Approfondimenti

Se i devastatori scrivono “W Salvini”

La cosa grave, dentro alla cosa grave della devastazione della “scuola popolare” di Milano è che gli autori oltre a spaccare, buttare per aria, disegnare svastiche e insulti osceni sulle pareti, hanno scritto, sulle suddette pareti, “Viva Salvini“. Cioè, viva il Ministro dell’Interno. Cioè, viva colui che li dovrebbe fare arrestare e contribuire a fare giustizia attraverso le indagini delle forze di polizia e poi attraverso un equo processo. Invece, Salvini è visto dai devastatori come un riferimento, al punto da inneggiare al suo nome.

Un clima di impunità, alimentato dalla propaganda continua di Salvini e dei suoi sostenitori, dai silenzi degli alleati di governo, e dalla impasse delle opposizioni.

In Italia, c’è difficoltà ad analizzare cosa sta accadendo.

In Europa, il ministro lussemburghese Asselborn spende parole più nette: “Salvini usa metodi e toni fascisti degli anni ’30”

Toni e metodi sostenuti dalla macchina della propaganda salviniana che usa i social network la cui efficacia Asselborn ha sperimentato sulla propria pelle. Al vertice dei ministri Ue di Vienna ha attaccato il Salvini che definiva “nuovi schiavi” gli immigrati. Il risultato è stato un video pubblicato dallo stesso Salvini su Facebook in cui si accreditava presso i fan del segretario leghista la versione secondo cui il ministro lussemburghese sarebbe stato “asfaltato”. Un video che ha avuto una grandissima visibilità.

È Asselborn a spiegare cosa è successo: “Il video è stato fatto a mia insaputa, i collaboratori del vice premier italiano si piazzano nelle posizioni strategiche e riprendono sistematicamente tutto quello che dice Salvini“.

La verità è che Asselborn ha deciso di non tacere di fronte alle invettive di Salvini. Il ministro dell’Interno italiano, durante la riunione di ministri europei, ha accreditato la teoria della cosiddetta “sostituzione etnica” elaborata negli ambienti della destra estrema.  “Io penso di essere pagato dai miei cittadini per aiutare i nostri giovani a tornare a fare quei figli che facevano qualche anno fa e non per espiantare il meglio dei giovani africani per arrivare a rimpiazzare gli europei che per motivi economici non fanno più figli” ha detto Salvini ai colleghi europei. “Sentiamo l’esigenza di aiutare i nostri figli a fare altri figli e non ad avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo” ha continuato.

“Quando Salvini ha parlato di nuovi schiavi ho pensato che la misura era colma” ha spiegato Asselborn al settimanale tedesco ‘Der Spiegel’. E’ il resto del suo ragionamento che rende chiaro il clima che si respira non solo in Italia ma in tutta Europa: “tutti guardavano per terra” ha affermato Asselborn “io ho deciso invece di rispondergli”.

Tutti guardavano per terra.

In Europa, e in Italia. Dove sulle pareti di una scuola devastata compare la scritta “viva Salvini”

 

scuola popolare 2 scuola popolare

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 01/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 01/12 09:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 01/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 01/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 01/12/2025

    Giornata mondiale per la lotta all’AIDS, Roberta Villa, giornalista scientifica, racconta la preoccupazione della comunità scientifica internazionale per il ritiro degli USA dalle politiche di eradicazione dell'infezione: i farmaci ci sono, manca la politica. Paolo Meli, Responsabile delle Case Alloggio di Bergamo Casa Raphael e Casa San Michele, è stato Presidente del CICA nazionale, ci racconta come 6 nuove diagnosi su 10 in Italia siano tardive, e ci racconta cosa sia il fast-treck per la prevenzione della diffusione dell'infezione da HIV. Da Kiev, Sabato Angieri, analizza le aspettative ucraine per un accordo di pace. A Milano stasera all'Arci Bellezza si discute di Spazi sociali e cultura, ce lo racconta Carlo Testini responsabile disuguaglianze, diritti sociali e libertà – ARCI Nazionale

    Presto Presto – Interviste e analisi - 01-12-2025

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 01/12/2025

    Viviamo un’epoca in cui la forza e la sopraffazione prevalgono su giustizia e solidarietà. Per questo occuparsi di diritti umani è ancora più importante. La Fondazione Diritti Umani lo fa utilizzando più linguaggi: qui con Rights Now, ogni lunedì alle 8. A cura di Danilo De Biasio. Per suggerimenti: direzione@fondazionedirittiumani.org

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 01-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di lunedì 01/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 01-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di lunedì 01/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 01-12-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 30/11/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 30-11-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 30/11/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 30-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 30/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 30-11-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 30/11/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 30-11-2025

  • PlayStop

    Sudedoss di domenica 30/11/2025

    In questa puntata, oltre ai racconti di ascoltatrici e ascoltatori sul weekend passato e sui buoni propositi per la settimana in arrivo, abbiamo parlato: di come avrebbe passato la domenica Roberto Maggioni, se non fosse stato di turno al Giornale Radio; di cosa cucinare se in frigo rimangono solo cipolle, ponciro e latte di soia; di dodgeball – di cui il 29 e io 30 novembre si è disputata a Ravenna la Coppa Italia – insieme a Matteo Mongardi, giocatore dei Ravenna Diablos, squadra campione d’Italia in carica; della Giornata mondiale del suolo (5 dicembre) con Paolo Pileri, professore ordinario di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano.

    Sudedoss - 30-11-2025

Adesso in diretta