Approfondimenti

La situazione disperata a Rafah, le dimissioni di Vittorio Sgarbi e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 2 febbraio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le Nazioni Unite hanno definito Rafah una “pentola a pressione di diperazione pronta ad esplodere”. Il padre Ilaria Salis e La Russa si sono incontrati oggi a Milano e hanno concordato una posizione per riuscire ad arrivare presto al ritorno della donna in Italia. Vittorio Sgarbi ha annunciato le sue dimissioni da sottosegretario alla cultura. L’università di Padova ha conferito la laurea alla memoria in ingegneria biomedica a Giulia Cecchettin. La pista da bob a Cortina sarà costruita, lo afferma l’azienda che ha vinto l’appalto.

Onu: “Rafah è una pentola a pressione di disperazione pronta ad esplodere”

(di Martina Stefanoni)
La metafora della pentola a pressione di disperazione fatta dalle nazioni unite, rende bene l’idea. Rafah è ormai l’unico luogo nella striscia di Gaza dove le persone costrette a lasciare le proprie case nel resto dell’enclave possono andare. La città che un tempo contava a malapena 300mila abitanti, ora scoppia di tende e persone. “Sono tutti qui”, raccontano da settimane i nostri contatti nella striscia, che si chiedono, “dove dovremmo andare adesso?”.
L’annuncio del ministro della difesa israeliano, a proposito della fine delle operazione a Khan Younis e lo spostamento verso Rafah, ha generato il panico tra i quasi due milioni di sfollati. “Ci restano due scelte – ha detto a Reuters Emad, 55enne e padre di sei figli – restare e morire o scavalcare il muro con l’Egitto”. Anche Il Cairo si è detto preoccupato, e ha chiesto chiarimenti al governo israeliano. Non ne sono arrivati e nessuno ha spiegato dove la popolazione di Rafah dovrebbe spostarsi nel caso di un’offensiva in questa zona. Non è chiaro a questo punto se le dichiarazioni di Gallant vadano prese come un concreto obiettivo di guerra o come arma comunicativa, per fare pressione ad Hamas nel contesto di un accordo per un cessate il fuoco che sembra contemporaneamente vicino e lontano. Hamas oggi ha detto che darà a breve le sue risposte, ma ha fatto sapere che tra i prigionieri palestinesi che dovrebbero essere liberati in cambio degli ostaggi, ci dovrà essere anche Marwan Barghouti, leader della seconda intifada e un nome che difficilmente Israele potrà considerare di rilasciare. I negoziati continuano, ma la pentola a pressione ribolle e nessuno sembra realmente interessato al popolo di Gaza.

 

l’incontro tra La Russa e il padre di Ilaria Salis

(di Anna Bredice)
Abbassare i toni e smettere di strumentalizzare il caso per il bene di Ilaria Salis e la difesa dei suoi diritti. Il padre della donna detenuta nel carcere a Budapest e La Russa si sono incontrati oggi a Milano e hanno concordato questa posizione per riuscire ad arrivare presto al ritorno della donna in Italia, dove potrebbe scontare i domiciliari con il braccialetto elettronico. Se per il padre che lunedì incontrerà i ministri Nordio e Tajani per mettere a punto la linea da seguire, la richiesta che ha sempre fatto al governo è stata quella di trattare senza alzare i toni, da segnalare è anche scelta di La Russa che ha espressamente e pubblicamente contestato oggi la strumentalizzazione politica che si è fatta del caso, “è sbagliato” ha detto il Presidente del Senato, il quale dopo la reticenza dei mesi scorsi nel parlare di antifascismo, oggi invece ha ribadito che l’antifascismo di Ilaria Salis non c’entra nulla e che lui da avvocato prima che Presidente del Senato difende i suoi diritti e la sua dignità. Una posizione così netta da parte di La Russa che sembra anche aver un altro obiettivo, quello di definire con maggiore forza l’isolamento di Matteo Salvini, che invece ha scelto la strumentalizzazione a fini politici del caso Salis, accusando la donna, mettendola volontariamente in cattiva luce, tirando fuori episodi del suo passato antifascista che nulla c’entrano con la sua prigionia a Budapest. Nessuno nel governo ha seguito Salvini su questa linea, piuttosto Fratelli d’Italia ha preferito le gaffe o i silenzi e intorno a Salvini si è fatto il vuoto, perché il sospetto è che ogni caso che veda Giorgia Meloni come protagonista, e questa volta si tratta dei colloqui con Orban per riportare Salis in Italia, trovi Salvini da un’altra parte, alla ricerca di qualsiasi modo per rendere le cose più complicate per l’alleata al governo.
 

