Approfondimenti

Due operai di 21 anni morti sul lavoro, Joe Biden conferma la sua candidatura e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 28 giugno 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oggi due giovani operai sono morti sul lavoro: il primo nelle campagne in provincia di Latina, il secondo in un’azienda edile a Canicattì, in Sicilia. Dopo la traballante prestazione di Joe Biden nel duello televisivo con Trump, i responsabili della sua campagna elettorale insistono che sarà lui a correre. Von der Leyen, alla ricerca di voti al Parlamento Europeo, si dice fiduciosa e cercherà consensi oltre la sua maggioranza, affrontando temi come l’immigrazione a destra e l’ambiente a sinistra. Al Jazeera ha denunciato undici morti in un bombardamento su Al-Mawasi, dove si sono rifugiati gli sfollati provenienti da Rafah. Il sette luglio i cittadini di Tokyo tornano al voto.

La strage dei lavoratori continua silenziosa e impunita

Oggi in Italia sono morti sul lavoro due ragazzi di 21 anni. Il primo si chiamava Francesco Mazzucco ed è stato schiacciato da un trattore che si è ribaltato a Minturno, in provincia di Latina. Il secondo, Angelo Giardina, è stato travolto da un muletto all’interno di un capannone di un’impresa edile a Canicattì, in Sicilia, mentre in Lombardia in queste ore si cerca un operaio di 58 anni, disperso da stamattina nel fiume Adda, dove è caduto mentre lavorava su un canale scolmatore. Oggi la Uil ha presentato uno studio sul tema della sicurezza.
Alla conferenza stampa del sindacato ha partecipato anche Emma Marrazzo, madre di Luana D’Orazio, l’operaia di 22 anni che nel 2021 a Montemurlo, in Toscana, morì stritolata da un macchinario manomesso per aumentare la produzione. “Sento parlare di patente a punti ma non ci siamo, la ministra Calderone dovrebbe venire a vivere a casa mia” ha dichiarato la donna. Dicevamo dello studio presentato dalla Uil, secondo cui nell’ultimo decennio c’è stata una media di quasi 1200 morti all’anno, e tra il 1983 e il 2018 il totale è stato di oltre 55mila. Il rapporto evidenzia anche la mancanza di dati su una questione in particolare, quella dei processi legati alla sicurezza. Ivana Veronese è segretaria confederale del sindacato.

 

Von der Leyen a caccia di voti al Parlamento europeo

Il primo messaggio pubblico dopo la sua riconferma alla guida della commissione europea da parte del vertice dei capi di stato e di governo della Ue, Ursula Von Der Leyen lo ha affidato ai social:

“non vedo l’ora di presentarmi per la conferma all’Eurocamera” ha detto. Il vertice di ieri ha confermato che in Europa la maggioranza è quella tra popolari, socialisti e liberali. Ora Von Der Leyen cercherà sponde piu ampie in Parlamento, secondo Piervirgilio Dastoli del Movimento Federalista Europeo

 

I due no pronunciati ieri da Meloni riguardano l’estone Kallas alla politica estera e il Portoghese Costa alla guida del consiglio europeo. Nonostante questo Antonio Costa, ex premier socialista a Lisbona, ha dimostrato doti di mediazione che potrebbe utilizzare nel suo nuovo ruolo.
Goffredo Adinolfi è ricercatore all’Università di Lisbona

 

In Italia la Lega va all’attacco dopo le nomine decise al vertice europeo di ieri: “useremo tutti i mezzi per fermare il golpe in UE”. La maggioranza di governo è divisa, Forza Italia annuncia il voto a favore di Metsola e Von Der Leyen alla guida di Parlamento e Commissione.
Il governo italiano non ha avuto peso, la strategia meloniana di non votare a favore dei candidati ai posti chiave dell’Unione Europea ha dato frutti.

