Approfondimenti

“Omertà, coperture e senso di onnipotenza”

“Il caso di Firenze non lo conosco direttamente, perché non ne sono coinvolto professionalmente, ma è una vicenda che sembra riproporre il tema che tante volte ho incontrato nella mia carriera di avvocato: quello degli abusi delle persone in divisa”.

Pesa le parole, l’avvocato Fabio Anselmo, come è abituato a fare nelle aule giudiziarie. Ma, anche se la vicenda della due studentesse statunitensi che hanno denunciato di essere state violentate da due carabinieri in servizio è ancora aperta, non si sottrae a una riflessione più ampia che questo caso, comunque, ripropone. Quello del comportamento delle forze di polizia. I due carabinieri di Firenze sono al momento indagati per violenze sessuale. I primi passi delle indagini sembrano confermare il racconto delle due ragazze. Il passaggio in auto, un’auto in servizio, la violenza sessuale dentro l’androne del palazzo in cui le studentesse vivono. Il terrore delle vittime e l’incapacità di reagire di fronte a due uomini in divisa e armati. La dichiarazione della ministra della difesa Pinotti è significativa: parlare, già ora, e da ministra, di “qualche fondatezza”, dà alla vicenda una patente di forte attendibilità.

L’avvocato Anselmo ritorna con la memoria a quel 1995, quando per la prima volta, si imbattè nell’omicidio di Federico Aldrovandi, nella sua città, Ferrara.

“Dal 25 settembre di quell’anno – racconta – mi sono imbattuto in un problema che non credevo avesse le dimensioni e la consistenza che ho dovuto constatare negli anni successivi”. Dopo il caso Aldrovandi – su cui sta scrivendo un libro – Anselmo ha seguito il processo per la morte di Stefano Cucchi, riuscendo a far emergere una verità inizialmente negata: Stefano venne ucciso a botte. E altri casi ancora, come quello di Giuseppe Uva o di Riccardo Magherini, proprio a Firenze.

“Noi – riflette Anselmo – abbiamo un grosso problema culturale. La fiducia nelle forse dell’ordine è un elemento, è un collante indispensabile da un punto di vista sociale per la loro funzione particolarmente delicata. Ma non è e non deve essere considerato di fonte divina. La fiducia anche le forze dell’ordine devono meritarsela, non può essere un atto di fede”.

Una fiducia che però, da vicende come quella delle due ragazze a Firenze, viene minata profondamente, con un senso di disagio anche in chi vorrebbe poter credere negli “uomini dello Stato”, perché ne sente l’importanza del compito. E allora come si può salvaguardare un rapporto sano di fronte a violenze e abusi, come quelli documentati ad esempio dal Consiglio d’Europa nel suo recente rapporto sulle carceri italiane? O a casi come quello di Stefano Cucchi?

“L’unica strada è che le stesse forze dell’ordine sappiano perseguire senza se e senza ma, senza sconti i colleghi che commettono quegli abusi. Cosa che purtroppo non sempre avviene. Anzi, raramente. Questo è il grande tema. Nel momento in cui appartenenti alle forze dell’ordine vengono coinvolti in situazioni di violenza o in abusi anche più gravi, scatta uno spirito di corpo che non dovrebbe esistere”.

“Dovrebbe esserci un atteggiamento completamente opposto – continua Anselmo – proprio per quello spirito di corpo che dovrebbe invece promuovere l’interesse a che i colpevoli siano puniti per salvaguardare il nome di tutto il resto della struttura. Un caso come quello di Firenze, se sarà confermato, rischia di nuocere a tutta l’Arma dei carabinieri”.

Il ragionamento dell’avvocato è chiaro: se si coprono i responsabili in nome di un malinteso senso di appartenenza – oltre a negare la giustizia alle vittime –  si getta un’ombra su tutta la struttura. Sembra ovvio, sembra buon senso. E invece?

“Nelle vicende giudiziarie che ho seguito non ho trovato questa collaborazione da parte delle forze di polizia coinvolte. Anzi. Ho trovato ostilità, ho trovato un clima omertoso. Sono rarissimi gli episodi in cui le indagini partono fin dall’inizio senza indugi e senza sconti per nessuno”.

Questo senso di “impunità” contribuisce secondo lei al ripetersi di questi fatti?

“E’ chiaro che prima o poi nell’immaginario collettivo nasce l’idea che vi possa essere una sorta di de-responsabilizzazione. O anche una sorta di delirio di onnipotenza nelle forze dell’ordine che, secondo me, sì, sta proprio alla base di questi episodi”.

  • Autore articolo
    Alessandro Principe
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 15/03 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 15/03 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 15/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 14/03/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Chassis di sabato 15/03/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni domenica mattina, offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 15-03-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 15/03/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 15-03-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 15/03/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 15-03-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 15/03/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Conduce Elena Mordiglia.

    Good Times - 15-03-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 15/03/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 15-03-2025

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 15/03/2025

    Lo sguardo su Milano e sulle sue disuguaglianze di Emergency, nelle parole del coordinatore del progetto sociale Nessuno escluso, Marco Latrecchina. I tagli alle corse degli autobus sono diventati un grosso problema nei comuni del sud Milano. Roberto Maggioni ha incontrato i portavoce dell'associazione Familiari e amici di Fausto e Iaio, a pochi giorni dall'anniversario della morte dei due ragazzi che frequentavano il centro sociale Leoncavallo.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 15-03-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 15/03/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 15-03-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 15/03/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 15-03-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 15/03/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 14-03-2025

Adesso in diretta