Approfondimenti

Le difficoltà del Recovery Plan, l’addio a Milva e le altre notizie della giornata

Mario Draghi ANSA

Il racconto della sabato 24 aprile 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il percorso per l’approvazione del Recovery Plan è molto accidentato, comincia a ingranare, pur con difficoltà in alcune regioni, la campagna vaccinale, calano i ricoveri per covid negli ospedali italiani, Biden riconosce il genocidio armeno e la Turchia protesta, è morta a Milano Milva, artista multiforme.

Tutte le difficoltà del Piano nazionale di ripresa e resilienza

(di Lele Liguori)

La riunione del governo era stata convocata per ieri sera, poi fatta slittare a questa mattina alle 10 e poi “sconvocata” da Palazzo Chigi.
Nessuna spiegazione ufficiale dalla presidenza del consiglio. Silenzio da quasi dieci ore.
Ma è un silenzio che non si trascina nel mistero: il consiglio dei ministri che deve approvare il Recovery Plan non riesce a riunirsi perché deve sistemare almeno due questioni: una con la maggioranza e l’altra con Bruxelles. 

Nella maggioranza, dopo le facce tirate dei leghisti per la mancata proroga di “Quota 100”, ci sono i dissensi di M5S, Pd e anche Forza Italia che chiedono un anno in più di superbonus fiscale, fino al 2023, anche se Draghi ne farebbe volentieri a meno.  Non solo. Il partito democratico vuole che il Recovery Plan abbia una clausola specifica a favore dell’occupazione di donne e giovani.

Con la Commissione europea, invece, Draghi starebbe avendo in queste ore alcuni problemi nella definizione del testo del Recovery Plan. Sembrerebbero problemi tecnici, legati alle riforme, ma non è chiaro. 

Dunque, a preoccupare Draghi in queste ore ci sarebbe da un lato Bruxelles, e dall’altro la vasta coalizione della proroga del superbonus. Non c’è solo mezza maggioranza a volerla, anche Confindustria e i banchieri dell’Abi, la Federconsumatori e le associazioni degli artigiani (CNA e Confartigianato). 

L’economista dell’università di Modena Massimo Baldini sulla contesa torno al superbonus:

 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia e l’accelerazione dei vaccini

L’andamento della pandemia in Italia. Sono stati 322 i morti comunicati oggi, circa 13.800 i contagi accertati nelle ultime 24 ore. Il rapporto tra nuovi positivi e tamponi è al 4,3 per cento, in calo rispetto a ieri. Prosegue anche la discesa dei pazienti ricoverati negli ospedali.

Da lunedì molte regioni d’Italia passeranno in zona gialla e riapriranno diverse attività. Oggi in alcuni principali città, come Roma e Milano, si segnalano assembramenti e folle di persone. Nella Capitale è stata chiusa via del Corso.

Per quanto riguarda i vaccini, la campagna negli ultimi giorni ha visto una accelerata. Il generale Figliuolo ri-alza l’asticella. Entro la fine di aprile l’obiettivo è arrivare al mezzo milione di somministrazioni al giorno, ha detto oggi l’ufficio del commissario all’emergenza, aggiungendo che tra il 27 aprile e il 5 maggio saranno distribuite in Italia 5 milioni di dosi di vaccino. Secondo Figliuolo, se le Regioni rispetteranno i target crescenti indicati dal governo, l’obiettivo potrà essere raggiunto. La previsione è di tagliare il traguardo delle 500mila somministrazioni il 29 aprile. 

Quanto è credibile questo nuovo annuncio? Tutto dipende dunque dall’affidabilità delle regioni nel rispettare i target. Soprattutto al Sud molte regioni ancora indietro. Tra queste spicca la Calabria, dove solo poco più della metà degli over 80 ha ricevuto una dose.

Pierpaolo Cambareri, giornalista della testata LaC News24.

