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La rivolta in Sri Lanka, la battaglia del Donbass verso un punto decisivo e le altre notizie della giornata

Sri Lanka ANSA

Il racconto della giornata di sabato 9 luglio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Lo Sri Lanka è il primo paese in via di sviluppo a saltare in aria a causa della guerra in Ucraina. Dopo mesi di proteste per la profonda crisi economica in cui il paese era sprofondato, oggi è stata rivolta. La battaglia del Donbass è arrivata forse ad un punto decisivo a favore delle forze militari russe. Un anno fa con i licenziamenti via SMS iniziava la protesta della GKN, la fabbrica del distretto fiorentino del settore automotive considerata all’avanguardia per tecnologia e produzione di semiassi. Dal tardo pomeriggio di oggi un grosso incendio, forse scoppiato in uno sfasciacarrozze in zona Casilina, sta creando intossicazioni, fughe e panico in tutto il quadrante sudorientale di Roma. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

La rivolta in Sri Lanka dopo mesi di proteste

Lo Sri Lanka è il primo paese in via di sviluppo a saltare in aria a causa della guerra in Ucraina. Dopo mesi di proteste per la profonda crisi economica in cui il paese era sprofondato, oggi è stata rivolta: una folla inferocita nella capitale Colombo ha assaltato la residenza del presidente Gotabaya Rajapaksa, eletto nel 2018 e parte della potente famiglia che da anni controlla il paese. Il presidente è stato costretto a scappare. Poi hanno dato fuoco alla casa del primo ministro, Ranil Wickremesinghe, che poco prima si era dimesso. Ora i partiti in Parlamento dovranno decidere cosa fare di un paese decapitato dei suoi vertici, e con una popolazione in rivolta. 22 milioni di persone da mesi allo stremo per la fine delle importazioni, dovuta all’alto debito estero e alla corruzione.
Le conseguenze dell’invasione russa su energia e materie prima hanno dato il colpo di grazia togliendo i beni essenziali: acqua, alimentari, carburanti. Le proteste erano in corso da marzo dopo la profonda crisi aggravata dalla pandemia, e appunto l’ultima goccia della guerra che a maggio aveva provocato il fallimento del paese per l’impossibilità di ripagare il debito, con un’inflazione al 55% e colloqui in corso col Fondo Monetario Internazionale. Corruzione e ricette neoliberiste hanno completato il quadro.
A Colombo abbiamo raggiunto la missionaria dell’associazione Papa Giovanni XXIII Giovanna Fattori:


 

La battaglia del Donbass arriva ad un punto decisivo

“Lo skyline del Donbass in questo momento è una distesa di fuoco”. Sono le parole del nostro collaboratore da Kramatorsk, Andrea Sceresini, che ci racconta che la battaglia del Donbass è arrivata forse ad un punto decisivo a favore delle forze militari russe. Ascoltiamo il suo racconto di questa giornata:


 

Verso l’Unione Popolare: l’assemblea nazionale a Roma

“Verso l’Unione Popolare”. È il titolo dell’assemblea che si è svolta questa mattina a Roma, convocata con un appello firmato da centinaia di persone e sottoscritto anche da forze politiche come Potere al popolo, Rifondazione comunista, il gruppo di cinque parlamentari di ManifestA, l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris. 
Tra le adesioni personali ci sono quelle di Mimmo Lucano, Vauro, Moni Ovadia, Giovanni Impastato, Andrea Costa di Baobab, Haidi Giuliani, Francesca Fornario, Angelo d’Orsi, Piero Bevilacqua, Filippo Barbera e altri. Il nuovo soggetto politico è ancora in fase di costituzione.
Quali sono i suoi obiettivi? 
L’ex sindaco di Napoli De Magistris, che questa mattina ha concluso l’assemblea:


 

Un anno di lotta per i lavoratori della GKN

Un anno fa con i licenziamenti via SMS iniziava la protesta della GKN, la fabbrica del distretto fiorentino del settore automotive considerata all’avanguardia per tecnologia e produzione di semiassi. Al fondo britannico che ne deteneva la maggioranza non è bastato, decretandone la chiusura per delocalizzare. Ma gli oltre 300 lavoratori della fabbrica non hanno accettato questa decisione, prima entrando nella fabbrica e poi occupandola ancora oggi, quando è aprto un tavolo che ha portato all’ìnteresse di alcune imprese. Che però, in corso da mesi, non ha portato ancora nulla di concreto. Resta un’esperienza di lotta, viva, che è andata in questi mesi ben oltre le mura della fabbrica, cercando di unire un blocco sociale fatto di giovani ambientalisti, operai di aziende in crisi, movimenti politici, dietro lo slogan Insorgiamo.

Vasto incendio a Roma: nuvola di fumo nero sopra la Capitale

Dal tardo pomeriggio di oggi un grosso incendio, forse scoppiato in uno sfasciacarrozze in zona Casilina, sta creando intossicazioni, fughe e panico in tutto il quadrante sudorientale di Roma. 
L’enorme nuvola di fumo è visibile ormai dal centro della città. Non è ancora chiaro come l’incendio si sia sviluppato né se sia di origine dolosa. Quello che è certo è che le fiamme si sono rapidamente estese verso l’area di Cinecittà, avvicinandosi anche al popoloso quartiere di Centocelle e a quello dell’Appio. 
Sono stati sentiti anche diversi boati ed esplosioni, di cui non si conosce ancora la causa. Potrebbero essere stati dovuti allo scoppio di auto parcheggiate.

I vigili del fuoco sono intervenuti e sono in questi minuti al lavoro, ma sono loro stessi ad aver appena comunicato di non essere ancora riusciti a circoscrivere il rogo anche a causa del forte grecale che da stamattina sta spazzando la Capitale.

La nuvola nera, secondo le ultime notizie arrivate in redazione, da qualche minuto è visibile in tutta la sua imponenza anche dal Circo Massimo, dove decine di migliaia di persone, soprattutto giovani, si stanno radunando per il concerto dei Maneskin. 
Non risultano per il momento né vittime né feriti, ma il municipio di zona ha parlato testualmente di situazione drammatica e ha invitato tutti gli abitanti del quartiere a restare in casa con le finestre chiuse.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono 98.044 i nuovi contagi da COVID registrati nelle ultime 24 ore, il 16% in più di 7 giorni fa. La crescita dei casi continua, ma sta frenando. 93 i morti. Per la prima volta da una settimana cala il numero dei posti letto occupati in terapia intensiva, 17 in meno. Mentre continua il forte aumento nei reparti ordinari, 232 in più di ieri.
Entro 24-48 ore l’EMA darà il via libera alla quarta dose di vaccino per gli ultra 60enni, nel tentativo europeo di correre ai ripari di un’ondata che sta investendo in pieno l’Europa. Generando però confusione, visto che in autunno è annunciato il nuovo vaccino specifico su Omicron. Cosa che potrebbe scoraggiare molte persone a fare ora, dopo mesi di campagna ferma, la quarta dose. L’immunologo Alberto Beretta:

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