Approfondimenti

L’apertura di Zelensky ai negoziati, il monitoraggio sui crimini contro civili dell’ONU e le altre notizie della giornata

Volodymyr Zelensky ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 6 maggio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oggi Zelensky si è detto “ancora aperto ai negoziati con la Russia“, solo se ritirerà le sue forze, portandole sulle posizioni pre-invasione. L’alta commissaria Onu per i diritti umani Michelle Bachelet ha presentato i primi risultati del monitoraggio sui crimini contro civili di cui ci sarebbero prove documentate, presentando un lungo elenco di violazioni soprattutto da parte russa. L’Unione europea infine continua a lavorare per il 6° pacchetto di Sanzioni, che dovrebbe coinvolgere anche il petrolio. Per ora non c’è un accordo, ma una mediazione con i paesi dell’est potrebbe non essere lontana. In Italia quasi una donna con figli su due è disoccupata: il 42,5%, un tasso di trenta punti superiore a quello degli uomini nella stessa situazione familiare. A Cuba nel centro dell’Avana una potente esplosione ha semi-distrutto un albergo. Gli organizzatori dell’Eurovion, il festival europeo della musica, hanno inviato una mail ai circa 600 volontari non retribuiti informandoli che non potranno accedere al buffet perché è a solo uso degli invitati. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

L’apertura di Zelensky ai negoziati con la Russia

Settantaduesimo simo giorno di Guerra in Ucraina. Occhi ancora su Mariupol: oggi il convoglio delle Nazioni Unite è riuscito ad arrivare all’acciaieria, da dove arrivano notizie incerte e contraddittorie sull’evacuazione, che sarebbe in corso, nonostante nel pomeriggio il cessate il fuoco sia stato violato dai russi che avrebbero sparato su un’automobile uccidendo un soldato della Azov. Poco fa una fonte legata a Mosca ha riferito che un primo autobus con 12 civili sarebbe partito da Mariupol, ma non è possibile verificare l’autenticità della notizia, e in ogni caso non si potrà sapere se e quante persone sono state messe in salvo finché il convoglio non arriverà a Zaporisce,

Oggi intanto Zelensky si è detto “ancora aperto ai negoziati con la Russia“, solo se ritirerà le sue forze, portandole sulle posizioni pre-invasione. “Ma non c’è volontà di Mosca, non vediamo la fine della guerra”, ha aggiunto. Poco fa fonti ucraine hanno parlato di bombardamenti su Odessa dalla Crimea. Combattimenti continuano in diverse zone del Donbass, Kiev rivendica un contrattacco a Karkiv mentre i russi, che starebbero colpendo e circondando Severodonetsk. Secondo Kyev nelle prossime ore ci sarà un intensificarsi delle operazioni di Mosca per consentire a Putin di celebrare qualche successo militare nel discorso che terrà lunedì 9 maggio, alla parata annuale per la vittoria nella seconda guerra mondiale.

È però in tutto il paese che si teme un intensificarsi degli attacchi: il sindaco di Kiev ha raccomandato ai cittadini di uscire il meno possibile sabato e domenica, ma non dichiarerà il coprifuoco. Oggi a Kiev c’è stata anche una piccola manifestazione, la prima da inizio guerra. Una 50na di madri e parenti dei soldati asserragliati nell’acciaieria di Mariupol chiedevano al governo di ritirare l’ordine di resistenza a oltranza e negoziare la resa. La protesta è stata sciolta dalla polizia, i manifestanti maschi tra i 18 e i 60 anni coscritti nell’esercito.

Le istituzioni internazionali iniziano a fare luce sui crimini di guerra nelle prime settimane di conflitto

