Approfondimenti

Il governo all’attacco della magistratura, lo stato della sanità in Italia e le altre notizie della giornata

Meloni Magistratura ANSA

Il racconto della giornata di lunedì 2 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oggi Giorgia Meloni e la Lega hanno preso di mira Iolanda Apostolico, la magistrata di Catania che ha fatto liberare alcuni migranti, bloccati perché non avevano i 5mila euro imposti ai richiedenti asilo per evitare di essere trattenuti. La sanità italiana si avvicina sempre di più al punto di non ritorno e i numeri della fotografia attuale sono spaventosi. Assegnato il premio Nobel per la medicina all’ungherese Katalin Karikò e all’americano Drew Weissman: grazie alla loro ricerca sull’RNA messaggero sono stati sviluppati in modo rapido vaccini efficaci contro il Coronavirus. In Occidente aumentano i dubbi su un appoggio incondizionato alla guerra in Ucraina.

Meloni all’attacco della magistrata che ha bocciato il provvedimento anti-immigrazione

Un attacco alla magistratura degno dei tempi in cui il capo del governo era Silvio Berlusconi. Oggi Giorgia Meloni e la Lega hanno preso di mira Iolanda Apostolico, la magistrata di Catania che ha fatto liberare alcuni migranti, bloccati perché non avevano i 5mila euro imposti ai richiedenti asilo per evitare di essere trattenuti. La Presidente del Consiglio ha parlato di “un pezzo di Italia che fa tutto il possibile per favorire l’immigrazione illegale”, si è detta “basita” e ha accusato la giudice di essersi scagliata “contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto”. La Lega ha annunciato un’interrogazione al Ministro della Giustizia Nordio, accusando la magistrata di aver preso posizione in passato contro Salvini e a favore delle ong. “Il mio provvedimento è impugnabile facendo ricorso, non si deve trasformare una questione giuridica in una vicenda personale” ha risposto la giudice. Giuseppe Santalucia è presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati:

Dichiarazioni di sostegno alla giudice sono arrivate anche dal PD. “La destra scrive leggi incostituzionali e se la prende coi magistrati che fanno il loro lavoro”, ha detto la segretaria Elly Schlein. Il capogruppo al Senato Francesco Boccia ha definito “anticamera dell’eversione” le parole di Meloni e quelle di Salvini, che commentando la sentenza aveva detto “serve una profonda riforma della giustizia”. Sul perché la giudice di Catania ha bocciato il provvedimento del governo sentiamo il costituzionalista Gaetano Azzariti:

Domani saranno passati 10 anni esatti dal naufragio di Lampedusa in cui morirono quasi 400 migranti. Il governo non invierà nessun suo rappresentante, come era successo per la prima volta nel 2018, quando Salvini era Ministro dell’Interno e Conte Presidente del Consiglio. Su questi 10 anni e sugli ultimi interventi del governo in tema di immigrazione sentiamo Giusi Nicolini, che era sindaca di Lampedusa quando avvenne il naufragio:


 

Lo stato della sanità italiana dopo quasi 40 miliardi di euro tagliati in 10 anni

(di Massimo Alberti)

La sanità italiana si avvicina sempre di più al punto di non ritorno. Gli anni del Covid ne hanno amplificato i problemi: anni di definanziamento, mancato turn over per medici e infermieri. Le disparità regionali hanno fatto il resto. I pronto soccorso sono in crisi, tra i medici si registra un picco di dimissioni: chi può scappa. Ed anche tra i pazienti, chi ha possibilità economica si rivolge al privato. I numeri sono spaventosi. Negli ultimi 10 anni, i tagli si avvicinano ai 40 miliardi, tra ospedali, medici di base, macchinari e personale con quasi 30.000 operatori e 31.000 posti letto in meno, 110 ospedali e pronto soccorso spariti. Il privato pagato dalle Regioni è raddoppiato da poco più di 400 a quasi 1.000 strutture. Già ma, chi ha tagliato? Non si salva nessun governo con l’eccezione del Conte 2, ma erano gli anni di pandemia. La spesa minima in valori assoluti si tocca con Berlusconi, ma da lì: Monti, meno 2,6 miliardi. Letta, meno 13,8, Renzi, meno 12,6, Gentiloni, meno 7,1, Conte 1, meno 0,6, Draghi, meno 2. Classifica per partito: il PD è nettamente primo: sempre presente per complessivi 38 miliardi, Forza Italia può intestarsene 10, un paio tra Destra, Lega e 5stelle. Con l’Europa il paragone è impietoso. Sulla spesa pro capite, ben 15 paesi investono più di noi. Quella italiana è a 3.255 dollari, oltre il 16% sotto la media OCSE. In rapporto al Pil il quadro è identico. La Germania, ad esempio, investe il 10,1%, noi il 6,8% per portarla al 6,2%, indicazione del governo Draghi confermata dall’attuale. Il peso dei privati aumenta in paralleo: dal 2020 il giro d’affari cresce con percentuali a 2 cifre. Così come si sta gonfiando la bolla delle assicurazioni sanitarie private, incentivate dallo stato. L’ultima beffa è nel PNRR: la revisione del piano riduce i finanziamenti per la sanità pubblica, già ultimo capitolo di spesa, e rimanda i progetti di 3 anni.

