Approfondimenti

Il nuovo atteggiamento del governo sull’immigrazione, l’esercito di volontari di Putin e le altre notizie della giornata

Meloni Macron Malta ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 29 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oltre 2.500 persone sono morte sulla rotta del Mediterraneo da gennaio a oggi, ma invece di occuparsi di questa emergenza il governo italiano sembra aver deciso di rispolverare la sua battaglia contro le ong e di farne l’oggetto del contendere nella partita europea sul patto su migrazione e asilo. L’Istat segnala un ulteriore lieve rallentamento dell’inflazione a settembre in Italia. Dopo quasi 10 mesi di detenzione, l’ex eurodeputato Antonio Panzeri è stato rilasciato con due mesi di anticipo dai magistrati del Belgio che indagano sul Qatargate. In Russia Vladimir Putin ha incaricato Andrei Troshev, ex dirigente del gruppo Wagner, di formare un gruppo di volontari da usare innanzitutto nella guerra in Ucraina.

Oltre 2.500 morti sulla rotta del Mediterraneo dall’inizio del 2023

La cosiddetta guardia costiera libica ha affondato deliberatamente un barchino di migranti per costringere chi era a bordo a tornare in Libia. La scena è stata ripresa da un aereo dell’ong Sea-Watch. Nelle immagini si vedono decine di migranti cadere in acqua dopo lo speronamento da parte della motovedetta. Affondato il gommone, i militari libici recuperano rapidamente chi vedono a galla e poi ripartono in direzione della costa. Non si sa quante fossero le persone a bordo, quante quelle salvate. Il racconto della portavoce di Sea-Watch Giorgia Linardi:

Non sappiamo, lo abbiamo detto, se e quante sono le vittime di questo episodio, che è solo uno dei tanti che avvengono quotidianamente nel Mediterraneo. Ieri l’Unhcr ha diffuso i suoi dati sui primi nove mesi dell’anno: sono più di 2.500 i morti sulla rotta del Mediterraneo da gennaio a oggi, e si riferisce alle sole vittime accertate.
Ma invece di occuparsi di questa emergenza il governo sembra aver deciso di rispolverare la sua battaglia contro le ong e di farne l’oggetto del contendere nella partita europea sul patto su migrazione e asilo. Dopo lo sgarbo di Piantedosi ieri a Bruxelles, oggi Meloni a Malta ha partecipato a un vertice dei paesi euromediterranei e ha ribadito e se possibile indurito la linea manifestata ieri dal suo ministro.

L’irrigidimento dell’esecutivo italiano sull’immigrazione

(di Diana Santini)

Formalmente Palazzo Chigi è fermo alla definizione sibillina di ieri, nessun blocco alle trattative, solo una richiesta di tempo per valutare le novità. Ma che il governo abbia deciso di cambiare atteggiamento nei confronti degli alleati europei, in fatto di immigrazione, è abbastanza evidente. Lo dimostra questa dichiarazione di Meloni, che è bellicosa e prefigura un muro contro muro su un argomento, il ruolo delle ong, ad alto tasso di ideologia ma assolutamente marginale rispetto alla dimensione del fenomeno. E si intuiva anche dall’atteggiamento quasi sprezzante del ministro Piantedosi, che ieri ha piantato a metà la riunione dei ministri dei 27 per andare a incontrare i ministri libico e tunisino, come a dire, vado risolvere i miei problemi altrove.
La velina del Viminale sul numero di imbarcazioni umanitarie battenti bandiera tedesca in azione nel canale di Sicilia, poi, ha aperto le danze e sembra difficile immaginare un abbassamento dei toni entro il nuovo consiglio fissato per il prossimo lunedì. Considerato che tutti gli attori in campo sanno che il patto su immigrazione e asilo non rappresenta un avanzamento, né dal punto di vista delle richieste italiane né dal punto di vista umanitario, bisogna allora chiedersi il perché di questo improvviso irrigidimento dell’esecutivo italiano. Al netto della componente ideologica, l’emendamento tedesco sconfessa e forse imporrebbe una revisione del primo decreto del governo Meloni in tema di immigrazione, quello contro le ong, ma ci sono altri e forse più importanti fattori: la partita europea è complessa ed è possibile che Meloni punti i piedi di qua (sui migranti) per ottenere qualcosa di là (nuova governance e patto di stabilità). Da questo punto di vista individuare il nemico nella Germania è molto funzionale. E poi c’è, naturalmente la campagna elettorale europea e, in una rincorsa a destra che sembra non avere limiti, italiana.
 

