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Putin pronto a riconoscere i separatisti ucraini filorussi, le proteste degli studenti arrivano in Parlamento e le altre notizie della giornata

Vladimir Putin

Il racconto della giornata di lunedì 21 febbraio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dopo una giornata che si era aperta con un segnale positivo, Putin ha riunito il consiglio di sicurezza nazionale e l’ha fatto trasmettere in diretta tv, annunciando che in giornata avrebbe deciso se riconoscere i separatisti ucraini filorussi. Le proteste di studentesse e studenti sono arrivate in Parlamento, alla Commissione Cultura della Camera: 7 minuti online per ognuna delle 10 associazioni studentesche che fanno parte del forum degli studenti. L’inchiesta sul sistema criminoso messo in piedi a Sabaudia potrebbe essere un avvertimento di quello che potrebbe accadere con la messa in gara degli stabilimenti balneari, come nelle intenzioni del governo. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia a due anni dalla scoperta del primo caso a Codogno.

Putin è pronto a riconoscere i separatisti ucraini filorussi

(di Andrea Monti)

La giornata si era aperta con un segnale positivo, l’annuncio di un possibile incontro tra Vladimir Putin e Joe Biden. Poche ore dopo sono arrivati i primi indizi di tipo opposto, con il Cremlino che ha definito “prematuro” un incontro di questo tipo. Nel pomeriggio la svolta, quando il presidente russo ha riunito il consiglio di sicurezza nazionale e l’ha fatto trasmettere in diretta tv, annunciando che in giornata avrebbe deciso se riconoscere i separatisti ucraini filorussi, una mossa a forte rischio di far saltare le trattative diplomatiche in corso. Poco fa un nuovo, lungo intervento di Putin in diretta televisiva, stavolta nella forma del discorso alla nazione, in cui ha detto l’Ucraina è “parte integrante” della storia e della cultura russa. Da capire se alle parole del presidente russo seguirà un intervento militare dell’esercito di Mosca in Ucraina, e quali saranno le reazioni delle autorità di Kiev, degli Stati Uniti e dell’Occidente in genere. Nel pomeriggio il “ministro degli esteri” dell’Unione europea Josep Borrell ha minacciato sanzioni economiche, mentre il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz si dicevano “delusi” dall’imminente riconoscimento dei separatisti da parte di Putin.

Le proteste di studentesse e studenti arrivano in Parlamento

Il giorno in cui le proteste di studentesse e studenti sono arrivate in Parlamento. 7 minuti online per ognuna delle 10 associazioni studentesche che fanno parte del forum degli studenti. Non c’erano dunque altri collettivi e movimenti, come la Lupa, che hanno animato le proteste di queste settimane. Il primo assaggio di ascolto della politica dopo le mobilitazioni è stato così, nella Commissione Cultura della Camera. “anche senza coordinarci abbiamo espresso esigenze simili” raccontano dopo l’incontro. L’esame di stato, l’alternanza scuola lavoro, il reddito di formazione, anche sulla scia di quanto stabilito dal parlamento europeo contro stage e tirocini gratuiti, il benessere psicologico. Questi i temi portati dentro le istituzioni, quelli delle piazze di queste settimane. Una mobilitazione che continuerà, hanno ripetuto gli studenti, proprio oggi a Milano sono state occupate altre due scuole: il liceo economico Cremona Zappa e l’artistico Boccioni, con l’obbiettivo di andare avanti in autogestione per tutta la settimana “perché la pandemia ha peggiorato tutti i problemi che già c’erano prima”, spiegano. Domani ad incontrare il forum degli studenti sarà il ministro Bianchi, che oggi ha rilanciato una vaga promessa a ragionare su una riforma della scuola, senza entrare troppo nel merito. Il canale con le istituzioni si è dunque aperto: sta alla politica far si che non sia solo un’apparenza formale. “L’ascolto va bene, ma vediamo che risultati porta. Non siamo lì a ricevere le carezze dai signori adulti. Speriamo che abbiano recepito”, concludono studenti e studentesse.