Vittorio Sgarbi si dimette da sottosegretario alla cultura

(di Alessandro Braga)
Il colpo di teatro, come da lui stesso definito, è arrivato a margine di un evento oggi pomeriggio a Milano. “Mi dimetto da sottosegretario con effetto immediato”, ha annunciato. Del resto, la maggioranza di governo, abbastanza tiepida nella sua difesa, non poteva rinviare ancora di molto la resa dei conti in aula sul futuro di Sgarbi, e al massimo il 15 febbraio la mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dal Movimento5Stelle sarebbe stata discussa. Con esiti non proprio scontati, vista la scarsa volontà di alcuni (Giorgia Meloni in primis, si dice) di difendere a spada tratta Sgarbi. Il critico d’arte nelle scorse settimane era finito sotto il mirino delle opposizioni per alcune vicende politico/giudiziarie che lo riguardano. Intanto per i 300mila euro percepiti per aver presenziato a eventi culturali quando era già sottosegretario. Cosa che è finita anche sotto la lente dell’Antitrust, che già lunedì potrebbe rendere note le sue conclusioni sull’incompatibilità di Sgarbi. Ancora, la vicenda del quadro “La cattura di San Pietro”, del pittore senese secentesco Rutiglio Manetti. Rubato nel 2013, il quadro sarebbe riapparso, ritoccato, nel 2021 a Urbino, durante l’inaugurazione di una mostra curata proprio da Sgarbi. Secondo la procura di Macerata, che ha iscritto nel registro degli indagati il sottosegretario con l’accusa di autoriclaggio di beni culturali, il quadro sarebbe lo stesso trafugato anni prima, modificato da un falsario commissionato da Sgarbi. Infine, c’è un’inchiesta della procura di Roma per frode fiscale a suo carico. Insomma, abbastanza elementi per renderlo difficilmente difendibile. Forse per questo alla fine Sgarbi si è dimesso. Non certo per essere libero e indipendente come si definisce, ma perché spinto a farlo anche dai suoi.
 

La laurea alla memoria per Giulia Cecchettin

L’università di Padova ha conferito la laurea alla memoria in ingegneria biomedica a Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta lo scorso novembre. A lei è stata intitolata anche un’aula dell’ateneo e una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza di genere.
Dal palco hanno pronunciato due brevi discorsi, commossi e personali, anche il papà e la sorella di Giulia, Gino ed Elena Cecchettin.
Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha causato un dibattito pubblico senza precedenti sulla violenza di genere in Italia. Un’attenzione diminuita dopo la grande manifestazione del 25 novembre. Qual è oggi la situazione dopo quel picco di clamore mediatico e di mobilitazione? Manuela Ulivi è presidente della Casa delle donne maltrattate di Milano.


 

La pista di bob a Cortina si farà

La pista da bob a Cortina si farà, l’annuncio dell’azienda che ha firmato l’appalto. L’impianto era stato presentato come l’opera simbolo dei Giochi Invernali del 2026, ma sui lavori incombono ancora i tempi di consegna ristretti e le perplessità del Comitato olimpico internazionale.
Associazioni per l’ambiente del territorio e molti cittadini continuano a essere contrari al progetto.