Il Nobel per la Medicina a Katalin Karikó e Drew Weissman

Assegnato il premio Nobel per la medicina all’ungherese Katalin Karikò e all’americano Drew Weissman. Grazie alla loro ricerca sull’RNA messaggero sono stati sviluppati in modo rapido vaccini efficaci contro il Coronavirus, come quelli di Pfizer e Moderna. Ora che la pandemia ha dimostrato l’efficienza del metodo a mRNA, si aprono nuove possibilità. Questo approccio potrebbe infatti essere utilizzato per la prevenzione, per esempio contro l’HIV, o anche a scopi terapeutici dando stimoli al nostro corpo per imparare a combattere i tumori.
Dietro questo premio Nobel c’è però anche una storia di determinazione e rivalsa. La dottoressa Karikò, infatti, ha ricevuto per anni pochissimo supporto per la sua ricerca.

(di Riccardo Bessone)

“10 anni fa sono stata spinta a lasciare l’Università”: dopo essere stata annunciata come premio Nobel per la medicina insieme al suo collaboratore Drew Weissman, Katalin Karikò ricorda le difficoltà incontrate lungo la strada prima di andare ai laboratori tedeschi Biontech e contribuire allo sviluppo di uno dei vaccini più efficaci contro il Coronavirus. Nata nel 1955 in Ungheria, a trent’anni si trasferì negli Stati Uniti e cominciò a lavorare sull’RNA messaggero all’Università della Pennsylvania. Per anni la sua ricerca non ha ricevuto particolare attenzione, credito accademico o supporto finanziario. Molti i dubbi, tra i quali la risposta del corpo umano all’mRNA sintetico. Insieme al collega Drew Weissman, che si era dedicato allo studio dell’HIV, riuscì però a trovare il modo di evitare che l’organismo lo bloccasse.
Un anno fa, ricevendo il Gairdner International Award, Karikò si diceva grata per le persone che avevano provato a rendere misera la sua vita in università. Oggi vince il premio Nobel e il suo lavoro potrebbe permettere di sviluppare vaccini e terapie per l’HIV o il diabete e anche in ambito oncologico.
 

I problemi dell’Ucraina con gli alleati occidentali

(di Emanuele Valenti)

Oggi Kiev ha ospitato un vertice eccezionale dei ministri degli esteri dell’Unione Europea. Il primo incontro fuori dal territorio dei paesi UE. Ma il peso simbolico è una cosa, la realtà è un’altra. È vero che i 27 hanno ribadito il pieno supporto agli ucraini e che continueranno a mandare armi a Kyiv. Ma è anche vero che il calendario per il possibile ingresso a breve nell’Unione Europea non c’è ancora.
Il responsabile della politica estera europea, Borrell, ha ribadito che non ci sarà un ingresso a due o più velocità. In due o più momenti diversi. E ha proposto altri 5 miliardi di euro in aiuti militari nel 2024. Ma le speranze di Zelensky per un’agenda precisa sono state disattese. Il presidente ucraino è consapevole del momento delicato, e ha detto ai 27 che il successo dell’Ucraina contro la Russia dipenderà dalla cooperazione tra Kyiv e l’Europa.
Il momento non è facile perché in Occidente i dubbi su un appoggio incondizionato alla guerra aumentano. Lo dimostrano le elezioni in Slovacchia. Tra qualche giorno potrebbero dimostrarlo quelle in Polonia. Ed è anche chiaro dall’inizio della campagna negli Stati Uniti per il voto dell’anno prossimo. Oltretutto solo due giorni fa il congresso americano aveva congelato momentaneamente i fondi per la guerra. A Mosca aspettano. È loro strategia fin dall’inizio della guerra. Attendere che gli occidentali si stanchino e si dividano. Sulla carta non sta succedendo, nella pratica ci sono i primi mal di pancia.