Perché in Italia l’inflazione scende meno che in Europa?

(di Massimo Alberti)

Era molto atteso il dato dell’inflazione di oggi, non solo per l’andamento dei prezzi ma anche per ipotizzare le prossime scelte della Banca Centrale Europea sui tassi. In sintesi: in Italia rallenta molto meno che in Europa. In sintesi: trainato dal forte calo in Germania, a livello europeo il tasso di inflazione di settembre è al 4,3%, contro il 5,2% di agosto. In Italia è esattamente un punto sopra: al 5,3%, in calo di solo un decimo rispetto ad un mese fa. L’aumento dei prezzi rallenta sul cosiddetto carrello della spesa, ma resta alto: 8,3% su base annua. Ed apre una domanda: perché in Italia l’inflazione scende meno che in Europa?
L’Italia sta pagando più di altri gli effetti sull’economia dei tassi alti – la domanda interna crolla: oggi, ad esempio, il fatturato delle industrie fa segnare un nuovo calo trascinato proprio dal dato interno – ma l’inflazione scende meno.
Ci sono due temi, tutti fortemente politici. Il primo riguarda le scelte fatte dai governi. Basti pensare alla Spagna dove l’inflazione è scesa per prima sotto il 2%, grazie ad una politica di redistribuzione – abbattendo il costo del trasporto pubblico, ad esempio, a spese degli extraprofitti di banche ed imprese che sono la causa dell’inflazione. In Italia non si è visto nulla di tutto ciò: ieri è arrivato un tardivo “patto anti-inflazione” di soli 3 mesi con le imprese del settore. Criticato sia dai consumatori, sia da Federdistribuzione che lo definisce una lettera di intenti dall’effetto parziale. Insomma, non servirà a nulla.
In Italia un problema centrale si chiama carburanti: la crescita annua è quasi il 14%. E riporta ancora alla politica: indicando chiaramente che l’azione del governo sulla benzina ha fatto solo danni. L’indicazione del prezzo medio ha innescato una spirale di rialzo. Unita alla risalita del petrolio, ha fatto si che a settembre, dopo il picco di consumi per gli spostamenti estivi, il prezzo continui a salire.
In un paese arretrato come l’Italia dove l’80% delle merci si muove su gomma, si capisce bene l’impatto generale sui prezzi. L’altro fronte riguarda i beni energetici che tornano a salire. Anche qui pesa l’alto carico fiscale, e l’autorità dell’energia prevede ad ottobre aumenti oltre il 18% sulle bollette di cittadini e imprese, che inciderà sui prezzi dei prossimi mesi. Mentre il governo non va oltre interventi temporanei e di facciata.
Come dicevamo in Europa il calo è stato oltre le aspettative, anche a causa della recessione di fatto che sta colpendo l’Eurozona. L’euro è ai minimi sul dollaro da inizio anno. Le fragilità del sistema economico e il rallentamento dei prezzi oltre le asppettative, fanno ipotizzare gli analisti finanziari che, almeno per quest’anno, non ci saranno altri aumenti dei tassi da parte della Banca Centrale Europea. I tassi resteranno alti a lungo ed è difficile che i primi eventuali tagli arriveranno prima della seconda metà del 2024.

Qatargate, l’ex eurodeputato Panzeri è stato rilasciato

L’ex eurodeputato Antonio Panzeri, personaggio centrale del cosiddetto Qatargate, è stato liberato dalla magistratura belga dopo quasi 10 mesi di detenzione, prima in carcere e poi ai domiciliari. Panzeri però non potrà lasciare il paese, né avere contatti con le altre persone sotto inchiesta.