(di Luigi Ambrosio)
Povera Meloni, verrebbe da dire. Mentre lei cerca di nascondere l’insuccesso della sua strategia europea buttandola come al solito in rissa sul caso dei giovani di Fratelli d’Italia scoperti a lasciarsi andare a elogi a Mussolini a frasi antisemite -che poi da un fascista cosa aspettarsi in effetti- arriva Salvini e spara a palle incatenate: “useremo ogni mezzo contro questo golpe della Ue”.
Il “golpe” sarebbe la democrazia che ha di nuovo assegnato la maggioranza a popolari, socialisti e liberali. Von Der Leyen cercherà di allargare il consenso, certo, parlando un po’ a destra, sull’immigrazione per esempio, un po’ a sinistra, con i temi ambientali cari ai verdi. Meloni invece ha venduto un altro film in cui lei sarebbe stata la costruttrice di una nuova alleanza spostata a destra. Ha fallito perché la maggioranza al Parlamento Europeo non si sfascia per fare entrare la destra radicale, e perché lei ha dimostrato di essere capace di parlare solo con Orban. Se l’Italia avrà un ruolo marginale nei nuovi equilibri europei sarà per questo, non per fantasmagorici golpe.

Biden traballa, ma la sua campagna elettorale continua

“Joe Biden non abbandonerà la corsa alle elezioni del 2024”: lo ha dichiarato oggi il portavoce della sua campagna. Fonti vicine al presidente fanno sapere anche che Biden sarebbe anche intenzionato a partecipare a un secondo confronto in tv. In quello di ieri notte il presidente, ottantunenne, è apparso confuso e poco lucido, a tratti addirittura incomprensibile, tanto da convincere anche chi finora nel partito aveva puntato su di lui che un piano b è necessario. Il tempo però è poco, la campagna è già iniziata e l’indisponibilità di Biden al passo indietro complica non poco le cose per i democratici.

Quanto allo sfidante, Donald Trump: oggi la corte suprema ha annunciato che lunedì renderà pubblica la sua decisione sull’immunità o meno del tycoon nell’ambito del processo sui fatti di capitol hill: lui la rivendica poiché al tempo era ancora presidente, la corte deve pronunciarsi. Una decisione favorevole, in un certo senso, a Trump i giudici l’hanno però già presa oggi: hanno infatti stabilito che l’accusa di ostruzione a un procedimento ufficiale contestata a circa 350 manifestanti che diedero l’assalto al campidoglio è eccessiva e deve essere riformulata. Col rischio di depotenziare, a vantaggio di Trump, l’intero processo.
Quel che è certo è che dopo il dibattito della notte scorsa una nuova presidenza Trump è un po’ più possibile.

 

L’allarme di Aljazeera per il bombardamento israeliano su Al-Mawasi

Secondo la tv Al Jazeera almeno 11 persone sono morte in un bombardamento sull’area di Al-Mawasi, in cui aveva cercato rifugio una parte delle persone scappate dalla città di Rafah, che a sua volta aveva accolto chi fuggiva da nord, in un’altra fase dell’invasione israeliana. Secondo la stessa Al Jazeera almeno cinque palestinesi sono morti in bombardamenti che avrebbero colpito due case a Deir el-Balah, nel centro della Striscia, mentre tre medici sarebbero stati uccisi dall’aviazione israeliana nel campo profughi di Bureij, sempre nell’area centrale di Gaza. Oggi una portavoce dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, ha denunciato che le condizioni di vita nella Striscia sono insopportabili, tra edifici in macerie e mancanza di acqua, cibo e servizi igienici.

Tokyo: le elezioni più pazze del mondo

(di Disma D. Pestalozza)

Il sette luglio i cittadini di Tokyo tornano al voto, dopo quattro anni, per eleggere il nuovo governatore o governatrice, un ruolo chiave nella politica giapponese che non ha nulla da invidiare a cariche di rilievo nazionale.
Il governatore di Tokyo svolge un ruolo cruciale, con poteri significativi in ambito esecutivo, finanziario e di pianificazione urbana, con un budget enorme pari a quello di molte nazioni. Gli aventi diritto al voto sono circa 11 milioni; alle ultime elezioni si è presentato ai seggi il 55% degli aventi diritto.
I candidati a queste elezioni sono tantissimi, oltre cinquanta, record di sempre per queste elezioni. Il nome dato per favorito è quello di Koike Yuriko, che ha vinto le ultime due votazioni e ci prova per la terza volta.[CONTINUA A LEGGERE]

