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Il caos nel Movimento 5 Stelle, l’incontro tra Putin e Macron e le altre notizie della giornata

Giuseppe Conte

Il racconto della giornata di lunedì 7 febbraio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il tribunale di Napoli ha sospeso le due delibere con cui lo scorso agosto il Movimento 5 Stelle ha modificato il nuovo statuto e nominato Giuseppe Conte come presidente. Il vento forte che questa mattina si è abbattuto sulla pianura padana ha causato molti danni e 4 feriti. La Ministra La Morgese e il capo della polizia Lamberto Giannini hanno annunciato l’arrivo di 460 agenti delle forze di polizia a Milano. In queste ore è in corso a Mosca un incontro tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron. Arianna Fontana ha vinto la sua decima medaglia olimpica, il primo oro azzurro alle Olimpiadi invernali di Pechino. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

M5S, il tribunale di Napoli ha sospeso l’elezione di Conte a presidente del movimento

(di Anna Bredice)

Gli avvocati che mettono in un angolo l’avvocato Conte. Si potrebbe sintetizzare così il caos assoluto che è piombato sul Movimento Cinque stelle e la sintesi non darebbe nemmeno un’idea completa della confusione che c’è in questo momento nel Movimento, che non ha più capi. Si torna indietro di tante caselle per fermarsi a quella del garante Beppe Grillo, che forse non ha per niente voglia di mettersi a sbrogliare l’incredibile matassa che è diventata la sua creatura.
Il tribunale di Napoli ha sospeso le due delibere con cui lo scorso agosto il Movimento ha modificato il nuovo statuto e nominato Giuseppe Conte come presidente. Quell’assemblea secondo il tribunale non era legittima perché erano stati esclusi gli iscritti da meno di sei mesi.
Ora la sospensione in via cautelare, ma nell’attesa di una conferma è come se tutto fosse tornato indietro di un anno, mettendo in un angolo il presidente, che già aveva i suoi guai dentro al Movimento a causa di una sfida con Di Maio, per il controllo dei gruppi parlamentari e in vista delle future scelte politiche, tra cui quella se consentire o meno un terzo mandato.
Se non è ben chiaro quali saranno i prossimi passi, quello che è certo è che Conte non sembra rassegnarsi. “La mia leadership, ha detto poco, fa si basa sulla condivisione di principi e valori, un legame politico prima che giuridico, che non dipende dalle carte bollate”. Non vuole rinunciare alla guida del Movimento e considera come prassi le scelte fatte finora, difendendo in pieno l’iter che ha portato al nuovo statuto. Ciò che dovrebbe avvenire, spiega Vito Crimi, è una nuova assemblea che dovrà coinvolgere anche gli iscritti da meno di sei mesi e che proceda alle nuove votazioni. Un voto per eleggere il nuovo presidente, ma Conte si sente sempre tale, e gli altri organi di garanzia, compreso il Comitato da cui si è dimesso due giorni fa Di Maio, con un tempismo perfetto.

Quattro feriti in Lombardia per le forti raffiche di vento

(di Chiara Ronzani)

Il vento forte che questa mattina si è abbattuto sulla pianura, in particolare tra l’ovest milanese e il cremonese ha causato molti danni e alcuni feriti. Le raffiche sono state causate da una intensa perturbazione fredda nel nord Europa che ha superato le Alpi, non sotto forma di precipitazioni ma con venti fino a 90 km all’ora.

Ci sono almeno 4 feriti a seguito delle raffiche di vento che hanno sferzato le città lombarde. Due persone sono state colpite da un albero crollato a Rho, un uomo di 64 anni è in gravi condizioni, lievi le ferite per la donna, sempre un albero ha travolto un agricoltore di 76 anni a Settala causandogli diverse fratture. Gravi le condizioni di un operaio 35enne, sbalzato da un ponteggio su cui stava lavorando in un cantiere di Cornaredo, sempre nel milanese.
Il fenomeno ha avuto il suo massimo tra le 9,30 e le 11.30, con raffiche più lievi fino al pomeriggio.
Il comune di Milano ha chiuso palazzo Reale e il Castello sforzesco, dove si è staccato un parafulmine, mentre un pezzo della copertura della Stazione centrale è stato portato via dal vento. Vigili del fuoco all’opera anche sul tetto del Palazzo di Giustizia. Danni alle linee tramviarie con i trasporti deviati in città. Chiusi i parchi cittadini a Milano e a Monza, dove sono caduti diversi alberi. Almeno 400 gli interventi dei vigili del fuoco. Non si contano i danni alle auto parcheggiate.
Evacuato un asilo nido a Segrate, per il tetto divelto, sospese le vaccinazioni al drive through di Trenno, a Milano, per danni alla struttura.

Il crimine cala, la percezione no: più poliziotti e telecamere a Milano

(di Claudio Jampaglia)

