Approfondimenti

Il successo del centrosinistra ai ballottaggi, la sconfitta di Meloni e Salvini e le altre notizie della giornata

gualtieri PD Roma ANSA

Il racconto della giornata di lunedì 18 ottobre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il successo del centrosinistra al ballottaggio non si ferma soltanto a Roma e Torino, ma è esteso a quasi tutte le città al voto. Il Partito Democratico ha vinto a Roma nel centro ricco e affluente, non nelle borgate della povertà e dell’abbandono. L’ex commissario straordinario per l’emergenza COVID Domenico Arcuri è stato indagato dalla Procura di Roma per peculato e abuso d’ufficio. Non c’è prova di evidenti carenze di assistenza sugli ospiti, poi morti, del Pio Albergo Trivulzio: con questa motivazione i pubblici ministeri milanesi hanno chiesto l’archiviazione per le persone sotto accusa. Nel primo lunedì di certificato obbligatorio su tutti i luoghi di lavoro la protesta si è concentrata nei porti di Genova, Trieste e Ravenna. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Il successo del centrosinistra in quasi tutte le città al voto

Il centrosinistra ha vinto in modo netto a Roma e Torino: ma – se queste sono le due città più grandi – il successo è esteso a quasi tutte le città al voto.
Nella Capitale Roberto Gualtieri ha battuto Enrico Michetti in modo schiacciante: venti punti di distacco, con Gualtieri al 60%.
Torino torna al centrosinistra, dopo i 5 anni di Chiara Appendino. La vittoria netta è di Stefano Lo Russo, anche lui attorno al 60% contro Paolo Damilano del Centrodestra.
Trieste resta invece a Roberto Di Piazza, confermato: ma sul filo del rasoio. Il candidato di Centrosinistra Russo ha rimontato quasi sedici punti fermandosi a un passo dalla vittoria.
Si chiama Russo anche il nuovo sindaco di Savona, la città ligure torna al centrosinistra: vittoria schiacciante con il 62% dei voti.
Centrosinistra vincente anche a Varese, che riconferma Davide Galimberti con il 53% dei voti. Ma il centrosinistra vince anche a Latina, con Damiano Coletta che si riconferma sindaco in una delle storiche roccaforti della destra laziale.
Anche Isernia, Caserta e Cosenza vanno al Centrosinistra.A Benevento invece resta sindaco l’intramontabile Clemente Mastella.

La profonda sconfitta di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia

(di Michele Migone)

Il centrodestra ha perso le elezioni amministrative. Per il centrosinistra è un schiacciante 5 a 0, se si calcolano le città principali, ma la sconfitta di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia è ancora più profonda se si tengono conto di tutti i capoluoghi. Giorgia Meloni non ha nascosto la sconfitta, l’ha voluta attribuire alle divisioni nel suo campo (la gara con Salvini che, però, lei stessa ha provocato) e a una campagna elettorale contro la Destra all’insegna di slogan, come ha detto, in stile anni ’70. Matteo Salvini, invece ha cercato di limitare i danni dal punto di vista dell’immagine, ma è evidente che per lui è stata una debacle. Il vincitore di questa tornata elettorale è Enrico Letta che punta ad essere il grande federatore del fronte contro i sovranisti. Ha già fatto capire che la prossima tappa per cementare questa alleanza sarà l’elezione del Presidente della Repubblica in febbraio. Dopo quel passaggio, il leader del PD valuterà cosa fare: se cioè sfruttare quella che appare un’onda politica nel paese con il voto anticipato oppure rimanere, come ha detto oggi, fedele al governo Draghi. Tutti i leader politici sanno però che il dato più significativo è l’alto tasso di astensionismo. La sfida è riuscire ad attrarre il voto di coloro che si sono allontanati dalle urne perché probabilmente saranno i voti decisivi per i prossimi appuntamenti elettorali.

