Approfondimenti

L’assoluzione di Silvio Berlusconi, il vertice Nato a Bruxelles e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 15 febbraio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il ministro della giustizia Nordio ha assolto Delmastro e Donzelli sulla divulgazione di documenti in Parlamento. Tutti gli imputati del processo Ruby ter, compreso Silvio Berlusconi, sono stati assolti a causa di un errore della procura. I paesi membri della NATO si sono riuniti per discutere dell’aumento del budget per la difesa e degli aiuti economici e militari per Kiev, mentre il Cremlino ha richiesto la convocazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per fare chiarezza sul sabotaggio del gasdotto Northstream 2. Settantatré migranti sono morti nell’ennesimo naufragio a largo della Libia. L’addio al nostro collega e amico Vittorio Bianchi.

Caso Donzelli-Delmastro, Nordio: “I documenti non erano secretati”

(di Luigi Ambrosio)
L’assoluzione da parte di Nordio di Delmastro e Donzelli è tutta giocata in punta di interpretazione della norma ma è politicamente insostenibile.
Il ministro della giustizia afferma che i documenti passati dal suo vice al deputato-collega di partito di Fratelli d’Italia, il quale li ha poi usati contro il Pd, non fossero coperti da segreto. Quindi, nessun problema.
Non si pone il dubbio, il ministro, che usare delle informazioni di servizio per aggredire il principale partito di opposizione, in Parlamento, da parte del partito della presidente del Consiglio, sia un fatto gravissimo, tra i più gravi degli ultimi decenni.
In aula, oggi, Nordio ha usato un linguaggio tecnico per spiegare le sue ragioni. Ci si è trincerato dietro. Ma ha sancito un dato politico, nel sostenere che è normale che due tra i politici più vicini alla premier si siano serviti di quei documenti in quel modo.
Vien da chiedersi che cosa intenda Nordio per “limitata divulgazione”, la dicitura apposta sul report passato da Delmastro a Donzelli, visto che il documento è stato divulgato a tutte le italiane e a tutti gli italiani, in diretta Tv, dai banchi della Camera dei Deputati. Su questo dettaglio, da parte del ministro, neppure un accenno.

Berlusconi è stato assolto dall’accusa di corruzione per un’errore della procura

(di Mattia Guastafierro)
Le donne imputate, sentite nei precedenti processi Ruby e Ruby bis, “non potevano rivestire il ruolo di testimone”. Perchè? Perché all’epoca dei fatti andavano indagate, cosa che non avvenne. Non potendo dunque ricoprire l’ufficio pubblico di testi, non possono essere accusate di falsa testimonianza, né Silvio Berlusconi – che per la Procura le avrebbe pagate per mentire – può essere accusato di corruzione in atti giudiziari. È questa la motivazione per cui oggi sono stati assolti tutti gli imputati del processo Ruby ter: l’ex presidente del Consiglio e le ospiti delle serate di Arcore, tra cui Kharima El Mahroug, che i giornali chiamarono Ruby. Il fatto non sussiste. E a spiegarlo è stato il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, che con una nota ha anticipato le motivazioni complete che saranno depositate tra 90 giorni. Sarebbe stato dunque l’”errore” della Procura di ascoltare le donne come testimoni, e non come indagate, a far venire meno i reati stessi. Motivo per cui le loro dichiarazioni sono state giudicate inutilizzabili nel procedimento.
La Procura di Milano, che chiedeva per Berlusconi 6 anni di reclusione, lo accusava di aver pagato dal 2011 al 2015 circa dieci milioni di euro alle donne delle cosiddette cene eleganti per mentire in aula. Il leader di Forza Italia si era invece sempre difeso, sostenendo che le donazioni erano un atto di generosità, una sorta di risarcimento per chi aveva visto la propria vita sconvolta dai processi. “Non c’è amarezza, siamo convinti che le false testimonianze e la corruzione ci siano state. Ma questo è il nostro sistema giudiziario”, ha commentato la procuratrice Tiziana Siciliano, dopo la sentenza. L’accusa dovrà ora capire se ricorrere in appello. La decisione verrà presa dopa la lettura delle motivazioni.

