Approfondimenti

Il ritorno della guerra fredda nelle relazioni internazionali, le votazioni della Camera sul suicidio assistito e le altre notizie della giornata

Vladimir Putin

Il racconto della giornata di giovedì 17 febbraio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dopo un paio di giorni di relativo ottimismo, le dichiarazioni di Russia e Stati Uniti sono tornate a farsi molto aggressive: in queste ore, attorno all’ucraina si sta giocando una partita a scacchi che ha fatto ripiombare l’Europa in un clima da guerra fredda. Hanno appena avuto inizio alla Camera le votazioni sul suicidio assistito. Domani gli studenti torneranno in piazza con cortei in 40 città. I dati dell’osservatorio sul precariato dell’Inps denunciano la tendenza di sostituzione dei contratti a tempo indeterminato con contratti a termine. Ieri si è chiusa la 72esima edizione della Berlinale. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Il mondo è tornato ai tempi della guerra fredda

(di Chawki Senouci)

La popolazione ucraina, già angosciata dalla situazione attuale, vive
giorni di paura perché i media occidentali, citando fonti dell’ intelligenze statunitense, mettono nero su bianco la dato dell’invasione russa
il 15 febbraio e il 16 febbraio. Oggi politico ha avanzato la data del 20 febbraio.
Sul Guardian, le stesse fonti hanno messo le mani avanti: “ se non succede nulla è merito nostro perché stiamo smascherando i piani militari di Mosca”
Il New York Times ha raccontato che nessuno in realtà a Washington è in grado di decifrare le mosse di Putin, ma gli allarmi lanciati da funzionari americani fanno parte della guerra dei nervi, o se vogliamo della seconda guerra fredda dove tutti i colpi sono permessi e dove gli attori principali sono due esperti della materia: in ex agente del Kgb e un Presidente degli Stati Uniti, che fedele al pensiero liberale, divide il mondo in “stati buoni” e “stati cattivi”. Un retaggio del passato, appunto, che in questi anni ha mostrato tutti i suoi limiti. In questo contesto l’ Europa potrebbe giocare un ruolo importante. Grazie alle sue mediazione potrebbe creare un clima di fiducia tra Washington e Mosca. Altrimenti sarà molto difficile tenere sotto controllo la situazione.

Stasera alla Camera iniziano le votazioni sul suicidio assistito

(di Anna Bredice)
Election day. Questa è la soluzione che la Lega e Forza Italia vedono come unica maniera per portare più persone possibili a votare i referendum sulla giustizia: accorparli alle amministrative che in tarda primavera porteranno al voto gli elettori di centinaia di città, tra cui 23 capoluoghi di provincia di cui 4 anche di regione. Appare la soluzione per i promotori, tra cui i radicali, per riuscire a raggiungere il quorum. Gli altri partiti non sentono questa necessità, per ora non chiedono l’election day, che Calderoli della Lega ricorda che dal 2011 consente di accorpare amministrative e referendum nella prima giornata di voto. “Deciderà il governo”, dice Salvini, aggiungendo il risparmio possibile di duecento milioni. Il problema quorum esiste, visto che non sono stati ammessi i due quesiti che avrebbero potuto trainare maggiormente gli elettori, temi che si ritiene più vicini alla vita delle persone e forse quelli sulla giustizia come il Csm ad esempio sono avvertiti come più distanti. Deciderà il governo, dice Salvini e sarà un ulteriore tema di possibile divisione, perché altri partiti della maggioranza questa urgenza del sì ai cinque quesiti non la sentono. Il Pd, ad esempio, – anche se iniziano a farsi sentire gli esponenti di Base riformista che chiedono una posizione più forte e garantista sui temi della giustizia – punta ad approvare al più presto la riforma del Csm in Parlamento, si tratta degli emendamenti presentati dalla ministra Cartabia e approvati dal Consiglio dei ministri pochi giorni fa. Insistono per approvare alle camere le modifiche, una posizione che la Lega e Forza Italia non condividono, anzi Tajani oggi dice: “Non ci sarà per forza un sì ad una brutta legge”. E anche questo è un tema che dividerà la maggioranza e il governo. Draghi che sul referendum non dirà probabilmente nulla, ciò che ha fatto è stato anticipare il più possibile l’approvazione delle proposte della ministra Cartabia, ha capito che il referendum produrrà altre tensioni, oltre a quelle che ci sono già. Ieri notte sono passati gli emendamenti dell’opposizione al decreto mille proroghe, votati quindi anche dalla maggioranza, cosa di cui oggi ha chiesto spiegazioni. E per evitare altri contrasti di questo genere si prepara al Consiglio dei ministri di domani, quello sulle bollette, e per blindare un accordo ha voluto vedere nel tardo pomeriggio di oggi i capi delegazione della maggioranza