Il PD si è ripreso Roma, ma fa finta di non vedere il problema

(di Luigi Ambrosio)

Roberto Gualtieri è arrivato a piazza Santi Apostoli per festeggiare di fronte ad alcune decine di militanti e dirigenti del centrosinistra, presenti in numero quasi pari a quello di telecamere e giornalisti.
Ha parlato e non si capiva se si riferisse a Roma o all’Italia. In realtà, probabilmente, pensava a entrambe le cose.
“Tutta Italia è del centrosinistra, con l’unità si vince e si governa” ha detto.
“Vedo tutte le bandiere della coalizione, sono la nostra forza, uniti si vince” ha insistito.
In piazza anche alcuni dei protagonisti della breve stagione di Ignazio Marino, compresi quelli che corsero dal notaio per licenziarlo, aprendo la strada a Virginia Raggi. Ora il PD si è ripreso Roma, Raggi è stata la sola politica fischiata dalla piazza, perfino il candidato meloniano Michetti è stato applaudito, ma lei no.
“Oggi festeggiamo” ha detto Gualtieri “si vince a Roma e si può vincere anche in Italia”.
Manca un soggetto, non invitato alla festa di Gualtieri. Un soggetto a cui non si è fatto cenno. Gli astenuti. Nelle periferie non si è votato. Deluse da Raggi, deluse dalla destra, le periferie non hanno creduto nemmeno nel centrosinistra.
Il Pd ha vinto nel centro ricco e affluente, non nelle borgate della povertà e dell’abbandono. E qui, nel centro di Roma, mentre va la musica di Tommaso Paradiso, la stessa che mette Renzi, si fa finta di non vedere il problema. O forse, va bene così.
“Roma sarà la sorpresa dei prossimi anni” chiude il nuovo sindaco dal palco.
In fondo, alcuni ragazzi sventolano bandiere rosse e cantano Bella Ciao. La destra è sconfitta. La destra è rimasta a casa.

L’ex commissario straordinario Arcuri indagato per peculato e abuso d’ufficio

Milioni di mascherine irregolari e pericolose per la salute. Dispositivi di protezione acquistati nel corso della prima ondata della pandemia. C’era il governo Conte e c’era il commissario straordinario Domenico Arcuri. Materiale acquistato dalla Cina per il quale oggi la Procura di Roma ha disposto il sequestro presso la struttura commissariale e alcune sue sedi regionali. Arcuri è indagato per peculato e abuso d’ufficio, indagato anche l’imprenditore Mario Benotti per frode nelle pubbliche forniture. L’attuale numero uno di Invitalia, è stato interrogato sabato. Nei suoi confronti i magistrati contestavano anche il reato di corruzione su questo però è stata chiesta l’archiviazione.

Chiesta l’archiviazione per gli indagati del Pio Albergo Trivulzio

(di Alessandro Braga)

Non c’è prova di evidenti carenze di assistenza sugli ospiti, poi morti, del Pio Albergo Trivulzio. Con questa motivazione i pubblici ministeri milanesi hanno chiesto l’archiviazione per le persone sotto accusa. In pratica, dicono i magistrati, non è possibile rintracciare un nesso causale che possa portare alla condanna. Questo nonostante tra gennaio e aprile del 2020 il 33% delle morti registrate al Trivulzio, che sono state oltre trecento, come emerso dalla consulenza, sarebbe attribuibile con alta probabilità al covid e nello stesso periodo si era registrato un tasso di mortalità del 40% più alto rispetto ai periodi normali e sempre a causa del coronavirus. Una decisione, che ora dovrà essere confermata o meno, che ha lasciato l’amaro in bocca ai parenti delle vittime, che nell’ultimo anno e mezzo hanno lottato per avere verità su quanto successo ai propri cari.

La protesta contro il Green Pass si concentra a Trieste, Genova e Ravenna

Trieste, Genova e Ravenna. Si è concentrata nei porti di queste città la protesta contro il green pass, nel primo lunedì di certificato obbligatorio su tutti i luoghi di lavoro. Nel capoluogo friulano stamattina la polizia ha usato idranti e lacrimogeni per sgomberare le persone che manifestavano. Alcune migliaia poi si sono radunate nella centrale piazza unità d’Italia e una delegazione è stata ricevuta in Prefettura, mentre la contestazione continuava anche in altre zone della città, con nuove cariche della polizia. La mobilitazione prosegue anche al porto di Genova, dove nel pomeriggio è stato bloccato uno dei varchi per alcune ore. A Ravenna ci sono stati dei blocchi stradali, sgomberati senza tensioni dopo alcune ore. Dal resto d’Italia nessuna notizia di proteste di ampia portata.