Forza Italia come un sol uomo intorno al capo

(di Anna Bredice)
Dopo gli imbarazzi, l’idea di una rete di protezione per dopo le uscite su Putin, oggi Forza Italia torna indietro di un decennio quando tutti votarono in Parlamento che Ruby era la nipote di Mubarak. Oggi tutto il partito si compatta intorno a Berlusconi ad esultare per la sentenza e nello stesso tempo a chiedere vendetta, cioè una commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia, che sarebbe la summa di tutte le leggi ad personam fatte nel passato. Ma tra le reazioni, prevedibili a destra, risalta invece a sinistra quella della candidata alla segreteria del Pd, Elly Schlein. Ai giornalisti della stampa estera, a cui i paesi di appartenenza hanno chiesto per anni di riempire i loro giornali con le cronache di Berlusconi, Elly Schlein ha raccontato di aver nove anni quando Berlusconi andò al governo. “Fa parte di una classe politica incapace di creare una successione, di pensare al futuro, ha detto, è incredibile che siamo ancora qui a parlarne.” Se sono dirette soprattutto a Forza Italia, le parole di Schlein si rivolgono probabilmente anche ai suoi, al suo partito, a cui chiede forse di andare oltre, di superare questo eterno riflesso di una opposizione costruita intorno a Berlusconi. Giorgia Meloni è stata la prima a congratularsi con l’alleato di governo, spesso ingombrante, e se ne è avuta una conferma pochi giorni fa. È probabile che Berlusconi forte di questa sentenza voglia rialzare la testa e chiedere di contare di più, quante volte si è lamentato perché Giorgia Meloni non lo chiama per chiedergli consiglio. Il tempo attuale è questo, è Forza Italia che cerca di emanciparsi dal fondatore per poter seguire meglio l’onda lunga del potere della presidente del Consiglio. Un Berlusconi ormai anziano, che crea problemi nelle cancellerie europee per le sue posizioni filo russe. Il partito principale ora è Fratelli d’Italia e Berlusconi non potrà fare molto per cambiare le cose, forse una commissione di inchiesta che sa molto di vendetta, ma al momento a chiederla è solo Forza Italia.

Vertice NATO di Bruxelles: più aiuti economici e militari per l’Ucraina, ma per ora niente jet da combattimento

Più aiuti economici, più armi, incremento della produzione di munizioni per fare fronte alle richieste di Kiev. Ma per ora niente aerei da combattimento: si è conclusa a Bruxelles la riunione dei paesi membri della NATO e alleati. Tra le altre questioni affrontate c’è anche il possibile innalzamento del rapporto tra PIL e spese militari: la soglia del 2% deve essere considerata quella minima, ha detto il segretario della NATO Stoltenberg. Il Cremlino ha risposto con le dichiarazioni del portavoce Dimitri Peskov, che ha parlato di “punto di non ritorno” nella guerra e, nel pomeriggio, ha chiesto la convocazione del consiglio di sicurezza delle nazioni unite in relazione al sabotaggio del gasdotto Northstream 2, avvenuto sei mesi fa, lo scorso settembre.
Il vertice Nato non ha comunque avallato la richiesta più pressante di Kiev in queste settimane, quella di jet da combattimento. E anche dagli stati uniti è arrivato a Zelensky il suggerimento di concentrarsi solo sugli obiettivi raggiungibili.

Il naufragio a largo della costa libica

73 migranti sono morti in un naufragio a largo della Libia. 7 i sopravvissuti. 11 i corpi recuperati finora. Lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa.
L’imbarcazione con a bordo 80 persone era partita da una località a circa 75 chilometri a est della capitale Tripoli. Dall’inizio dell’anno sono 130 le persone morte nel Mediterraneo Centrale , nel 2022 le vittime sono state oltre 1.400. Questi i dati dell’Oim, l’organizzazione internazionale delle Migrazioni.
Proprio oggi la Camera dei deputati ha dato il via libera al decreto Ong che ora passa al Senato e dovrà essere convertito in legge entro il 3 marzo. Nel decreto è scomparso il divieto dei salvataggi multipli perché in contrasto con il diritto internazionale , dunque poco cambia rispetto al recente passato, quello che le Ong lamentano è in realtà la prassi adottata dal governo di assegnare porti lontani per lo sbarco. Come ci spiega Francesco Creazzo di Sos Mediterranee, (Ong che coordina i soccorsi della Ocean Viking diretta in questo momento verso Ravenna con 83 naufraghi a bordo).


Ci ha lasciati il nostro collega e amico Vittorio Bianchi

(di Gianpiero Kesten)
Come si chiama quella cosa che si finisce per scrivere sempre le stesse cose? Retorica, giusto? Ma forse c’è un termine più preciso, sicuramente c’è. Sono così abituato a scrivere a te per sciogliere i dubbi linguistici che mi viene da farlo anche adesso, pensa. Che mi tocca scrivere che non ci sei più.

Sei stato un amico prezioso, uno di quelli che si incontrano da grandi, che non è mica una cosa comune eh. Prezioso per la radio, il tuo amore tardivo, che hai abbracciato con tutto l’entusiasmo delle cose nuove e nella quale ti sei destreggiato con una naturalezza vera, riuscendo a far passare a chi ti ha ascoltato tutto il calore per le cose che ti appassionavano. Cazzo Vic. Sei stato capace di raccontarmi per ore di Platone e con la stessa profondità dei tram a carrelli vecchia Milano.