13 morti nell’incendio in una discoteca di Murcia

Emergono nuovi dettagli sulla discoteca di Murcia in cui domenica si è sviluppato un incendio che ha provocato la morte di 13 persone: secondo le ultime informazioni, la discoteca La Fonda Milagros aveva ricevuto un’ordinanza di chiusura nel 2022, che però non era mai stata rispettata. Il vicesindaco della città ha detto che il Comune di Murcia emise una ordinanza di chiusura della discoteca nel gennaio del 2022 per alcune irregolarità. Ordinanza contro cui i proprietari del locale presentarono ricorso. Da quel giorno la discoteca sarebbe rimasta aperta senza alcuna autorizzazione. Una notizia però smentita dall’avvocato del locale che sostiene avesse tutti i documenti in regola ma che sono andati persi nell’incendio. I vigili del fuoco intanto stanno ancora lavorando per mettere in sicurezza la zona dove si trovano le macerie delle discoteche distrutte. I rischi di crollo sono ancora altissimi.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR domenica 03/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 03-12-2023

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 03/12/2023

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-12-2023

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 01/12/2023 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-12-2023

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 03/12/2023

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 03-12-2023

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 03/12/2023

    Prospettive musicali dà risalto a una serie di espressioni musicali che trovano generalmente poco spazio nelle programmazioni radiofoniche mainstream. Non pensando al genere come concetto limitativo, Prospettive musicali vuole suggerire percorsi di ascolto eterogenei. Prospettive musicali potrà accostare musiche medioevali e avanguardie elettroniche, free jazz e musiche per ambiente, danze etniche e partiture contemporanee, improvvisazione e composizione, avant rock e canzone, silenzio e rumore, invitando il proprio pubblico a condividere esperienze di ascolto coraggiose e «di confine». Alessandro Achilli collabora con Radio Popolare dal 17 marzo 1991 con i cicli Sciabadà (1991), Est (1992), Le vacanze di monsieur Hulot (1991, con Giovanni Venosta, e 1992), L’Orchestra (1996), Concerti da Babele (2001, 2002, 2003), Township Beat, musiche dal Sudafrica (2010) e corrispondenze dai festival Mimi (Provenza), Ring Ring (Belgrado), London Jazz Festival; ha inoltre curato la regia e l’adattamento di un ciclo condotto da Robert Wyatt, interviste in diretta a Shelley Hirsch, Arto Lindsay, Peter Blegvad e Robert Wyatt, e puntate monografiche di Cantaloop, In genere, Zona disco, Replicanti, Yuppi do, Il giardino degli dei, 5 giri, Jazz Anthology, Happy Together e Notturnover estate. Clicca qui per notizie sulle sue attività con Musica Jazz, Musiche, Radio3 Rai e come fotografo non professionista e traduttore. Fabio Barbieri collabora con Radio Popolare dal 1997. È stato ideatore e conduttore di Tropici e meridiani e ha realizzato collegamenti e interviste per Notturnover,Candid, Sidecar, Zoe, Alaska e per il gr in network. Ha collaborato con la redazione musicale del quotidiano Il Manifesto. Suoi articoli e recensioni sono apparsi su Rockerilla, Lost Trails e nel volume Bassa fedeltà (Bollati Boringhieri). Nella stagione 2003-2004 ha curato per Patchanka una serie di corrispondenze settimanali da Londra, intitolata London Calling. Da quell’esperienza è nato un blog: http://www.fabiocalling.blogspot.co.uk/ Gigi Longo collabora con Radio Popolare dal 1987. Ha condotto Jazz Anthology, Music Mag, Onda su onda e Cibo per psiconauti. In veste di inviato, ha recensito decine di concerti jazz, rock e world music per Notturnover. Ha realizzato trasmissioni speciali su Charles Mingus, Gil Evans, Duke Ellington e Miles Davis. È stato collaboratore dell’Associazione Jazz Capolinea, del mensile Il Buscadero e dela rivista Alp Grandi Montagne.

    Prospettive Musicali - 03-12-2023

  • PlayStop

    News della notte di domenica 03/12/2023

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-12-2023

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 03/12/2023

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 03-12-2023

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di domenica 03/12/2023

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 03-12-2023

  • PlayStop

    Bohmenica In di domenica 03/12/2023

    A cura di Gianpiero Kesten In co-conduzione: Zeina Ayache, Gaia Grassi, Astrid Serughetti, Clarice Trombetta Ospite fisso: Andrea Bellati La famiglia allargata di Di tutto un boh colonizza la domenica di Radio Popolare! Tra domande scientifiche e curiosità esistenziali (a cui dare risposte, naturalmente) tutti i membri della squadra porteranno ogni settimana il proprio contributo, un po’ come i pasticcini o, ancora meglio, gli avanzi da spartire la domenica, tra buoni amici. La missione divulgativa e di infotainment di Di tutto un boh vivrà e lotterà insieme a noi. Ma la domenica, si sa, è anche il giorno delle somme da tirare, dei buoni propositi e della condivisione. Anche tra le famiglie atipiche e allargatissime, come quella della squadra di Di tutto boh e del pubblico di Radio Popolare. Bohmenica In va in onda ogni domenica dalle 19 alle 21.

