Approfondimenti

L’Italia dei working poor, Beppe Grillo indagato per traffico di influenze illecite e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 18 gennaio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’11,8% dei lavoratori italiani vive in condizioni di povertà. I partiti tentano di mandare Draghi al Quirinale per far nascere un governo guidato da un tecnico di fiducia. La Beppe Grillo S.R.L.e la Casaleggio Associati sono al centro dell’attenzione dei magistrati milanesi. Roberta Metsola è la più giovane presidente nella storia del parlamento europeo, eletta grazie a un accordo tra Popolari, socialisti e liberali. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

In Italia l’11,8 per cento dei lavoratori si trova in una condizione di povertà

(di Mattia Guastafierro)
I dati sono riferiti a statistiche Eurostat del 2019, precedenti alla pandemia, e dunque è verosimile pensare che con il Covid la situazione si sia addirittura aggravata. In Italia l’11,8 per cento dei lavoratori si trova in una condizione di povertà. Cioè, più di uno su dieci vive in una famiglia con un reddito netto inferiore al 60 per cento della mediana del Paese, e un occupato su quattro ha una retribuzione inferiore al 60% della mediana, vicina alla soglia di indigenza. Il rapporto della commissione di esperti del ministero del Lavoro definisce con i numeri il fenomeno dei working poor. In Italia si può finire in povertà anche avendo uno stipendio. A incidere sulla condizione è soprattutto la qualità del lavoro. Il precariato, la scarsa formazione, il part time, non per scelta, ma per imposizione, rendono gli stipendi italiani tra i più bassi d’Europa, dietro solo a Romania, Spagna e Lussemburgo. Per gli esperti del ministero è necessario cambiare strategia per sostenere concretamente queste persone. Tra le proposte avanzate c’è l’introduzione di un salario minimo. “Non si può rimanere senza fare niente”, ha dichiarato il ministro Andrea Orlando. Eppure, pochi mesi fa, proprio il salario minimo è stato con forza estromesso dal dibattito pubblico e dall’agenda di governo.

I partiti lanciano l’operazione Draghi

(di Luigi Ambrosio)
L’operazione sarebbe quella di mandare Draghi al Quirinale, facendo poi nascere un governo guidato da un tecnico di fiducia che però non sia il ministro dell’economia Franco. I partiti lo considerano troppo sdraiato su Draghi, tanto che a Roma gli hanno dato il soprannome di Alexa, pronto a rispondere al capo.
L’alternativa ideale sarebbe quella di Marta Cartabia, l’attuale ministra della Giustizia. Un profilo meno vicino a Draghi e sicuramente più gradito a destra.
Nel nuovo Governo il tasso politico dovrebbe certamente essere più alto, ma qui nasce il primo problema. Più alto quanto? Salvini e anche Renzi vorrebbero farne parte. Il primo sogna di tornare al Viminale, il secondo ambisce agli Esteri. Due ipotesi irricevibili per il Partito Democratico, soprattutto la prima ma pure la seconda. Il Pd immagina un governo politico ma con le seconde file dei partiti.
L’altro problema è Berlusconi. Oggi insiste a dire che la sua corsa non è finita. Per farsi da parte, cioè per non creare problemi coi suoi voti, potrebbe a sua volta chiedere un prezzo altissimo, addirittura un premier di Forza Italia. Brunetta. O Gelmini. Sarebbe probabilmente troppo.
Il terzo problema sono i tempi. Quale che sia l’accordo, si deve arrivare a lunedì con un quadro definito per dare garanzie a deputati e senatori che la prospettiva sia tirare fino alla fine della legislatura.
Per ora, dicono a Roma, i partiti sono al “ciao, come stai?”. Cioè, sono ai preliminari. E se l’operazione saltasse? Si tornerebbe in alto mare. In una situazione fluida, dove un centrodestra che sapesse rimanere compatto potrebbe avere molta forza contrattuale. Per uscirne, con un accordo condiviso, la soluzione tornerebbe a essere quella di un presidente dell’area moderata, magari ex Dc. Come Pierferdinando Casini, nome che circola da mesi. Mantenendo Draghi a Palazzo Chigi.