(di Andrea Monti)

Era il 10 dicembre 2022 quando la polizia trovava sacchi di banconote a casa di Eva Kaili, allora vicepresidente del Parlamento Europeo. Il coinvolgimento di una figura di così alto livello, insieme agli arresti di Panzeri e di alcune altre persone, facevano ipotizzare una rete di corruzione che andasse oltre i primi indagati, ma col passare dei mesi l’inchiesta è rimasta limitata ai nomi emersi dall’inizio. Panzeri ha patteggiato un anno di carcere, ma è stato in prigione quattro mesi. Le altre cinque persone indagate – Eva Kaili, gli eurodeputati Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, l’assistente Francesco Giorgi e Niccolò Figà-Talamanca, responsabile di una ong – sono andate in tribunale insieme per la prima volta dieci giorni fa, e una decisione su di loro (se processarle o archiviare il caso) dovrebbe essere presa solo nel giugno 2024. Al centro di tutto resta l’accusa di essersi fatti corrompere da rappresentanti del Qatar e del Marocco, che in questo modo avrebbero cercato di difendere illecitamente gli interessi dei due paesi orientando l’attività del parlamento europeo. Le indagini quindi continuano, ma la dimensione dello scandalo è decisamente inferiore a quella fatta intuire dal clamore iniziale. Nel frattempo è stato sostituito il giudice che seguiva il caso, Michel Claise, che si è dimesso per un legame commerciale tra suo figlio e un’eurodeputata accostata all’inchiesta a livello mediatico, ma mai indagata. I metodi del magistrato erano stati contestati in particolare per il trattamento riservato a Eva Kaili, che lo ha accusato di averla tenuta lontana dalla figlia di due anni per ottenere una confessione.

Abusi nella ginnastica: ammonizione scritta per l’allenatrice Maccarani

Semplice ammonizione scritta per Emanuela Maccarani. Questa la decisione del tribunale federale sull’inchiesta sportiva per abusi nella ginnastica ritmica. La sentenza – che invita a evitare altre mancanze disciplinari – arriva dopo la richiesta di ammonizione per l’allenatrice e di assoluzione per l’assistente. Per la procura, la colpa dell’allenatrice è stata avere un eccesso di affetto per aiutare l’ex ginnasta della nazionale Anna Basta, che con Nina Corradini aveva denunciato nell’ottobre dello scorso anno il contesto di abusi psicologici, pressioni e umiliazioni costruito dall’allenatrice. Ancora nessuna reazione da parte delle atlete mentre Maccarani ha parlato di 11 mesi difficili. Sono invece in corso i procedimenti della giustizia ordinaria. Sulla sentenza abbiamo sentito Daniela Simonetti, presidente di Change the game, associazione che protegge atlete e atleti da violenze sessuali, fisiche o emotive.

Putin affida al vice di Prigozhin un corpo di volontari da inviare sul campo in Ucraina

In Russia Vladimir Putin ha incaricato Andrei Troshev, ex dirigente del gruppo Wagner, di formare un gruppo di volontari da usare innanzitutto nella guerra in Ucraina. La decisione arriva tre mesi dopo la marcia della compagnia militare verso Mosca, che per alcune ore ha fatto pensare a un colpo di stato, e un mese dopo la notizia della morte del capo dell’organizzazione, Evgenij Prigozhin, nello schianto di un aereo. Abbiamo intervistato lo storico Giovanni Savino, esperto di Russia:


 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR domenica 03/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 03-12-2023

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 03/12/2023

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-12-2023

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 01/12/2023 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-12-2023

