Approfondimenti

Le due vie di uscita di Draghi a Salvini, i nuovi investimenti legati al Recovery Fund e le altre notizie della giornata

Mario Draghi Salari ANSA

Il racconto della giornata di giovedì 7 ottobre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. In un’ora di colloquio il premier Draghi ha spiegato a Salvini che il tempo dei giochetti è finito e che non si usa il governo per fare campagna elettorale. Poco dopo il governo ha presentato una serie di investimenti legati ai soldi europei del Recovery Fund: 9 miliardi per la ricerca, 3 per nuovi asili nido e 500 milioni per la sicurezza delle scuole. Tra i protagonisti dell’inchiesta dei Pandora Papers ci sono anche Roberto Mancini e Gianluca Vialli, ma i due non hanno ancora commentato le rivelazioni uscite su internet. Il premio Nobel per la letteratura è stato assegnato allo scrittore tanzaniano Abdulrazak Gurnah. Il 18 ottobre, in anteprima alla Festa di Roma, verrà presentato il documentario di Filippo Vendemmiati sulla biografia di Franco Grillini. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Le due vie di uscita di Draghi a Salvini

(di Luigi Ambrosio)

Un’ora di colloquio per spiegare a Salvini che il tempo dei giochetti è finito e che non si usa il governo per fare campagna elettorale.
Draghi è stato molto assertivo con il capo leghista: “Sull’attuazione del Pnrr si deve correre, non possiamo più perdere tempo e non dobbiamo più avere dubbi”.
Iniziative come quella di non presentarsi al Consiglio dei Ministri sulla delega fiscale non devono più accadere. I tempi sono stretti. E c’è un’altra, sostanziale, ragione: la politica economica e fiscale è cosa di Palazzo Chigi e del Ministero dell’Economia. Su questo Draghi è irremovibile. Lo aveva spiegato a suo tempo a Letta, quando liquidò in maniera sbrigativa l’ipotesi di aumentare le tasse di successione. Ora, lo spiega, di nuovo, a Salvini.
Draghi sa che Salvini è in grave difficoltà. La sconfitta alle amministrative, una crisi di consensi data dall’incertezza della linea leghista, divisa tra governo e opposizione; il fatto che Salvini sia incapace di fare politica al di fuori della modalità da mobilitazione permanente effettiva, aggressiva, alla Morisi, per intendersi.
Draghi sa che non può schiacciare del tutto il capo leghista, altrimenti lo perderebbe. Quindi oggi gli ha dato due vie di uscita dignitose: un impegno a non aumentare le tasse e un piano di riaperture progressivo, ovviamente “tenendo conto del miglioramento della situazione epidemiologica”.
In entrambi i casi non significa nulla di concreto. Siamo nel campo dell’ovvio, del lapalissiano. Ma a Salvini serve intestarsi qualcosa a uso interno, per cercare di non perdere ancora consensi. Così, su tasse e riaperture deciderà Draghi. Ma Salvini potrà dire: “avete visto? Ho ottenuto un risultato”. E starà bene così a tutti.

500 milioni per la sicurezza delle scuole sono sufficienti?

9 miliardi per la ricerca, 3 per nuovi asili nido e 500 milioni per la sicurezza delle scuole. Oggi il governo ha presentato una serie di investimenti legati ai soldi europei del Recovery Fund. In conferenza stampa Mario Draghi, il Ministro dell’Istruzione Bianchi e quella dell’Università Messa hanno sottolineato la scelta di partire da questo settore nel decidere come spendere i finanziamenti in arrivo. Da capire se gli annunci si concretizzeranno: secondo Legambiente, che pubblica da anni rapporti sull’edilizia scolastica, dal 2014 al 2020 solo un terzo dei progetti previsti su questo tema è stato portato a termine e il 29% dei 40mila istituti italiani ha bisogno di interventi urgenti. Abbiamo chiesto a Vanessa Pallucchi, vicepresidente dell’associazione ecologista, se i 500 milioni promessi sono sufficienti:


 

Anche Mancini e Vialli nell’inchiesta dei Pandora Papers

Sono Roberto Mancini e Gianluca Vialli i protagonisti italiani della seconda puntata dei Pandora Papers, l’inchiesta di un consorzio giornalistico internazionale che svela gli investimenti nei paradisi fiscali di politici e super ricchi di tutto il mondo… Dai documenti pubblicati oggi in rete, Roberto Mancini emerge come azionista di Bastian Asset Holdings, una società con sede nelle sole vergini britanniche, una delle mete più utilizzate da chi non vuole pagare le tasse. La società caraibica di Mancini risulta, tra l’altro, proprietaria di un aereo della Piaggio. 
Dalle carte emerge però che il tecnico azzurro nel 2009 aveva chiesto a una fiduciaria italiana regolarizzare la sua posizione con il Fisco attarverso lo scudo fiscale. 
Un po’ diversa, secondo i Pandora leaks, la situazione di Gianluca Vialli, che da tempo è anche cittadino del Regno Unito. Vialli infatti risulta proprietario di una società off shore, la Crewborn Holdings, anche questa registrata alle Vergini, che gli serviva a gestire una serie di finanziamenti ad attività italiane. Finora né l’allenatore della nazionale né il suo ex compagno di squadra alla Sampdoria hanno voluto commentare le rivelazioni uscite in Internet.

