Approfondimenti

Le possibili ripercussioni dell’attacco alla base USA in Giordania, il processo a Ilaria Salis e le altre notizie della giornata

Ilaria Salis

Il racconto della giornata di lunedì 29 gennaio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30.La Casa Bianca sta decidendo come rispondere all’attacco di ieri contro la sua base in Giordania. È aumentata la lista dei paesi che hanno sospeso i finanziamenti all’Agenzia ONU per i Rifugiati Palestinesi, dopo il dossier fatto uscire da Israele. Le parole del presidente della Commissione dell’Unione Africana sul piano Mattei. Oggi è iniziato il processo di Ilaria Salis, insegnante 39enne di Monza e attivista, detenuta in Ungheria da 11 mesi con l’accusa di aver aggredito tre estremisti di destra durante una manifestazione.

Gli Stati Uniti minacciano di rispondere all’attacco alla base in Giordania

(di Emanuele Valenti)
Per l’amministrazione Biden questo è il giorno che avrebbe tanto voluto evitare, ma che allo stesso tempo sapeva sarebbe arrivato. La Casa Bianca sta decidendo come rispondere all’attacco di ieri contro la sua base in Giordania e soprattutto alle prime morti americane in Medio Oriente dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas.
In un anno elettorale il presidente deve far fronte alle forti pressioni dei repubblicani e ai timori dell’opinione pubblica. In questi mesi c’erano già stati 150 attacchi contro interessi americani nella regione, ma mai delle vittime. Washington a volte ha risposto, altre volte no.
Ma appunto, questa situazione è nuova, diversa, e tale dovrà essere anche la risposta.
Non solo per mettere a tacere il fronte interno, ma anche per lanciare un messaggio all’Iran – l’azione è stata rivendicata da un gruppo filo-iraniano. Insomma un deterrente che eviti azioni simili in futuro.
Ma tutto questo senza attacchi in territorio iraniano.
I repubblicani li vorrebbero, ma se fossero alla Casa Bianca si comporterebbero forse allo stesso modo.
In questa vicenda a Tehran la pensano in maniera simile, perché sanno di non potersi permettere una guerra aperta su larga scala. Gli Ayatollah, che hanno negato ogni coinvolgimento in Giordania, continuano a muovere la loro rete in Medio Oriente tra Libano, Yemen, Iraq e Siria, cercando anche loro di non superare linee rosse auto-imposte. Ma con le prime morti americane la crisi ha fatto un salto di qualità ed è entrata in una dimensione più pericolosa, dove i calcoli andranno fatti ancora meglio.

Aumenta la lista dei paesi che hanno sospeso i finanziamenti all’Unrwa

Israele ha fatto capire che le trattative per il rilascio degli ostaggi – che coinvolgono anche Stati Uniti, Egitto e Qatar – stanno procedendo. Ci sarebbe un’intesa di massima, una bozza di accordo da proporre ad Hamas. Il governo Netanyahu la starebbe valutando proprio questa sera.
Nel frattempo la guerra a Gaza prosegue, soprattutto nel centro e nel sud della Striscia. I morti sarebbero ormai più di 26600.
Oggi Hamas è riuscita anche a lanciare diversi missili verso Tel Aviv e altre città israeliane.
Intanto è aumentata la lista dei paesi che hanno sospeso i finanziamenti all’Agenzia ONU per i Rifugiati Palestinesi, dopo il dossier fatto uscire da Israele secondo il quale alcuni dipendenti dell’UNRWA avrebbero partecipato all’attacco del 7 ottobre da parte di Hamas. L’agenzia ha fatto sapere che così stando le cose a fine febbraio rischia la chiusura
Chicco Elia, giornalista che ha lavorato spesso nei territori palestinesi


