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Le tensioni nel Movimento 5 Stelle, sale il dato sull’inflazione e le altre notizie della giornata

conte crisi

Il racconto della giornata di venerdì 15 luglio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le tensioni interne destabilizzano il Movimento 5 Stelle. Sale l’inflazioni sui beni energetici e alimentari. In Ucraina muore in circostanze sospette il cittadino britannico Paul Urey. Joe Biden prosegue in Arabia Saudita il suo viaggio in Medioriente. E’ arrivata una nuova ondata di caldo in Italia. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Crisi di governo, ma anche crisi di partito: tensioni all’interno del Movimento 5 Stelle

(di Michele Migone)

Il giorno dopo le dimissioni di Mario Draghi, il Movimento Cinque Stelle è squassato dalle tensioni interne. Lo scontro è tra governisti e anti governisti. I primi vorrebbero ricucire a tutti i costi con il presidente del consiglio, i secondi si sentono già strutturalmente all’opposizione senza però rendersi conto che Sergio Mattarella potrebbe sciogliere le Camere nel giro di pochi giorni: uno scenario sempre più concreto che sembra aver colto di sorpresa i vertici del Movimento, spiazzati prima dalla scelta di Draghi e poi dalle manovre degli altri partiti della maggioranza, Lega e Forza Italia per primi, che puntano – questi partiti – alla fine anticipata della legislatura. Questa sera l’ala dura del Movimento chiederà in una riunione del Consiglio Nazionale il ritiro di ministri e dei sottosegretari dei 5 stelle dal governo. Vorrebbe dire: fine del gioco. Non ci sarebbe neppure da attendere mercoledì, il giorno in cui Draghi andrà in parlamento per dire la parola definitiva sulle sue dimissioni, come sapere come si concluderà la crisi. Giuseppe Conte, dicono alcuni, sarebbe ostaggio dell’ala dura. Vedremo cosa decideranno i vertici del Movimento. Domani invece ci sarà l’assemblea dei parlamentari dei 5 Stelle. Lì c’è il rischio che le tensioni portino a qualche altra mini scissione. Che il Movimento ritiri i ministri o che non lo faccia, poco cambia. Le scelte fatte dai Vertici dei 5 Stelle e le convulsioni del partito non faranno altro che confermare a Draghi di aver fatto, dal suo punto di vista, la giusta scelta.

Abbiamo sentito Anna Bredice da Roma:


L’Istat conferma i dati in rialzo sull’inflazione

Inflazione all’8% nel mese di giugno in Italia.
L’Istat ha confermato i dati preliminari. La spinta al rialzo dell’indice dei prezzi è stata causata in buona parte dai beni energetici, ma riguarda anche beni come gli alimenti e, in misura minore, i servizi.
Poiché gli alimentari e i beni energetici incidono in misura maggiore sulle spese delle famiglie con redditi bassi, la crescita dell’inflazione ha finito per colpire di più chi ha minori capacità di spesa. L’inflazione per le famiglie a basso reddito – fa sapere l’Istat – è salita cosi al 9,8% rispetto all’8% della media generale.

Ucraina, nuovi attacchi a Vinnytsia e Mykolaiv e la morte sospetta del cittadino britannico Paul Urey

Sono almeno 18 le persone ancora disperse dopo l’attacco russo di ieri a Vinnytsia, nell’Ucraina centrale, e stanno continuando le operazioni di ricerca tra le macerie. Le vittime ad ora sono 23, e circa 70 persone si trovano in ospedale. Tra i morti ci sarebbero anche tre bambini.
Oggi poi i missili russi sono caduti anche su Mykolaiv, nel sud, dove sono state colpite le due principali università della città.

Zelensky ha commentato i due attacchi dicendo: “La Russia si comporta come uno stato terrorista, sparando sulla popolazione civile. Faremo di tutto per trovare e punire chi dà ordini criminali e chi li esegue”. Secondo il ministero della difesa ucraino, infatti, nelle ultime settimane gli attacchi su obiettivi civili si sarebbero intensificati e sarebbero circa il 70% di quelli totali con l’obiettivo di terrorizzare la popolazione. Mosca però ha negato di aver colpito un obiettivo civile, e ha detto di aver distrutto un comando delle forze ucraine, senza però aver nessuna prova per dimostrarlo.

L’altra notizia di oggi è legata alla morte di un cittadino britannico, Paul Urey, catturato nei mesi scorsi in Ucraina e detenuto da aprile dalle forze filorusse dell’autoproclamata repubblica di Donetsk. Per il Regno Unito Urey era in Ucraina come volontario umanitario, mentre per Mosca sarebbe stato un mercenario. Questo punto in particolare preoccupa Londra, che ha convocato l’ambasciatore russo per fare luce sull’accaduto, anche se per la repubblica di Donetsk sarebbe morto per “insufficienza coronarica”.
Un ultimo aggiornamento riguarda invece le sanzioni contro la Russia. L’unione europea si starebbe preparando ad un nuovo pacchetto di sanzioni, che comprenderebbe anche lo stop all’importazione dell’oro russo. “Mosca deve continuare a pagare un alto prezzo per la sua aggressione” ha detto Ursula Von Der Leyen.