    Bohmenica In! - 03-12-2023

  • PlayStop

    L'artista della settimana di domenica 03/12/2023

    Ogni settimana Radio Popolare sceglierà un o una musicista, un gruppo, un progetto musicale, a cui dare particolare spazio nelle sue trasmissioni, musicali e non. La nostra scelta racconterà molte novità discografiche, ma non soltanto. E ogni domenica, con mezz’ora di speciale, concluderemo i sette giorni proponendo un profilo approfondito del nostro Artista della Settimana.

    L’Artista della settimana - 03-12-2023

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 03/12/2023

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 15, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 03-12-2023

  • PlayStop

    Archivio Ricordi di domenica 03/12/2023

    Era da tempo che pensavo ad un nuovo programma, e non mi accorgevo che era già lì…ma dove? Semplice, nei vari supporti magnetici e negli hard disk dei miei due pc contenenti i miei incontri musicali (che non voglio chiamare interviste) degli ultimi quarantasei anni: quindi oramai un archivio, un archivio di parole e di voci che raccontano e portano alla musica! Quindi un archivio parlato, un Archivio Ricordi, da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni, che ci ha conservato - tra le altre - la storia del melodramma: quello è l’Archivio storico Ricordi. Il mio non è ancora storico ma ci manca poco, eppoi vale la continuità: dalla conservazione su carta a quella digitale, tutto scorre… Ad ogni puntata un personaggio: spesso musicista, o in qualche modo legato alla musica, e non proprio un’intervista ma una conversazione con un’intelligenza musicale, potremmo dire. Qualche nome per le prime settimane? Bruno Canino, Claudio Abbado, Giorgio Gaslini, Franco Battiato, Maurizio Pollini, Riccardo Chilly, Sergio Endrigo, Karlheinz Stockhausen, Ennio Morricone… Un archivio sonoro che non si ferma, e che mentre racconta nel passato continua ad alimentarsi nel presente. E senza accorgerci ci troveremo su un sentiero della Storia della Musica. Buon ascolto. Claudio Ricordi settembre 2022

    Archivio Ricordi - 03-12-2023

  • PlayStop

    Mitologia Popular di domenica 03/12/2023

    Mitologia Popular esplora e racconta il folclore brasiliano e i miti popolari come Saci Pererê, Mula sem cabeça, Cuca, Curupira attraverso la storia del paese, le tradizioni, la colonizzazione e la musica. Conduce Loretta da Costa Perrone, brasiliana nata a Santo che, pur vivendo a Milano da moltissimi anni, è rimasta molto connessa con le sue origini. È autrice del podcast Lendas con il quale ha vinto gli Italian Podcast Award per il secondo anno consecutivo.

    Mitologia Popular - 03-12-2023

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 03/12/2023

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 03-12-2023

  • PlayStop

    Dietro al palco di domenica 03/12/2023

    Un viaggio musicale nella vita “ai piedi del palcoscenico” di artisti/artiste italiani. Una chiacchiera in tre, una sorta di “backstage” in musica degli ascolti consigliati e goduti e che fissa con pochi passaggi sonori sogni, passioni e storia di chi sará ospitato da Chiara Soldi e Andrea Cegna.

    Dietro al palco - 03-12-2023

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 03/12/2023

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 03-12-2023

  • PlayStop

    C'è di buono di domenica 03/12/2023

    La cucina, la gastronomia, quello che mangiamo…hanno un ruolo fondamentale nella vita di tutti noi. Il cibo che scegliamo ci cambia, ci influenza e parla di noi. Ci può far stare bene o male in base a quello che scegliamo di avvicinare alla bocca. L’atto di cucinare e di mangiare ogni giorno è uno dei più importanti che possiamo fare. E va affrontato con consapevolezza, con conoscenza, oltre che con uno spirito divertito. Per questo Niccolò Vecchia a C’è di buono ogni settimana racconterà di prodotti e di cucina, raccogliendo storie contadine antiche e contemporanee, parlando di una cultura che può essere, insieme, popolare e raffinata.

    C’è di buono - 03-12-2023

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 03/12/2023

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 03-12-2023

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 03/12/2023

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 03-12-2023

Adesso in diretta