Approfondimenti

Il turismo vaccinale è sempre più diffuso, l’abolizione della censura cinematografica e le altre notizie della giornata

sala vaccinazioni ANSA

Il racconto della giornata di lunedì 5 aprile 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La radio aiuta anche in questa giornata di pasquetta di un anno orribile. Con molti Paesi europei in ritardo nella campagna di immunizzazione, l’offerta di viaggio all’estero comprensivo di fiala è già una realtà: è la Vaxication. I Sentinelli di Milano hanno lanciato una campagna con una serie di video su Facebook per chiedere che il senato approvi la legge Zan contro l’omolesbobitransfobia. La censura cinematografica, in vigore dal 1913 è stata abolita dal ministro Franceschini. In Sicilia è stato arrestato Giuseppe Calvaruso, considerato il capo del mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

La Pasquetta 2021 insieme agli ascoltatori di RadioPop

(di Massimo Bacchetta)

Giornata di pasquetta in un anno orribile. Il sole in cielo, ma visto dalla finestra. I guai che sappiamo tutti intorno. C’è spazio per parlare di felicità? Forse sì. Fermarsi serve, sognare anche. La radio aiuta. Ci abbiamo provato. Con voi. Due ore di trasmissione. Piccoli racconti, testimonianze, centinaia di messaggi. E si costruisce un piccolo libro, virtuale, fatto di capitoli, sguardi sulle cose e sulle persone. La felicità possibile, dell’aprile 2021, firmato insieme.


 

“Tempo scaduto!” La campagna dei Sentinelli di Milano per la legge Zan

“Tempo scaduto!” I Sentinelli di Milano hanno lanciato una campagna con una serie di video su Facebook per chiedere che il senato approvi la legge Zan contro l’omolesbobitransfobia, già votata dalla camera. Dopodomani si riunirà l’ufficio di presidenza della commissione giustizia e la speranza è che finalmente venga fissata una data per discutere il testo, ostacolato innanzitutto dalla Lega e da Fratelli d’Italia. Luca Paladini è portavoce dei Sentinelli:


 

Vaxication. Quando la vacanza incontra la campagna vaccinale all’estero

Il fenomeno è agli inizi ma ha già un nome: “vaxication”, cioè vax, vaccino, più vacation, vacanza. 
Con molti Paesi europei in ritardo nella campagna di immunizzazione, l’offerta di viaggio all’estero comprensivo di fiala è già una realtà: in Serbia, per esempio, dove è del tutto legale e la possibilità viene pubblicata perfino dal sito ufficiale dell’ambasciata italiana a Belgrado, che linka direttamente al modulo con cui ci si può prenotare scegliendo tra diversi vaccini, da Pfizer a Sputnik fino a quello cinese. 
In un’intervista rilasciata ieri al Corriere, un uomo d’affari milanese ha raccontato di aver fatto così prima e seconda dose, ottenendo alla fine anche un passaporto vaccinale.
Ma la Serbia non è sola a offrire il servizio di “vaxication”. 
Altri Paesi non lo pubblicizzano ma lo vendono più discretamente. Ad esempio un’associazione di ricchi inglesi, il Knightsbridge Circle di Londra, propone a 45 mila euro un pacchetto con due punture e tre settimane di lussuoso soggiorno in India o a Dubai, a scelta del cliente. E così l’élite mondiale può mettersi in salvo dal Covid, lasciando gli altri in attesa.
Il caso di Dubai in realtà è controverso, perché da anni l’emirato ha fatto investimenti enormi nel turismo sanitario, con la costruzione di giganteschi alberghi-cliniche dedicati. Ora però, ufficialmente, il governo locale smentisce che siano a disposizione anche i vaccini per il Covid, sebbene siano molte le testimonianze che affermano il contrario.
Ma la “vaxication” non finisce con Serbia, India e Dubai: anche il governo delle Maldive ha annunciato un programma chiamato delle tre v, “visit, vaccinate and vacation”. E l’offerta è già attiva nelle Isole Vergini americane, senza bisogno di prenotazione: basta andare ed entrare in una farmacia, e l’iniziativa è pubblicizzata dalle autorità locali con il claim: “In nessun posto al mondo è così facile”.

Abolita la censura cinematografica in vigore dal 1913

La censura cinematografica, in vigore dal 1913, e ancora prevista come controllo preventivo e autorizzazione di Stato all’uscita in sala, con eventuali richieste di tagli e modifiche, è stata abolita dal ministro Franceschini.