Il freddo incontro tra Joe Biden e il principe saudita bin Salman

(di Roberto Festa)

Se lo stato delle relazioni tra due Paesi si evince anche dall’etichetta, le relazioni tra Stati Uniti e Arabia Saudita sono ai minimi storici. Nessuna pompa all’arrivo di Joe Biden all’aeroporto di Jeddah, solo qualche soldato non in uniforme e un paio di esponenti di secondo piano della famiglia reale. Davanti al palazzo reale, dove Biden si è recato subito dopo il suo arrivo per incontrare re Salman, c’era ad accoglierlo il principe della corona, Muhammed bin Salman. I due si sono salutati offrendo il pugno, senza un sorriso. Il fatto è che le relazioni tra Washington e Ryad sono tese. A Ryad non hanno dimenticato i commenti di Biden in campagna elettorale, quando il futuro presidente prometteva di rendere l’Arabia Saudita uno stato paria, per l’omicidio di Jamal Kashoggi, il giornalista che, secondo i servizi statunitensi, è stato ucciso proprio su mandato di Muhammed bin Salman. Ma Biden, alla fine, pur tra i dubbi dei suoi e le proteste dei gruppi per i diritti umani, ha deciso di partire lo stesso. Nell’interesse dell’America, ha detto. Il viaggio di Biden mira a ottenere, non nell’immediato, ma nei prossimi mesi, un aumento nella produzione di petrolio da parte dei Paesi dell’OPEC. Vuole, anche, Biden, contrastare l’allargamento dell’influenza cinese nell’area. E intende consolidare il rapporto, in funzione anti Iran, tra Israele e Arabia Saudita. Certo Biden avrebbe preferito non concedere a Muhammed bin Salman un incontro diretto, durante la sua visita. Ma ha dovuto cedere. L‘incontro diretto ci sarà. Del resto, non è possibile chiedere ai sauditi di pompare più petrolio, e poi trattare il leader della nazione come, per l’appunto, un paria. Certo è che i rapporti tra i due Paesi restano difficili, lontanissimi da quelli dell’epoca di Donald Trump: Trump fece dell’Arabia Saudita la meta del suo primo viaggio all’estero, da presidente, e fu accolto a Ryad in pompa magna. Qualcosa di molto diverso dall’accoglienza, fredda, guardinga, che si è visto tributare oggi Joe Biden.

Una nuova ondata di caldo è arrivata in Italia

In Italia è arrivata l’ondata di caldo che sta colpendo anche altri paesi d’Europa. Ne abbiamo parlato con Daniele Cat Berro, che fa parte della Società meteorologica italiana.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Oggi in Italia sono stati comunicati circa 96mila casi di coronavirus e 134 morti. I tamponi positivi sono stati il 24,6%, in calo rispetto al 26,2 di ieri. In aumento le persone in terapia intensiva e quelle ricoverate negli altri reparti covid. Secondo il monitoraggio settimanale di ministero e istituto superiore di sanità l’indice di contagio rt – che misura solo le infezioni con sintomi – è sceso da 1,40 a 1,34. Il dato è aggiornato a 10 giorni fa, mentre lo sono a ieri quelli sui ricoveri e sull’incidenza, cioè i casi individuati ogni 100mila abitanti. Nelle terapie intensive le persone col covid sono aumentate dal 3,5 al 3,9%. Anche negli altri reparti c’è stata una crescita, dal 13,3 al 15,8%. Sale anche l’incidenza, da 1071 a 1158 contagi ogni 100mila abitanti. Per quanto riguarda i vaccini ieri sono state iniettate circa 45mila quarte dosi, il massimo da febbraio, quando si è iniziato a farle.

https://twitter.com/MinisteroSalute/status/1547966995949166592

https://twitter.com/RegLombardia/status/1547962081030258696

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    Gran Bretagna e Germania, i grandi malati d'Europa. Il primo ministro britannico Starmer e il cancelliere tedesco Merz sono entrambi proiettati in una rincorsa della destra estrema. Il laburista britannico Starmer, due settimane fa: «restauriamo ordine e controllo», titolo di un documento presentato alla Camera dei Comuni. Il democristiano tedesco Merz: ci vogliono «controlli ai confini e respingimenti» perchè «l’immigrazione ha un impatto sul paesaggio urbano». Proprio così. Germania e Gran Bretagna, due potenze economiche mondiali: la Germania (80 milioni di abitanti) con il terzo pil del mondo (dopo Stati Uniti e Cina); il Regno Unito (con 60 milioni di abitanti) con il sesto pil mondiale (dopo la Germania c’è il Giappone e l’India e poi il Regno Unito). La “malattia” (la rincorsa ad essere a volte più a destra delle destre) rischia di cambiare i connotati a tradizioni politiche europee centenarie: come il laburismo britannico, il popolarismo democristiano tedesco insieme alla socialdemocrazia, sempre in Germania. Pesa, inoltre, un discorso pubblico sempre più contaminato da un lessico guerresco. Che danni può provocare questa “malattia” in due paesi fondamentali del continente europeo? Pubblica ha ospitato la storica Marzia Maccaferri (Queen Mary, University of London) e il giornalista Michael Braun (corrispondente da Roma del berlinese Tageszeitung).