Beppe Grillo indagato per i contratti pubblicitari con la compagnia di navigazione Moby di Vincenzo Onorato

(di Diana Santini)
Ci sono in particolare due contratti, stipulati dall’armatore della Moby S.p.A. Vincenzo Onorato rispettivamente con la Beppe Grillo S.R.L.e con la Casaleggio Associati, al centro dell’attenzione dei magistrati milanesi. Il primo constava di 120mila euro annui per due anni (il 2018 e il 2019) e prevedeva che, in cambio della somma, il blog del fondatore del movimento pubblicasse contenuti redazionali come spot, messaggi pubblicitari e interviste a testimonial della Moby. Il secondo contratto, da 600mila euro stipulato con la società intestata a Davide Casaleggio (non indagato), aveva come corrispettivo la sensibilizzazione del pubblico sulla campagna Io navigo italiano, che proponeva di riservare i benefici fiscali alle sole compagnie di navigazione che imbarcavano personale italiano o comunitario. Importi considerevoli, insomma, in cambio di azioni piuttosto generiche. Soprattutto alla luce di frequenti scambi, nello stesso lasso di tempo, di messaggi in chat tra Beppe Grillo e l’armatore, in cui quest’ultimo chiedeva interventi di natura politica in favore della Moby s.p.a., già gravata dai debiti. Le chat tra i due sono agli atti dell’inchiesta. Le richieste di Onorato furono, si legge nel decreto di perquisizione, veicolate da Beppe Grillo a parlamentari in carica appartenenti al Movimento 5 stelle, e questi fornì poi all’armatore le risposte dei parlamentari o i loro contatti. L’ipotesi dei pm di Milano Cristiana Roveda e Maurizio Romanelli, dunque, è che quei contratti fossero fittizi e le somme rappresentassero invece un “pagamento” per le influenze esercitate da Beppe Grillo sui parlamentari del movimento. Di qui la necessità di acquisire i contratti e tutta la relativa documentazione attraverso le perquisizioni di questa mattina.

L’inchiesta in cui è finito Beppe Grillo potrebbe mettere in difficoltà i 5 stelle

(di Anna Bredice)
“Non ci sono parlamentari coinvolti nell’inchiesta, abbiamo altre cose di cui parlare.” A sentire un po’ l’umore tra i Cinque stelle dopo l’inchiesta in cui è finito Beppe Grillo per traffico di influenze illecite, il fatto non sembra colpire più di tanto gli animi dei parlamentari che sembrano più preoccupati dell’immobilismo in cui è finito Conte, che alla vigilia dell’incontro con Letta e Speranza non ha ancora detto cosa vuole fare ai suoi parlamentari, 236 tra deputati, senatori e delegati regionali. Il partito di maggioranza relativa, che come gruppo avrebbe anche la possibilità di fare un nome, ma all’interno della coalizione di centrosinistra, subisce la guida del Pd, con Letta che sembra alternarsi tra due nomi, Mattarella e Draghi. In questa situazione, l’indagine su Grillo non desta molta apprensione, né sono scandalizzati da un reato che l’ex ministro della giustizia Bonafede aveva riformato, in una legge chiamata “Spazza corrotti”. Del resto Grillo, dopo aver spinto perché il Movimento entrasse nel governo Conte, si era via via eclissato, lasciando il ruolo di oppositore di Conte al ministro degli Esteri Di Maio. Forse il fondatore del Movimento, come era accaduto l’anno scorso, vorrebbe sostenere la candidatura di Draghi al Colle, ma rientra nell’insieme di spinte, rose di nomi e candidature che stanno agitando i Cinque stelle. Più Mattarella che Draghi, sembra al momento la convinzione dentro al Movimento, oltre che una candidatura di bandiera se non si uscisse dall’aula, come quella di Liliana Segre. Di più non si sa, si attende domani, ma anche nel Pd, dal loro canto dicono di attendere, a loro volta, che cosa decide il centrodestra, alle prese con Berlusconi, se lascia o non lascia.

