In Italia ci sono tante sinistre. Per un solo Renzi.
Il prossimo fine settimana a Rimini ci sarà il congresso fondativo di Sinistra Italiana. Oggi a Milano si presenta il Campo Progressista di Pisapia. A fine mese Civati farà la sua Costituente delle idee, D’Alema ha già il suo Consenso per un nuovo centrosinistra.
Renzi, come si è visto alla direzione del Pd ieri, resta invece uno solo. Senza molta voglia di mischiarsi con altri. “Non partecipo a caminetti”, “non mi mettete nei pastoni dei tg”: sono due frasi della sua relazione di ieri.
Alleato, concorrente, antagonista, rivale: Renzi, unico e – almeno fino al nuovo congresso del Pd – maggioritario nel suo partito, resta un paradigma per le tante sinistre. Paradigma negativo, neutro o positivo.
“Il partito democratico è contendibile”, ha detto Renzi ieri in direzione. Contendibile da quale maggioranza alternativa? Anche la leadership del Pd nel centrosinistra è contendibile?
Domande che Memos ha girato, insieme ad altre, agli ospiti di oggi della trasmissione: Carlo Galli, deputato del gruppo di Sinistra Italiana, politologo; e Miguel Gotor, senatore del Pd (della minoranza del partito), storico.
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