Pd e 5 Stelle si scontrano sulla Rai

(di Anna Bredice)
Il 7 febbraio il Partito democratico rischia di ritrovarsi da solo davanti al cavallo della Rai. Il sit in lanciato da Elly Schlein contro l’occupazione dei posti da parte della destra al fine di veicolare un’informazione tutta a favore del governo trova molti distingui e dei no. Sarà la campagna elettorale delle europee ormai in corso dove ogni partito deve guadagnare più voti degli altri e quindi non può regalare nessuna battaglia agli altri, oppure è proprio il tema Rai che divide perché è difficile trovare un partito che sia del tutto innocente. Chi è al governo ha sempre dato le carte. Lo è stato per il Pd, ma Elly Schlein rivendica di non aver mai partecipato alle lottizzazioni della Tv pubblica, lo è stato per Renzi e lo è stato anche per Conte quando ha governato, anche se ora accusa gli altri di ipocrisia. Solo pochi mesi fa l’esponente in quota Cinque stelle nel Cda Rai si è astenuto sul voto del presidente Roberto Sergio, con i sospetti degli altri leader dell’opposizione di voler gestire in questo modo la partita delle nomine Rai dell’era Meloni. Il Pd propone una riforma della Rai di tutte le opposizioni, al fine di superare la Commissione di vigilanza, rendere la tv pubblica meno dipendente dalla politica. Impresa che da decenni è obiettivo delle opposizioni ma non se ne è mai fatto nulla. Calenda è favorevole alla riforma, ma non andrà al sit in, Bonelli e Fratoianni ci saranno. Conte propone gli stati generali della Rai che coinvolgano governo e opposizione. Sembra chiaro che la questione informazione e Tv pubblica non riuscirà ad avere la stessa unità di battaglia in Parlamento e fuori che ha avuto il salario minimo e delle divisioni nell’opposizione è probabile che se ne avvantaggerà solo la destra, con titoli come quelli dell’altro giorno, “mille euro in più per le pensioni, si vota l’8 giugno”.

Piano Mattei, l’unione africana risponde: “Avremmo voluto essere consultati”

Sul Piano Mattei – cooperazione tra Italia e Africa – presentato oggi in parlamento da Giorgia Meloni, le parole del presidente della Commissione dell’Unione Africana sono piuttosto secche. “Avremmo voluto essere consultati” ha detto Moussa Faki rivolgendosi alla presidente del consiglio nel suo discorso in Parlamento.
Il leader africano – ex premier del Ciad – ha poi mostrato un certo scetticismo: Insisto sulla necessità di passare dalle parole ai fatti, non ci possiamo più accontentare di promesse, spesso non mantenute”.
Parole su cui le opposizioni si sono subito lanciate per dire che il piano Mattei è una scatola vuota.

Noi abbiamo chiesto una valutazione a Massimo Zaurrini, giornalista esperto del continente africano, direttore della rivista Africa e Affari

 

Budapest: è iniziato il processo a Ilaria Salis, l’insegnante trascinata in aula in catene

Trascinata in catene, è stato choccante. È il racconto dell’avvocato Eugenio Losco, uno dei legali di Ilaria Salis dell’udienza che si è tenuta oggi a Budapest.

“Era tirata come un cane, con manette attaccate a un cinturone da cui partiva una catena che andava fino ai piedi, con questa guardia che la tirava con una catena di ferro. Ed è rimasta così per tre ore e mezza”.

Questo il racconto dell’avvocato che aggiunge: “È una grave violazione della normativa europea – ha aggiunto – l’Italia deve far finire questa situazione ora”.

Ilaria Salis – 39 anni, insegnante a Monza e attivista – è detenuta in Ungheria da 11 mesi con l’accusa di aver aggredito tre estremisti di destra durante una manifestazione.

A Budapest abbiamo raggiunto Mario Di Vito, giornalista del manifesto che ha seguito l’udienza

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR sabato 18/05 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 18-05-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 17/05/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 17-05-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 17/05/2024 delle 19:51

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 17-05-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di sabato 18/05/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-05-2024

  • PlayStop

    Warm-up di sabato 18/05/2024

    musica by Davide Facchini

    Warm-up - 18-05-2024

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 18/05/2024

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 18-05-2024

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 18/05/2024

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 18-05-2024

  • PlayStop

    Stay human di sabato 18/05/2024

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 18-05-2024

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di sabato 18/05/2024

    Suoni, suonatori e suonati dal mondo delle prigioni Jailhouse Rock è una trasmissione radiofonica in onda su Radio Popolare e altre radio di Popolare Network, Radio Sonica, Radio Beckwith, Radio Zainet e Radio Onda d’Urto e altre ancora. In Jailhouse Rock storie di musica e di carcere si attraversano le une con le altre. Alla trasmissione collaborano detenuti del carcere romano di Rebibbia Nuovo Complesso e del carcere milanese di Bollate. Dando vita alla prima esperienza del genere, ogni settimana realizzano un Giornale radio dal carcere (Grc) in onda all’interno di Jailhouse Rock, nonché delle cover degli artisti ascoltati nella puntata. Ogni sabato dalle 16.30 alle 17.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti. http://www.jailhouserock.it/ https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 18-05-2024

  • PlayStop

    10 Pezzi di sabato 18/05/2024

    Una colonna sonora per il sabato pomeriggio, 45 minuti di musica con cui attraversare il repertorio di grandi artisti che hanno fatto la storia.