Il sistema criminoso a Sabaudia e il rischio corruzione con la messa a gara degli stabilimenti balneari

Il sindaco di Sabaudia era a capo di un sistema criminoso. È quello che scrive il gip di Latina nell’ordinanza che convalida gli arresti di Giada Gervasi, sindaca del comune del litorale laziale, e di altre 15 persone.
“Un consolidato e produttivo apparato clientelare tra i dipendenti del Comune di Sabaudia e una serie di imprenditori privati” del settore degli stabilimenti balneari del litorale pontino. Tutte le quarantacinque attività balneari presenti sul lido di Sabaudia avrebbero goduto – secondo gli inquirenti – di favoritismi e privilegi all’interno del Comune.
L’inchiesta è particolarmente eclatante, anche perché in manette finisce addirittura il sindaco. Ma non è la prima che colpisce il settore degli stabilimenti balneari, tra l’altro al centro recentemente del tentativo di riforma del sistema che – almeno nelle intenzioni del governo – dovrebbe progressivamente passare dal regime concessorio a quello della messa a gara. Un sistema che – secondo l’economista dell’Università Bocconi Michele Polo, intervistato da Lele Liguori – è a forte rischio corruzione:


 

Due anni dopo i primi casi di COVID in Italia




Sono passati due anni dalla scoperta del primo caso di COVID in Italia, a Codogno. In poche settimane l’Italia è stata il secondo epicentro del nuovo coronavirus, dopo la città cinese di Wuhan. 
Da allora ci sono stati momenti di disperazione e di speranza, il lockdown, gli ospedali in affanno, un’estate in cui il peggio sembrava alle spalle, il vaccino, le varianti, un totale di quattro ondate. 
153.190 morti, 12 milioni e mezzo le persone che si sono infettate.


Oggi, a due anni dalla scoperta del paziente uno, ci sono stati 201 morti, oltre 24mila contagiati. 
Il vaccino ha cambiato l’incidenza di morti e ricoverati, alleggerendo l’impatto sul sistema sanitario nazionale, che resta comunque rilevante. I pazienti in terapia intensiva sono 928, oltre 13mila i ricoverati nei reparti COVID.

Oggi, dopo l’autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, il governo deciso che dal 1° marzo alle persone immunodepresse sarà somministrata una quarta dose. Il generale Figliuolo ha detto che la platea sarà “abbastanza estensiva”.
 Di quarta dose non si parla invece per la popolazione generale.
L’EMA aveva messo in guarda da un possibile effetto negativo sui vaccinati. 

La Gran Bretagna ha deciso che la quarta dose di vaccino sarà destinata dalla primavera anche agli anziani sopra i 75 anni. 
Oggi il premier Johnson ha formalizzato la revoca di tutte le restrizioni, incluso l’isolamento dei contagiati. Il COVID sarà trattato come un’influenza e starà al buon senso dei cittadini cercare di non diffondere l’infezione.


L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Gaza è sull’orlo del collasso a causa della fame acuta e della mancanza d’acqua. È l’allarme lanciato dalla Caritas

    In Israele aumentano le critiche al progetto del governo Netnayhu di costruire delle cosidette “città umanitarie” nel sud della striscia, al confine con l’Egitto, dove spostare tutti i palestinesi di Gaza. Oggi l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert li ha definiti “campi di concentramento”. Intanto proseguono incessanti i bombardamenti israelian sulla Striscia , nelle ultime 24 ore sono oltre 100 le vittime. La Caritas oggi ha lanciato un drammatico appello : “siamo vicini al collasso le vite dei palestinesi sono appese ad un filo a causa della fame acuta, della mancanza d’acqua e delle malattie, serve un intervento umanitario urgente”. Danilo Feliciangeli responsabile Caritas per il Medio Oriente.

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    Il grande flop delle case della salute. Solo il 5% è pienamente funzionante. La denuncia del Pd lombardo

    Dovevano essere i presidi con cui ricostruire la sanità sul territorio in Lombardia, ma finora le case di comunità sono state un flop. 216 sono quelle previste entro la scadenza dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che arriverà a giugno 2026. Al momento 140 hanno aperto, ma solo otto in tutta la regione (sei in provincia di Bergamo e due nel varesotto) hanno tutti i requisiti obbligatori previsti dalla legge. In totale sono meno del 6 percento. La denuncia è del gruppo consiliare del Partito democratico lombardo che ha fatto un accesso agli atti alla direzione generale Welfare per ognuna delle case di comunità attive in Lombardia. L’assessorato ha replicato che i numeri diffusi “sono usati in modo difforme dalla realtà. Le rilevazioni mostrano percentuali elevate di attuazione per la maggior parte dei servizi obbligatori”. Per il capogruppo del Pd al Pirellone, Pierfrancesco Majorino, “Regione Lombardia è in colpevole ritardo”.

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