Approfondimenti

Salario degno o sfruttamento? Il caso vigilanza Sicuritalia

Sicuritalia

Quindicimila dipendenti di cui cui novemila addetti della vigilanza non armata che servono centinaia di aziende a partire dai colossi della distribuzione Esselunga, Carrefour, Lidl e poi Barilla, Telecom, tutte le più grandi banche, gli aeroporti, qualche Regione… Sicuritalia (con base a Como) è il primo gruppo di vigilanza e sicurezza privata in Italia e viaggia a due velocità: quella della holding che compra aziende in Belgio e Olanda, distribuisce utili e ha raddoppiato il fatturato in pochi anni e poi la cooperativa Sicuritalia servizi fiduciari con soci 4mila addetti che secondo i sindacati da anni vive all’osso con minacce di chiusura e ricatti e salari orari a 5,5 euro all’ora.
L’azienda si è sempre difesa dicendo di applicare il vergognoso contratto di settore del 2013 – firmato anche da Cgil e Cisl – con tante di quelle deroghe che alla fine non c’è integrazione per la malattia, gli straordinari sono pagati meno, e il salario base di un tempo pieno arriva a 930 euro al mese, lordi, ovvero 650 in tasca. I tribunali del lavoro di Torino e Milano hanno stabilito che si tratta di salari al di sotto della soglia di povertà, incompatibili con l’articolo 36 della Costituzione. E quindi hanno intimato all’azienda di integrarli. Sono più di 100mila (alcuni dicono 300mila) i lavoratori in questa condizione in Italia e quindi cominciano a fioccare gli esposti e le denunce: la strada giudiziaria al salario degno, insomma.
La Procura di Milano giovedì 23 giugno ha messo in amministrazione giudiziaria la cooperativa Servizi Fiduciari di Sicuritalia perché ritiene che le condizioni siano da “sfruttamento del lavoro”, caporalato se preferite, con anche minacce e soprusi dei dirigenti nei confronti di quelli che sarebbero soci-lavoratori che lavroano con anche 80 ore di straordinario. Secono la Procura sullo sfruttamento del lavoro si basa la ricchezza el gruppo ed anche la sua posizione dominante sul mercato per cui ha sistematicamente acquisito negli ultimi anni appalti pubblici e privati e acquisito anche molte qaziende concorrenti. L’indagine coordinata dall guardia di Finanza i Como con i procuratori Strorari e Santoro, è arrivata alla svolta, si vedrà dove arriverà.
Intanto il contratto nazionale vigilanza è stato rinnovato con 8 anni di ritardo e un aumento di 140 euro al mese che però saranno dati in tranche e insomma alla fine dell’anno i vigilanti riusciranno a passare da 5,37 euro all’ora a 6,41. I sindacati hanno firmato, piuttosto di niente si dice… Eppure questo aumento potrebbe non bastare per quella “esistenza libera e dignitosa” che il lavoro dovrebbe garantire per chiamarsi tale (almeno finché c’è ala Costituzione). Così la Procura continuerà a supplire la politica e i sindacati denunciando che lo sfruttamento in Italia è oltre la soglia della dignità che evidentemente nessun altro vede.

  • Autore articolo
    Claudio Jampaglia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 29/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 29-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 29/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 29/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Absolute Beginners - ep.1 Irish Invasion

    Negli ultimi tempi l’Irlanda ha invaso le mappe della cultura pop. In particolare la sua scena musicale alternativa, che non sono solo Fontaines DC e Kneecap ma tutta una nuova generazione di band post punk e artisti di colore figli dell’immigrazione, che stanno ridefinendo il concetto stesso di identità irlandese.

    A tempo di parola - 29-12-2025

  • PlayStop

    La conversazione di lunedì 29/12/2025

    Incontri radiofonici con autori, musicisti, giornalisti, personaggi del mondo della radio e della televisione. Il tempo lungo di una conversazione per raccontare storie, biografie, progetti e mondi. Dal lunedì al venerdì, dalle 10.35 alle 11.30 fino al 3 gennaio

    La conversazione - 29-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 29/12/2025 - ore 10:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 29-12-2025

  • PlayStop

    Radiosveglia di lunedì 29/12/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 29-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di lunedì 29/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 29-12-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 28/12/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 28-12-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 28/12/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 28-12-2025

Adesso in diretta