Approfondimenti

L’aereo precipitato a San Donato, il voto di Berlusconi, l’anniversario di Lampedusa e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 3 ottobre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Incidente aereo a Milano: si è schiantato un aereo turistico su un edificio vuoto a pochi metri dalla metropolitana di San Donato. Sono morte tutte e otto le persone a bordo. Berlusconi torna alle urne e con una frase seppellisce il candidato del centrodestra a Milano Luca Bernardo: “Candidati scelti male”. Le urne restano aperte fino alle 23, e si vota anche domani. A Lampedusa le commemorazioni per la strage in cui annegarono 386 persone. Pandora Papers: migliaia di conti offshore sono stati smascherati da una nuova inchiesta globale del consorzio Icij. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Le testimonianze: “L’aereo è caduto in picchiata, era in fiamme”

Lo schianto è avvenuto attorno alle 13.10, pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Linate, che dista una manciata di chilometri da San Donato. L’impatto contro la palazzina è stato violentissimo. I testimoni, li sentiremo, raccontano di un aereo in caduta libera, qualcuno dice di aver visto uscire del fuoco del velivolo prima dello schianto. La palazzina su cui è caduto l’aereo è il nuovo deposito degli autobus di San Donato, in ristrutturazione. “Non c’era dentro nessuno, ma domani mattina ci sarebbero stati gli operai” ha spiegato il direttore dei lavori. Questo edificio si trova a lato del piazzale dove girano gli autobus, sopra la fermata della metropolitana e di fianco a due grossi parcheggi multipiano. Una zona molto affollata in settimana. Sul posto è arrivata la procuratrice aggiunta di Milano Tiziana Siciliano che ha detto che verrà aperto un fascicolo per disastro colposo. Dall’aereo non sarebbe arrivato alcun segnale di allarme ma la torre di controllo aveva registrato un’anomalia. Sentiamo la procuratrice Tiziana Siciliano

Di impatto violentissimo hanno parlato anche i vigili del fuoco che hanno prestato anche il primo soccorso nella speranza, vana, di trovare superstiti

Cosa potrebbe essere successo, quali le cause della caduta. Troppo presto per dirlo al momento. Avete sentito la cautela della procuratrici Tiziana Siciliano.
Noi vi facciamo sentire due testimonianze. La prima di un signore, fermo alla fermata dell’autobus, che dice di aver visto del fuoco uscire dall’aereo prima dello schianto

Questa la seconda testimonianza, un ragazzo anche lui fermo ad aspettare l’autobus, che racconta proprio della rapidità dello schianto, l’aereo in picchiata

Le vittime sono tutte straniere, c’era anche un bambino. Il proprietario del velivolo è considerato uno degli uomini più ricchi della Romania, si chiama Dan Petrescu. Era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo paese. Tra le vittime suo figlio di 30 anni e sua moglie. Con loro altre 5 persone ancora da identificare. A Olbia vive la madre dell’immobiliarista. L’aereo era un monoplano Polatus Pc-12 acquistato nel 2015.

Berlusconi vota e seppellisce Bernardo

(di Alessandro Braga)

A urne aperte, appena dopo aver votato, Silvio Berlusconi la butta lì, quasi per caso, rompendo il silenzio elettorale: “I candidati sindaci sono quelli che vengono fuori dalle scelte di questo o quel leader di partito, invece che da scelte democratiche, quindi forse la prossima volta bisognerà cambiare sistema”. Una frase, due colpi andati a segno, a Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Il leader di Forza Italia rivendica il suo ruolo, presente, ma soprattutto futuro nel centrodestra. E se finge di non essere interessato al Quirinale, nascondendosi dietro un istituzionalissimo “fino a quando c’è un presidente della Repubblica che onora il suo ruolo è meglio non parlarne”, parla, eccome, del suo ruolo politico all’interno della coalizione di centrodestra. Già dalla prossima settimana tornerà a Roma, e si riprenderà il suo ruolo. Perché, dice, il centrodestra lo ha creato lui, e quindi Forza Italia dovrà essere cuore e la mente della futura federazione. Che, sostiene, dovrà tener dentro anche Fratelli d’Italia, per essere la più larga possibile. Ma sempre con un afflato moderato. Stoppando quindi qualsiasi tentazione populista. Salvini e Meloni sono avvisati, anche se le urne non saranno sicuramente benevole per Berlusconi, ma nemmeno per gli altri due molto probabilmente.

