Approfondimenti

Un otto marzo di lotta in tutta Italia, la parità di genere sul lavoro resta un miraggio e le altre notizie della giornata

l'8marzo 2024

Il racconto della giornata di venerdì 8  marzo 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Quella di oggi è una giornata di manifestazioni e di cortei, di associazioni, organizzazioni studentesche, sindacati uniti contro la violenza di genere. Nel suo messaggio per l’8 marzo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rivendicato dei dubbi risultati sull’occupazione femminile. Un lancio di aiuti umanitari avrebbe causato la morte di 5 persone a ovest di Gaza City. Il ministro della Giustizia Nordio ha evocato una commissione di inchiesta sulla raccolta illegale di informazioni su cui indaga la Procura di Perugia.

L’otto marzo non è una festa

L’otto marzo non è una festa. È una giornata di manifestazioni e di cortei, di associazioni, organizzazioni studentesche, sindacati. Contro la violenza di genere, i numeri dicono che non accenna a diminuire. Contro le disparità nella società e nei luoghi di lavoro.
“Le violenze di genere sono inaccettabili – ha detto oggi il presidente della Repubblica Mattarella – per le donne ci sono troppi oneri occulti e troppi pregiudizi”.
Numerosi i cortei in tutta Italia, i più partecipati oggi a Roma e in questo momento a Milano.
Luca Parena:


Oggi l’Unione degli Universitari ha presentato una indagine da cui emerge che le Università italiane non sono un posto sicuro per chi le frequenta.
Violenze fisiche, verbali, molestie soprattutto contro le studentesse, perpetrate nella maggior parte dei casi dai docenti.
E’ un fenomeno generalizzato emerso dopo le denunce di abusi da parte delle studentesse di Torino.
Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu

 

La parità di genere sul lavoro resta un miraggio ancora troppo lontano

(di Massimo Alberti)
Nel suo messaggio per l’8 marzo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rivendicato i propri risultati sull’occupazione femminile. “Grazie al supporto di politiche concrete messe in atto dal nostro governo, abbiamo promosso l’occupazione femminile, i cui risultati – certificati dai dati Istat – ci rendono particolarmente fieri.” Ma è davvero così?

Per capire come davvero proceda il rapporto donne-lavoro in Italia occorre guardare non solo alla quantità, ma anche alla qualità. E le cose, anche nell’ultimo anno non sono andate esattamente bene. In un quadro di generale crescita dell’occupazione, nell’ultimo anno quella femminile è cresciuta di un punto percentuale, rispetto allo 0,8 generale. Un po’ meglio quindi, ma non certo grandi numeri. Ma per un’analisi sociale di questo fenomeno il vero dato da tenere d’occhio è quello delle inattive, ovvero delle donne totalmente fuori dal lavoro, non solo disoccupate ma che neppure lo cercano. Anche qui qualche decimale di miglioramento c’è. Ma parliamo di un calo delle inattive dello 0,3% rispetto allo 0,4% del totale, quindi meno, in proporzione. Oltre il 42% delle donne è inattiva, sommato alla disoccupazione più di una donna su due non ha una indipendenza di reddito. Ovvero deve dipendere da qualcun altro, aumentando vulnerabilità e squilibrio di potere. C’è poi la questione della qualità: le leggi del governo Meloni hanno aumentato la precarietà. Le donne son maggioritarie rappresentate nei rapporti di lavoro non standard, cioè part-time involontario e contratti a termine. Sono il il 45,7% tra le donne giovani a fronte del 33,9% dei coetanei uomini. Insomma, sono più precarie e con stipendi più bassi, non a caso sovrastano gli uomini nelle statistiche sulla povertà lavorativa. E sempre non a caso, l’occupazione femminile, è più concentrata in settori caratterizzati da bassi salari.

E dalla stabilità del contratto di lavoro delle donne dipende anche la scelta di genitorialità. Su una cosa Meloni ha ragione: c’è ancora molto da fare. Viste le caratteristiche del mercato del lavoro italiano, la direzione presa dal suo governo nelle politiche sul lavoro, difficilmente sarà d’aiuto.

