Approfondimenti

Nessuna tregua all’orizzonte, il via libera dell’Eurocamera al Patto di stabilità e le altre notizie della giornata

Parlamento Europeo

Il racconto della giornata di martedì 23 aprile 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. A Gaza la guerra dura ormai da 200 giorni, e non c’è nessuno spiraglio di tregua all’orizzonte. L’Europarlamento vota il nuovo Patto di Stabilità: si astengono sia i partiti di governo, che lo aveva firmato, sia il PD che esprime il commissario che lo ha scritto. Le rotte via mare continuano a rivelarsi le più pericolose per i migranti che vogliono arrivare in Europa.

Nessuno spiraglio di tregua dopo 200 giorni di guerra a Gaza

A Gaza la guerra dura ormai da 200 giorni, e non c’è nessuno spiraglio di tregua all’orizzonte. La notte scorsa Israele ha lanciato sul nord della Striscia uno dei bombardamenti più massicci delle ultime settimane, e ha ordinato ai civili che si trovano nell’area colpita di evacuare.
Intanto le Nazioni Unite hanno chiesto un’indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte a Khan Yunis, dove continua a salire il numero di corpi recuperati.

(di Sara Milanese)

Sono ormai 310 i corpi trovati nella fosse comuni che sono state scoperte vicino all’ospedale Nasser a Khan Yunis, dopo che da questa città i soldati israeliani si sono ritirati un paio di settimane fa. Ora su quanto è avvenuto e di fronte alla quantità di vittime di questo massacro, l’Alto Commissario per i diritti umani Volker Türk, ha sottolineato la necessità di “indagini indipendenti, efficaci e trasparenti” nel “clima prevalente di impunità”.
Oggi è il 200 giorno di guerra a Gaza, le autorità sanitarie della Striscia dicono che le vittime sono ormai 34180, quasi la metà, 14mila bambini. L’85% della popolazione è sfollata, più del 60% delle abitazioni è stato distrutto. Oltre un milione di palestinesi vive una grave crisi di insicurezza alimentare.
Nonostante Tel Aviv affermi di aver permesso l’ingresso di un maggior numero di aiuti alimentari, l’UNRWA dichiara invece oggi in una nota che Israele continua a impedire ai suoi convogli alimentari di raggiungere il nord.
Le dichiarazioni dell’agenzia arrivano dopo che ieri sono stati resi noti i risultati dell’inchiesta indipendente per fare luce sulle accuse mosse da Israele, che accusavano l’UNRWA di essere collusa con Hamas; questo aveva causato la sospensione dei fondi all’agenzia, la principale realtà internazionale radicata nel territorio. 
Il rapporto dell’ex ministra francese Colonna afferma però che Tel Aviv non ha mai fornito le prove di queste accuse.

Via libera dell’Eurocamera al Patto di stabilità

Il Parlamento Europeo ha approvato il nuovo Patto di Stabilità con le regole di bilancio per i paesi dell’Unione Europea, votato a dicembre dal Consiglio europeo e su cui due mesi fa era stato raggiunto l’accordo tra i governi. Nessuno, tra i partiti italiani, ha votato a favore con l’eccezione dei centristi: contrari i 5 stelle, astenuti gli altri: sia quelli del governo che lo aveva sottoscritto, sia il Pd che esprime il commissario europeo che lo ha scritto. Consapevoli che per l’Italia comporterà diversi problemi. E intanto il governo rinvia il decreto fiscale col bonus tredicesima per le famiglie monoreddito che doveva essere oggi in consiglio dei ministri.

(di Massimo Alberti)

