amato e vice ministro dell’Economia, con delega alle Finanze, durante il secondo governo Prodi dal 2006 al 2008.

Io l’avevo contattata per parlare di questa stagione del centrosinistra e invece stamattina ci troviamo in mano il super condono che il governo italiano starebbe, sempre che nasca un governo, pensando di andare a contrattare con la Banca Centrale Europea quei 250 miliardi. Lei che salto sulla sedia ha fatto quando ha visto questa ipotesi? Poi loro hanno detto che quella bozza è già superata, già vecchia.

Son cose diverse, quella sulla BCE bisogna capire bene cosa vuol dire. Lì io sarei molto più cauto, è evidente che questi 5Stelle e Lega non si rendono conto bene di quello che propongono e quello che fanno. L’idea che la Banca Centrale possa fare delle operazioni sul debito non è stravagante, bisogna soltanto che siano d’accordo tutti gli azionisti della BCE. Quella ad occhio e croce sarebbe una ristrutturazione dei debiti, nella storia dell’Economia è stata fatta decine e decine di volte, il problema è che in Europa col rigorismo tedesco e il fatto che poi questo in qualche modo darebbe un beneficio ai Paesi più indebitati, pur non essendo costosa per quelli virtuosi, questo creerebbe una forte spinta negativa: uno degli obiettivi principali dei Paesi rigoristi e rigorosi è quello di punire l’Italia che da sempre è inaffidabile, oscillante e non riesce a fare riforme o a far partire la crescita e ridurre il debito pubblico. Quindi se ci possono fare del male, ce lo fanno. Questo è il punto che non hanno capito i vari governi e che ha costretto molti nostri governanti a diventare poi succubi in Europa, cioè quello che dice l’Europa non si tocca e diventa una mitologia. Il vero problema è tenere una linea equilibrata per cui si rispettano i patti, perchè così fa un Paese serio, ma si discute e si fanno proposte alternative, si contesta. Questa proposta di Lega e M5S assomiglia abbastanza, mi pare di intuire, a una proposta che hanno fatto alcuni economisti italiani un paio di settimane fa. Non mi scandalizza in sé, quello che mi sorprende è l’ingenuità e la disponibilità ad esporsi senza rendersi conto di tutte le implicazioni. La proposta in sé non sta all’Italia farla, questo è il punto, però non è che non si è mai vista nella storia del capitalismo.

Il solo fatto che in una bozza che viene fatta circolare, e che poi i diretti interessati dichiarano già superata nei fatti. Anche il fatto che venga riportato un riferimento all’Euro e all’ipotesi di avviare procedure per l’uscita…

Questo è demenziale. Significa esporsi alla speculazione immediata. L’Italia non solo rischia di dover uscire perchè debole, ma vuole anche uscire e progetta di farlo, quindi diamole addosso subito. Se devono mettere tutto per iscritto, questa è una di quelle cose che andrebbe messo in un addendum segreto, non pubblico.

Ma lei che è stato Ministro, quando vede una cosa del genere pensa più a una follia o al fatto che qualcuno abbia voluto fare quasi una trappola a Salvini e Di Maio?

Se c’è una trappola se la sono scavata da soli. Secondo me lì dietro c’è un’insofferenza nei confronti di tante cose che ci vengono imposte e che non vengono ritenute giuste. Questa in parte è giustificata, perchè la linea politica imposta dalla Germania a tutta l’Eurozona è assurda e anche i francesi non sono per nulla soddisfatti. Però il vero problema è che non hanno capito come funzionano le istituzioni europee e nazionali. Il rapporto che loro hanno avuto con Mattarella sui ministri dimostra che non conosco appunto i poteri attribuiti dalla Costituzione al Presidente della Repubblica, così come questa proposta estemporanea su quello che dovrebbe fare la BCE in Europa significa che non sanno come funziona l’indipendenza della Banca Centrale Europea e i rapporti tra questa e i Governi e gli Stati. A me sembrano un po’ dilettanti allo sbaraglio da questo punto di vista.

Vincenzo Visco
Foto Wikimedia
  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 26/04 13:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 26-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 26/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 26/04/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 26/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Massimo Vacchetta del @centro Recupero Ricci La Ninna di Novello per parlarci della situazione dei Ricci in questo periodo, ma anche di @Fiera dei Librai di Bergamo e @Bruno Bozzetto

    Considera l’armadillo - 26-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 26/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 26-04-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di mercoledì 26/04/2024

    Con Francesca Albanese, relatrice speciale Onu su territori occupati palestinesi, esaminiamo la crisi senza fine della comunità internazionale nel fermare la guerra e i massacri a Gaza. Albertina Soliani, vicepresidente Anpi e presidente Casa Cervi, analizza il significato di questo 25 aprile. Daniele Macheda segretario Usigrai ci presenta le ragioni dello sciopero dei giornalisti Rai proclamato per il 6 maggio: è a rischio la liberta d'informazione: Climatologie con Sara Milanese svela le bufale sulle case green. Danilo Lillia dell'Anpi di Dongo ci racconta la mobilitazione antifascista contro la parata nostalgica per i gerarchi fucilati il 28 aprile 1945. E la storica Iara Meloni ci presenta i "passi della libertà" che sempre domenica sulle colline piacentina vi accompagnerà in u trekking teatrale e resistente,

    Giorni Migliori – Intro - 26-04-2024

  • PlayStop

    Cult di venerdì 26/04/2024

    Oggi a Cult: il regista iraniano Ashkan Khatibi sul suo "Le mie tre sorelle" al Teatro FRanco Parenti; il regista Daniele Luchetti sul film "Confidenza"; alla Casa della Memoria di Milano la mostra "Alfa Romeo. Fabbrica, lavoro, fascismo e Resistenza al Portello"; la rubrica di fumetti di Antonio Serra...

    Cult - 26-04-2024

  • PlayStop

    37 e 2 di venerdì 26 aprile

    Alcune importanti informazioni sullo stato del nostro Sevizio sanitario. Un’ascoltatrice racconta le difficoltà di accesso al suo Medico. Un'iniziativa rivolta a persone che hanno famigliari o persone vicine malate oncologiche. Una nuova puntata della nostra rubrica dedicata a salute e ambiente: oggi parleremo dell’ecocidio in corso a Gaza e delle sue conseguenze sulla salute delle persone.

    37 e 2 - 26-04-2024

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di venerdì 26/04/2024

    Il lavoro del portalettere non è uno di quelli che consideriamo più pericolosi, ma tra ritmi di consegne elevati, contratti a termine e mezzi per muoversi in strada non sempre adeguati i rischi sono spesso dietro l'angolo. Ne parliamo con Andrea Inglese, rsu di Slc Cgil in Poste Italiane, che ci spiega le profonde trasformazioni che sta subendo il suo mestiere.

    Uscita di Sicurezza - 26-04-2024

  • PlayStop

    VALENTINA CALDERONE - IL CARCERE E' UN MONDO DI CARTA

    VALENTINA CALDERONE - IL CARCERE E' UN MONDO DI CARTA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 26-04-2024

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 26/04/2024

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 26-04-2024

  • PlayStop

    Non vedo l'ora di mercoledì 26/04/2024

    Non Vedo l'Ora, ma nonostante questo iniziamo con calma! Poi appena riprendiamo conoscenza, dopo un caffè, due chiacchiere e della buona musica, vi racconto le cose per cui NON VEDO L'ORA di stare ogni giorno con voi!!

    Non vedo l’ora - 26-04-2024

Adesso in diretta