Approfondimenti

La rielezione di Vladimir Putin, la carestia imminente nel nord della Striscia di Gaza e le altre notizie della giornata

elezioni Putin

Il racconto della giornata di lunedì 18 marzo 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Salvini è il solo politico europeo di rilievo ad avere omaggiato Putin per il risultato delle elezioni farsa di ieri che gli hanno assegnato una percentuale a cui nessuno dà rilievo. Questo pomeriggio c’è stata una telefonata Biden-Netanyahu, la prima da oltre un mese. Hanno discusso di Rafah e della situazione umanitaria. Dalla Corte Costituzionale oggi è arrivato un richiamo netto sul tema quello dei diritti.

Russia, Putin ha vinto le elezioni con un consenso dell’87%

Oggi il Cremlino ha diffuso i dati definitivi relativi al voto dei giorni scorsi: Putin è riconfermato presidente con oltre l’87% dei voti, il dato più alto mai registrato nella storia russa. Al netto di possibili brogli, e alla luce delle proteste che hanno accompagnato il voto, come ha potuto Putin ottenere un simile risultato? Giovanni Savino, docente ed esperto di Russia.

Gli omaggi di Salvini a Putin dopo la sua rielezione

(di Luigi Ambrosio)
Salvini è il solo politico europeo di rilievo ad avere omaggiato Putin per il risultato delle elezioni farsa di ieri che gli hanno assegnato una percentuale a cui nessuno dà rilievo.
“Quando un popolo vota ha sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene” ha detto Salvini, facendosi beffe dei morti, degli incarcerati, delle persone ridotte al silenzio con la violenza e l’intimidazione. Tra le opposizioni hanno condannato Salvini il Pd, i centristi, i radicali. Silenzio da parte del Movimento 5 Stelle.
Ma il silenzio che pesa di più è quello di Giorgia Meloni. Mentre il Consiglio d’Europa invita a non riconoscere il voto in Russia, la nostra presidente del Consiglio non dice una parola. E così il governo italiano esprime solo ambiguità.
E in Europa che il caso è esploso. Forse Salvini si sarà sorpreso che la questione abbia travalicato gli angusti confini nazionali e abbia suscitato una serie di reazioni di condanna ferma, dai vertici del Partito Socialista Europeo a quelli del Ppe. O forse no, sapendo benissimo che non si tratta solo della sua opinione personale ma si tratta della credibilità del governo italiano. Il ministro degli Esteri Tajani ha provato a metterci una pezza, parlando di elezioni segnate dalla violenza. Ma Tajani non compensa e soprattutto non annulla Salvini. Roma rischia di allontanarsi dal resto d’Europa.

L’Onu avverte: “Imminente carestia nel nord della Striscia di Gaza”

Questo pomeriggio c’è stata una telefonata Biden-Netanyahu, la prima da oltre un mese. Hanno discusso di Rafah e della situazione umanitaria.
Più tardi la Casa Bianca darà altri particolari.
Il governo americano ha criticato più volte la gestione della guerra da parte di Israele.
Proprio sulla questione umanitaria l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite dice che a breve nella Striscia ci sarà la carestia.

Il servizio di Emanuele Valenti:

Dalla Basilicata al Piemonte, il centrosinistra si sfascia

(di Anna Bredice)
Manca un mese alle elezioni in Basilicata e il candidato della sinistra, Piero Marrese, ormai definitivo, senza timore di essere messo da parte, ha cominciato la sua campagna elettorale, ricordando e ispirandosi al poeta lucano Rocco Scotellaro, e rivendicando di essere l’unico candidato a vivere stabilmente in Basilicata, a differenza di Vito Bardi. Ma Bardi e il centrodestra oggi sorridono sentendosi più forti per avere dalla loro parte il Terzo polo, sia Renzi che Calenda vanno a destra in Basilicata, si contenderanno i voti centristi e quelli di Marcello Pittella, che oggi è riuscito a far arrabbiare anche i suoi usando un’iperbole indecente, paragonando come sarebbe stato trattato il suo partito agli ebrei mandati a morire nelle camere e gas. Ha chiesto scusa, ma tutto questo conferma che il toto candidato in Basilicata lascia scorie di polemiche e tensioni, come quelle di Giuseppe Conte che accusa la famiglia dei Pittella in Basilicata di avere pacchetti di voti senza interessarsi ai programmi. Botta e risposta ancora una volta tra Conte e Calenda fino a pochi minuti fa, il primo che accusa il secondo di volere gli inceneritori in Basilicata, l’altro di aver buttato via i soldi del superbonus e di essere filoputiniano. In Piemonte non va molto meglio, nel senso che non sono riusciti a costruire nemmeno il campo ristretto a sinistra, perché il capo dei Cinque selle ha appena confermato che avranno un proprio candidato, più che alleati Pd e Cinque stelle saranno competitori, dividendo voti che potevano invece unire contro la destra. Ma in Piemonte sembra prevalere già un clima da campagna elettorale delle europee, infatti si voterà lo stesso giorno di giugno, dove ogni partito misurerà le proprie forze, senza campi larghi e nemmeno corti.