Chi, noi? È quantomeno curioso quanto successo all’Europarlamento sul Patto di Stabilità. Nessuno dei partiti italiani, eccetto i centristi, ci ha messo la faccia. Non lo hanno fatto i partiti di governo, che pure lo aveva sottoscritto col ministro Giorgetti, non lo ha fatto il Pd che pure esprime il commissario all’economia che lo ha scritto. Coerentemente contrari i 5 stelle. Fischiettando e girandosi dall’altra parte, i partiti di governo sconfessano il loro ministro, il Pd il suo commissario, consapevoli dei grossi problemi che il “Patto” Bipartisan comporterà per l’Italia. L’Europa ha scelto ancora l’austerità mantenendo regole di bilancio restrittive, dopo la parentesi post covid. Per l’Italia significa un piano di rientro dal debito con tagli stimati in 12/13 miliardi annui che avrà necessariamente ricadute sui piani di politica economia del governo, che infatti ha pubblicato un Def vuoto. Soprattutto sui provvedimenti cardine finanziati proprio in deficit, e su cui Meloni puntava ad andare a trattare dopo le elezioni. Per mantenere accorpamento Irpef e taglio del cuneo fiscale servono una ventina di miliardi, insostenibili ad oggi come hanno certificato ieri Istat, Bankitalia, Corte dei Conti. Tra promesse e conto da pagare all’Europa la prossima manovra parte quindi con 30 miliardi di zavorra. Il governo ha provato goffamente a cambiare discorso in campagna elettorale con la classica mancetta, il bonus in tredicesima per le famiglie monoreddito con figli, costretto a rimandarlo perché, appunto, i conti non tornano. Ma è solo questione di tempo perché i veri nodi vengano al pettine, in particolare il 20 settembre, quando si dovrà presentare il Piano strutturale di bilancio a Bruxelles. “Saremo flessibili”, dicono dalla Commissione. È la preghiera anche di Meloni.

Non che i temi economici siano in cima al dibattito pubblico, e neanche l’opposizione sembra puntarci molto. Eppure dopo 3 giorni di cattive notizie, con Istat, Bankitalia, Corte dei Conti che di fatto stroncano le previsioni del ministro Giorgetti e mettono in discussione i pilastri di politica economica, accorpamento irpef e taglio del cuneo fiscale, il governo si gioca la classica carta della mancetta elettorale. Facendo le nozze con i fichi secchi. Siamo ben lontani dagli 80 euro di renziana memoria, ora ci si accontenta dell’ennesima una tantum, circa un centinaio di euro in tredicesima per famiglie monoreddito con figli. Almeno si cambia argomento, e si prova a dare un segno diverso ad una campagna elettorale che proprio sull’economia per la maggioranza sarebbe piuttosto complicata. Anche quest’ultimo decreto di fatto contiene provvedimenti modesti: da un lato volti a recuperare qualcosa per la già citata mancia elettorale, dall’altra per provare a ipotizzare qualche copertura per appunto l’accorpamento Irpef. Siamo comunque lontani dalle riforme strutturali.

Due naufragi in poche ore tra il Mediterraneo e la Manica

Le rotte via mare continuano a rivelarsi le più pericolose per i migranti che vogliono arrivare in Europa: oggi la guardia costiera tunisina ha recuperato 22 corpi, alcuni durante i consueti pattugliamenti al largo della costa tunisina, altri sono stati restituiti dal mare sulla spiaggia di Sfax, porto da cui partono le imbarcazioni dirette in Europa. Sono tutti migranti subsahariani vittime di naufragi avvenuti nel tratto di mare tra la Tunisia e Lampedusa.

Oggi questo è il secondo annuncio di migranti morti in mare: questa mattina 5 persone sono affogate nel Canale della Manica, nel tentativo di raggiungere la Gran Bretagna dalla Francia. Tra le vittime c’è anche una bambina
L’imbarcazione su cui viaggiavano era partita da Calais, il porto francese da cui i migranti tentano la traversata, e dove per loro le condizioni di vita sono durissime.

Poco prima che avvenisse il naufragio di migranti nella Manica, il Parlamento britannico approvava il cosiddetto “Ruanda Bill”, il controverso disegno di legge che prevede la deportazione in Ruanda dei richiedenti asilo entrati illegalmente nel Regno Unito. L’ok definitivo è arrivato dopo una lunga battaglia tra la Camera alta, riluttante ad affrontare questo testo divisivo, e la Camera bassa. Il piano era stato rigettato anche dalla Corte Suprema Britannica, ma il premier Sunak ha riportato in aula un testo rivisto. 
Le associazioni per i diritti umani e anche i laburisti hanno già annunciato che tenteranno di fare ricorso.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 03/05 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 03-05-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 03/05/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-05-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 03/05/2024 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-05-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 04/05/2024

    La nuova frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalle 23.45. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 03-05-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 03/05/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 03-05-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 03/05/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-05-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 03/05/2024