L’alta commissaria Onu per i diritti umani Michelle Bachelet ha presentato i primi risultati del monitoraggio sui crimini contro civili di cui ci sarebbero prove documentate, presentando un lungo elenco di violazioni soprattutto da parte russa – come le esecuzioni sommarie di 50 civili a Bucha – ma anche da parte ucraina, come l’uso di armi “con effetti indiscriminati” nel Donbass. La commissaria Onu ha anche aggiornato i numeri dei morti civili accertati, che sono in tutto 3.309 di cui 73 bambini. Circa metà delle vittime sono state colpite nelle aree del fronte nel Donbass, 1.646 i civili uccisi nel territorio controllato dal governo di Kiev, 108 quelli uccisi nelle repubbliche separatiste. Le prove raccolte dalla missione ONU riferiscono di 114 attacchi a strutture mediche, 75 accuse per violenze sessuali contro donne, uomini, e ragazzi da parte dei membri delle forze armate russe, 155 casi di detenzioni arbitrarie di civili tra cui funzionari, giornalisti, attivisti, alcuni torturati, 5 sono stati trovati morti. L’ONU chiede a tutte le parti in conflitto di “indagare su tutte le violazioni” in linea con i loro obblighi di diritto internazionale. Anche Amnesty International ha rilasciato questa mattina un proprio rapporto in cui parla di prove inconfutabili di esecuzioni extragiudiziali commesse dai russi a nord di Kiev. Questi crimini, dice Amnesty, «non sono incidentali né collaterali, ma parte di uno schema”.

L’Unione europea lavora al sesto pacchetto di sanzioni

(di Massimo Alberti)
Secondo un sondaggio britannico su tutta popolazione dell’unione europea, solo il 35 per cento degli italiani pensa che debba crescere la spesa in armamenti: l’opinione pubblica italiana è tra le meno favorevoli a maggiori investimenti per la Difesa. A voler più armi ci sono invece Polonia Finlandia e Lituania, tutti paesi confinanti con Russia e Bielorussia. L’Unione europea infine continua a lavorare per il 6° pacchetto di Sanzioni, che dovrebbe coinvolgere anche il petrolio. Per ora non c’è un accordo, ma una mediazione con i paesi dell’est potrebbe non essere lontana. La parola chiave è “esenzione”. Ovvero, embargo del petrolio russo esentando alcuni paesi che per ragioni economiche o politiche non sono disponibili al blocco delle importazioni di greggio da Mosca, e potrebbero quindi porre il veto. Al momento i paesi in questione sono l’Ungheria, che ha ribadito che non se ne parla di fermare il gas russo, Orban l’ha definita “una bomba atomica” per Budapest, ma ha anche fatto un’apertura dicendo che gli servirebbero 5 anni per convertire la propria bilancia energetica. Insomma, esentateci e non ripeteremo il veto. L’Ungheria per altro pesa meno del 5% sull’import complessivo. Anche la Slovacchia è sulla stessa linea, e secondo i media locali – ma non c’è conferma ufficiale dal governo – anche la Croazia, che importa un derivato del petrolio russo per produrre Diesel. Il commissario Borrell vorrebbe chiudere il nuovo pacchetto di sanzioni entro lunedì. Per ora trattano gli ambasciatori dei 27 paesi. A Bruxelles la logica di sanzioni “a due velocità” potrebbe star bene: obtorto collo paesi come Germania e Italia hanno accettato, il grosso dell’import sarebbe comunque bloccato, ed eviterebbe nuovi veti. Ma sarebbe l’ennesima conferma non solo che le sanzioni alla Russia sono un guaio economico anche per l’Europa,ma che dentro l’Unione di Europe ce ne sono almeno 2

In Italia quasi una donna con figli su due è disoccupata

In Italia quasi una donna con figli su due è disoccupata: il 42,5%, un tasso di trenta punti superiore a quello degli uomini nella stessa situazione familiare. Il dato emerge dal rapporto curato da Save The children e intitolato Le equilibriste. Nel solo 2020 sono state oltre 30mila le donne con figli che hanno rassegnato le proprie dimissioni. Quando il lavoro viene invece conservato, spesso si tramuta in un part time, a causa della necessità di sopperire alla mancanza di nidi, sostegni, aiuti. Antonella Inverno ha curato il rapporto per Save the children.

