Approfondimenti

Spostamenti in Europa, via l’obbligo di quarantena. Quali restrizioni rimangono?

Spostamenti Europa

Cade oggi l’obbligo della quarantena di 14 giorni per i cittadini stranieri provenienti dai Paesi Schengen e dalla Gran Bretagna, ma questo non significa un liberi tutti gli spostamenti tra i Paesi dell’Europa. Abbiamo fatto il punto della situazione con Maria Maggiore, la nostra corrispondente per gli affari europei.

L’intervista di Serena Tarabini a Fino Alle Otto.

Liberi spostamenti per tutti o comunque alcuni Paesi applicheranno delle restrizioni?

Direi che è un colabrodo. La confusione che abbiamo visto a inizio lockdown italiano, quando un pò gli altri Paesi europei non ci credevano e un pò non rispondevano alla nostra richiesta di più mascherine, si ripropone anche ora. Ricordo agli inizi di marzo quando la Commissione Europea implorava di non chiudere le frontiere e nel pomeriggio dello stesso giorno 12 Paesi si chiudevano… Lo stesso sta succedendo adesso a fine lockdown, di fatto non ci si fida gli uni degli altri, e l’Italia come Paese più colpito ne paga le conseguenze. Dal mio punto di vista non ci dobbiamo stupire più di tanto, non ci possiamo lamentare del fatto che, ad esempio, la Grecia faccia la sua “lista di prescrizione” , del resto lo stesso sta succedendo in Italia fra le nostre Regioni. La situazione è abbastanza complicata, quello che è sicuro è che la quarantena è eliminata all’interno di 22 paesi europei (Schengen) più la Norvegia, la Svizzera, l’Islanda, il Liechtenstein e poi paeselli piccoli come Monaco, San Marino e il Vaticano, però con delle restrizioni a chi viene dall’Italia, quella più grossa quella dell’Austria, che per il momento tiene chiuse le frontiere. Oggi ci saranno delle riunioni fra ministri, e probabilmente si escluderanno solo alcune Regioni come Lombardia e Veneto.
La Croazia ha accettato l’ingresso degli stranieri, ma solo con prenotazione alberghiera. La Grecia dovrebbe riaprire, ma non a 4 regioni del Nord, anche se poi la soluzione potrà essere che si può entrare ma si verrà sottoposti al test e a un periodo di isolamento di 7 giorni. Il colmo è il Regno Unito che dall’8 giugno dovrebbe applicare la quarantena di 15 giorni a chi viene da altri Paesi, Irlanda compresa. Tutto potrebbe cambiare nelle prossime ore.
In tutto questo ci sono i Paesi del Nord che litigano fra di loro, i Paesi dell’est che fanno il loro mini Schenghen e si aprono fra di loro, ma non a quelli balcanici. È complesso capire come ci si potrà spostare quest’estate, vero è che l’industria del turismo preme, vale il 10% del PIL e il 12% della forza lavoro in Europa.

E per quanto riguarda le restrizioni di chi viaggia verso l’Italia da parte dei propri cittadini?

Anche qui la situazione è confusa. In teoria non ci sono, perché dal 15 giugno tutta l’Unione Europea dovrebbe aprire al traffico esterno, però non si capisce come questo possa avvenire in uno spazio Schenghen così a macchia di leopardo. Non è chiaro come potrà avvenire e può cambiare da un momento all’altro. Io, che mi sono dovuta spostare tra la Francia e l’Italia, ho dovuto compilare 15 documenti. La situazione è questa: il livello di fiducia fra i Paesi è pari a zero. È anche la conseguenza della diversità di come è stata affrontata la pandemia fra i paesi europei. Non c’è stato un protocollo sanitario comune perché in tema di sanità decidono gli stati, non l’Unione Europea. Da Bruxelles arrivavano incoraggiamenti a comportarsi in un certo modo e a non distruggere Schenghen per non bloccare la circolazione delle merci almeno, ma i Paesi facevano di testa loro perchè Schenghen funziona fin quando non c’è un problema di ordine pubblico e sicurezza nazionale. Aggiungo che in questa fase di non fiducia, dove ad esempio anche i test non vengono fatti nello stesso modo, né le persone contagiate vengono isolate o prese in carico allo stesso modo, forse una soluzione sarebbe un’applicazione europea riconosciuta. È in discussione perché la Commissione Europea non ha detto di essere contraria, anche se esiste un codice per il rispetto della privacy che vieta in maniera più assoluta l’uso di informazioni legate alla salute e l’identità dei pazienti, però è stata inserita una piccola norma che dice che in caso di emergenza questo codice può essere interrotto temporaneamente. L’applicazione Immuni, frutto dell’accordo fra Apple e Google che si sta sperimentando da noi, potrebbe essere estesa o comunque resa compatibile con altre simili che si stanno sviluppando in altri Paesi europei. Tutto questo non esiste ancora ed è complicato, ma rendiamoci conto del potere che avranno Google e Apple facendo circolare questa massa di dati sensibili. Ci vuole un database in grado di comunicare con le istituzioni dei vari Paesi per fornire le informazioni adeguate.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 14/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 14/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 12/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 12-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 12/12/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 12-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 14/12/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 14-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 14/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 14-12-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 14/12/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 14-12-2025

  • PlayStop

    Sudedoss di domenica 14/12/2025

    Sudedoss è il programma di infotainment che ogni domenica sera dalle 19.45 alle 21.30 accompagna le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare con leggerezza, ironia e uno sguardo semiserio sull’attualità. Conducono Matteo Villaci e Gaia Grassi, tra chiacchiere, musica, racconti e condivisione. Un momento per fare il punto sul weekend che sta per finire e prepararsi, insieme, alla settimana in arrivo, creando uno spazio di ascolto e partecipazione. Perché la domenica sera… ci dovete mollare.

    Sudedoss - 14-12-2025

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 14/12/2025

    Musica che si piglia perché non si somiglia. Ogni settimana un dj set tematico di musica e parole scelte da Piergiorgio Pardo in collaborazione con le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare. Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 14-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di domenica 14/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop! 

    50 e 50 - 14-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di domenica 14/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop! 

    50 e 50 - 14-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di domenica 14/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop! 

    50 e 50 - 14-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di domenica 14/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop! 

    50 e 50 - 14-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di domenica 14/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop! 

    50 e 50 - 14-12-2025

Adesso in diretta