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 03/12/2023

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 03-12-2023

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 03/12/2023

    Prospettive musicali dà risalto a una serie di espressioni musicali che trovano generalmente poco spazio nelle programmazioni radiofoniche mainstream. Non pensando al genere come concetto limitativo, Prospettive musicali vuole suggerire percorsi di ascolto eterogenei. Prospettive musicali potrà accostare musiche medioevali e avanguardie elettroniche, free jazz e musiche per ambiente, danze etniche e partiture contemporanee, improvvisazione e composizione, avant rock e canzone, silenzio e rumore, invitando il proprio pubblico a condividere esperienze di ascolto coraggiose e «di confine». Alessandro Achilli collabora con Radio Popolare dal 17 marzo 1991 con i cicli Sciabadà (1991), Est (1992), Le vacanze di monsieur Hulot (1991, con Giovanni Venosta, e 1992), L’Orchestra (1996), Concerti da Babele (2001, 2002, 2003), Township Beat, musiche dal Sudafrica (2010) e corrispondenze dai festival Mimi (Provenza), Ring Ring (Belgrado), London Jazz Festival; ha inoltre curato la regia e l’adattamento di un ciclo condotto da Robert Wyatt, interviste in diretta a Shelley Hirsch, Arto Lindsay, Peter Blegvad e Robert Wyatt, e puntate monografiche di Cantaloop, In genere, Zona disco, Replicanti, Yuppi do, Il giardino degli dei, 5 giri, Jazz Anthology, Happy Together e Notturnover estate. Clicca qui per notizie sulle sue attività con Musica Jazz, Musiche, Radio3 Rai e come fotografo non professionista e traduttore. Fabio Barbieri collabora con Radio Popolare dal 1997. È stato ideatore e conduttore di Tropici e meridiani e ha realizzato collegamenti e interviste per Notturnover,Candid, Sidecar, Zoe, Alaska e per il gr in network. Ha collaborato con la redazione musicale del quotidiano Il Manifesto. Suoi articoli e recensioni sono apparsi su Rockerilla, Lost Trails e nel volume Bassa fedeltà (Bollati Boringhieri). Nella stagione 2003-2004 ha curato per Patchanka una serie di corrispondenze settimanali da Londra, intitolata London Calling. Da quell’esperienza è nato un blog: http://www.fabiocalling.blogspot.co.uk/ Gigi Longo collabora con Radio Popolare dal 1987. Ha condotto Jazz Anthology, Music Mag, Onda su onda e Cibo per psiconauti. In veste di inviato, ha recensito decine di concerti jazz, rock e world music per Notturnover. Ha realizzato trasmissioni speciali su Charles Mingus, Gil Evans, Duke Ellington e Miles Davis. È stato collaboratore dell’Associazione Jazz Capolinea, del mensile Il Buscadero e dela rivista Alp Grandi Montagne.

    Prospettive Musicali - 03-12-2023

  • PlayStop

    News della notte di domenica 03/12/2023

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-12-2023

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 03/12/2023

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 03-12-2023

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di domenica 03/12/2023

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 03-12-2023

  • PlayStop

    Bohmenica In di domenica 03/12/2023

    A cura di Gianpiero Kesten In co-conduzione: Zeina Ayache, Gaia Grassi, Astrid Serughetti, Clarice Trombetta Ospite fisso: Andrea Bellati La famiglia allargata di Di tutto un boh colonizza la domenica di Radio Popolare! Tra domande scientifiche e curiosità esistenziali (a cui dare risposte, naturalmente) tutti i membri della squadra porteranno ogni settimana il proprio contributo, un po’ come i pasticcini o, ancora meglio, gli avanzi da spartire la domenica, tra buoni amici. La missione divulgativa e di infotainment di Di tutto un boh vivrà e lotterà insieme a noi. Ma la domenica, si sa, è anche il giorno delle somme da tirare, dei buoni propositi e della condivisione. Anche tra le famiglie atipiche e allargatissime, come quella della squadra di Di tutto boh e del pubblico di Radio Popolare. Bohmenica In va in onda ogni domenica dalle 19 alle 21.

