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La posta in gioco delle amministrative, l’assalto alle farmacie per i Green Pass e le altre notizie della giornata

ballottaggio roma ANSA

Il racconto della giornata di domenica 17 ottobre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. È il giorno dei ballottaggi e la partita politica più importante si gioca a Torino e Roma, dove il PD cerca di riprendersi le due città. La risposta della piazza all’assalto squadrista alla CGIL c’è stata, ma ora il governo e la politica devono dare risposte concrete al popolo che scende in piazza per rivendicare i propri diritti con ferma determinazione. A Trieste, intanto, la protesta contro il Green Pass prosegue con un presidio al varco 4, coordinato dal movimento No Green Pass triestino. La pandemia ha creato in Italia un milione di poveri assoluti in più: lo dice il nuovo rapporto della Caritas presentato oggi in occasione della Giornata Mondiale della lotta alla povertà. Il film basato sulla storia vera di Oscar Camps, fondatore di Open Arms, ha debuttato alla Festa del Cinema di Roma. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

La posta in gioco delle amministrative

(di Luigi Ambrosio)

Ballottaggi importanti non solo a Roma, soprattutto per la Lega, pensiamo a Latina dove è scoppiato il caso Durigon o a Varese dove per la seconda volta consecutiva Salvini potrebbe perdere in quella che fu la “capitale” del leghismo.
Ma ovviamente la partita politica più importante si gioca a Torino e Roma. Il PD cerca di riprendersi le due città, e sarebbe una rivincita sul Movimento Cinque Stelle che cinque anni fa sembrava invincibile e oggi è perdente e dilaniato dalle lotte interne. Un cinque stelle che il Pd vorrebbe indebolito ulteriormente per trattare poi da una posizione di forza per le future alleanze. Ma non c’è solo questo. Roma in particolare è il luogo dove Meloni si gioca tutto per evitare di uscire male da questo giro di amministrative, dopo mesi in cui il suo personaggio era stato lanciato come nuovo leader pronto a governare il Paese. Gli ammiccamenti ai no vax, l’appoggio ai no green pass, la polemica con Draghi sulla gestione della pandemia non le hanno dato i risultati che immaginava fino ad ora e Roma è cruciale. Per questo la manifestazione di ieri della Cgil non l’hanno presa benissimo dalle parti di Michetti. Del resto il candidato meloniano è un problema. Le sue gaffes, presenti e passate, sono un macigno. Quella sui soccorritori neri a Rigopiano. Quelle sulla Shoah. Meloni si deve essere accorta di avere sbagliato cavallo, come Salvini a Milano con Bernardo. Ma spera proprio nelle divisioni dei 5 Stelle. Raggi vorrebbe scalzare Conte, e cosa ci sarebbe di meglio che una sconfitta di Gualtieri, il candidato del PD a cui Conte ha dato nei fatti il suo appoggio?

Affluenza in netto calo in 30 dei 63 comuni dove sono in corso i ballottaggi per l’elezione del sindaco fino a domani alle 15. 27,4% rispetto a 32,5 di quindici giorni fa. A Torino la riduzione è del 4%, da 29,6 di due domenica fa a 25,2. Un calo che a visto a Roma particolari diminuzioni nei quartieri periferici, che cinque anni fa votarono per la sindaca Virginia Raggi e il Movimento Cinque Stelle.


A Corviale le elezioni non ci sono

(di Luigi Ambrosio)

A Corviale le elezioni non ci sono. Nessuno al serpentone di un chilometro in cemento armato sembra sapere nemmeno dove stia il seggio elettorale. Neanche alla sede della Polizia Locale sanno spiegarlo.
“Forse alla parrocchia”, la butta lì un uomo.
“Noi non votiamo”, dicono quasi tutti.
Non c’è rabbia, le risposte sono gentili. C’è non il non crederci.
Il seggio elettorale in effetti esiste, ma sta a grande distanza, fuori dal reticolo di vie che separano Corviale dalla città.
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Governo e politica devono rispondere all’abbraccio collettivo al sindacato

(di Alessandro Braga)