Chi è Roberta Metsola, nuova Presidente del Parlamento Europeo

(di Lorenza Ghidini)
Roberta Metsola è la più giovane presidente nella storia del parlamento europeo, eletta grazie a un accordo tra Popolari, dalle cui fila proviene, socialisti e liberali. Il gruppo di cui fa parte la lega, Identità e Democrazia, ha deciso di sostenerla, e la destra dell’ ECR, di cui fa parte Fratelli d’Italia, ha ritirato all’ultimo momento il suo candidato per convergere su di lei. I Verdi e la sinistra hanno invece votato contro.
Ma anche tra i socialisti e i liberali i malumori non sono mancati, perché Roberta Metsola è nota per le sue posizioni radicalmente anti abortiste [CONTINUA A LEGGERE]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono 228.179 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 83.403. Le vittime sono invece 434 mentre ieri erano state 287

Domani il governo dovrebbe approvare il DPCM che darà attuazione alle norme varate il 5 gennaio scorso, e che preciserà per accedere a quali esercizi sarà necessario il Green Pass e per quali il Green Pass rafforzato, ovvero per quali sarà necessario aver fatto il vaccino o essere guariti dal covid.
Le misure scatteranno dal primo febbraio.

(di Chiara Ronzani)
Non sarà necessario esibire il Green Pass per entrare nei negozi di beni essenziali, cioè alimentari, farmacie e para farmacie, ottici, commercio di combustibili da riscaldamento come gas e pellet, o nelle caserme nel caso in cui si debba sporgere denuncia. Il decreto poi lascerà a libero accesso una serie di esercizi all’aperto, considerati meno rischiosi, come le edicole, i mercati, i commercianti ambulanti e i distributori di carburante. Quanto ai centri commerciali, dovrebbe essere possibile accedervi senza certificato verde limitatamente agli alimentari. Dovrebbe esserci poi una deroga per le situazioni di urgenza nei piccoli comuni di montagna.
Il decreto sarà una mediazione tra la posizione del ministro dello sviluppo Giorgetti, che voleva includere tra le attività commerciali alcune più voluttuarie come fiorai, cartolerie, librerie, fotografi, negozi di articoli sportivi e giocattoli, e il ministero della salute, che ha l’obiettivo di avvicinarsi all’obbligo vaccinale de facto, convincendo con le chiusure coloro che sono ancora refrattari al vaccino.

<blockquote class=”twitter-tweet”><p lang=”it” dir=”ltr”>🔴<a href=”https://twitter.com/hashtag/Covid19?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw”>#Covid19</a> – La situazione in Italia al 18 gennaio: <a href=”https://t.co/9bTOsOiTgh”>https://t.co/9bTOsOiTgh</a> <a href=”https://t.co/z4KgRT6ZJw”>pic.twitter.com/z4KgRT6ZJw</a></p>&mdash; Ministero della Salute (@MinisteroSalute) <a href=”https://twitter.com/MinisteroSalute/status/1483492058199478272?ref_src=twsrc%5Etfw”>January 18, 2022</a></blockquote> <script async src=”https://platform.twitter.com/widgets.js” charset=”utf-8″></script>

<blockquote class=”twitter-tweet”><p lang=”it” dir=”ltr”>🔴 A fronte di 319.123 tamponi effettuati, sono 37.823 i nuovi positivi (11,8%).<br>📉 Consulta online la piattaforma con i dati quotidianamente aggiornati sull&#39;andamento dell&#39;epidemia di Coronavirus in Regione Lombardia.<br>➡️ <a href=”https://t.co/eR0PI6N6JG”>https://t.co/eR0PI6N6JG</a> <a href=”https://t.co/IyInWB7vCA”>pic.twitter.com/IyInWB7vCA</a></p>&mdash; Regione Lombardia (@RegLombardia) <a href=”https://twitter.com/RegLombardia/status/1483493366369292289?ref_src=twsrc%5Etfw”>January 18, 2022</a></blockquote> <script async src=”https://platform.twitter.com/widgets.js” charset=”utf-8″></script>

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 29/03 13:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 29-03-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 29/03/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-03-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 29/03/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 29-03-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 29/03/2024

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 14.00 alle 14.30. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 29-03-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 29/03/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 29-03-2024

  • PlayStop

    Torniamo a parlare di RSA

    Nella puntata di 37e2 del 29 marzo, siamo tornati a parlare di RSA a partire dal libro di Costanzo Ranci, professore di sociologia al Politecnico di Milano, “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di risposo”. Con Laura Valsecchi di Medicina Democratica abbiamo parlato di quello che accade oggi e dei cambiamenti proposti nelle regole delle RSA.