Insieme a uno dei referendum sulla giustizia e a quello sull’eutanasia la corte costituzionale ha bocciato quello sulla cannabis legale. Un tema su cui il parlamento ignora da anni le richieste di un intervento, rilanciate nelle ultime ore da organizzazioni come l’Arci e la Cgil. La questione è legata anche allo sfruttamento della cannabis da parte delle mafie. Ai nostri microfoni Leopoldo Grosso, presidente onorario del gruppo Abele, associazione fondata da don Luigi Ciotti.

 

“Basta parole, vogliamo i fatti”. Gli studenti tornano in piazza

(di Massimo Alberti)

Domani tornano in piazza gli studenti con cortei in 40 città. Al centro delle manifestazioni resta la questione dell’esame di maturità e il rapporto tra scuole e aziende.
Basta parole, vogliamo fatti.
Si può riassumere così il senso delle manifestazioni di domani degli studenti, un movimento che si è preso la scena politica dal 21 gennaio, giorno della morte del 18enne Lorenzo Parelli. La prima risposta sono state le cariche della polizia in diverse città, Torino, Milano, Roma, Napoli. Davanti alle richieste di chiarimenti, la ministra dell’interno Lamorgese prima si è giustificata parlando di infiltrati, poi ha parlato di cortocircuito e necessità di dialogo, fino alla circolare allarmista di mercoledì a questure e prefetti.
Le proteste hanno certamente smosso la politica, che ha dovuto esprimersi sui temi posti dagli studenti. Il ministro Bianchi, che da due anni non li aveva mai incontrati nonostante le richieste, li ha ricevuti, ma non ha fatto passi indietro sui due scritti alla maturità, contestati dagli studenti, concedendo solo un diverso punteggio, e delegando agli istituti la decisione sulla materia della seconda prova. Sul rapporto tra scuola e aziende, dopo la seconda morte, a Fermo del 16enne Giuseppe Lenoci, Bianchi ha affermato che “La formazione non può essere un surrogato del lavoro, deve prevalere il rapporto educativo”, la sottosegretaria Floridia che “serve una riflessione sul sistema di alternanza scuola-lavoro e su quello degli stage”. Ma una revisione seria dell’alternanza scuola lavoro e dei meccanismi della formazione professionale non è all’ordine del giorno. Intanto le scuole occupate sono aumentate, insieme alle manifestazioni spontanee. Domani sarà un’altra tappa di quel percorso che ha riportato una generazione a fare politica, e che chiede attenzione e ascolto reali, e di avere un peso nelle scelte che la riguarda, perché parole e risposte burocratiche non le bastano più.