    Psicoradio, la radio della mente Nasce nel 2006, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Bologna e l’associazione Arte e Salute Onlus. Il progetto PSICORADIO è composto da due momenti intrecciati: un corso di formazione per operatori radiofonici rivolto a utenti dei servizi psichiatrici del dipartimento di salute mentale di Bologna e provincia, tenuto da professionisti della comunicazione guidati dalla direttrice della testata, prof. Cristina Lasagni (Università della Svizzera italiana). una testata radiofonica, Psicoradio, regolarmente registrata al tribunale di Bologna, che si occupa dei temi della salute mentale. I programmi di Psicoradio privilegiano i territori della psiche nei suoi incroci con il sociale e la cultura. Tutti gli argomenti – dalla cronaca all’arte – sono guardati da un punto di vista prevalentemente psicologico. Nelle trasmissioni si incrociano vari registri: poetici, informativi, ironici, scientifici, narrativi, autobiografici, assieme alle voci di chi la sofferenza psichica la sta attraversando. l corso di formazione per operatori radiofonici, articolato in tre anni, è tenuto da professionisti della comunicazione, della cultura, dell’arte, della psichiatria. Nel corso si apprendono i saperi classici del “fare radio”: quelli tecnici (registrazione, montaggio, regia); quelli giornalistici (l’intervista, l’inchiesta, ecc); quelli che servono per ideare e costruire una trasmissione, un palinsesto; e ciò che riguarda la programmazione musicale. Oltre ai contenuti prettamente comunicativi il corso aggiunge ambiti “psi”: per esempio, la psichiatria e la psicologia, nelle loro storie ed evoluzioni, ma anche terreni meno conosciuti ma oggi importanti come quelli dell’etnopsichiatria. Nei primi 5 anni di attività Psicoradio ha realizzato più di 220 trasmissioni nazionali, circa 20 trasmissioni per altre testate e 20 trasmissioni in diretta. Ha anche realizzato campagne di sensibilizzazione e comunicazione e convegni su temi cari alla redazione: nel 2008 la ricerca Follia scritta, sulle parole della salute mentale nella stampa nazionale, nel 2010 la campagna Basaglia piace solo in tv?, per la difesa della legge 180 e contro alcuni progetti di legge di modifica e nel 2011 Cronisti della mente, incontro delle radio che trattano la salute mentale.

    Psicoradio - 03-05-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 03/05/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 03-05-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di venerdì 03/05/2024

    Nella puntata di Quel che resta del giorno di venerdi 3 maggio 2024, condotta da Luigi Ambrosio, abbiamo affrontato il caso dell’inchiesta a carico di Daniela Santanchè, per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio, con Nicola Borzi del Fatto Quotidiano. La maggioranza la difende e presenta un disegno di legge per la separazione delle carriere dei magistrati. Ne parliamo con il professor Carlo Galli dell’Università di Bologna. A Milano, alla Società Umanitaria, si dà spazio a un convegno sul nazifascista Julius Evola. La denuncia di Emanuele Fiano. L’Italia perde ancora posizioni nella classifica mondiale della libertà di stampa redatta da Reporteres Sans Frontieres. Ne discutiamo con Danilo De Biasio, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. E a proposito di informazione: tutte le fake news e la disinfornazione sulla strage di Erba nel libro “Sangue e fango” del giornalista della Provincia di Como Paolo Moretti, che ne parla con noi

    Quel che resta del giorno - 03-05-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 03/05/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 03-05-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di venerdì 03/05/2024

    (150 - 532) Dove tocca aiutare il buon Alessandro "laureato" Simonetta con alcuni consigli su come organizzare la festa di laurea e sugli errori da non fare. Poi andiamo a Torino con il nostro Guido Foddis per presentare l'imminente partenza del Giro d'Italia di ciclismo. In chiusura per la rubrica sui musei parliamo con il Dott. Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, che ci illustra come sono state riutilizzate a Trento due gallerie autostradali dismesse trasformandole in spazio espositivo.

    Muoviti muoviti - 03-05-2024

  • PlayStop

    Playground di venerdì 03/05/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 03-05-2024

  • PlayStop

    Jack Box di venerdì 03/05/2024

    Jack Box è lo scatolone musicale di Jack del venerdi, dal quale estraiamo i suoni che hanno caratterizzato la settimana, gli approfondimenti musicali del periodo, in un ora che suona tanto e in cui si parla poco. Dalle 15:30 alle 16:30, ogni venerdi.

    Jack Box - 03-05-2024

  • PlayStop

    Jack di venerdì 03/05/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 03-05-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 03/05/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Lisa di @Santuario Nelloporcello di Cantù per raccontarci la sua storia e scopriamo che Lisa voleva essere un maiale in un Rifugio

    Considera l’armadillo - 03-05-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 03/05/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 03-05-2024

Adesso in diretta