Approfondimenti

Piano Quartieri: Milano ripensata per chi la vive

Se è vero che le città sono di chi le abita, spesso è anche vero che i piani urbani non corrispondono alle esigenze dei cittadini. Proprio per questa ragione, a Milano, si sta sperimentando un’iniziativa chiamata Piano Quartieri. Si tratta di un confronto tra amministrazione e cittadinanza per ideare insieme una progettazione urbana che tenga conto dei reali bisogni di chi Milano la vive tutti i giorni.

Un altro obbiettivo del progetto è valorizzare le periferie e i loro aspetti peculiari, superando la classica divisione centro-periferie. Infatti nelle ultime settimane si sono svolti una serie di incontri nei Municipi per condividere le proposte e illustrare i progetti presentati dalle comunità locali.

Durante la trasmissione After Snooze di Radio Popolare del 4 giugno, abbiamo intervistato Pierfrancesco Maran, uno dei coordinatori del progetto nonché Assessore all’Urbanistica del Comune di Milano.

Quali sono i tempi di realizzazione del Piano Quartieri? 

I tempi sono “in corso”. Come si vede dai tanti interventi e dalle gru che ci sono in giro la città è in trasformazione da tempo. Quello che stiamo cercando di fare è di abbinare le iniziative in corso e i grandi progetti per il futuro, con una progettazione che abbia una dimensione locale e di quartiere. A volte affinare e migliorare alcuni piccoli elementi, che magari nemmeno si vedono, risulta davvero decisivo ed essenziale. Nella zona Niguarda alcune trasformazioni sono in corso, in particolare c’è uno storico edificio abbandonato chiamato Villa Trotti che verrà sostituito da case a prezzo convenzionato e una nuova piazza. Una volta era quello proprio il centro di Niguarda, ma negli anni si è un po’ spostato anche a causa di questo abbandono.

Martedì prossimo, sempre all’interno del Piano Quartieri si parlerà di una novità molto impattante sul futuro di Milano:  il tratto che comprende corso Buenos Aires e Piazzale Loreto, lungo sei chilometri. L’appuntamento sarà al Teatro Elfo Puccini per presentare alla cittadinanza il progetto che andrà a cambiare quell’area.

In questo caso più che di tavoli di lavoro parliamo di un incontro per spiegare quello che intendiamo realizzare. Abbiamo una serie di progetti che avverranno da qui a fine mandato del sindaco, di cui il più rilevante è mettere gli alberi in un tratto di Corso Buenos Aires. Ma il nostro obbiettivo è superare la diatriba centro-periferie: partendo da Piazza San Babila, fino a Via Padova sono solamente 6 chilometri e sarebbe bello che fossero 6 chilometri della medesima qualità urbana. Gli elementi di arredo urbano, il modo in cui è pensata la strada e tutto il progetto stesso si basa sull’idea che Corso Venezia, davanti alle vetrine di Dolce Gabbana, deve essere trattato allo stesso modo del fondo di Via Padova, dove magari hai degli operatori commercialmente meno importanti ma che hanno pari dignità e diritti. L’idea è andare in questa direzione, pur sapendo che non è possibile realizzare tutto entro il 2021, faremo dei tratti disegnati nello stesso modo seguendo l’idea di un progetto finale che in qualche anno ci porterà a questo risultato.

Ci sono state le ultime due giornate di consultazione pubblica sul masterplan relativo agli scali Farini e San Cristoforo, adesso qual è la prossima tappa?

