Approfondimenti

Quando la sinistra era tanto amata

Eravamo Tanto Amati

“Eravamo tanto amati”. Un titolo che dice ‘cosa è stata’ la sinistra in Italia nel passato e cosa fatica a essere oggi. Il titolo di un libro e di un documentario a cura di Domenico Guarino di Controradio, Andrea Marotta, Andrea Lattanzi. Ce ne parla lo stesso Domenico Guarino.

La storia della sinistra in Italia negli ultimi trent’anni (circa) è come una specie di ottovolante. Una giostra – impazzita direbbe qualcuno – fatta di molti bassi e qualche alto, con non poche sterzate e repentini cambi di prospettiva. Un grande gioco dell’oca in cui alla fine siamo tornati al punto di partenza: alle elezioni del marzo 2018, il PD ottiene infatti circa 8 milioni di voti, quasi gli stessi raggiunti dal PDS nel 1992 al suo debutto dopo il sofferto scioglimento del PCI.

La coincidenza descrive esattamente lo smarrimento di una prospettiva politica, quella della sinistra italiana che, dopo aver segnato pagine importanti della storia della nostra Repubblica, si trova oggi ad affrontare una pesantissima crisi di identità, e la necessità di una rifondazione radicale nei contenuti e nelle istanze concrete. Esattamente come accadde 30 anni fa dopo la caduta del muro di Berlino ed il crollo dei regimi comunisti nel’Europa dell’Est.

Eravamo Tanto Amati” indaga la storia di questi ultimi 30 anni attraverso 24 interviste a politici, imprenditori, semplici militanti, artisti, intellettuali.

Il focus del progetto (che si articola in un libro e in un documentario) è sulla ‘Rossa’ Toscana, una regione baluardo del PCI in passato, dei suoi eredi ancora oggi, alle cui latitudini sono state scritte pagine importanti della storia politica del nostro Paese, soprattutto negli ultimi 30 anni. Perché è stata spesso antesignana di scenari che poi si sono imposti sul palcoscenico nazionale (un esempio per tutti, Toscana Democratica, che da alleanza elettorale delle forze di centrosinistra anticipa la formazione del Partito Democratico), sia perché, a quasi trent’anni dalla ‘Svolta’ della Bolognina, quando il più grande partito comunista d’Europa decise di cambiare nome, e per molti anche ‘ragione sociale’, la Toscana rimane l’unica regione in cui gli eredi di quella tradizione, nata proprio a Livorno nel 1921, vincono e conservano una certa qual egemonia territoriale. Senza dimenticare che è toscano quel Matteo Renzi che, a seconda delle valutazioni, è sentito come l’erede naturale di quella Svolta, o come un usurpatore che ha definitivamente cancellato la storia del PcI dalla politica italiana.

Cosa è accaduto in questi anni che ha condotto agli esiti attuali? La svolta lanciata nel 1989, all’indomani della caduta del Muro di Berlino, ha tradito le aspettative? È possibile per una forza di sinistra riconquistare quel consenso che il PCI (il partito ‘tanto amato’ come recita non senza qualche forzatura provocatoria il titolo) aveva? Sono queste le domande che gli autori pongono ai loro intervistati, tra i quali lo stesso Achille Occhetto, autore della ‘Svolta’, Fabio Mussi, Rosa Maria Di Giorgi, Fabio Picchi, Alessandro Benvenuti, il presidente della Regione Enrico Rossi e il sindaco pentasetellato di Livorno, Filippo Nogarin.

Eravamo Tanto amati non è un libro di nostalgici. Né una presa d’atto dell’esistente. Si tratta di un’analisi giornalistica a più voci che vuole indagare il presente per capire il futuro.

La crisi del PD, e delle altre forze derivate dall’esplosione del PCI negli anni (da Rifondazione Comunista a SeL, da Sinistra Arcobaleno fino a LeU e Potere al Popolo), sancita dalle tornate elettorali degli ultimi dieci anni, diventa lo specchio di una radicale trasformazione degli assetti politici nel nostro Paese. E allora la domanda è se sia possibile per una forza politica – una qualsiasi forza politica – raccogliere quell’eredità del PCI, a cominciare non solo dalla parte forse più attuale del patrimonio ideologico (per esempio il sostegno alle fasce deboli, l’attenzione al mondo del lavoro, l’interclassismo, l’abilità di coniugare il governo delle cose concrete con una tensione ideale alta e, in qualche modo, utopistica) ma soprattutto di un elemento che oggi, nel dibattito complessivo, latita a qualsiasi livello: la capacità di suscitare il rispetto. Quello che il PCI si vedeva riconosciuto, primi tra tutti, dai suoi avversari.