Il tramonto di Raggi e dei Cinque Stelle a Roma

(di Luigi Ambrosio)

Oggi Virginia Raggi ci ha messo un po’ a uscire dalla cabina elettorale dopo aver votato perché non riusciva a piegare la scheda elettorale. Poi ha commentato:
“scusate ma non è facilissimo”. Quasi un lapsus. Non è stato facilissimo per Raggi e il Movimento 5 Stelle amministrare Roma in questi cinque anni. Roma verrà ricordata come la grande occasione perduta del Movimento. Quando la conquistarono 5 anni fa, a sorpresa e con percentuali altissime nelle borgate, dopo il suicidio del Pd con il caso Ignazio Marino che fu destituito dal notaio dagli stessi consiglieri del suo partito, dopo l’inchiesta Mafia Capitale, Roma avrebbe potuto essere un formidabile volano per i grillini. E’ finita con la città invasa dai cinghiali e dai rifiuti. Ora le cose per Raggi sono davvero difficili, venerdi scorso alla festa di chiusura della campagna elettorale c’erano poche centinaia di persone, ad applaudire perplesse un cantante che cantava “Roma Capoccia” con un accento che ha fatto aggrottare qualche sopracciglio, con un ex comico del Bagaglino che per far ridere si è esibito nella solita battuta sul prenderlo in quel posto che ha suscitato applausi perplessi, con Pecoraro Scanio che cercava di rilanciare la sua carriera, e con Beppe Grillo al telefono che ha detto “Virginia non ti preoccupare se perdi, la tua carriera politica continua nel direttivo”. E lei a protestare inutilmente.Il sogno grillino a Roma sembra tramontato. Conte si è fatto vedere con Raggi ma il neo leader in giacca cravatta e fazzoletto nel taschino fa come se queste elezioni siano perse, a Roma e ovunque tranne dove è alleato col Pd. E il progetto è quello, l’alleanza col Partito Democratico. Progetto che non piace a tutti, né nel Movimento né nel Pd. Per questo lui sta cercando di dare ai 5 Stelle l’immagine di partito moderato, incentrato su di lui, rinunciando ai più radicali ma cercando così di poter costruire una alleanza di centrosinistra di fatto normalizzata. In uno scenario del genere, le anomalie come la Roma che elesse Virginia Raggi non hanno più molto spazio. Nel bene e nel male.

Lampedusa in prima linea, oggi come otto anni fa

Il 3 ottobre sono 8 anni dalla strage di migranti a Lampedusa. 386 persone annegarono a poche miglia dalle costo dell’isola siciliana. Oggi è la giornata della memoria e dell’accoglienza, istituita per ricordare quella tragedia, una delle più gravi di sempre. Ci sono state le commemorazioni sull’isola, con il lancio di una corona di gior nel Mediterraneo e la messa. Ma in queste ore, in questi giorni, continuano gli sbarchi e anche i naufragi: l’ultimo di cui si ha notizia – perché spesso non si sa nemmeno – è avvenuto ieri sera davanti alle coste della Libia: 40 persone sono considerate disperse. Allora, nel 2013, si disse: mai più. Ma oggi purtoppo possiamo dire che le cose non sono cambiate. A Lampedusa abbiamo raggiunto la portavoce dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati, Unhcr, Carlotta Sami

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 2.968 nuovi casi e 33 morti a causa del coronavirus. Si legge nel bollettino quotidiano sulla diffusione del virus emanato dal ministero della Salute. I tamponi eseguiti sono stati 285.960, il tasso di positività è all’1,03%. Ieri i nuovi contagi erano 3.312, 25 i decessi.Sono 431 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, in calo di uno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 21 (ieri erano 27). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.991, ovvero 66 meno di ieri.Gli attualmente positivi al Covid sono 92.967, con un calo di 218 nelle ultime 24 ore. Dall’inizio della pandemia i casi sono 4.682.034, i morti 131.031. I dimessi e i guariti sono invece 4.458.036, con un incremento di 2.716 rispetto a ieri.

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    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

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    Gaza è sull’orlo del collasso a causa della fame acuta e della mancanza d’acqua. È l’allarme lanciato dalla Caritas

    In Israele aumentano le critiche al progetto del governo Netnayhu di costruire delle cosidette “città umanitarie” nel sud della striscia, al confine con l’Egitto, dove spostare tutti i palestinesi di Gaza. Oggi l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert li ha definiti “campi di concentramento”. Intanto proseguono incessanti i bombardamenti israelian sulla Striscia , nelle ultime 24 ore sono oltre 100 le vittime. La Caritas oggi ha lanciato un drammatico appello : “siamo vicini al collasso le vite dei palestinesi sono appese ad un filo a causa della fame acuta, della mancanza d’acqua e delle malattie, serve un intervento umanitario urgente”. Danilo Feliciangeli responsabile Caritas per il Medio Oriente.

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    Il grande flop delle case della salute. Solo il 5% è pienamente funzionante. La denuncia del Pd lombardo

    Dovevano essere i presidi con cui ricostruire la sanità sul territorio in Lombardia, ma finora le case di comunità sono state un flop. 216 sono quelle previste entro la scadenza dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che arriverà a giugno 2026. Al momento 140 hanno aperto, ma solo otto in tutta la regione (sei in provincia di Bergamo e due nel varesotto) hanno tutti i requisiti obbligatori previsti dalla legge. In totale sono meno del 6 percento. La denuncia è del gruppo consiliare del Partito democratico lombardo che ha fatto un accesso agli atti alla direzione generale Welfare per ognuna delle case di comunità attive in Lombardia. L’assessorato ha replicato che i numeri diffusi “sono usati in modo difforme dalla realtà. Le rilevazioni mostrano percentuali elevate di attuazione per la maggior parte dei servizi obbligatori”. Per il capogruppo del Pd al Pirellone, Pierfrancesco Majorino, “Regione Lombardia è in colpevole ritardo”.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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