Approfondimenti

Le parole di Cantone sul presunto dossieraggio, il viaggio della Sea Watch 5 verso Ravenna e le altre notizie della giornata

Cantone dossieraggio ANSA

Il racconto della giornata di giovedì 7 marzo 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La vicenda del presunto dossieraggio nata dalla denuncia del ministro Crosetto, che il Procuratore di Perugia Raffaele Cantone oggi ha ringraziato, assume contorni sempre più grandi. Come previsto la Banca Centrale Europea non ha abbassato i tassi d’interesse lasciandoli invariati, e rivisto al ribasso le stime di crescita in Europa. Altri quattro giorni di viaggio, con un cadavere a bordo e senza una cella frigorifera dove metterlo: sono le condizioni in cui sarà costretta a navigare la nave Sea Watch 5. A Taranto sono indagati per inquinamento ambientale e rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro i vertici di Acciaierie d’Italia.

L’audizione del procuratore capo di Perugia Cantone al Copasir

(di Anna Bredice)

Oltre 10mila accessi alle varie banche dati a cui il tenente della Guardia di Finanza Striano poteva accedere. Ancora più impressionante è il numero di file estratti e poi spariti, oltre 3 mila dei quali il Procuratore di Perugia Raffaele Cantone si chiede “che fine hanno fatto quei file, chi li ha in possesso?”. La vicenda nata dalla denuncia del ministro Crosetto, che Cantone ringrazia “perché ha contribuito ad aprire un verminaio” – l’ha definito così il Procuratore di Perugia – assume contorni sempre più grandi, che pone tanti interrogativi “inquietanti”, li definisce, perché è stato sottratto un numero di informazioni destinato secondo Cantone a crescere in modo significativo. L’inquietudine è data da elementi che lo stesso magistrato non esclude. Striano non ha ceduto informazioni ad agenti dei servizi stranieri, ma Cantone non può escludere che altri lo abbiano fatto. E saranno utili a questo proposito le audizioni che sia Cantone che Melillo hanno svolto in maniera secretata oggi al Copasir. L’altro elemento che non esclude è che la regia di tutto questo sia molto più ampia, che Striano non abbia agito da solo e che quindi ci siano dei mandanti. Così tante informazioni, da far dire a Cantone che l’attività del finanziere era svolta in maniera “spasmodica”, per chi e per conto di chi? “Se si tratta di dossieraggio, dice Cantone, non spetta a me dirlo”, almeno non adesso, perché le indagini vanno avanti. Un’inchiesta che rischia di allargarsi invece di andare verso la chiusura. Al momento Cantone non indaga per corruzione, perché finora non sono emersi pagamenti sospetti a favore di Striano e della sua famiglia. La vicenda quindi crea molte preoccupazioni perché ci sono dati sensibili di cui lo stesso mondo politico, tutti i partiti, ma non solo questi, anche il mondo economico non sa in che mani siano in questo momento. Dai membri della commissione che fanno parte della maggioranza sono arrivate domande che ricalcano le accuse che la destra, l’area che finora è stata più colpita da queste informazioni emerse sulla stampa, ha fatto in questi giorni nel tentativo di gettare ombre e critiche sulla magistratura, stampa e opposizione.

La volontà politica di mettere in croce le navi del soccorso civile

Altri quattro giorni di viaggio, con un cadavere a bordo e senza una cella frigorifera dove metterlo. Sono le condizioni in cui sarà costretta a navigare la nave Sea Watch 5 che ieri ha soccorso 51 migranti nel Mediterraneo. Le autorità italiane le hanno assegnato il porto di Ravenna che si trova a 1.500 chilometri di distanza. La guardia costiera, inoltre, si è rifiutata di prendere a bordo il corpo del ragazzo di 17 anni, morto dopo il salvataggio. Le sue condizioni erano apparse subito critiche. L’equipaggio aveva lanciato una richiesta di evacuazione medica per i migranti più gravi, ma l’intervento è arrivato solo 9 ore dopo. Nel frattempo, il giovane è morto e il suo corpo ora rimarrà a bordo della Sea Watch. Questo il racconto di quanto accaduto di Luca Marelli, della ong Sea Watch:

Il Comune di Ravenna garantirà le esequie del giovane migrante: “Lo sentiamo come un dovere nei confronti di tutte le vittime che si scontrano con scelte politiche disumane”, ha detto il sindaco della città Michele De Pascale. Quanto accaduto mostra che c’è una volontà politica di mettere in croce le navi del soccorso civile, dice ai nostri microfoni l’ammiraglio Vittorio Alessandro, ex portavoce della Guardia Costiera:


 

La Bce lascia i tassi invariati al 4,5% e taglia le stime sull’inflazione

(di Massimo Alberti)

Come previsto la Banca Centrale Europea non ha abbassato i tassi d’interesse lasciandoli invariati, e rivisto al ribasso le stime di crescita in Europa. Dalla presidente Lagarde però sono arrivate le prime, timide aperture su un taglio dei tassi durante quest’anno. Mentre le banche però continuano a brindare per i profitti derivati da tassi mantenuti ancora elevati.
Nonostante le stime di crescita al ribasso, nonostante il rallentamento dell’inflazione sia più rapido, la Banca centrale europea ancorata al dogma ideologico del 2% tiene i tassi al 4,5%. Lagarde però apre esplicitamente ad un prossimo taglio ma non dice quando “non aspetteremo il 2%” dice, traguardo però previsto per il 2025. Anche se gli analisti pensano che si dovrà attendere almeno giugno. In un’inflazione generata prima dai costi dell’energia, poi dalla speculazione delle imprese, lo ha scritto la BCE nei suoi stessi documenti, la nuova ossessione di Lagarde e pretesto per non tagliare i tassi è la “pressione dei salari”, di cui certo non si è accorto chi lavora, che rischi di spingere l’inflazione lontano dall’obbiettivo dogma. Nonostante quindi il taglio delle stime sulla crescita del Pil Europeo, lo scenario economico per la BCE non è affatto negativo: ci sarà una ripresa, l’occupazione è ai massimi, nel paradosso che attraversa l’Europa, in particolare l’Italia: tanti occupati, ma poco pagati. Se correntisti, mutuari e lavoratori piangono, brindano i banchieri, con le banche italiane che hanno ridotto i crediti erogati di 80 miliardi mentre registrano una capitalizzazione “in eccesso” di una trentina di miliardi solo tra Unicredit e Intesa Sanpaolo. In pratica le banche tengono ferma una parte delle proprie risorse e la Bce li premia lautamente, sottolinea il professor Alessandro Volpi dell’università di Pisa ed editorialista di Altreconomia. “Mentre l’economia reale è stagnante e servirebbe rianimarla, la Bce fa l’esatto contrario: garantendo i profitti delle grandi banche, che li destinano ai propri grandi azionisti” scrive volpi nella sua analisi su Altreconomia.

Ex Ilva, 2 indagati a Taranto per inquinamento ambientale

(di Massimo Alberti)

A Taranto sono indagati per inquinamento ambientale e rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro i vertici di Acciaierie d’Italia, la società mista stato-Arcelor Mittal che ha gestito l’ex ilva fino al commissariamento di febbraio. Sono indagati l’ex amministratrice delegata Lucia Morselli e l’ex direttore Alessandro Labile. L’indagine riguarda in particolare le emissioni di benzene. La struttura commissariale che si è insediata ha però un altra urgenza: trovare, e subito, i soldi per non chiudere. E può essere, letteralmente, questione di giorni.
Il solitamente ben informato quotidiano economico “Milano Finanza” riporta un indiscrezione: l’ex Ilva ha acciaio per tirare avanti 3 giorni. Fonti della struttura commissariale, sentite da Radio Popolare, non smentiscono. Il problema è che non ci sono soldi non solo per pagare le bollette arretrate, ma anche le materie prime per far funzionare l’acciaieria, già ai minimi con un solo altoforno attivo. Ma le stesse fonti sottolineano che i primi accordi, in particolare coi gruppi Marcegaglia e Metinvest, garantiti dal ministero delle attività produttive oggi Mimit, non fanno rischiare uno stop imminente. Si tratta, sostanzialmente, di alcune centinaia di milioni di euro tra anticipi di pagamento, e dilazioni di pagamento su alcune forniture. Anche per i sindacati il problema si pone sul medio periodo: servono soldi per un funzionamento stabile e duraturo. Il ministro Urso sta girando le proverbiali sette chiese per tirar su quello che viene quantificato in circa 5 miliardi, per ripianare i buchi lasciati da Arcelor Mittal, mentre si cerca un altro socio privato per garantire la continuità produttiva. Il problema è che lo stabilimento, aggravato dalla malagestione, ha continuato e continua ad inquinare. E la procura, un po’ come ai predecessori, ora presenta il conto agli ultimi padroni, quelli portati da Calenda quando era ministro e che hanno lasciato l’acciaieria in agonia. Ex Padroni che per la procura avrebbero ignorato sia le raccomandazioni dell’Agenzia regionale per l’ambiente, sia gli esposti sulle emissioni velenose, sia quelli dei sindacati sulla sicurezza interna. “E’ ora che Morselli paghi per ciò che ha e non ha fatto”, commentano laconici i sindacati.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 22/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 22/04 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 22/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 22/04/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 22/04/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 22-04-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 22/04/2025

