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Peres in coma farmacologico

Shimon Peres si trova in condizioni “serie ma stabili”. Lo ha annunciato mercoledì mattina il suo medico, dopo che l’uomo politico israeliano è stato ricoverato all’ospedale Tel Hashomer di Ramat Gan per un grave ictus.

Il suo medico, Rafi Walden, è anche suo genero, e ha spiegato che Peres è stato posto in coma farmacologico. “Siamo stati felici di vedere che in una pausa degli anestici Peres era vigile e probabilmente attento a quello che gli dicevamo. Ci ha stretto le mani”, ha detto Walden.

Il direttore dell’ospedale ha spiegato che Peres, 93 anni, ha sofferto di una massiccia emorragia prima di essere posto in cura intensiva. Ci sarà, comunicano sempre fonti dell’ospedale, una conferenza stampa questo pomeriggio, per aggiornare sulle condizioni di salute di Peres, che quest’anno era già stato ospedalizzato due volte per problemi di cuore.

Peres, in settant’anni di carriera politica, ha ricoperto tutte le cariche più importanti. E’ stato tre volte primo ministro, quindi ministro delle finanze e degli esteri, oltre ad aver ricoperto la carica di presidente dal 2007 al 2014. Ha vinto il premio Nobel per la pace nel 1994 per il lavoro che ha portato agli accordi di Oslo con i palestinesi.

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    La Lega ha ottenuto il rinvio dell’entrata in vigore del blocco alle auto diesel euro 5. Con un emedamento al decreto infrastrutture è stata rimandata di un anno l’entrata in vigore del provvedimento, che era stato approvato dal governo in recepimento di una direttiva europea. Il blocco agi diesel più inquinanti scatterà a questo punto solo alla fine del 2026: e non riguarderà tutte le città oltre i 30mila abitanti ma sarà applicato solo alle grandi città di oltre 100mila. La Lega e Salvini in queste ore rivendicano questo come “un atto di buonsenso”. Una lettura diversa e opposta a quella che danno in queste ore le associazioni ambientaliste e molti osservatori. Ester Marchetti, direttrice del settore trasporto pulito di Transport and environment.

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