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Draghi silura Arcuri, il nuovo DPCM in dirittura d’arrivo e le altre notizie della giornata

Mario Draghi

Il racconto della giornata di lunedì 1° marzo 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Mario Draghi manda a casa Domenico Arcuri e nomina il Generale Francesco Paolo Figliuolo come commissario straordinario per l’emergenza COVID-19 mentre Lega, Fratelli d’Italia e la destra in genere esultano per questo avvicendamento. L’ONG risponde alle accuse della Procura di Ragusa nell’inchiesta che ipotizza i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di violazione alle norme del codice della navigazione. Tutti i vincitori dell’edizione 2021 dei Golden Globe. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

Via Arcuri, Draghi sceglie il Generale Figliuolo come commissario per l’emergenza COVID

(di Michele Migone)

Con la nomina del Generale Francesco Paolo Figliuolo, Mario Draghi completa l’operazione per centralizzare sotto la sua diretta gestione la campagna nazionale di vaccinazione.
Draghi punta tutto su questa scommessa: vaccinare metà della popolazione italiana entro il prossimo giugno. Le misure di contenimento ci saranno, ma non risolveranno il problema. Lo farà il vaccino. Una dose invece di due, come Draghi sembra orientato a decidere, e poi l’attesa per i nuovi vaccini monodose come quello della Johnson and Johnson che dovrebbero sbarcare in Italia ad aprile. La priorità sono diventate la logistica e la velocità con cui verrà adottato il piano nazionale.
Per questo Draghi ha scelto una soluzione simile a quelle adottate in Israele e in Gran Bretagna. Francesco Paolo Figliuolo, numero uno della logistica dell’esercito, e Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, dovranno coordinarsi tra di loro, con il consiglio del nuovo uomo forte di Palazzo Chigi, il sottosegretario con delega ai servizi di sicurezza Gabrielli, ex capo della polizia.
Le loro stesse nomine segnano un approccio diverso rispetto al governo Conte. Domenico Arcuri, uomo di fiducia di Conte – è un manager finanziario. A prescindere da un giudizio sul suo operato, non era il profilo adatto per la nuova fase. Con Figliuolo e Curcio, l’epidemia viene ora affrontata come un tema di sicurezza nazionale, non solo più come un’ emergenza sanitaria.
Saranno loro a disporre le risorse umane (non solo esercito e protezione civile, che hanno numeri esegui, ma anche volontari) e le strutture per la vaccinazione di massa: caserme, stazioni ferroviarie, grandi parcheggi. Sarà direttamente Palazzo Chigi, attraverso Figliuolo e Curcio, a indicare alle Regioni come verranno strutturate le operazioni di vaccinazione sui loro territori. Neppure il ministero della Salute avrà grande voce in capitolo.
In tutto questo c’è però una grande incognita: non inaspriremo le misure di contenimento, punteremo tutto sulle vaccinazioni. Ma avremo le dose necessarie?

Arriva il generale e la destra si eccita. Invano

(di Alessandro Gilioli)

Come era prevedibile, la Lega, Fratelli d’Italia e la destra in genere esultano per la nomina di un generale al posto di Arcuri. È un riflesso pavloviano, i postfascisti e i fascisti si eccitano sempre quando vedono le divise e le stellette.
Noi a sinistra siamo più pragmatici: basta che funzioni, come diceva il titolo di un film di Woody Allen. In questa emergenza sanitaria è in gioco la vita delle persone e se un generale esperto di logistica può aiutare a uscirne va benissimo, non sentiamo per questo odore di golpe.
Semmai le preoccupazioni sono altre. [CONTINUA A LEGGERE]

Basterà Conte a far tornare i ribelli del Movimento 5 Stelle?

(di Anna Bredice)

Chi è appena uscito dai gruppi dei Cinque Stelle vede il cambiamento in atto, con l’offerta della guida del Movimento a Conte, con una certa distanza e disincanto: “È stato un grande mediatore di una coalizione variegata, ma come capopartito è un oggetto misterioso”, dice ad esempio uno degli espulsi, “gli si sta preparando lo spazio di un partito estremamente diverso dai Cinque Stelle”, aggiunge.
Gli espulsi che hanno creato già una componente in Parlamento che presenteranno ufficialmente domani negano che ci siano le condizioni per ritornare, non basta che ci sia Conte con una possibile linea politica più a sinistra, rimane il dato che il Movimento appoggia il governo Draghi. Diverso invece è il discorso per gli espulsi, come Villarosa o Morra, che a suon di ricorsi vogliono tornare, e questa strada può essere più facile ora.
Conte intanto sta lavorando al suo progetto, e se è vero che vorrà pieni poteri, vorrà dire che il Movimento di Grillo si prepara ad essere molto diverso dal passato. Da Casaleggio nemmeno una parola ancora sulla guida affidata a Conte.
Dal Pd si osserva con interesse questo cambiamento nei Cinque stelle, Zingaretti oggi ha concluso la Direzione del partito difendendo l’alleanza con il Movimento di Grillo, ma “ora, ha detto il segretario del Pd, quella fase si è conclusa e il partito deve pensare ad essere più forte”, altrimenti, aggiunge, “come potremmo affrontare i bombardamenti quotidiani di Salvini, la riorganizzazione dei Cinque stelle con Conte, se non riusciamo a superare le nostre divisioni?”.
Zingaretti quindi va avanti, ma le primarie del Congresso le fissa al 2023, non c’è un anticipo del Congresso a quanto pare, ma chiede di cominciare da ora fino a quel momento una discussione interna, nella quale è inserita anche la scelta di una vicesegretaria donna.