 

Gli USA riconoscono ufficialmente il genocidio degli armeni del 1917

Gli Stati Uniti hanno riconosciuto l’eccidio degli armeni come genocidio. Joe Biden ha firmato la dichiarazione. È la prima volta che un presidente americano usa la parola genocidio per descrivere la deportazione e l’assassinio di un milione e mezzo di armeni, commesso dalle forze ottomane tra il 1915 e il 1917. “Un passo potente” l’ha definito il primo ministro armeno Nikol Pashynian. La dichiarazione ha come prevedibile irritato la Turchia: “Non prendiamo lezioni da nessuno sulla nostra storia”, ha detto il ministro degli esteri turco Cavusoglu.

Addio a Milva, una delle più grandi cantanti italiane di sempre

(di Ira Rubini)

Dal delta del Po alla Legion d‘Onore: la straordinaria parabola della Rossa, di chiome e di credo politico, attraversa il ‘900 con il passo veloce della sua generazione, quella dei bambini di guerra degli anni ‘40, spinti dall‘energia creativa dei ricostruttori. Una voce romagnola e profonda, autenticamente popolare ma raffinatissima che, a contatto con la materia viva del pop anni ‘60, della canzone impegnata degli anni ‘70, del teatro di Brecht e Weill, della ricerca di Teodorakis e Battiato, degli omaggi di Morricone e Piazzolla, della rarefazione di Berio o della poesia di Alda Merini, sapeva evolversi in modo meraviglioso. Milva era ferocemente determinata a imparare, come ammise lei stessa al tempo del sodalizio brechtiano con Strehler, ma anche dotata di una lungimiranza artistica che solo le vere primedonne posseggono. Che cantasse in tedesco davanti ai tedeschi, mandandoli in delirio, o che incidesse memorabili cover, come quelle di Edith Piaf o di Bella Ciao, Milva sbagliava raramente. E anche in politica, il suo pensiero alimentava poche ambiguità. La Filanda, mutuata al fado portoghese, divenne un sarcastico inno femminile e femminista che tutta Italia imparò a memoria. Era bella, Milva, prevedibilmente panterizzata nello zoo un po‘ insulso con cui gli invidiosi ribattezzarono le grandi voci femminili del secondo ‘900 italiano. Un vero prototipo dell‘interprete europea, custode di memorie sonore collettive, impeccabilmente restituite con la voce ma anche con i bagliori del lamé e del rosso dei capelli. Gli ultimi anni, confusi nell’oblio dell‘Alzheimer, accomunano il destino di Milva a quello di un‘altra grande star, anche lei inconfondibilmente rossa: Rita Hayworth. Intelligente, come sempre, Milva ha saputo uscire di scena al momento giusto, per diventare davvero indimenticabile.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 08/11 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 08-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 08/11 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 08-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 08/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 08-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 07/11/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 08/11/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 08-11-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 08/11/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 08-11-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 08/11/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 08-11-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 08/11/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 08-11-2025

  • PlayStop

    M7 del 08/11/2025 - Roba da matti. La salute mentale nelle carceri lombarde

    Se ne parla solo quando c'è un suicidio, ma il tema della salute mentale negli istituti penitenziari va ben oltre i fatti di cronaca nera ed è un tema che investe chiunque abbia a che fare col carcere. Detenuti e detenute in primis, ma anche chi tra quelle mura ci lavora: educatori e educatrici, psicologi e psicologhe, agenti di polizia penitenziaria. Tra sovraffollamento, scarse condizioni igienico-sanitarie e politiche poco umane, si rischia di impazzire. Ne abbiamo parlato con il consigliere comunale di Milano Alessandro Giungi, il consigliere regionale lombardo Luca Paladini, il nuovo garante dei detenuti di Milano Luigi Pagano, col coordinatore del dipartimento di amministrazione penitenziaria della Fp-Cgil della Lombardia Andrea De Santo e con la coordinatrice di Antigone Lombardia Valeria Verdolini.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 08-11-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 08/11/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 08-11-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 08/11/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 08-11-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 08/11/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 07-11-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 07/11/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 07-11-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 07/11/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 07-11-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 07/11/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 07-11-2025

Adesso in diretta