La Corte Costituzionale richiama il Parlamento su fine-vita e Omogenitorialità

Dalla Corte Costituzionale oggi è arrivato un richiamo netto, quasi brusco, al Parlamento. L’occasione è stata la relazione annuale del presidente della Consulta, il giurista Augusto Barbera. Il tema è quello dei diritti: fine-vita e riconoscimento dei figli delle coppie omosessuali. Su entrambi la Corte Costituzionale con diverse sentenze ha aperto la strada: ricordiamo ad esempio la sentenza Cappato-DjFabo. E su entrambi ha però chiesto al Parlamento di fare il suo dovere: fare una legge chiara. Invece siamo nel vuoto legislativo: che vuol dire, interventi delle regioni, dei sindaci, dei tribunali. E quindi anni di incertezza per malati, famiglie, genitori, figli di due mamme o due papà. Questioni che si trascinano da anni e che, ancora di più con questa maggioranza, hanno ben poca speranza di arrivare in Parlamento.

Ecco il richiamo del presidente della Consulta Barbera

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR sabato 27/04 10:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 27-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 26/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 26/04/2024 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 27/04/2024

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 27-04-2024

  • PlayStop

    Come sta il Servizio sanitario nazionale?

    La puntata di ieri è cominciata con alcuni importanti aggiornamenti. Recentemente infatti sono usciti alcuni studi che illustrano lo stato del nostro Sevizio sanitario: partiamo da qui, per poi parlare delle liste d’attesa e della figura del Gestore.

    37 e 2 - 27-04-2024

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di sabato 27/04/2024

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 27-04-2024

  • PlayStop

    Itaca di sabato 27/04/2024

    Itaca, viaggio nel presente. I giornali, l’attualità, il colloquio con chi ci ascolta. Ogni sabato dalle 8.45 alle 10.30.

    Itaca - 27-04-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 27/04/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 27-04-2024

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 27/04/2024

    La nuova frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalle 23.45. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 26-04-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 26/04/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 26-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 26/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-04-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 26/04/2024

    Psicoradio, la radio della mente Nasce nel 2006, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Bologna e l’associazione Arte e Salute Onlus. Il progetto PSICORADIO è composto da due momenti intrecciati: un corso di formazione per operatori radiofonici rivolto a utenti dei servizi psichiatrici del dipartimento di salute mentale di Bologna e provincia, tenuto da professionisti della comunicazione guidati dalla direttrice della testata, prof. Cristina Lasagni (Università della Svizzera italiana). una testata radiofonica, Psicoradio, regolarmente registrata al tribunale di Bologna, che si occupa dei temi della salute mentale. I programmi di Psicoradio privilegiano i territori della psiche nei suoi incroci con il sociale e la cultura. Tutti gli argomenti – dalla cronaca all’arte – sono guardati da un punto di vista prevalentemente psicologico. Nelle trasmissioni si incrociano vari registri: poetici, informativi, ironici, scientifici, narrativi, autobiografici, assieme alle voci di chi la sofferenza psichica la sta attraversando. l corso di formazione per operatori radiofonici, articolato in tre anni, è tenuto da professionisti della comunicazione, della cultura, dell’arte, della psichiatria. Nel corso si apprendono i saperi classici del “fare radio”: quelli tecnici (registrazione, montaggio, regia); quelli giornalistici (l’intervista, l’inchiesta, ecc); quelli che servono per ideare e costruire una trasmissione, un palinsesto; e ciò che riguarda la programmazione musicale. Oltre ai contenuti prettamente comunicativi il corso aggiunge ambiti “psi”: per esempio, la psichiatria e la psicologia, nelle loro storie ed evoluzioni, ma anche terreni meno conosciuti ma oggi importanti come quelli dell’etnopsichiatria. Nei primi 5 anni di attività Psicoradio ha realizzato più di 220 trasmissioni nazionali, circa 20 trasmissioni per altre testate e 20 trasmissioni in diretta. Ha anche realizzato campagne di sensibilizzazione e comunicazione e convegni su temi cari alla redazione: nel 2008 la ricerca Follia scritta, sulle parole della salute mentale nella stampa nazionale, nel 2010 la campagna Basaglia piace solo in tv?, per la difesa della legge 180 e contro alcuni progetti di legge di modifica e nel 2011 Cronisti della mente, incontro delle radio che trattano la salute mentale.

    Psicoradio - 26-04-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 26/04/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 26-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di venerdì 26/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 26-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 26/04/2024

    1- Striscia di Gaza. Missione quasi impossibile del Cairo. I mediatori egiziani spingono per un accordo tra Hamas e israele sugli ostaggi mentre Netanyahu minaccia di invadere la città di Rafah che ospita oltre un milione di sfollati palestinesi. ( Francesca Albanese Onu) 2-Spagna. Contro la macchina del fango il premier Pedro Sanchez si concede fino a lunedì una pausa di riflessione per decidere su eventuali sue dimissioni. ( Giulio Maria Piantadosi) 3-Cina – Stati Uniti. La missione di Anthony Blinken non è stato un fallimento ma il divario resta importante su tutti i dossier delicati. ( Gabriele Battaglia) 4-Libia, un paese senza stato e dove regna l’impunità. Il reportage da Tripoli di Emanuele Valenti. 5-Ecuador. Ritorno sul referendum che ha dato il via alla militarizzazione del paese per contrastare i cartelli della droga. ( Gianni Beretta, Alfredo Somoza) 6- Il dramma di Gaza irrompe in Euroleague di Basket. La sfida tra Panathinaikos Atene e il Maccabi Tel Aviv sta diventando un caso politico. ( Massimo Alberti)

    Esteri - 26-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di venerdì 26/04/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 26-04-2024

Adesso in diretta