Il salario minimo esce dall’agenda del governo

(di Massimo Alberti)

Mentre il governo si appresta a tagliare le tasse a chi guadagna tra 28 ed i 55 mila euro ed abolire l’Irap, alla maggioranza dei lavoratori che non arriva neppure a 28 mila l’anno rimangono solo i salari da fame.
Anzi: il giornale di Confindustria ci informa, con malcelata soddisfazione, che l’unica norma ipotizzata, che avrebbe portato fuori dalla povertà qualche milione di lavoratori, il salario minimo, è ormai archiviata.
Come mai? Da una parte l’Europa si limiterà ad una raccomandazione, invece che una Direttiva, e non la considera più tra le riforme necessarie ad ottenere i fondi per il recovery plan. Dall’altra, spiega il Sole24ore, essendo un cavallo di battaglia dei 5stelle, dopo la sconfitta alle elezioni, è fuori dall’agenda. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

Abdulrazak Gurnah premio Nobel per la letteratura

Il premio Nobel per la letteratura è stato assegnato allo scrittore tanzaniano Abdulrazak Gurnah. Nato a Zanzibar, nel 1948 vive in Gran Bretagna e scrive in inglese. Nei suoi romanzi racconta dell’Africa, del colonialismo e delle vite dei rifugiati. Le sue prime dichiarazioni, quando gli è stato annunciata la vittoria sono proprio dedicate ai migranti:

In Italia sono stati pubblicati in italiano da Garzanti due dei suoi romanzi: “Paradiso” e “Il disertore”. Ira Rubini ha intervistato la sua traduttrice, Laura Noulian:


 

Il documentario su Franco Grillini alla Festa del Cinema di Roma

(di Barbara Sorrentini)

Verrà presentato il 18 ottobre in anteprima alla Festa di Roma, Let’s Kiss il documentario di Filippo Vendemmiati sulla biografia di Franco Grillini, leader delle lotte per i diritti degli omosessuali.
Se dici Franco Grillini pensi subito alle battaglie per i diritti dei gay e delle lesbiche, ma soprattutto tornano alla mente le primissime lotte in Italia, i primi coming-out, i primi cortei arcobaleno, le piazze animate e liberate. Presto la storia di Franco Grillini, leader del movimento e per anni alla direzione dell’Arci Gay, la vedremo al cinema nel documentario Let’s Kiss, diretto da Filippo Vendemmiati in anteprima il 18 ottobre alla Festa di Roma. Grillini parla di fronte alla telecamera mostrandosi sulla sedia a rotelle e con il deambulatore, affaticato dalla malattia diagnosticata nel 2007. “Ho sistemato il mio archivio, i libri, le mie cose, poi ho capito che non era ancora tempo di morire”, racconta in un momento catturato dal trailer del film. E racconta della sua rivoluzione gentile, come dice il sottotitolo del film, ricordando l’emozione per l’approvazione delle unioni gay, l’11 maggio 2016: “Non stavo bene, mi hanno chiamato dalla piazza dei festeggiamenti, dicendomi ‘se siamo qui è anche grazie a te’. Sono scoppiato in lacrime”.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Gaza è sull’orlo del collasso a causa della fame acuta e della mancanza d’acqua. È l’allarme lanciato dalla Caritas

    In Israele aumentano le critiche al progetto del governo Netnayhu di costruire delle cosidette “città umanitarie” nel sud della striscia, al confine con l’Egitto, dove spostare tutti i palestinesi di Gaza. Oggi l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert li ha definiti “campi di concentramento”. Intanto proseguono incessanti i bombardamenti israelian sulla Striscia , nelle ultime 24 ore sono oltre 100 le vittime. La Caritas oggi ha lanciato un drammatico appello : “siamo vicini al collasso le vite dei palestinesi sono appese ad un filo a causa della fame acuta, della mancanza d’acqua e delle malattie, serve un intervento umanitario urgente”. Danilo Feliciangeli responsabile Caritas per il Medio Oriente.

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    Il grande flop delle case della salute. Solo il 5% è pienamente funzionante. La denuncia del Pd lombardo

    Dovevano essere i presidi con cui ricostruire la sanità sul territorio in Lombardia, ma finora le case di comunità sono state un flop. 216 sono quelle previste entro la scadenza dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che arriverà a giugno 2026. Al momento 140 hanno aperto, ma solo otto in tutta la regione (sei in provincia di Bergamo e due nel varesotto) hanno tutti i requisiti obbligatori previsti dalla legge. In totale sono meno del 6 percento. La denuncia è del gruppo consiliare del Partito democratico lombardo che ha fatto un accesso agli atti alla direzione generale Welfare per ognuna delle case di comunità attive in Lombardia. L’assessorato ha replicato che i numeri diffusi “sono usati in modo difforme dalla realtà. Le rilevazioni mostrano percentuali elevate di attuazione per la maggior parte dei servizi obbligatori”. Per il capogruppo del Pd al Pirellone, Pierfrancesco Majorino, “Regione Lombardia è in colpevole ritardo”.

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