 

Il Pd ripresenterà il ddl Zan al Senato

(di Luigi Ambrosio)

Sta destando perplessità tra gli alleati la scelta del Partito Democratico di ripresentare il Disegno di Legge Zan contro la omotransfobia al Senato, nonostante la bocciatura dello scorso anno con voto segreto proprio al Senato.
“Non ci hanno nemmeno avvisati, non ne sapevamo niente” dice una fonte del Movimento 5 Stelle in questi anni molto impegnata nella battaglie sui diritti civili e anche a sostegno della legge Zan.
Una irritazione che fa da controcanto all’ottimismo dello stesso Alessandro Zan secondo cui il quadro politico oggi sarebbe differente perché è passata l’elezione del Capo dello Stato e perché
molti di coloro che hanno affossato una prima volta la legge che porta il suo nome avrebbero cambiato idea.
In realtà, ragionano sempre in casa grillina, sarà pure stato eletto il Capo dello Stato ma si entra comunque in una fase politica di quelle dove gli schieramenti si compattano, perché si avvicinano le elezioni politiche e quindi, di fatto, la campagna elettorale.
“Pensi che il centrodestra sarà meno intransigente?” è il ragionamento a microfono spento.
Una preoccupazione politica a cui si aggiunge quella relativa ai tempi, perché la Commissione Affari Costituzionali, dove l’ostruzionismo leghista sarà garantito, è piena di lavoro, spiegano.
Aggiungiamo il fastidio grillino per una iniziativa non concordata. E il quadro è quello, di nuovo, di una proposta di legge in salita, una salita molto ripida e scoscesa.

Cuba, forte esplosione in un hotel in ristrutturazione nel centro dell’Avana

A Cuba nel centro dell’Avana una potente esplosione ha semi-distrutto un albergo. Si tratta dell’hotel Saratoga, l’albergo in ristrutturazione, che si trova vicino al Teatro Martì, di fronte al Parco della Fratellanza. Ci sono almeno 4 morti e 15 feriti. Lo riferiscono i media cubani. Secondo quanto riporta la Cnn si stanno cercando sopravvissuti tra le macerie. Nella scuola elementare che si trova accanto all’edificio distrutto ci sarebbero nove bambini feriti. L’esplosione sarebbe legata a un incidente avvenuto durante il travaso di gas liquido. Questo quanto riporta il governo dell’Avana.

Eurovision 2022: i lavoratori volontari dovranno portarsi il pranzo da casa

Gli organizzatori dell’Eurovion, il festival europeo della musica, hanno inviato una mail ai circa 600 volontari non retribuiti informandoli che non potranno accedere al buffet perché è a solo uso degli invitati, dei Vip e dovranno quindi portarsi il pranzo da casa e consumarlo in luogo separato.
Charlotte Matteini del fatto quotidiano è stata tra le prime giornaliste a sollevare il caso

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Il Covid in Italia: i casi rilevati oggi sono stati circa 44mila, con 125 vittime. Il venerdì è anche il giorno del monitoraggio settimanale dell’istituto superiore di sanità sull’andamento dell’epidemia. Tutte le curve indicano che siamo ancora in una fase di lentissima ma progressiva discesa. L’incidenza settimanale è in calo, sono 559 i casi ogni centomila abitanti rispetto ai quasi 700 della settimana precedente. L’rt, l’indice di riproduzione della malattia è sostanzialmente stabile, ormai da diverse settimane, poco sotto la soglia (critica) di uno: oggi 0.96. Anche il tasso di occupazione dei letti negli ospedali il tasso è diminuito, rispetto alla settimana passata: nelle intensive i pazienti covid occupano oggi il 3,8% dei letti, nei reparti il 14,6%.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR sabato 20/04 10:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 20-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 19/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/04/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 20/04/2024

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 20-04-2024

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di sabato 20/04/2024

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 20-04-2024

  • PlayStop

    Autismo, certificazioni Dsa e handicap per minori

    Nella puntata del 12 aprile siamo tornati a parlare di autismo e in particolare di diagnosi. Con la dottoressa Antonella Costantino, neuropsichiatra infantile e Direttora Uonpia della Fondazione Policlinico, abbiamo poi proseguito parlando di certificazioni Dsa e dell'handicap ai fini scolastici. Molte informazioni utili su come muoversi e come seguire correttamente le procedure.

    37 e 2 - 20-04-2024

  • PlayStop

    Itaca di sabato 20/04/2024

    Itaca, viaggio nel presente. I giornali, l’attualità, il colloquio con chi ci ascolta. Ogni sabato dalle 8.45 alle 10.30.