La Festa del Cinema di Roma tra Johnny Depp e Favino

(di Barbara Sorrentini)

Tutti aspettavano Johnny Depp, ma è arrivato Favino. Due ore di attesa per il divo più maledetto di Hollywood a Roma per presentare la serie animata “Puffins” e tenere una master class. Bloccato dai fans in hotel e ancora con le accuse di violenza pendenti nei confronti della moglie Amber Head, al suo arrivo in Auditorium si è dedicato al pubblico.
In perfetto orario, scusandosi per la puntualità, invece è arrivato Pierfrancesco Favino, protagonista di “Promises” di Amanda Sthers, scrittrice e regista francese che ha ambientato il suo film nel Regno Unito, facendo recitare Favino in perfetto inglese londinese. È la storia di Alexander che si muove in un tempo arzigogolato e di andirivieni tra un passato doloroso in Italia e un presente confuso e sentimentale a Londra. Un ritorno felice per il regista cinese Zhang Yimou. Il suo “One second” è un omaggio al cinema in pellicola, quando durante la Rivoluzione Culturale un detenuto cerca in un fotogramma la figlia perduta e una ragazzina abbandonata dal padre cerca sostentamento per il fratellino. Il film ha uno stile che richiama il neorealismo.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 04/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 04/12 09:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 04/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 04/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 04/12/2025

    Il Congresso USA vuole capire chi ha dato l'ordine di uccidere i sopravvissuti a un attacco missilistico della Marina contro una presunta nave di narcos in acque internazionali: il ministro "della guerra" Pete Hegseth o l'ammiraglio Frank Mitch Bradley? In ogni caso è un crimine di guerra. L'ossessione per i narco e il Venezuela dell'amministrazione Trump analizzata da Antonella Mori, Capo Programma America Latina del ISPI. Roberto Festa commenta il ruolo e l'antipatia crescente anche tra i militari per il Segretario di Stato venuto dalla tv. Domani i giovani tedeschi scendono in piazza per dire no al ritorno della leva militare "volontario" (che poi se non bastano i volontari si passa al sorteggio) e circonderanno in Bundestag per ricordare ai parlamentari al voto che i giovani rivendicano il diritto all'obiezione di coscienza presenta all'articolo 4 della Costituzione, come ci racconta Sebastiano Canetta, corrispondente del Manifesto da Berlino. House Europe, è una petizione europee per chiedere alla Ue di istituire il diritto al riuso degli edifici, contro la speculazione edilizia e per la valorizzazione del diritto alla casa e al ripopolamento dei centri storici, ce la racconta Giacomo Ardesio, architetto, cofondatore del collettivo Fosbury Architecture.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 04-12-2025

  • PlayStop

    Il nuovo codice dell'edilizia di Salvini: un maxi condono che lascia mano libera ai privati

    Oggi in consiglio dei ministri arriva il disegno di legge delega di revisione del Testo Unico sull’Edilizia. Il provvedimento contiene norme di semplificazione, digitalizzazione, rafforzamento del silenzio assenso per il rilascio di titoli edilizi e una sanatoria facilitata per gli abusi precedenti al 1967. Provvedimenti che il Governo dovrà poi attuare con decreti delegati entro 12 mesi. Per il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, che ha visionato il testo, con la norma del silenzio assenso si darà vita ad un nuovo e pericoloso “condono edilizio”. L'intervista di Viviana Astazi.

    Clip - 04-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 04/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 04-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 04/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 04-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 04/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 04-12-2025

  • PlayStop

    Pop Music di mercoledì 03/12/2025

    Una trasmissione di musica, senza confini e senza barriere. Canzoni da scoprire e da riconoscere, canzoni da canticchiare e da cui farsi cullare. Senza conduttori, senza didascalie: solo e soltanto musica.

    Pop Music - 03-12-2025

  • PlayStop

    The Box di mercoledì 03/12/2025

    la sigla del programma è opera di FIMIANI & STUMP VALLEY La sigla è un vero e proprio viaggio nel cuore pulsante della notte. Ispirata ai primordi del suono Italo, Stump Valley e Fimiani della scuderia Toy Tonics, label berlinese di riferimento per il suono italo, disco e house, ci riportano a un'epoca di neon e inseguimenti in puro stile Miami Vice, un viaggio nella notte americana alla guida di una Ferrari bianca. INSTAGRAM @tommasotoma

    The Box - 03-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 03/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-12-2025

Adesso in diretta