Se la giornata di ieri doveva essere una risposta all’assalto squadrista della scorsa settimana, beh, obiettivo raggiunto. La risposta c’è stata, forte e chiara. Una risposta di popolo. Di democrazia versus arroganza. Di condivisione contro egoismo. Ma non si è fermata qui. La giornata di ieri ha detto anche che c’è altro. Che c’è un popolo che non urla, che non scende in piazza per egoismi personali ma per rivendicare i propri diritti, con ferma determinazione. I diritti sono quelli elencati dal palco dal segretario della Cgil Maurizio Landini. L’antifascismo e il lavoro, certo. Ma anche il reddito, che deve esserci, garantito per tutti. Così come la stabilità lavorativa, in un mondo di precarietà imperante. O ancora, la lotta alle delocalizzazioni, portate a termine da multinazionali che fanno ciò che vogliono e come vogliono, se non si trovano davanti l’ostinazione di lavoratori e lavoratrici. E ancora, una vera lotta alla piaga delle morti sul lavoro, una strage continua, che non conosce pausa o giorni di stop. Questioni concrete, che Maurizio Landini ha messo una in fila all’altra. Questioni che, oltre ad essere concrete, necessitano di risposte concrete. Dal governo, dalla politica. Altrimenti, la giornata di ieri resterà una bellissima giornata. Conclusa con un abbraccio collettivo al sindacato colpito al cuore, ma che resterà, solamente, un abbraccio collettivo.

L’assalto alle farmacie per i Green Pass senza vaccinarsi

La domenica dell’assalto alle farmacie. Code e ressa in tutte le città per avere il Green Pass senza vaccinarsi. Più di mezzo milione di persone hanno fatto il test antigenico ieri, oggi lunghe file davanti ai pochi presidi aperti, a Torino è dovuta intervenire la polizia -, situazione molto critica anche in Veneto.
Caos che in queste ore sta riguardando anche Milano. Le voci dei farmacisti di turno raccolte oggi da Raffaella Tallarico:


 

Il 2020 è stato l’anno dei “nuovi poveri”

La pandemia ha creato in Italia un milione di poveri assoluti in più. Lo dice il nuovo rapporto della Caritas, presentato oggi in occasione della Giornata Mondiale della lotta alla povertà che si celebra oggi. I dati confermano che il 2020 è stato l’anno dei “nuovi poveri” cioè persone cadute in povertà negli ultimi 12 mesi anche a causa della pandemia: più 44%. Giovani, coppie, minori, italiani e stranieri: questi i nuovi volti di chi si rivolge ai centri di ascolto Caritas. Solo pochi di loro, uno su cinque ha il Reddito di Cittadinaza “ il futuro delle politiche contro la povertà nel nostro paese è oggi legato più che mai al buon funzionamento del Reddito di cittadinanza” questo quanto si legge nelle conclusioni del rapporto. Un messaggio alla politica che nelle prossime settimane dovrebbe modificarlo, con una parte della maggioranza la Lega e non solo, che ha già tentato nei giorni scorso di affossarlo. Roberto Rossini, portavoce del gruppo di lavoro Alleanza contro la povertà:


 

La protesta al porto di Trieste passa in mano al movimento No Green Pass

Al porto di Trieste prosegue la protesta contro il Green Pass con un presidio al varco 4. La novità rispetto a venerdì scorso quando è partito il blocco è che da ieri sera il numero di portuali che sta partecipando è diminuito drasticamente ed è passato tutto in mano al movimento No Green Pass triestino che sta chiamando a raccolta anche militanti No Pass dal resto d’Italia. Il Coordinamento dei portuali ieri sera si è spaccato sulla proposta di interrompere la protesta, tanto che il portavoce Stefano Puzzaer si è dimesso proprio perché aveva tentato di fermare lo sciopero. Ci racconta qual’è la situazione in queste ore al porto di Trieste Diego D’Amelio, giornalista del Piccolo di Trieste:


 

Mediterraneo, il film sulla storia del fondatore di Open Arms debutta alla Festa di Roma

(di Barbara Sorrentini)

In originale si intitola “Mediterraneo”, come il film di Salvatores che aveva vinto l’Oscar, ma in Italia uscirà così: “Open Arms – La legge del mare”. Il film basato sulla storia vera di Oscar Camps, fondatore di Open Arms, è passato un po’ in sordina alla Festa del Cinema di Roma. Diretto da Marcel Barrena, il film ricostruisce i salvataggi in mare al largo di Lesbo, a partire dal ritrovamento sulla spiaggia del corpo esanime del piccolo Alan Kurdi, con quell’immagine drammatica che ha fatto il giro del mondo. Era il 2015, data in cui Camps, già esperto di salvataggi in mare, decide di lasciare Barcellona, di formare una squadra di volontari e andare sulle coste del Mediterraneo per accogliere sulla sua barca i migranti che stavano annegando in mare. Oscar Camps, che ha collaborato alla realizzazione del film anche aiutando l’attore che lo interpreta Eduard Fernandez, era a Roma a presentare il film. “Salvare vite umane è diventato un reato, la politica ha strumentalizzato l’azione dei soccorsi” ha dichiarato Camps, spiegando che “Mediterraneo” in Spagna è stato boicottato dall’estrema destra. Vedremo in Italia, dove accadono ingiustizie come quella che ha subito Mimmo Lucano.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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