    Itaca - 20-04-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 20/04/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 20-04-2024

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 20/04/2024

    La nuova frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalle 23.45. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 19-04-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 19/04/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 19-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 19/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 19-04-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 19/04/2024

    Psicoradio, la radio della mente Nasce nel 2006, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Bologna e l’associazione Arte e Salute Onlus. Il progetto PSICORADIO è composto da due momenti intrecciati: un corso di formazione per operatori radiofonici rivolto a utenti dei servizi psichiatrici del dipartimento di salute mentale di Bologna e provincia, tenuto da professionisti della comunicazione guidati dalla direttrice della testata, prof. Cristina Lasagni (Università della Svizzera italiana). una testata radiofonica, Psicoradio, regolarmente registrata al tribunale di Bologna, che si occupa dei temi della salute mentale. I programmi di Psicoradio privilegiano i territori della psiche nei suoi incroci con il sociale e la cultura. Tutti gli argomenti – dalla cronaca all’arte – sono guardati da un punto di vista prevalentemente psicologico. Nelle trasmissioni si incrociano vari registri: poetici, informativi, ironici, scientifici, narrativi, autobiografici, assieme alle voci di chi la sofferenza psichica la sta attraversando. l corso di formazione per operatori radiofonici, articolato in tre anni, è tenuto da professionisti della comunicazione, della cultura, dell’arte, della psichiatria. Nel corso si apprendono i saperi classici del “fare radio”: quelli tecnici (registrazione, montaggio, regia); quelli giornalistici (l’intervista, l’inchiesta, ecc); quelli che servono per ideare e costruire una trasmissione, un palinsesto; e ciò che riguarda la programmazione musicale. Oltre ai contenuti prettamente comunicativi il corso aggiunge ambiti “psi”: per esempio, la psichiatria e la psicologia, nelle loro storie ed evoluzioni, ma anche terreni meno conosciuti ma oggi importanti come quelli dell’etnopsichiatria. Nei primi 5 anni di attività Psicoradio ha realizzato più di 220 trasmissioni nazionali, circa 20 trasmissioni per altre testate e 20 trasmissioni in diretta. Ha anche realizzato campagne di sensibilizzazione e comunicazione e convegni su temi cari alla redazione: nel 2008 la ricerca Follia scritta, sulle parole della salute mentale nella stampa nazionale, nel 2010 la campagna Basaglia piace solo in tv?, per la difesa della legge 180 e contro alcuni progetti di legge di modifica e nel 2011 Cronisti della mente, incontro delle radio che trattano la salute mentale.

    Psicoradio - 19-04-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 19/04/2024

    Oggi apriamo partendo dall'attualità: parliamo degli antibortisti nei Consultori. Con Eleonora Cirant facciamo un punto su quanto accaduto, sul perché la recente cronaca non ci deve stupire, sulla Lombardia. Con Marte, attivista transfemminisma, andiamo invece a vedere le Marche, caso paradigmatico. Nella seconda parte di trasmissione andiamo tra le pagine del libro "Come si nasce", di Vittoria Longoni, femminista e grecista: un viaggio tra miti, leggi e storie antiche con interessanti riflessioni su oggi.

    Sui Generis - 19-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di venerdì 19/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 19-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 19/04/2024

    1-Striscia di Gaza . Sotto le bombe israeliane da 196 giorni. Oggi il bilancio delle vittime civili ha superato quota 34 mila. Da Istanbul presto una nuova Freedom Flotilla. porterà 5.500 tonnellate di aiuti umanitari e attivisti da vari Paesi con l'obiettivo di rompere l'assedio. 2- A Isfahan non è successo nulla secondo il regime iraniano. Israele come sempre non ha rivendicato l’ attacco. Gli stato uniti fanno sapere che non sono coinvolti. Lo speciale di esteri ( Farian Sabahi, Roberto Festa, Emanuele Valenti) 3-Spagna. Elezioni regionali domenica nel paese basco In testa nei sondaggi la coalizione della sinistra indipendentista Bildu ma non avrà i seggi necessari per governare ( Giulio Maria Piantadosi e Inaki Soto direttore di Gara intervistato da Giovanni Giacopuzzi) 5-India al voto nel segno del premier autoritario Modi. le elezioni si tengono in 7 fasi fino al primo giugno ( Simona Vittorini – SOAS LONDRA) 6-Mondialità. La scollatura tra informazione e azioni militari. ( Alfredo Somoza)

    Esteri - 19-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di venerdì 19/04/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 19-04-2024

Adesso in diretta