    Bohmenica In! - 03-12-2023

  • PlayStop

    L'artista della settimana di domenica 03/12/2023

    Ogni settimana Radio Popolare sceglierà un o una musicista, un gruppo, un progetto musicale, a cui dare particolare spazio nelle sue trasmissioni, musicali e non. La nostra scelta racconterà molte novità discografiche, ma non soltanto. E ogni domenica, con mezz’ora di speciale, concluderemo i sette giorni proponendo un profilo approfondito del nostro Artista della Settimana.

    L’Artista della settimana - 03-12-2023

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 03/12/2023

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 15, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 03-12-2023

  • PlayStop

    Archivio Ricordi di domenica 03/12/2023

    Era da tempo che pensavo ad un nuovo programma, e non mi accorgevo che era già lì…ma dove? Semplice, nei vari supporti magnetici e negli hard disk dei miei due pc contenenti i miei incontri musicali (che non voglio chiamare interviste) degli ultimi quarantasei anni: quindi oramai un archivio, un archivio di parole e di voci che raccontano e portano alla musica! Quindi un archivio parlato, un Archivio Ricordi, da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni, che ci ha conservato - tra le altre - la storia del melodramma: quello è l’Archivio storico Ricordi. Il mio non è ancora storico ma ci manca poco, eppoi vale la continuità: dalla conservazione su carta a quella digitale, tutto scorre… Ad ogni puntata un personaggio: spesso musicista, o in qualche modo legato alla musica, e non proprio un’intervista ma una conversazione con un’intelligenza musicale, potremmo dire. Qualche nome per le prime settimane? Bruno Canino, Claudio Abbado, Giorgio Gaslini, Franco Battiato, Maurizio Pollini, Riccardo Chilly, Sergio Endrigo, Karlheinz Stockhausen, Ennio Morricone… Un archivio sonoro che non si ferma, e che mentre racconta nel passato continua ad alimentarsi nel presente. E senza accorgerci ci troveremo su un sentiero della Storia della Musica. Buon ascolto. Claudio Ricordi settembre 2022

    Archivio Ricordi - 03-12-2023

  • PlayStop

    Mitologia Popular di domenica 03/12/2023

    Mitologia Popular esplora e racconta il folclore brasiliano e i miti popolari come Saci Pererê, Mula sem cabeça, Cuca, Curupira attraverso la storia del paese, le tradizioni, la colonizzazione e la musica. Conduce Loretta da Costa Perrone, brasiliana nata a Santo che, pur vivendo a Milano da moltissimi anni, è rimasta molto connessa con le sue origini. È autrice del podcast Lendas con il quale ha vinto gli Italian Podcast Award per il secondo anno consecutivo.

    Mitologia Popular - 03-12-2023

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 03/12/2023

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 03-12-2023

  • PlayStop

    Dietro al palco di domenica 03/12/2023

    Un viaggio musicale nella vita “ai piedi del palcoscenico” di artisti/artiste italiani. Una chiacchiera in tre, una sorta di “backstage” in musica degli ascolti consigliati e goduti e che fissa con pochi passaggi sonori sogni, passioni e storia di chi sará ospitato da Chiara Soldi e Andrea Cegna.

    Dietro al palco - 03-12-2023

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 03/12/2023

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 03-12-2023

  • PlayStop

    C'è di buono di domenica 03/12/2023

    La cucina, la gastronomia, quello che mangiamo…hanno un ruolo fondamentale nella vita di tutti noi. Il cibo che scegliamo ci cambia, ci influenza e parla di noi. Ci può far stare bene o male in base a quello che scegliamo di avvicinare alla bocca. L’atto di cucinare e di mangiare ogni giorno è uno dei più importanti che possiamo fare. E va affrontato con consapevolezza, con conoscenza, oltre che con uno spirito divertito. Per questo Niccolò Vecchia a C’è di buono ogni settimana racconterà di prodotti e di cucina, raccogliendo storie contadine antiche e contemporanee, parlando di una cultura che può essere, insieme, popolare e raffinata.

    C’è di buono - 03-12-2023

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 03/12/2023

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 03-12-2023

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 03/12/2023

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 03-12-2023

Adesso in diretta