Approfondimenti

La distruzione della sede di Al Jazeera a Gaza, il no di Albertini alla destra milanese e le altre notizie della giornata

gaza ANSA

Il racconto della giornata di sabato 15 maggio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oggi un bombardamento su Gaza ha distrutto un edificio che ospitava gli uffici dell’agenzia Associated Press e della tv Al Jazeera. L’Italia è scesa in piazza per sostenere la legge Zan, ma a Milano sono entrati in scena la destra ed i movimenti Pro-Vita. Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano, dov’era da martedì per complicazioni legate al suo percorso post-COVID, mentre Gabriele Albertini ha gelato il centrodestra milanese annunciando che non si candiderà contro il sindaco uscente Giuseppe Sala. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia e la campagna di vaccinazione.

140 morti a Gaza e 10 in Israele. La tregua sembra lontana

Oggi un bombardamento su Gaza ha distrutto un edificio che ospitava gli uffici dell’agenzia Associated Press e della tv Al Jazeera. Dentro il palazzo non c’erano persone, perché le autorità israeliane avevano avvertito che sarebbe stato attaccato. Le stesse autorità hanno motivato il bombardamento parlando di una presenza militare nell’edificio, che il suo proprietario ha smentito. Al Jazeera ha reagito con una dichiarazione in cui dice che l’obiettivo è impedire ai giornalisti di fare il loro lavoro. L’Associated Press ha diffuso un comunicato in cui si definisce “sconvolta e inorridita”. Il governo statunitense ha commentato chiedendo che la sicurezza dei mezzi di informazione sia garantita. Ieri sera un inviato del presidente Joe Biden era arrivato in Israele per cercare di negoziare una tregua tra Gaza e Israele. Poco fa si è saputo che lo stesso Biden ha sentito il primo ministro israeliano Netanyahu, che gli ha assicurato che viene fatto “tutto il possibile per evitare di colpire persone non coinvolte”. Proprio oggi però l’Unicef ha comunicato che da lunedì sono stati uccisi 42 bambini, di cui 2 in Israele e 40 nella Striscia. 8 di loro erano in un campo profughi bombardato poche ore fa. A Khan Yunis, nella parte sud di Gaza, abbiamo sentito Sami Abu Omar, che lavora per un centro culturale.

L’ultimo conteggio a sei giorni dall’inizio del conflitto parla di 140 morti a Gaza e 10 in Israele, dove l’ultima vittima si è registrata poche ore fa a Tel Aviv, presa di mira dai razzi sparati dalla Striscia. Poco dopo abbiamo sentito Marco Camorali, che ha una gelateria in città:


 

L’Italia in piazza per la legge Zan. Cariche della polizia a Milano

(di Massimo Alberti)

DDL Zan

Nel giorno in cui in tutta Italia si è manifestato a favore della legge Zan, a Milano la destra ed i movimenti Pro-Vita erano in piazza contro la legge. Ed un gruppo di giovanissim* che li ha contestati è stato caricato dalla polizia. Un bel paradosso: nella piazza contro il bavaglio al dissenso, chi dissentiva si è preso insulti, sputi, manganellate. “Omofobia senza chiederla”. La sintetizza così, in modo efficace una delle giovanissime che si è trovata in mezzo alle cariche.
Tutto è iniziato intorno alle 15,30. In piazza Duomo la manifestazione che riuniva integralisti cattolici e destra, compresi Salvini e Pillon, che contestavano il ddl Zan. Gruppi di ragazz* presenti in piazza, dai 12 ai 15 anni, nel classico ritrovo del sabato pomeriggio, si sono avvicinati per contestarli [CONTINUA A LEGGERE]

Berlusconi dimesso dal San Raffaele

Oggi Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano, dov’era da martedì per complicazioni legate al suo percorso post-COVID. L’ex presidente del consiglio si era ammalato la scorsa estate e a settembre era stato ricoverato per una decina di giorni. Ieri si era parlato di un aggravamento delle sue condizioni e il medico personale di Berlusconi, Alberto Zangrillo, era intervenuto per smentire scenari peggiori. “L’ho trovato forte e in forma”, ha detto oggi il vicepresidente del gruppo ospedaliero San Donato che ha incontrato l’ex capo del governo.

Albertini non si candiderà a sindaco di Milano

Gabriele Albertini gela il centrodestra milanese: non si candiderà contro il sindaco uscente Giuseppe Sala. L’ex sindaco di Milano ha ribadito le ragioni personali che lo hanno portato a rifiutare già una prima volta la candidatura. Unico premio di consolazione: ha confermato che parteciperà ad una lista civica a sostegno del candidato del centrodestra. Che però ancora non c’è. L’unico commento è arrivato da Cristina Rossello, parlamentare di Forza Italia e commissario del partito a Milano. Rossello ha espresso rammarico per la decisione di Albertini, e ribadito che nei prossimi giorni ci sarà un nuovo vertice dei leader del centrodestra per individuare il candidato che sarà scelto, ha detto Rossetto “tra una vasta rosa di profili interessanti”. “Il centrodestra è maggioranza del paese ma a livello locale ha un deficit di ceto politico”, commenta il politologo Nicola Pasini.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Oggi in Italia sono stati accertati 6.659 nuovi casi di coronavirus ed è risultato positivo il 2,2% delle persone che hanno fatto il tampone, lo 0,3% in meno rispetto a ieri. Le morti comunicate sono 136. Continuano a diminuire i pazienti ricoverati e negli ultimi due giorni per cui sono disponibili i dati completi – ieri e l’altro ieri – si sono superate nuovamente le 500mila vaccinazioni quotidiane, confermando che giovedì e venerdì sono i giorni in cui si fanno più iniezioni. Oggi l’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso un rapporto sulla loro efficacia. Il documento certifica che il rischio di infezione, ricovero e decesso diminuisce progressivamente dopo le prime due settimane. A 35 giorni dalla prima iniezione si registra una riduzione dell’80% dei contagi, del 90% dei ricoveri e del 95% dei decessi per tutti i vaccini anti-COVID.

La settimana prossima, probabilmente mercoledì, si terrà il Consiglio dei Ministri che cambierà i parametri per misurare il rischio nelle Regioni. Gli indicatori che calcolano l’algoritmo saranno ridotti ad una decina, l’Rt resterà tra gli indicatori di riduzione del rischio, ma non rappresenterà più un automatismo per determinare l’assegnazione dei colori alle regioni, che riguarderà esclusivamente l’incidenza dei contagi sulla popolazione e il tasso di ospedalizzazione. Non sarà più indicato il numero minimo di operatori dedicati al tracciamento, ma dovrebbe essere alzata la soglia minima di tamponi da effettuare.
A questo proposito, una circolare del ministero della salute ha dato il via libera ai tamponi salivari, ma data la bassa sensibilità – tra il 53 ed il 73% – si potranno svolgere entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi e per il rilevamento dell’infezione in individui asintomatici sottoposti a screening ripetuti.

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