Eravamo Tanto Amati
Foto dal profilo FB di Eravamo Tanto Amati https://www.facebook.com/eravamotantoamati/
  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 03/07 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 03-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 03/07 09:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 03-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 03/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 01/07/2025 delle 19:46

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    È morta Patrizia Arnaboldi. Femminista, militante comunista, è stata tra le fondatrici di Radio Popolare

    È morta Patrizia Arnaboldi. Aveva 78 anni. Storica militante comunista, protagonista del femminismo a Milano e del movimento studentesco, negli anni Ottanta è stata deputata per Democrazia Proletaria. Legata a Rifondazione Comunista, negli ultimi anni ha partecipato a molte battaglie a difesa della città. Una delle ultime, quella legata agli alberi di piazzale Baiamonti. Patrizia Arnaboldi, 50 anni fa, è stata anche una delle firmatarie, davanti al notaio, dell’atto di nascita di Radio Popolare. Ecco il ricordo di Matteo Prencipe, segretario lombardo di Rifondazione Comunista, e di Basilio Rizzo, storico consigliere comunale milanese.

    Clip - 03-07-2025

  • PlayStop

    Fa troppo caldo: scioperano i lavoratori della Emmegi, che costruisce condizionatori a Cassano d’Adda

    Troppo caldo, lavoratori in sciopero. 36 gradi nel capannone dove si producono componenti per i condizionatori. Il paradosso è che, in quella ditta, si producono scambiatori di calore, componente fondamentale per gli impianti di climatizzazione. Che però, nei capannoni della Emmegi di Cassano d’Adda, non ci sono. La conseguenza, temperature roventi, che superano i 36 gradi, e condizioni di lavoro inaccettabili. Per questo lavoratori e lavoratrici stanno scioperando, per ottenere almeno un po’ di refrigerio, che però al momento viene negato dalla proprietà, che anzi ha incaricato un consulente per farsi dire che “la temperatura è acettabile”. Maurizio Iafreni è Rsu Fiom alla Emmegi e responsabile della sicurezza: (foto Fiom Cgil)

    Clip - 03-07-2025

  • PlayStop

    Summertime di giovedì 03/07/2025

    Summertime è il nostro “contenitore” per l’informazione delle mattine estive. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione.

    Summertime - 03-07-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di giovedì 03/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 03-07-2025

  • PlayStop

    Canzoni di mercoledì 02/07/2025

    Canzoni vuole essere un programma sulla musica italiana cantautorale e non, aperta soprattutto a quelle realtà, già molto note a un pubblico attento e in qualche modo di culto, che però faticano ad avere uno spettro di ascolto più ampio. Sono in genere gruppi, ma anche singoli artisti che sanno giocare molto bene sulla parola e costruiscono testi intelligenti e molto piacevoli da ascoltare. Il programma prevede molte ospitate in cui si ascolteranno i loro repertori, ma anche quelle musiche che li hanno influenzati creando così un ampio cerchio di ascolto. Dal 2 luglio al 3 settembre 2025 dalle ore 23.00 alle ore 24.00. Per coloro che non tirano tardi la sera sarà possibile ascoltare il programma in podcast già dal mattino successivo.

    Canzoni - 02-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 02/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 02-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di mercoledì 02/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 02-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 02/07/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 02-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 2/7/25 - Ricky Gianco

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi e dedicato al mondo dei vinili. Oggi è di scena Ricky Gianco: cantante, chitarrista e compositore, ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 col primo nucleo dei Dik Dik, collaborando poi coi Ribelli e coi Quelli (in seguito diventati PFM), nonché con artisti come Tenco e Jannacci. Negli anni ’70, Ricky porta avanti alcuni progetti musicali (e in seguito teatrali) con il cantautore Gianfranco Manfredi, e parallelamente fonda come discografico la Intingo e La Ultima Spiaggia. Complessivamente ha inciso oltre 20 album come solista. Sul palco si è esibito assieme al musicista Stefano Covri.

    A tempo di parola - 02-07-2025

Adesso in diretta