Inps e lavoro 2021, 980mila contratti in più rispetto 2020, ma più dell’80% sono precari

(di Massimo Alberti)

I dati dell’osservatorio sul precariato dell’Inps sul novembre 2021 confermano la tendenza di sostituzione di contratti a tempo indeterminato con contratti a termine, nelle diverse forme. Spiccano due dati: Quello delle cessazioni di contratti a tempo indeterminato, cresciute del 17% negli 11 mesi del 2021 rispetto all’anno prima, e quello delle trasformazioni da tempo determinato a indeterminato, in calo del 4%. Il saldo, al netto delle cessazioni, è di 980mila contratti in più del 2020, in cui però quelli a tempo indeterminato sono solo il 17%. Gli altri sono suddivisi tra contratti stagionali, in somministrazione, di apprendistato, intermittenti, e a termine, con una durata che va da un giorno a pochi mesi. Meno di uno su 100 supera l’anno.

Berlinale 2022, “Alcarras” di Carla Simon ha vinto l’Orso d’Oro

(di Barbara Sorrentini)

Si è conclusa ieri la Berlinale 2022 nel nome delle donne, con i premi più prestigiosi: Orso d’Oro ad “Alcarras” della spagnola Carla Simon in coproduzione con l’Italia e Orso d’Argento a Claire Denis con “Avec amour et achernement”.
“Leonora Addio” di Paolo Taviani, sul trasporto delle ceneri di Pirandello e sul breve racconto “Il chiodo” si aggiudica il Premio Fipresci e da oggi è al cinema.
Esce in Italia anche “Una femmina” il film appena presentato a Berlino di Francesco Costabile. La storia della giovane Rosa, che si ribella alla famiglia appartenente alla ‘ndrangheta è tratta dal libro “Femmine ribelli” di Lirio Abbate, sulle donne che si sono opposte alla ‘ndrangheta. “Una femmina” esce con il divieto ai minori di 14 anni, provvedimento inspiegabile per un film contro la violenza sulle donne e contro la mafia. Come spiega il regista Francesco Costabile al microfono di Radio Popolare

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

In parlamento stamattina è stato bocciato un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che chiedeva di eliminare il green pass dal 31 marzo, quando scadrà lo stato d’emergenza. Ha votato contro anche la Lega, nonostante anche oggi a livello di dichiarazioni si sia detta a favore della cancellazione. Sempre oggi il sottosegretario alla sanità Andrea Costa ha annunciato che dal 10 marzo si potrà tornare a bere e mangiare in locali come cinema, teatri e sale da concerto. In generale la direzione resta quella di un allentamento delle restrizioni. Oggi in Italia sono stati comunicati quasi 58mila contagi con 320 morti. Stabile il tasso di tamponi positivi, al 10,7%. Ancora in calo le persone ricoverate. La fondazione Gimbe ha diffuso il suo rapporto settimanale, che sottolinea come dopo infezioni e ricoveri anche i decessi abbiano iniziato a diminuire. Per quanto riguarda i vaccini oggi l’agenzia europea del farmaco ha detto che al momento non ci sono dati per consigliare una quarta dose. Il 25 febbraio l’agenzia italiana del farmaco esaminerà l’ipotesi di un nuovo booster per le persone più fragili dal punto di vista sanitario.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR giovedì 28/03 18:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 28-03-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 28/03/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 28-03-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 28/03/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 28-03-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di giovedì 28/03/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 28-03-2024

  • PlayStop

    Playground di giovedì 28/03/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 28-03-2024

  • PlayStop

    Sapore Indie 25 - 28/03/2024

    1. Water Tanks - I Hate My Village 2. Y.A.A.M. - Marie Davidson 3. Life Starts Tomorrow - A Toys Orchestra 4. Opus - Lightning Bug 5. Disposition - Sam Akpro 6. Light - Maria Chiara Argirò 7. Ask Me Now - Mewn 8. La nostra Prova di Danza - Lamante 9. Over When It’s Over - Lucy Rose 10. Ma Tau Wai Road - Bolis Pupul

    Sapore Indie - 28-03-2024

  • PlayStop

    Jack di giovedì 28/03/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 28-03-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 28/03/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Giovanni Leghissa, Massimo Filippi e Bianca Nogara Notarianni per parlare dell'ultimo numero della rivista @Aut Aut Filosofia, edito da @Il Saggiatore, dedicato a La filosofia davanti al massacro degli animali, ma anche fi Flaco il gufo reale di New York e delle cause della sua morte e scopriamo che Giovanni voleva essere gatto.