    Pubblica - 03-12-2025

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    Politici, industriali e finanzieri sono concordi nel sostenere la strada del riarmo e della militarizzazione europea: per i finanzieri si tratta di far fruttare i propri fondi rapidamente e in maniera sicura, per gli industriali idem, con fortissime iniezioni di denaro pubblico, non a caso anche quest’anno hanno fatto il record di vendite come registra il Sipri di Stoccolma il più autorevole istituto di ricerca sulla spesa militare nel mondo. Il problema, spiega Francesco Vignarca, portavoce della Rete Pace Disarmo, ricercatore e analista (tra i curatori del libro Europa a mano armata curato con Sbilanciamoci) è che così vince il discorso di guerra. Banalizzante, propagandistico e pericoloso perché sequestra la democrazia: “Il complesso militare industriale ha un pensiero medio lungo strategico. Stanno già intervenendo per togliere le leggi sulla limitazione alla vendita di armi, perché sanno che dovranno vendere questa sovraproduzione da qualche parte, così come fanno entrare capitali esteri nella nostra industria, come i sauditi in Leonardo, perché non siamo noi gli acquirenti di queste armi”. Ascolta l'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

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    Trattandosi di un film horror si può raccontare poco. Ferine di Andrea Corsini si sviluppa intorno ad Irene, una donna che desidera una figlia ma nello stesso tempo è costretta a difendersi da chi la ostacola. In seguito a un incidente, la donna va in cerca di sangue per sopravvivere. Il tutto si svolge in un paesaggio vuoto e deprimente: “Cercavo una provincia in cui si respirasse solitudine e isolamento, come la villa di architettura brutalista e il centro commerciale esternamente vuoto. Il cemento da una parte e dall’altra le zone boschive, in cui si scatena l’aspetto selvaggio della storia”. Spiega Corsini, che nel film ha ricreato delle atmosfere che ogni tanto ricordano David Lynch, accompagnate dalla musica di Pino Donaggio: “È sempre stato il mio sogno, ma non avrei mai pensato di riuscirci. Non ho dovuto dirgli quasi niente per arrivare a questo risultato”. Un film prevalentemente femminile, con attrici internazionali che recitano in inglese e in cui gli uomini hanno soltanto parti in secondo piano. L'intervista di Barbara Sorrentini ad Andrea Corsini.

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    Presto Presto – Interviste e analisi - 03-12-2025

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    Lista stupri. Una delle ragazze minacciate: “L’educazione sessuo-affettiva serve ad arginare le violenze”

    L’educazione sessuale a scuola si farà solo con il consenso dei genitori degli studenti minorenni, sia alle medie sia alle superiori. Alla Camera ieri è arrivato il via libera agli emendamenti al ddl Valditara tra le proteste delle opposizioni. È stato respinto anche un emendamento che prevedeva di togliere il consenso dei genitori in caso il corso fosse organizzato dalle Asl, quindi non da associazioni ma dal servizio sanitario nazionale. Intanto, prosegue l’indagine della procura di Roma "lista degli stupri” comparsa nei giorni scorsi nei bagni del liceo romano Giulio Cesare. Al momento il reato ipotizzato è istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. Andrea, una delle studentesse del Giulio Cesare il cui nome era presente nella lista, al microfono di Mattia Guastafierro, ci racconta qual è il clima a scuola: “Ci sono stati dei precedenti, sicuramente non così gravi: stati bruciati dei cartelloni contro la violenza sulle donne nel bagno dei maschi, sono state strappate delle petizioni messe in bacheca per sensibilizzare alla violenza di genere. Purtroppo ci sono persone che hanno avuto un'educazione familiare estremamente poco consapevole di certe cose e purtroppo questa è la prova che un argomento così terribile come lo stupro possa essere utilizzato con leggerezza e, anzi, scritto su un muro di un bagno”. Inoltre, Andrea riconosce l'importanza dell'educazione sesso-affettiva nelle scuole: "Noi passiamo tantissime ore all'interno delle mura scolastiche e quindi deve essere la scuola a insegnare ed arrivare dove la famiglia magari non riesce. C'è molta disinformazione su quello di cui si tratta nell’educazione sessuo-affettiva: serve per insegnare il consenso, per conoscere se stessi senza paure, senza timori e stigmi sociali, per accettare ogni parte di sé. Facendo questo percorso dentro la scuola inevitabilmente la violenza di genere, e le violenze in generale, vengono arginate proprio perché la violenza parte da un'insicurezza. Se noi insegniamo che va bene averle, che queste si possono gestire, come gestire le relazioni, i conflitti ed educare al consenso, io credo che queste cose non succederebbero più. La scuola se ne deve far carico".

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