Mi dispiace per il nomignolo scemo, ma in fondo so che ti è sempre piaciuto. E poi ti sta proprio bene. Ciao Magister Vic. Grazie davvero.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 02/06 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 02-06-2023

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 02/06/2023

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-06-2023

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 01/06/2023 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-06-2023

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 02/06/2023 - ore 10:39

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 02-06-2023

  • PlayStop

    Serve & Volley di venerdì 02/06/2023

    Musica e parole per chiudere in bellezza il palinsesto dei giovedì! Con Marco Sambinello e Niccolò Guffanti.

    Serve&Volley - 01-06-2023

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 01/06/2023

    Finita la quasi quarantennale militanza domenicale della “classica apertura”, la redazione musicale classica di Radio Popolare ha ideato un programma che si intitolerà Labirinti Musicali: ovvero un titolo generico da contenitore di storie, aneddoti, curiosità legate tra di loro da un qualsivoglia soggetto/percorso/monografia proposto da uno di noi in forma di racconto, con ascolti ad esso legati, sempre con buona alternanza di parole e di musica. Uno spazio radiofonico che può essere la storia di un disco, un libro, un personaggio anche famoso, ma proposta da angolazioni nuove, curiose. Non una lezione, quasi una confidenza all’orecchio di un ascoltatore. I labirinti sono luoghi reali e circoscritti, e allo stesso tempo irreali: sono la sorpresa, sono l’incontro, sono l’imprevisto…e anche la musica è qualcosa che si muove in uno spazio acustico-temporale ben determinato, qualcosa che ci stupisce e sparisce dietro un angolo per poi farci ritornare al punto di partenza senza avere avuto il tempo di memorizzarne il percorso melodico, armonico, ritmico. Ci perdiamo nella musica proprio come in un labirinto, e la ritroviamo nei meandri più nascosti della mente… Viviamo in un labirinto di idee diverse nel quale ognuno di noi deve trovare un proprio spazio, e per uscire da questo labirinto dobbiamo affidarci alla nostra ragione…e al potere semantico della musica. Nel Medioevo si diceva che il labirinto è come la vita, e la vita come un labirinto. Ma nel labirinto non ci si perde, nel labirinto ci si trova. Con la complicità della musica.

    Labirinti Musicali - 01-06-2023

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 01/06/2023

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 01-06-2023

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di giovedì 01/06/2023

    Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 01-06-2023

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 01/06/2023

    Ogni giovedì alle 21, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 01-06-2023

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di giovedì 01/06/2023

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici.

    Quel che resta del giorno - 01-06-2023

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 01/06/2023

    1-Stati Uniti. Il congresso ha approvato nella notte il nuovo tetto del debito. Ora tocca al Senato esprimersi prima del 5 giugno, data indicata come scadenza per evitare un default. ( Roberto Festa) 2-" In Brasile è in atto un ingiustizia inaccettabile contro gli indigeni ”. Il parlamento controllato dalle destre vota la legge sulla delimitazione delle terre in Amazzonia. L’intervista a Francesca casella di Survival International. 3-Crimini di guerra in Afghanistan. Il soldato più decorato dell’Australia perde una storica causa per diffamazione contro i principali giornali. ( Martina Stefanoni) 4-Musica e impegno politico. Ritorno sul concerto di Roger Waters a Francoforte. ( Marcello Lorrai)

    Esteri - 01-06-2023

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di giovedì 01/06/2023

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 01-06-2023

  • PlayStop

    Di tutto un boh di giovedì 01/06/2023

    l’Italia è una repubblica fondata sul sentito dire. Tra cliché e cose spiegate male, è un attimo perdersi un pezzo di notizia. Per quello Di tutto un boh mette a disposizione approfondimenti con i migliori esperti della galassia per capire il mondo. Un po’ meglio, almeno. In co-conduzione, a turno: Astrid Serughetti, Margherita Fruzza, Erica Casati, Gaia Grassi, Clarice Trombella, Zeina Ayache

    Di tutto un boh - 01-06-2023

  • PlayStop

    Madeleines di giovedì 01/06/2023

    Un ricordo può arrivare inaspettato, portandosi dietro la nostalgia di un mondo. Basta un accordo, una canzone, un suono. In analogia al topos letterario generato della proustiana madeleine, immersa nel té di tiglio, cerchiamo di ripercorrere la musica pop-rock-elettronica che negli ultimi 40 anni si è alimentata di ricordi, di rimandi, della nostalgia di un tempo e un suono perduto per creare nuovi scenari e piccoli, grandi capolavori.

    Madeleines - 01-06-2023

Adesso in diretta