Il tema è sentito da entrambi i lati visto che la ministra si presenta a Milano con il capo della polizia, mentre la stampa è quella delle tonnare di telecamere e colleghi. Luciana Lamorgese viene a mettere la faccia su due gravi episodi, le violenze sessuali la notte di Capodanno in piazza Duomo per cui con un tempismo più ministeriale che non si può proprio stamani la Questura ha proceduto all’arresto di due minorenni accusati di molestie e rapina. E poi le manganellate agli studenti sotto Confindustria di due venerdì fa. Nessun errore, ma piuttosto un cortocircuito tra la sua circolare per fermare i no green pass dopo 21 sabati di cortei e dei ragazzini che per la morte di un loro coetaneo avevano deciso di uscire dalla piazza autorizzata. D’altronde la pandemia si fa sentire su tutti, anche sula polizia, e secondo la ministra tutto sta nel riconoscere il disagio sociale, la necessità d’integrazione e soprattutto il dialogo. Più concretamente il Viminale porta in dote 255 effettivi in più tra Milano e l’hinterland a cui si sommeranno 200 tra carabinieri e finanzieri, per non essere da meno, e così fa contento il sindaco Sala che deve fronteggiare la destra che da Forza Nuova alla Lega passando per Fratelli d’Italia dipinge Milano letteralmente come Gotham city. E il presidente della Regione Fontana oggi è tornato a sventolare uno slogan del candidato perdente del centrodestra alle scorse comunali, Luca Bernardo: ci vuole l’esercito nei quartieri. Eppure dice il sindaco sventolando un grafico la città ha il tasso di delittuosità più basso degli ultimi vent’anni. Ma i giornalisti delle testate di destra insistono, per le baby gang sottinteso di ragazzini figli d’immigrati bisogna parlare di criminalità organizzata, e comunque la crescita esponenziale dei reati è percepita. Il sindaco sbotta non potete dire esponenziale, non si può rispondere ai dati con le sensazioni. Ma gli uomini sulle strade saranno veri, così come le oltre 3mila telecamere annunciate dalla ministra Lamorgese.

Crisi ucraina, Il delicato incontro tra Putin e Macron

(di Emanuele Valenti)

Il presidente francese è il primo leader occidentale a essere ricevuto al Cremlino dall’inizio della crisi ucraina. La distanza tra Macron e Putin durante il loro incontro – ai due estremi di un lungo tavolo – è dovuta alle misure anti-covid ma racconta anche la complessità della crisi di queste settimane. La Francia ha la presidenza di turno dell’Unione Europea e Macron sta pensando anche alla sua imminente campagna elettorale. Ma dietro al suo viaggio a Mosca c’è sicuramente il tentativo europeo di ritagliarsi un suo ruolo diplomatico. Nonostante l’allineamento Stati Uniti-Unione Europea – confermato proprio oggi durante la visita a Washington del capo della diplomazia europea Borrell – tra Washington e Bruxelles ci sono infatti delle differenze. Dopo Mosca Macron andrà anche a Kiev.
Al suo arrivo nella capitale russa ha detto di essere ottimista ma di non aspettarsi miracoli. A Putin ha subito spiegato che il suo obiettivo è una de-escalation, una riduzione della tensione ai confini tra Ucraina e Russia. Putin ha risposto che la sua priorità è la sicurezza in Europa.
In serata i due dovrebbero parlare alla stampa.
Queste sono ore di grande lavorio diplomatico, anche pubblico. Tra poco il neo-cancelliere tedesco, Scholz – la Germania è un attore chiave, anche per la questione gas ed energia in Europa – sarà ricevuto da Biden alla Casa Bianca.

Pechino 2022, Arianna Fontana ha vinto la sua decima medaglia olimpica

(di Luca Gattuso)

Era il 2006. Le Olimpiadi si svolgevano a Torino e nella squadra femminile di short track è comparsa una ragazzina che non aveva ancora 16 anni. Piccola, magra con una testa di capelli biondissimi. Tutti ne parlavano molto bene. Anche perché se a meno di 16 anni ti convocano per le Olimpiadi qualcosa vorrà pur dire.
Quella ragazzina era Arianna Fontana e vinse il bronzo nella staffetta 3.000 metri e da quel momento non si è più fermata. Oggi di anni ne ha 31 e ha vinto la sua decima medaglia olimpica, eguagliando il record nello sci di fondo di Stefania Belmondo, nei 500 metri di short track, la sua gara. E le Olimpiadi di Pechino sono appena al terzo giorno di gare.
La sua forza è la determinazione e la capacità di sapersi concentrare su un obiettivo oltre alle doti atletiche non indifferenti. E lo ha dimostrato anche oggi in finale quando, pronti… via, è finita a terra alla prima curva. Gara sospesa. Si riparte e lei va e vince. Cose che avrebbero fatto saltare mentalmente molti atleti.
L’oro della Fontana si aggiunge all’argento di Federica Brignone arrivato in mattinata nello slalom gigante femminile e alla finale conquistata dal doppio misto di curling di Stefania Constantini e Amos Mosaner che hanno travolto la Svezia 8-1. Per la coppia italiana non si sa più che parole usare. All’esordio olimpico hanno battuto chiunque gli si trovasse davanti. 10 vittorie in 10 incontri. Domani alle 13.05 la finale per l’oro contro la Norvegia avendo già l’argento garantito. Nel frattempo andiamo a cercare le parole per scrivere il seguito di questa storia.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Oggi in Italia sono stati comunicati 41mila contagi da covid con 326 morti. I tamponi positivi sono il 10,5%, in leggero calo rispetto a ieri, così come le persone ricoverate. Nelle ultime ore sono entrati in vigore alcuni allentamenti delle restrizioni decise dal governo: è il caso delle quarantene legate alla scuola. Il presidente dell’associazione nazionale presidi ha detto che oggi ci sono stati disagi per l’adeguamento alle nuove regole, ma ha aggiunto che il nuovo protocollo è “più agevole” e che nei prossimi giorni si tornerà alla “piena normalità”. Il sottosegretario alla sanità Andrea Costa ha parlato dello stato d’emergenza, dicendo di confidare che a fine marzo non sarà prorogato, e ha chiarito che da venerdì l’obbligo di mascherina all’aperto sarà eliminato in tutta Italia: l’altra ipotesi era che fosse cancellato solo nelle regioni in zona bianca. Questa restrizione ormai aveva solo una funzione simbolica o ha avuto anche un valore sanitario importante? Lo abbiamo chiesto a Massimo Andreoni, direttore scientifico della società italiana di malattie infettive.

 

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