Approfondimenti

“Iran per diplomazia ma può rispondere”

Entro il 12 maggio Donald Trump dovrà decidere se ritirare gli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare iraniano del 2015. I governi europei stanno cercando di convincere gli americani a non fare un passo che rischierebbe di aumentare ulteriormente l’instabilità in Medio Oriente. Nei giorni scorsi Angela Merkel ed Emmanuel Macron sono andati alla Casa Bianca, per parlare anche di Iran e della necessità di non far saltare l’intesa con Teheran. Ma c’è chi spinge in direzione opposta. Ieri il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha convocato la stampa per presentare quelle che ha raccontato essere le vere prove dell’imbroglio iraniano. Il governo israeliano sostiene in sostanza che nonostante l’accordo con la comunità internazionale gli iraniani non abbiano mai abbandonato il progetto di costruire la bomba atomica. Le dichiarazioni di Netanyahu non hanno convinto molti analisti, anche negli Stati Uniti, ma arrivano in un momento molto delicato per la stabilità in Medio Oriente, che passa anche dai rapporti tra Iran e Occidente e tra Iran e Israele. Il teatro dello scontro è la crisi siriana.

Abbiamo parlato di tutto questo con Mojtaba Mousavi, analista del quotidiano iraniano Jam-e Jam.

Nelle scorse settimane sono stati colpiti nuovamente interessi iraniani in Siria. Gli israeliani hanno detto più volte di voler bloccare l’espansione iraniana in territorio siriano. C’è il rischio che la situazione possa andare fuori controllo?

È assolutamente possibile che ci sia un’escalation a partire dalla Siria, soprattutto perché Israele non sta rispettando il diritto internazionale, e sta attaccando un paese sovrano violando le norme internazionali. L’Iran sta cercando di fermare Israele, con la politica e la diplomazia. Ma credo che gli israeliani siano interessati a proseguire con le provocazioni. E se sarà così mi sembra di capire che a un certo punto l’Iran risponderà. E questo, come dicevo, non potrà che alimentare ulteriormente la tensione in questa regione. I vertici dello stato hanno ribadito ancora in questi giorni che non tollereranno altri attacchi e altri danni per mano di elementi esterni. Non hanno citato Israele, ma il riferimento mi sembra molto chiaro.

Che tipo di risposta ci dobbiamo aspettare?

L’Iran ha diverse opzioni. Ovviamente preferirebbe usare la politica e la diplomazia, ma potrebbe anche aumentare le difese militari siriane in modo che Damasco possa rispondere meglio agli attacchi israeliani. L’obiettivo è abbassare il livello dello scontro e non peggiorare i rapporti con Israele. Ma molto dipenderà da Israele e dalla capacità della comunità internazionale di fermare il governo israeliano.

Il governo iraniano ha paura che gli Stati Uniti escano dall’accordo sul nucleare?

In realtà da quando Trump è al potere gli Stati Uniti non hanno più rispettato l’accordo sul nucleare. E non hanno nemmeno fatto aperture sul fronte commerciale. Quindi stanno già violando l’intesa del 2015. L’Iran sta solo aspettando l’ufficializzazione di tutto questo, che qui prevedono arriverà a breve. L’Iran è pronto a rispondere. E per quello che ho capito dai funzionari governativi l’intenzione è quella di accelerare nuovamente il programma nucleare, cominciando dall’arricchimento dell’uranio. C’è anche la possibilità che Tehran si ritiri dal Trattato di non Proliferazione Nucleare. Ma molto dipenderà da quello che farà l’Europa.

Quindi la risposta sarà sul programma nucleare?

Certo. L’accordo è sul nucleare. E l’Iran, come richiesto dall’accordo, ha fermato una parte importante del suo programma nucleare. Ma ora gli Stati Uniti lo stanno violando. Quindi è normale e comprensibile che la prima risposta sia la ripresa delle attività nucleari.

Ha citato l’Europa. Tre paesi europei – Francia, Germania e Gran Bretagna – sono firmatari dell’accordo del 2015. Cosa dovrebbero fare per salvare l’intesa?

Gli europei dovrebbero convincere l’Iran che l’accordo possa stare in piedi anche senza gli Stati Uniti. Finora non lo hanno fatto. Le parole del presidente francese Macron, pochi giorni fa dalla Casa Bianca, sono state molto negative per il nostro governo. L’Europa può decidere le sorti dell’accordo ma dovrebbe essere più coraggiosa, incrementare le sue relazioni economiche e commerciali con l’Iran, migliorare i rapporti tra i due sistemi bancari, e fare le dovute pressioni sull’amministrazione Trump.

Netanyahu

  • Autore articolo
    Emanuele Valenti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR sabato 14/09 10:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 14-09-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 14/09/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 14-09-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 13/09/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 13-09-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 14/09/2024

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 14-09-2024

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 14/09/2024

    Nella puntata di oggi: 1) Presente e futuro di Milano, un dialogo con l'urbanista del Politecnico di Milano Elena Granata: "serve un progetto per gli abitanti della città, una cura detox dalla bulimia del mercato". 2) La deriva criminale delle curve di MIlano: cosa succederà nella Curva Nord interista dopo l'omicidio di Antonio Bellocco? Ne abbiamo parlato con il giornalista, esperto di tifo, Luca Pisapia. 3) Quei giorni dei Nirvana a Mezzago. Quando la band di Seattle suonò alle porte di Milano, al Bloom, nel 1989 e nel 1991. Un libro scritto da Riccardo Cogliati, "Smells Like Italy", ha raccolto testimonianze, aneddoti, voci, racconti di quelle due date e delle altre dei Nirvana in Italia in quei due anni.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 14-09-2024

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 14/09/2024

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 14-09-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 14/09/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 14-09-2024

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 14/09/2024

    La nuova frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalle 23.45. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 13-09-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 13/09/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 13-09-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 13/09/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 13-09-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 13/09/2024

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 13-09-2024

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 13/09/2024

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 13-09-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 13/09/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 13-09-2024

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 13/09/2024

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 13-09-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 13/09/2024

    1) L’Amazzonia Brucia. Il polmone verde del mondo è soffocato da un numero di incendi record, dalla siccità e dalle temperature elevatissime. In tutto il Brasile il cielo coperto dal fumo e l’aria irrespirabile concretizzano sulla pelle della popolazione i cambiamenti climatici. (Sara Milanese, Luigi Spera) 2) A Gaza una strage dopo l’altra. Dopo il campo profughi di Al Mawasi e la scuola di Nuseirat, per tutta la giornata di oggi la striscia è stata martoriata dai bombardamenti. 3) In Senegal il presidente scioglie il parlamento e annuncia un ritorno alle urne a solo sei mesi dalla sua elezione. (Andrea Spinelli Barrile) 4) La Cina alza l’età pensionabile per la prima volta dagli anni ‘50: la popolazione sta invecchiando troppo in fretta. (Gabriele Battaglia) 5) Mondialità. Su 13 metalli strategici 8 sono controllati da Pechino. Il quasi monopolio sulle materie prime è frutto di una politica lungimirante. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 13-09-2024

  • PlayStop

    Un pensionato in Erasmus

    quando subiamo l'intrusione di un anziano benestante che vuole tornare studente, peroriamo la causa dei giocatori di Invido perché il gioco di origine argentina diventi patrimonio immateriale dell'umanità, raccogliamo ciarpame nella discarica di Cassina de Pecchi insieme a Tony Gorgonzola e infine presentiamo al pubblico Massi Aggiustatutto, il nostro amichevole McGyver di quartiere

    Poveri ma belli - 13-09-2024

Adesso in diretta