    10 Pezzi - 18-05-2024

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di sabato 18/05/2024

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda sabato dalle 15 alle 15.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 18-05-2024

  • PlayStop

    Chassis di sabato 18/05/2024

    In studio Luca Gattuso con Barbara Sorrentini dal Festival di Cannes. Con le voci di Camille Cottin, Juliette Binoche, Meryl Streep, Pierfrancesco Favino, Lea Seydoux, Francis Ford Coppola, Roberto Minervini. Con la collaborazione di Gemma Ceccarelli, Amanda Ceragiioli e Cecilia Paesante.

    Chassis - 18-05-2024

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 18/05/2024

    La trasmissione è un appuntamento con l’arte e la fotografia e con le ascoltatrici e gli ascoltatori che vogliono avere più notizie ed approfondimenti in quell’ambito della cultura che cerchiamo di racchiudere nella definizione “Arti Visive”. A cura di Tiziana Ricci va in onda il sabato alle 13.15 e vuole essere un viaggio fra alcuni degli eventi più importanti della settimana, ma non solo. Interviste ai protagonisti per scoprire le idee che stanno dietro la loro ricerca creativa e rendere cosi’ accessibile a tutti il significato delle loro opere. Vi proporremo anche le opinioni dei critici che stimiamo di piu’ per la loro onesta’ intellettuale e cercheremo di avere un’attenzione particolare per giovani talenti che come ben sappiamo hanno difficolta’ a far conoscere il loro lavoro.Infine ci auguriamo che ” I GIRASOLI ” possa essere uno strumento utile per capire se gli eventi che ci vengono proposti sono operazioni culturali serie oppure frutto di furbizie che hanno come obiettivo solo business o intenti propagandistici.Ci sembra che questa attenzione sia piu’ che mai necessaria oggi dato che assistiamo a un grande aumento degli eventi , molti dei quali di pessima qualità. Contiamo anche di dare spazio a notizie ed eventuali polemiche che riguardano i progetti di politica culturale.

    I girasoli - 18-05-2024

  • PlayStop

    Good Times di sabato 18/05/2024

    Torna il WeWorld Festival; Bellezze Interiori 2024: la cultura riapre i Giardini Segreti di Como; Alessandro Vallin, il consiglio di lettura e il Festival di circo e teatro di strada Camera d'Aria ad Arese; Il Medioevo di UniMi, un evento dedicato al Medioevo e alla Milano medievale. Barbara Sorrentini con il regista Roberto Minervini; il teatro con Ira Rubini e lo spettacolo Nina; la fotografia con Tiziana Ricci. E GialloCrovi su Napoli.

    Good Times - 18-05-2024

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 18/05/2024

    1-Solidarietà con la Palestina. In Gran Bretagna 163 artisti emergenti hanno boicottato il festival Great Escape che si tiene ogni anno a Brighton. Motivo: Great Escape è sponsorizzato dalla Barclays“ che investe in società che forniscono armi a Israele” 2-In occasione dei primi 30 anni di Emergency la nostra intervista a Franco Masini, cardiologo e coordinatore medico del Centro Salam di cardiochirurgia di Emergency a Khartoum. 3- Turchia. Vendetta di Erdogan contro i curdi. Condannati a 42 e 30 anni di carcere Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag,ex Co-Presidenti del HDP, Partito Democratico dei Popoli. Nel 2016 Figen, 53 anni, era nei nostri studi intervistata da Serena Tarabini. 4-Perché l’album di Beth Gibbons , uscito ieri, è un evento straordinario? ( Niccolò Vecchia)

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 18-05-2024

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di sabato 18/05/2024

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 18-05-2024

  • PlayStop

    Una puntuale bugia

    Nella puntata del 18 maggio, vi abbiamo raccontato di una strana anomalia su cui ha lavorato la Redazione di Fanpage: visite registrate a orari falsi in ospedali convenzionati con il Sistema sanitario nazionale. Per raccontarci tutti i dettagli, abbiamo ospitato la giornalista Chiara Daffini di Fanpage.

    37 e 2 - 18-05-2024

  • PlayStop

    Itaca di sabato 18/05/2024

    La guerra di Gaza e il conflitto Israelo palestinese, le proteste del movimento universitario dell'intifada studentesca. Lorenzo Cremonesi, inviato speciale del Corriere della Sera, per 20 anni corrispondente da Gerusalemme si è confrontato ai microfoni di Radio Popolare con Chiara e Dario, dell'Università Statale di Milano e Laila, dei Giovani Palestinesi. Conduce Michele MIgone

    Itaca - 18-05-2024

Adesso in diretta