A Gaza il lancio di aiuti umanitari da un aereo avrebbe ucciso 5 persone

Oggi le Nazioni unite hanno denunciato in modo duro la politica israeliana sulle colonie in Cisgiordania, mentre a Gaza la situazione umanitaria resta catastrofica e si aspetta di capire se cambierà qualcosa, col corridoio umanitario marittimo di cui nelle ultime ore hanno parlato sia la presidente della commissione europea Von der Leyen, sia il presidente degli Stati uniti Joe Biden. La denuncia sulla Cisgiordania è arrivata dall’alto commissario Onu per i diritti umani. Volker Türk ha definito “crimine di guerra” la costruzione e la continua espansione degli insediamenti israeliani. “La violenza e le violazioni legate alle colonie hanno raggiunto nuovi livelli scioccanti” ha detto Türk, mentre a Gaza continua la guerra e un cessate il fuoco prima dell’inizio del ramadan sembra ormai quasi impossibile. Oggi la tv israeliana Kan ha dato notizia di un lancio di aiuti umanitari che avrebbe causato la morte di 5 persone a ovest di Gaza City: il paracadute non si sarebbe aperto e i pacchi si sarebbero schiantati sulla folla. Non si sa quale paese fosse responsabile della spedizione. Da Cipro la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato l’avvio del corridoio umanitario marittimo che coinvolge anche gli Emirati arabi e gli Stati uniti. La prima nave dovrebbe partire in queste ore, ma è da capire se l’operazione funzionerà, col porto temporaneo da costruire sulla costa della Striscia di cui ha parlato poche ore fa Joe Biden. Il servizio dagli Stati uniti di Roberto Festa.

 


Biden ha parlato del corridoio marittimo verso Gaza nel discorso annuale sullo Stato dell’Unione. L’intervento del presidente davanti al parlamento riunito è stato fortemente politico e di fatto elettorale, a pochi mesi dal voto in cui sfiderà nuovamente Donald Trump. Oltre al Medio Oriente Biden ha parlato di Ucraina, chiedendo lo sblocco degli aiuti americani a Kiev congelati da mesi. Ha toccato temi di politica interna, come l’aborto, e ha insistito sul rischio per la democrazia legato al possibile ritorno di Trump alla Casa bianca. Negli Stati uniti abbiamo sentito la politologa e scrittrice Arianna Farinelli.

 

La destra usa le indagini sul presunto dossieraggio per attaccare opposizioni, magistrati e giornalisti

Il ministro della Giustizia Nordio oggi ha evocato una commissione di inchiesta sulla raccolta illegale di informazioni su cui indaga la Procura di Perugia.
“Abbiamo raggiunto un punto di non ritorno” ha aggiunto Nordio.
E poco dopo il ministro della Difesa Crosetto gli ha fatto eco, dicendosi d’accordo con la commissione.
La destra sta usando la vicenda oggetto dell’inchiesta di Perugia per attaccare. Opposizioni, magistratura, giornalisti sono nel mirino da giorni.
Anche il Pd parla di vicenda oscura su cui fare chiarezza. E ieri il procuratore di Perugia Cantone in commissione antimafia aveva tracciato un quadro inquietante, non escludendo che le carte possano essere finite nelle mani di servizi stranieri.
Abbiamo chiesto di inquadrare i fatti a Aldo Giannuli, storico, esperto di servizi segreti.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 16/03 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 16/03 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 16/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 14/03/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 16/03/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 16-03-2025

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 16/03/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 16-03-2025

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 15/03/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 15-03-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 15/03/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 15-03-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 15/03/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 15-03-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 15/03/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 15-03-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 15/03/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 15-03-2025

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 15/03/2025

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 15-03-2025

  • PlayStop

    Stay human di sabato 15/03/2025

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 15-03-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 15/03/2025 - ore 17:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 15-03-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 15/03/2025

    CHASSIS 15 marzo 2025 live da Fa’ la cosa giusta - con Erica Arosio (Sguardi Altrove), Alessandra Speciale (Festival di Cinema Africano d’Asia e America Latina), Fabio Mantegazza (Hollywood e il mito americano) e Federico Osmo Tinelli (FIlmix). Intervista a Christian Petzold ospite al Bergamo Film Meeting. Da Roma Luigi Ambrosio e Anna Bredice, inviati alla manifestazione Una Piazza per l’Europa. Tra le uscite: “La città proibita” di Gabriele Mainetti; “Dreams” di Dag Johan Haugerud; “The breaking ice” di Antony Chan; “Il caso Belle Steiner” di Benoit Jacquot; “Lee Miller” di Ellen Kuras.

    Chassis - 15-03-2025

Adesso in diretta