    1-La fame si aggrava nella Striscia di Gaza. Da 50 giorni Israele impone un blocco totale sugli aiuti umanitari. ( Martina Festa) 2- “Nessuna pace è possibile senza disarmo “ Papa Francesco un uomo solo di fronte alle multinazionali belliche. ( Danilo de Biasio Fondazine Diritti Umani) 3- “Il lascito di Francesco è una chiesa vicina ai poveri tra i poveri “ Reportage di Marta Facchini da Villa 21 una delle baraccopoli più problematiche di Buenos Aires. 4-Stati unite. Verso la resa dei conti tra Donald Trump e le università americane dopo che Harvard ha fatto causa al governo federale. ( Roberto Festa) 5-Spagna. Nel cinquantesimo anniversario della fine del Franchismo l’estrema destra usa TIK TOK per lanciare la campagna negazionista tra i più giovani ( Giulio Maria Piantadosi) 6-Rubrica Sportiva: A Boston 50 anni fa la prima maratona a sedie a rotelle. Nell’edizione 2025 l’ottava vittoria del campione svizzero Marcel Hugh. ( Luca Parena)

    Esteri - 22-04-2025

  • PlayStop

    Supercar Ratzinger

    quando aderiamo con grande sobrietà al lutto nazionale per la morte di un capo di stato estero, sottoponiamo a Norma De Cavillis alcuni casi civilistici degni di nota e infine ci occupiamo di odonomastica antifascista in un luogo davvero impegnativo: Salò

    Poveri ma belli - 22-04-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 22/04/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 22-04-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 22/04/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 22-04-2025

  • PlayStop

    Max Casacci presenta il terzo episodio del progetto "Eartphonia"

    Oggi a Jack Niccolò Vecchia ha intervistato Max Casacci per raccontare con lui il terzo episodio del suo progetto "Eartphonia", che lo ha portato in Franciacorta per "Through the grapevine, realizzato con i suoni del vino; suoni e rumori catturati nelle cantine dell'azienda vitivinicola Bersi Serlini.

    Clip - 22-04-2025

  • PlayStop

    Moni Ovadia, lo spettacolo "Laudato si'" ispirato all'enciclica di Papa Francesco

    L'enciclica “Laudato si’” di Jorge Mario Bergoglio ebbe grande risonanza nel 2015 per i contenuti e il linguaggio inediti per la comunicazione vaticana. Conteneva infatti un appello molto esplicito alla tutela dell’ambiente, alla luce della pressante emergenza climatica e sociale, oltre ad altre significative considerazioni sulle gravi conseguenze dello sfruttamento intensivo delle risorse del pianeta e sulle disparità delle condizioni sociali in molte parti del mondo. Moni Ovadia ha ispirato all’enciclica un suo recente lavoro teatrale e ha condiviso con noi alcune riflessioni sul Pontefice appena scomparso…

    Clip - 22-04-2025

  • PlayStop

    Playground di martedì 22/04/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 22-04-2025

  • PlayStop

    Jack di martedì 22/04/2025

    Jack è il magazine musicale quotidiano di Radio Popolare: Matteo Villaci vi accompagna tra le ultime novità discografiche e le notizie del giorno, con approfondimenti, interviste e speciali. Senza mai dimenticare la passione per la musica dal vivo, con i nostri imperdibili minilive.

    Jack - 22-04-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 22/04/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 22-04-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 22/04/2025

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali ospite Daniele Ecotti di @io non ho paura del lupo per parlare dello status di protezione a livello europeo e italiano. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 22-04-2025

Adesso in diretta