    Considera l’armadillo - 28-03-2024

  • PlayStop

    Tre piedi su quattro nella fossa

    quando da veri matusa discorriamo di pensioni con i giovini Yana e Amir, ci connettiamo con il Bello Notizie edizione Papere Giganti, assoldiamo l'illustre Dindini della Cedola come terzo Destiny Boy e ci colleghiamo col mercante di diamanti Silvio di ritorno da Mumbay

    Poveri ma belli - 28-03-2024

  • PlayStop

    Cult di giovedì 28/03/2024

    Oggi a Cult: Lucia Ronchetti illustra la Biennale Musica 2024; Leonarda Saffi illustra Teatro Munari di Milano l'anteprima dello spettacolo di danza contemporanea "InFesta"; Antonio Albanese e Virginia Raffaele nel film "Un mondo a parte", girato nelle montagne abruzzesi; la rubrica di lirica di Giovanni Chiodi...

    Cult - 28-03-2024

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 28/03/2024

    Quando le povertà dei padri e delle madri ricadono sui figli e sulle figlie. In Italia il titolo di studio dei genitori condiziona le opportunità di di vita dei minori. La povertà educativa è diventata di fatto ereditaria. Sono gli ultimi dati dell’Istat a raccontare questa ingiustizia. Il 34% dei figli di genitori con un titolo di studio inferiore o uguale alla licenza media vive in condizione di “deprivazione materiale e sociale”. La percentuale crolla al 3% se i genitori sono laureati. L'ereditarietà della povertà educativa è anche un tradimento di un principio fondante della Repubblica. L’articolo 3 della nostra Costituzione, la seconda parte, assegna un compito preciso allo stato, e cioè quello di “rimuovere gli ostacoli” che limitano di fatto l’uguaglianza tra i cittadini. Un compito evidentemente non svolto, vista la permanenza della disuguaglianza. Pubblica ha ospitato oggi la sociologa Chiara Saraceno.

    Pubblica - 28-03-2024

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 28/03/2024

    25 aprile: l'appello del Manifesto per una "giornata nazionale a Milano". La vostra opinione. Condotto da Massimo Bacchetta

    Tutto scorre - 28-03-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di giovedì 28/03/2024

    Cosa chiedono (e come) gli studenti che stanno protestando nelle Università italiane per la Palestina (e che sono diventati il nemico pubblico numero uno leggendo alcuni organi di stampa), ce lo spiegano tre di loro: Camilla Piredda, coordinatrice nazionale Unione degli universitari, Barbara Morandi coordinatrice di Link studenti indipendenti e Olivia di Progetto Palestina, collettivo dell'università di Torino. Massimo Alberti ci spiega i dati sulla povertà, mai così alti, le nuove povertà al Nord, il disinteresse del governo (tanto non votano). Antonio Verona, responsabile mercato del lavoro della CGIL di Milano, spiega come un terzo dei lavoratori della città metropolitana sia povero (il lavoro c'è ma non basta a mantenersi e sempre più giovani lo rifiutano). Misha Maslennikov di Oxfam, rilancia la campagna Tax The Rich (firmate anche voi!) e promuove un sondaggio per capire quanto sia vicino o lontano il governo dai vostri bisogni. Cosa farete il 25 aprile? Noi come sempre saremo in piazza e stavolta con l'appello de Il manifesto speriamo di essere ancora di più, Lorenza Ghidini racconta la nostra adesione all'appello e Alessandro Braga riprende le posizioni di Cgil e Anpi.

    Giorni Migliori – Intro - 28-03-2024

  • PlayStop

    MICHELE SANCISI - WALTER 100%

    MICHELE SANCISI - WALTER 100% - presentato da Barbara Sorrentini

    Note dell’autore - 28-03-2024

Adesso in diretta