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Il lato più oscuro di Londra

Gli esoteristi hanno parlato spesso di due triangoli magici che uniscono cinque città. Il triangolo positivo o bianco comprende Lione, Praga e Torino. Il capoluogo piemontese è presente anche nel triangolo negativo o nero, che include San Francisco e Londra. Quest’ultima città, che nel Novecento fu scelta come dimora – tra gli altri – dal satanista Aleyster Crowley e dal negromante John Dee, oggi diventa protagonista di un romanzo a fumetti realizzato da una trentina di sceneggiatori e disegnatori.

Stiamo parlando di Londra in nero, una raccolta di storie e racconti brevi, appena arrivata nelle fumetterie e nelle librerie italiane, un’opera collettiva ideata e assemblata da Oskar Zarate, con il contributo di autori famosi come Alan Moore e Neil Gaiman e da autori meno noti ma di grande talento come Yaha Stajno, Stella duffy, Melinda Gebbie, Stewart Home e Jonathan Edwards, solo per citarne alcuni.

Londra in nero svela il lato meno turistico e più oscuro di una città affascinante ma non indugia su tematiche horror o surreali, bensì mostra il dolore del vivere contemporaneo attraverso il cuore in bianco e nero di Londra. Ed è Londra la protagonista delle storie: i personaggi, le loro parole e le loro azioni sono tasselli di un puzzle che mostra un luogo che, nel bene e nel male, ha una magia inconfondibile.

Neil Gaiman e Warren Pleece raccontano la vita e il cinismo di una guardia del corpo, assoldata da un uomo talmente ricco e potente da non comparire mai sui media e la cui vera passione è amare giovani uomini. Dalle case nobili e invisibili si passa al meraviglioso parco descritto da Stajno e Hogg, dove una giovane donna viene avvicinata da un esibizionista ma lei ribalta la situazione e, dopo averlo fatto spogliare, lo affida alle cure non amorevoli dei suoni cani.

Solitudine, cinismo, spirito di osservazione e compassione per chi ha perso il senso della propria esistenza sono gli elementi chiave del racconto Continuo a tornarci, di Oskar Zarate e dell’insuperabile Alan Moore.

Se anche voi avete voglia di tornare a Londra o di vederla con occhi nuovi, la lettura è suggerita.

Londra in nero, edizioni Magic Press, 136 pagine, 15 euro.

  • Autore articolo
    Maurizio Principato
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    La notizia che pubblica il Wall Steet Journal è clamorosa. Il quotidiano finanziario di New York ha reso pubblica una lettera che Trump scrisse a Jeffrey Epstein, morto in carcere dove era rinchiuso con accuse di traffico sessuale tra minorenni, per il suo 50esimo compleanno in cui si faceva esplicita allusione all’intesa tra i due per via del rapporto con le ragazze di Epstein. La lettera è contenuta in un album con le lettere di altri amici di Epstein. Trump scrisse un immaginario dialogo tra i due in cui alludeva alle avventure sessuali come il piu forte legame della loro amicizia, corredato dalla foto di una ragazza nuda. Trump ha reagito alla solita maniera: è una fake news, ha detto, e ha annunciato una causa al giorrnale e all’editore Rupert Murdoch. Poi ha detto che il ministero della giustizia renderà noti i documenti su Epstein. In realtà il complotto degli Epstein Files fu alimentato proprio dagli ambienti della Alt Right statunitense che sostiene Trump. E lo stesso Trump ha accusato di nuovo i democratici. Mario Del Pero, professore alla univeristà Science Po.

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