Roberta De Zanna è consigliera comunale per la lista Cortina Bene Comune.


 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 15/09 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 15/09 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 15/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 15/09/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 15-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di lunedì 15/09/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 15-09-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 15/09/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 15-09-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 15/09/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 15-09-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 15/09/2025

    Il Suggeritore, storico programma di teatro di Radio Popolare, si trasforma in "Il Suggeritore Night Live" per il suo diciassettesimo compleanno. Ora in diretta ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium “Demetrio Stratos”, il nuovo format è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21:00.

    Il Suggeritore Night Live - 15-09-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 15/09/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 15-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 15/09/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 15-09-2025

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 15/09/2025

    1) Israele prepara l’invasione di Gaza City. Centinaia di carri armati ammassati alle porte della città. Centinaia di migliaia di persone in fuga. In esteri la testimonianza dalla striscia: “questa volta è diverso, sentono che non torneranno più”. (Esperanza Santos, MSF) 2) Washigton conferma il suo sostegno a Tel Aviv, mentre i paesi arabi riuniti in Qatar condannano a parole, ma continuano a mancare azioni concrete. (Emanuele Valenti) 3)Spagna, il premier Sanchez chiede che Israele venga espulsa dalle gare sportive internazionali dopo che i manifestanti pro Palestina sono riusciti a bloccare la Vuelta. (Giulio Maria Piantadosi) 4) Elezioni in Siria rinviate a data da destinarsi. Il paese continua a fare i conti con instabilità regionali e divisioni interne. (Valeria Schroter, Francesco Petronella - ISPI) 5) Dopo 5 anni, Stati Uniti e Cina trovano un accordo su TikTok. La divisione americana della piattaforma sarà statunitense. (Marco Schiaffino) 6) Serie Tv. Agli Emmy Awards Adolescence domina, ma sono Gaza e la Politica a rubare la scena. (Alice Cucchetti)

    Esteri - 15-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di lunedì 15/09 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 15-09-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 15/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 15-09-2025

  • PlayStop

    Non si può vivere senza farsi spezzare il cuore: Jehnny Beth racconta il suo nuovo album

    “Siamo ancora molto primordiali con le nostre emozioni, e l’amore è spesso connesso alla violenza”, racconta Jehnny Beth ai microfoni di Radio Popolare. È questo il tema centrale di You Heartbreaker You, il nuovo disco dell’ex cantante dei Savages: canzoni d’amore tese tra grida e sussurri, parole che si rompono, suoni noise e industrial. “Viviamo tempi bui” ma se vogliamo cambiare le cose, dobbiamo “imparare a respirare con una costola rotta”. L'intervista di Dario Grande.

    Volume - 15-09-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 15/09/2025

    HeyMan! il primo festival per ripensare il maschile arriva a Milano, per avere un luogo fisico dove ripensare la mascolinità e cosa significa essere uomini oggi. Ce lo racconta Francesco Ferreri (@antropoche) di MicaMacho. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 15-09-2025

  • PlayStop

    Volume di lunedì 15/09/2025

    Dopo uno slalom tra le novità musicali della settimana, approfondiamo il disco della settimana Essex Honey di Blood Orange, con Niccolò Vecchia che ce lo racconta in studio. Proseguiamo con l'intervista di Dario Grande a Jehnny Beth, ex cantante dei Savages, in occasione del nuovo disco appena uscito, You Heratbreaker You. Nella seconda parte l'intervento di Marta Fantin di TicketOne, intervistata da Elisa Graci in merito alle discusse modalità di vendita dei biglietti dei Radiohead. Concludiamo con l'intervento telefonico di Nur Al Habash, una delle organizzatrici di Nessun Dorma, che ci racconta il concerto di raccolta fondi per la Palestina tenutosi ieri a Roma.

    Volume - 15-09-2025

Adesso in diretta