(di Barbara Sorrentini)

“Non sarà più previsto il divieto assoluto di uscita in sala, né di uscita condizionata da tagli e modifiche”. Finalmente la Legge Cinema si arricchisce di un decreto appena firmato dal Ministro ai beni culturali Dario Franceschini che abolisce la censura superando quel sistema di controlli e interventi che consentiva allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti. Il decreto prevede che l’appena nata commissione presieduta da Alessandro Pajno, costituita da 49 componenti di esperti del settore cinematografico, pedagogico, psichiatrico e legati alla protezione degli animali, si occupi di classificare i film prima della loro uscita verificando la correttezza di quella già stabilita dai distributori.
La lista dei film censurati e tagliati in Italia è lunghissima, da quelli di Pier Paolo Pasolini o di Luchino Visconti, alla distruzione di “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci, fino ad arrivare a casi più recenti come quello che ha coinvolto Franco Maresco con il suo ultimo documentario “La mafia non è più quella di una volta”, perchè ritenuto irrispettoso dalla Rai nei confronti di Sergio Mattarella, nonostante l’approvazione dello stesso Presidente della Repubblica.

Torna dal Brasile per Pasqua. Arrestato in Sicilia Giuseppe Calvaruso

In Sicilia è stato arrestato Giuseppe Calvaruso, considerato il capo del mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli. I carabinieri lo hanno fermato all’aeroporto, dov’era arrivato dal Brasile. Nella stessa operazione sono state arrestate altre quattro persone, con accuse che vanno dall’estorsione al sequestro di persona. Mauro Carrozzo è il comandante del reparto operativo dei carabinieri di Palermo:


 

La pandemia ha aumentato povertà e disoccupazione anche negli Stati Uniti

(di Roberto Festa)

Per anni, i democratici americani hanno evitato di allargare i programmi di assistenza alimentare per i più poveri. Il timore era soprattutto quello di perdere consensi tra la classe media bianca. Nell’ultimo anno molte cose sono cambiate. La pandemia ha aumentato povertà e disoccupazione, e ora l’incapacità di procurarsi cibo a sufficienza riguarda, dati del Census Bureau, l’8,4% degli americani. Quindi, oltre 23 milioni di persone: non più soprattutto afro-americani e ispanici, come spesso nel passato, ma anche molti bianchi. Una serie di misure importanti sono state prese in questi mesi. Un ordine esecutivo di Joe Biden, a gennaio, ha aumentato di un miliardo di dollari al mese la dotazione per i food stamps, i buoni alimentari. Previsto un dollaro al giorno per le merende dei bambini più poveri, un assegno per le donne incinte e il più vasto piano nutrizionale estivo nella storia degli Stati Uniti. Il Congresso ha fatto passare un programma, il Pandemic EBT, che trasforma i finanziamenti per le mense scolastiche in voucher che lo studente può utilizzare a casa. E diverse sono le nuove forme di assistenza alimentare per homeless, famiglie unigenitoriali, studenti in difficoltà. Quella che è cambiata, appunto, è la filosofia di intervento, che fa della povertà e dei diritti alimentari negati una delle priorità del governo. I repubblicani non si sono sinora opposti ai provvedimenti, ma una parte del mondo conservatore comincia a protestare. L’accusa mossa a Biden e ai democratici è quella di non favorire politiche di lavoro e uscita dalla povertà, ma di condannare all’assistenzialismo governativo milioni di persone.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Dopo alcuni giorni di segno meno oggi tornano a salire i ricoverati in terapia intensiva e non.
Più 34 i ricoverati in terapia intensiva, sono 3.737 in totale. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.785 persone, in aumento di 353 unità rispetto a ieri.
Altro dato che non tranquillizza, il tasso di positività è salito al 10,4%, ieri era al 7,1%. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 296.
Da domani l’Italia tornerà a fasce colorate. Nove regioni, tra cui la Lombardia, saranno ancora in zona rossa.
Dalle regioni però torna la richiesta al governo per riaprire se la curva dei contagi lo consentirà.
C’è una data propopsta dai presidenti di regione: il 20 aprile. Il governo riunirà la cabina di Regia per decide in settimana, giovedì Draghi incontrerà i rappresentanti delle regioni.

In Italia oggi sono state somministrate solo 64mila dosi di vaccino. Ieri erano state 92 mila, il giorno prima 211. È un trend in calo dal primo di Aprile quando erano state somministrate 270mila dosi. In questi giorni di feste pasquali la vaccinazione è rallentata, un calo pesante, difficile da accettare. Da domani servirà un’accelerata, anche se complice la carenza di dosi sembra ormai evidente che l’obbiettivo dei 500 mila vaccini al giorno del piano nazionale slitterà probabilmente di due settimane, a inizio maggio.
Potrebbe aiutare la produzione nazionale di vaccini, la Francia la avvierà questa settimana. In Italia invece bisognerà aspettare almeno quattro mesi dice il sottosegretario alla salute Andrea Costa

Come dicevamo, la Francia invece avvierà una produzione propria questa settimana…

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