Mediterranea Saving Humans risponde alle accuse della Procura di Ragusa

La procura di Ragusa sta indagando su un episodio che coinvolge la Mare Ionio, nave umanitaria che fa capo alla Ong italiana Mediterranea Saving Humans. L’ipotesi dei magistrati è che la Mare Ionio abbia accolto a bordo da una nave commerciale che li aveva soccorsi, 27 migranti in cambio di denaro. Il fatto sarebbe avvenuto l’11 settembre scorso. Per l’accusa, il trasbordo sarebbe avvenuto “dopo la conclusione di un accordo di natura commerciale tra le società armatrici delle due navi, in virtù del quale” quella “della Mare Jonio ha percepito un ingente somma quale corrispettivo”. Nell’inchiesta, che ipotizza i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di violazione alle norme del codice della navigazione.

Mediterranea Saving Humans ci ha inviato un comunicato che reagisce alle accuse con parole molto dure.
Le accuse sono pesanti, ma in realtà puntano a colpire la pratica del soccorso civile in mare che Mediterranea promuove dal 2018, attraverso la sua compagnia armatoriale, Idra social shipping, che fornisce all’associazione la nave di ricerca e soccorso e cura la gestione degli equipaggi.
Quello di oggi è un vero e proprio “teorema giudiziario”, in cui si ipotizza che le attività di soccorso e salvataggio siano preordinate allo scopo di lucro. La “macchinazione” ipotizzata è talmente surreale da rendere evidente quale sia il primo e vero obbiettivo di questa operazione: creare quella “macchina del fango” che tante volte abbiamo visto in azione nel nostro paese, dal caso di Mimmo Lucano alle inchieste di questi giorni contro chi pratica la solidarietà ai migranti che attraversano la rotta balcanica, e sparare ad alzo zero contro chi come noi non si rassegna al fatto che da inizio gennaio ad oggi siano già centinaia le donne, uomini e bambini lasciati morire nel Mediterraneo
”.

Chi ha vinto e chi ha perso ai Golden Globe 2021

(di Barbara Sorrentini)

Doppio premio per “Nomadland” e per la regista cinese Chloe Zhao. I due premi più prestigiosi, film e regia, per la prima volta vanno a una donna con un film che dopo il Leone d’Oro a Venezia e il Premio del Pubblico a Toronto, prosegue la sua corsa verso l’Oscar. “Un pellegrinaggio attraverso il dolore e la guarigione” ha dichiarato la Zhao, collegata da casa. In questa strana cerimonia in pandemia e tutta da remoto, si sono viste attrici elegantissime nel proprio salotto, oppure in pigiama come Jodie Foster miglior attrice per il film su Guantanamo “The Mauritanian”. E anche Laura Pausini, con la canzone “Io sì” nella colonna sonora del film “La vita davanti a sé” con Sofia Loren.
Un po’ annunciato e non del tutto a sorpresa il Golden Globe come miglior attore drammatico a Chadwick Boseman, l’attore afroamericano scomparso lo scorso agosto, premiato per il film “Ma Rainey’s Black Bottom”. Tra le serie tv le migliori risultano “The Crown” e “La regina degli scacchi”, entrambe decisamente caratterizzate dalla presenza di donne forti e determinate.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

(di Mattia Guastafierro)

Il nuovo DPCM anti-COVID, il primo firmato da Mario Draghi, dovrebbe essere approvato domani. Il tempo però stringe. E forse siamo già in ritardo. Perché il virus accelera e le varianti hanno già cambiato il contesto epidemiologico. È questo il segnale che arriva dai dati di oggi. Sono in aumento morti, ricoveri e tasso di positività.
Sono stati circa 13mila i contagi nelle ultime 24 ore, ma con molti meno tamponi, come spesso accade nel weekend. Il rapporto tra positivi e test è infatti in grande crescita, di circa due punti in tre giorni. Oggi tocca il 7,6%, ieri era al 6,8%, due giorni fa al 5,8%. Anche il trend dei ricoveri sale. Nell’ultimo giorno sono stati 474 in più gli ingressi in ospedale. Ieri erano stati circa la metà. Il giorno prima ancora meno. I morti oggi 246, di nuovo sopra la soglia delle 200 vittime.

Gli appelli dal mondo scientifico e sanitario a prendere con urgenza contromisure si ripetono da giorni. Oggi anche il ministro Roberto Speranza ha di fatto annunciato l’arrivo della terza ondata: “Le prossime settimane non saranno facili. La curva risale. Basta vedere i numeri dei contagi dell’ultima settimana che sono cresciuti in maniera significati rispetto alle settimane precedenti”.
Il nuovo DPCM entrerà in vigore il 6 marzo e durerà fino a Pasqua. Dovrà contenere la risalita a cui stiamo assistendo e il cui picco è previsto il 20 marzo. Al momento, però, dalle bozze non emergono sostanziali novità. Il sistema delle regioni a colori resterà, in continuità con il governo Conte. Aperture e chiusure cambieranno solo per alcune attività economiche. Mentre quello che sembra certo è una nuova stretta sulle scuole che potrebbero chiudere, dove l’incidenza dei casi sulla popolazioni è più alta.

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    Redazione
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