Approfondimenti

Per vincere al ballottaggio Macron dovrà conquistare la sinistra francese

Macron migranti francia

Emmanuel Macron è arrivato in testa al primo turno dell’elezione presidenziale con il 27,8% dei voti. Quasi cinque punti in più di Marine Le Pen, ferma al 23,15.
In un nuovo duello tra i due candidati dopo quello di cinque anni fa, però, questa volta Macron parte meno favorito. L’ipotesi peggiore lo dà vincente con 2 soli punti di vantaggio. La Le Pen, in effetti, può contare su una buona riserva di voti, in particolare tra gli elettori di Zemmour, che è arrivato quarto con il 7%, mentre la scomparsa dei partiti tradizionali, che a destra come a sinistra sono pronti a unirsi in un fronte repubblicano contro l’estrema destra, di fatto rende le sue, di riserve di voti, molto limitate.

Questa volta l’ago della bilancia saranno il 26% di astensionisti, che bisogna convincere a votare, e gli elettori di Jean Luc Mélenchon. Quasi il 22 percento dei votanti che entrambi i candidati sono convinti di poter in parte recuperare, per motivi diversi. La Le Pen spingerà soprattutto sul voto di protesta ma per Macron le cose sono più complicate. Partiamo da alcuni fatti: il suo programma, presentato a poche settimane dal voto, è chiaramente sbilanciato a destra e la sua campagna elettorale è stata quasi inesistente. Anche se sono scelte strategiche, che gli hanno permesso di captare gran parte dell’elettorato della destra tradizionale, scesa dal 20% di cinque anni fa a meno del 5, e di apparire come un uomo di Stato riconosciuto sul piano internazionale durante la crisi Ucraina, sono scelte che potrebbero alienargli molti voti necessari al secondo turno. Aggiungiamo al quadro cinque anni di governo di destra, in cui si sono accumulati rancori e collere sociali e politiche solo in parte mitigate dal “costi quello che costi” che ha tenuto a galla la Francia durante la pandemia. Ed ecco che capiamo che l’appello a far fronte comune per battere un partito razzista e fascista potrebbe non bastare a smuovere gli elettori. Conscio del problema, Macron ha subito cambiato rotta, spiegando che il suo progetto politico deve essere arricchito, soprattutto in materia di ecologia e lavoro, e difendendo le sue proposte per migliorare il potere d’acquisto dei francesi, come i bonus in busta paga. La campagna tra i due turni, inoltre, sarà di “tutto terreno”.

Oggi era nel Nord e domani sarà ad Est, sulle terre del Rassemblement national, con un passaggio a Strasburgo, dove Melenchon è arrivato primo. E poi un grande meeting a Marsiglia, altra città dove il candidato della France Insoumise ha stravinto. In realtà, Macron Marsiglia l’aveva nel mirino già dal primo turno: voleva lanciare qui la sua campagna e ha cercato di farne un laboratorio politico, con le scuole del futuro e un grande piano di riabilitazione finanziato dallo stato con un miliardo e mezzo di euro. Degli esempi di investimenti da mettere in avanti, per addolcire la pillola a degli elettori che lo detestano ma che hanno troppa paura di una Le Pen presidente.

  • Autore articolo
    Luisa Nannipieri
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 05/05 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-05-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 05/05 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-05-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 05/05/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-05-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 05/05/2025 delle 07:14

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-05-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Campagna abbonamenti di lunedì 05/05/2025 delle 14:30

    A cura di Disma Pestalozza e Alessandro Diegoli con Roberto Maggioni

    Campagna abbonamenti - 05-05-2025

  • PlayStop

    Campagna abbonamenti di lunedì 05/05/2025 delle 13:17

    A cura di Ira Rubini con Tiziana Ricci, Claudio Jampaglia, Alessandro Principe e Mattia Guastafierro.

    Campagna abbonamenti - 05-05-2025

  • PlayStop

    Campagna abbonamenti di lunedì 05/05/2025 delle 11:01

    A cura di Gianmarco Bachi con Catia Giarlanzani, Lorenza Ghidini e Luca Parena.

    Campagna abbonamenti - 05-05-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 05/05/2025

    Anna Momigliano, corrispondete di Haaretz e autrice di "Fondato sulla sabbia. Un viaggio nel futuro di Israele" (Garzanti) analizza l'annuncio di "allargamento" delle operazione militari a Gaza: il governo Netanyahu si prepara all'occupazione e a rispondere all'attacco al suo aeroporto accusando l'Iran. Charlotte Matteini, giornalista esperta di temi del lavoro, ha risposto agli annunci di lavoro per l'estate tra mare e montagne, ristoranti e alberghi, e ha trovato la solita opacità, salari bassi, condizioni ambigue, poco rispetto del contratto nazionale e tanta approssimazione, ricordiamo il suo libro “Gli italiani non hanno più voglia di lavorare (e hanno ragione)” per Cairo editore. Lorenza Ghidini, la Direttrice di Radio Popolare, spiega la necessità della nostra informazione e del vostro sostegno per mantenerla libera e indipendente.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 05-05-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di lunedì 05/05/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 05-05-2025

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 05/05/2025

    Numero monotematico sul Festival dei Diritti Umani, dal 5 al 7 maggio. Al suo interno interviste a Volker Turk, alto rappresentante per i diritti umani dell’Onu e a Dan Smith, direttore dell’Istituto Sipri di Stoccolma.

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 05-05-2025

Adesso in diretta