Questo masterplan su Farini e San Cristoforo è uno dei primi progetti che si basa sugli obiettivi ambientali e sulla parte costruita. Il vincitore, Agenti Climatici, ha progettato il parco che ospiterà lo Scalo Farini, che ha più o meno le dimensioni di Parco Sempione, in una maniera da ottenere una fascia verde che parte dalla Biblioteca degli Alberi e arrivi fino ad Expo, orientata in modo da intercettare i venti caldi che arrivano da est e aiutare il raffreddamento della città sul lato ovest. Per una città calda come Milano in alcuni quartieri è un cambio abbastanza epocale. Inoltre dentro ci sono anche 1000 alloggi a prezzi convenzionati. Abbiamo terminato una fase di consultazione e nei prossimi giorni incontreremo i Municipi, con l’idea che a luglio il tavolo dell’accordo di programma degli scambi, di cui fanno parte Comune, Regione e Ferrovie, vada ad approvare questo masterplan. Ciò permetterebbe di presentare i piani attuativi in autunno, consentendoci di vedere iniziare i primi lavori entro la fine del mandato. Io spero di vedere degli edifici già in uso prima della fine del mandato nel 2021. Perché un’altra delle cose belle è che non si farà tabula rasa ma alcuni edifici storici verranno mantenuti: uno per l’Accademia di Brera e un altro potrebbe essere centro di coworking dedicato a startup. Siamo nella fase embrionale però trattandosi in questi due casi di ri-funzionalizzazione di edifici, l’auspicio è di vederli già abitati da qui a 2 anni.

Quando sarà possibile entrare in un’abitazione in Scalo Farini?

Si progettava intorno al ’24-’25 ma rispetto a City Life e Porta Nuova questi sono quartieri nuovi pensati per tutte le disponibilità economiche, non stiamo parlando di quartieri esclusivi! Ci saranno 1000 case in social housing, ci sarà anche dell’offerta per la classe media. Ho un giudizio estremamente positivo di Porta Nuova e City Life che hanno rappresentato l’ultimo decennio di Milano, però in questo nuovo decennio stiamo cercando di fare una cosa diversa: premurarci che non ci siano solo degli spazi pubblici belli, ma anche case abitabili che ci aiutino a non far aumentare i prezzi degli affitti che a Milano stanno crescendo tanto perché aumentano gli abitanti ma non l’offerta abitativa.

Foto | Facebook

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 31/12 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 31-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 31/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 31-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 31/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 31-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 31/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 31-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 31/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 31-12-2025

  • PlayStop

    La lezione del cassiere: lottare paga sempre

    Fabio Giomi fa da 15 anni il cassiere di un supermercato Pam a Siena e, suo malgrado, è diventato protagonista della storia di fine anno che abbiamo scelto. Licenziato in tronco dall'azienda dopo che nel cosiddetto "test del carrello" non aveva identificato dei prodotti nascosti in altri prodotti da parte di un ispettore mentre passava la spesa (un controllo a sorpresa che aveva già subito qualche tempo fa) ha deciso di non piegare la testa e si è rivolto al suo sindacato, la Filcams Cgil, e ha fatto causa. Nonostante le proposte di riconciliazione dell'azienda, lui è andato in giudizio e alla prima udienza ha vinto: reintegro, danni e spese processuali pagati da Pam Panorama. Perché la dignità non deve essere mai mercificata né sottomessa. E lottare per i diritti paga sempre. Ricordiamolo. Intervista di Claudio Jampaglia

    Clip - 31-12-2025

  • PlayStop

    Absolute Beginners - ep.3 Prime Visioni

    Kate Winslet, Scarlett Johansson, Kristen Stewart, Juliette Binoche. È stato l’anno delle dive del cinema che hanno deciso di passare dietro la cinepresa e dirigere. E anche dei figli d’arte; il nostro preferito è Ronan Day Lewis, che per il suo debutto da regista ha potuto arruolare come protagonista papà Daniel Day Lewis.

    A tempo di parola - 31-12-2025

  • PlayStop

    La conversazione di mercoledì 31/12/2025

    Incontri radiofonici con autori, musicisti, giornalisti, personaggi del mondo della radio e della televisione. Il tempo lungo di una conversazione per raccontare storie, biografie, progetti e mondi. Dal lunedì al venerdì, dalle 10.35 alle 11.30 fino al 3 gennaio

    La conversazione - 31-12-2025

  • PlayStop

    Da Francesco a Leone XIV - 31/12/2025 - ore 10:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 31-12-2025

  • PlayStop

    Radiosveglia di mercoledì 31/12/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 31-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di mercoledì 31/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 31-12-2025

Adesso in diretta