    37 e 2 - 29-03-2024

  • PlayStop

    Cult di venerdì 29/03/2024

    Oggi a Cult: la nuova mappatura della presenza femminile nei teatri italiani dell'associazione "Amleta"; al Museo del '900 un doppio percorso artistico nei giorni di Pasqua; Stefano Ricci e Gianni Forte presentano la Biennale Teatro 2024; la rubrica di fumetti di Antonio Serra...

    Cult - 29-03-2024

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 29/03/2024

    Oggi cominciamo tornando a parlare di RSA; una nuova puntata della nostra rubrica dedicata a salute e ambiente: oggi parliamo delle microplastiche e della loro presenza nella filiera alimentare; facciamo il punto sulle mobilitazioni in Italia e in Europa per il 6 e il 7 aprile; presentiamo la campagna Basta essere pazienti lanciata dall’Osservatorio malattie rare.

    37 e 2 - 29-03-2024

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di venerdì 29/03/2024

    Sfruttamento, violazioni sistematiche delle norme di sicurezza, "regole non scritte" e migliaia di euro sborsati per avere un contratto di lavoro e un permesso di soggiorno. Le parole e le esperienze di Salah, carpentiere arrivato in Italia 23 anni fa dal Marocco, ci raccontano molti dei drammi che si vivono ogni giorno nei cantieri dell'edilizia.

    Uscita di Sicurezza - 29-03-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di venerdì 29/03/2024

    Superbonus, il governo in tilt, rivede lo stop ai novi cantieri nelle zone sismiche e non sa ancora quantificare il buco nei conti pubblici: ce ne parla Vittorio Malagutti, giornalista economico di Domani. Leonzio Rizzo, docente di Scienza delle finanze all'università di Ferrara ci spiega come il Superbonus sia stato tolto in realtà solo alle fasce più deboli della popolazione. Vincenzo Luisi, medico chirurgo, presidente Della sezione italiana del Palestine Children's Relief Fund che da 20 anni segue missioni mediche in Palestina ci racconta l'attacco agli ospedali della Striscia di Gaza. Nicola Fantini, rappresentante del personale nel Cda del CNR ci racconta la decisione non collaborare su bandi cosiddetti “dual use”, cioè che possano avere implicazioni anche militari, con paesi in conflitto. Itaia e Ungheria bocciano nel Consiglio europeo il Nature Restoration Law, con cui il Parlamento europeo chiedeva di ripristinare aree umide, fluviali e i protezione dell'ambiente, le conseguenze di questa scelta spiegate da Eleonora Ciscato, ricercatrice di Diritto dell'Ambiente all’università statale di Milano. Climatologie, la rubrica del Giusto Clima, oggi torna sulla Pac e la mobilitazione dei trattori con Sara Milanese.

    Giorni Migliori – Intro - 29-03-2024

  • PlayStop

    STEFANO BUCCI - L'ARCHITETTURA HA TANTE ANIME

    STEFANO BUCCI - L'ARCHITETTURA HA TANTE ANIME - presentato da Tiziana Ricci

    Note dell’autore - 29-03-2024

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 29/03/2024

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 29-03-2024

  • PlayStop

    Non vedo l'ora di venerdì 29/03/2024

    Non Vedo l'Ora, ma nonostante questo iniziamo con calma! Poi appena riprendiamo conoscenza, dopo un caffè, due chiacchiere e della buona musica, vi racconto le cose per cui NON VEDO L'ORA di stare ogni giorno con voi!!

    Non vedo l’ora - 29-03-2024

Adesso in diretta