 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 01/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 02/04 06:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 01/04/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 02/04/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 01-04-2025

  • PlayStop

    Avenida Brasil di martedì 01/04/2025

    La trasmissione di musica brasiliana di Radio Popolare in onda dal 1995! Da nord a sud, da est ad ovest e anche quella prodotta in giro per il mondo: il Brasile musicale di ieri, di oggi e qualche volta di domani... Ogni martedì dalle 23.00 alle 24.00, a cura di Monica Paes. Potrete anche, come sempre, scaricare i podcast e sentirla quando e quante volte volete... https://www.facebook.com/groups/avenidabrasil.radio/ https://www.facebook.com/avenidabrasil.radio/

    Avenida Brasil - 01-04-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 01/04/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 01-04-2025

  • PlayStop

    Delorean di martedì 01/04/2025

    Un mezzo di trasporto specializzato in viaggi del tempo musicali, per intercettare le frequenze di dischi storici o di nicchie sfigatissime, attraverso gli occhi della “generazione boh”. Tutti i martedì dalle 21:30, a cura di Luca Santoro. IG: @lucaa.santoro

    Delorean - 01-04-2025

  • PlayStop

    Tutti in classe di martedì 01/04/2025

    a cura di Alex Corlazzoli e Lara Pipitone

    Tutti in classe - 01-04-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 01/04/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 01-04-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 01/04/2025

    1) Lo sporticidio nella striscia di Gaza. Con i bombardamenti, Israele non distrugge solo case, scuole e ospedali, ma anche la cultura e l’identità nazionale palestinese. (Luca Parena) 2) Gli effetti delle detenzioni amministrative in Israele. Un ragazzo palestinese di 17 anni è morto in carcere senza aver mai essere stato formalmente accusato di nulla. (Riccardo Noury - Amnesty International) 2) La Germania segue il modello Usa. Berlino pronto ad espellere quattro residenti stranieri che hanno partecipato a manifestazioni pro Palestina. (Alessandro Ricci) 3) Francia, sotto scorta la giudice che ha condannato Marine Le Pen. Per il Rassemblement National si apre l’opzione trumpista anti-sistema. (Francesco Giorgini) 4) Stati Uniti, elettori di Wisconsin e Florida alle urne. Primo test per la popolarità di Donald Trump. (Roberto Festa) 5) Quasi tremila le vittime del terremoto in Myanmar e oltre un milione e mezzo di sfollati. I bisogni umanitari sono tantissimi. (Action Aid) 6) Spagna, secondo uno studio del più importante centro d’indagine del paese, sempre più donne si definiscono bisessuali. (Giulio Maria Piantadosi)

    Esteri - 01-04-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 01/04/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 01-04-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 01/04/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 01-04-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 01/04/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 01-04-2025

  • PlayStop

    Antibiotico resistenza

    Nella puntata del 28 marzo abbiamo avuto ospite in trasmissione Silvio Garattini, oncologo, farmacologo, Presidente dell'Istituto Mario Negri. Con lui abbiamo parlato di antibiotici e in particolare di antibiotico resistenza: significato, cause e come si potrebbe evitare.

    37 e 2 - 01-04-2025

  • PlayStop

    Radio Popolare Minilive - Il Mago del Gelato

    "Chi è Nicola Felpieri?" è il disco d'esordio de Il Mago del Gelato, formazione milanese che, sulla condivisa fascinazione per l'afrobeat, costruisce un sound personalissimo arricchito di moltissime ispirazioni e sfumature. Oggi la band è stata ospite di Matteo Villaci a Jack per una bella intervista e tre energeticissimi brani dal vivo.

    Clip - 01-04-2025

Adesso in diretta