Approfondimenti

“Siamo pronti a nuove strette”. Intervista al Sottosegretario agli Interni

coronavirus protezione civile

Il governo si sta preparando a nuove strette: chiusura totale di tutte le attività non indispensabili in Lombardia e Veneto, ma anche in tutta Italia, lasciando aperti soltanto i supermercati e le farmacie ed imponendo durissime limitazioni al sistema dei trasporti. Lo stanno chiedendo moltissimi sindaci delle regioni del centro-nord del Paese ed lo stanno chiedendo anche i leader dell’opposizione che oggi sono stati ricevuti dal premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.

Ne abbiamo parlato con Achille Variati, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno. L’intervista di Davide Facchini e Luigi Ambrosio a Malos.

Oggi la Lombardia chiede di chiudere tutto. Rispondete positivamente alla possibilità di nuove strette?

Le decisioni che vengono prese a livello nazionale non vengono prese per valutazioni politiche, ma semplicemente sulla base di valutazioni tecnico-scientifiche di un comitato di scienziati che si sono messi a disposizione del governo a Palazzo Chigi. In questo momento si stanno facendo delle valutazioni. È evidente che la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna sono le Regioni più colpite dal coronavirus COVID-19, ma le ulteriori restrizioni dipendono anche da come si comportano i cittadini. Alcuni cittadini stanno andando avanti con la loro vita e la loro socialità più o meno come era prima e questo è folle. Non si rendono conto del rischio che corrono loro e del rischio che stanno facendo correre alla comunità. Nel caso in cui dovessimo registrare dei comportamenti ancora troppo “liberali” da parte dei cittadini saremmo costretti a dare delle disposizioni ancora più dure che, ovviamente, colpiranno ancora di più il mondo economico e commerciale.

Queste nuove strette riguarderebbero i negozi o anche il fatto che si potrebbe intervenire in maniera più coercitiva nei confronti dei cittadini?

C’è il problema della rete commerciale, che per il momento è aperta dalle 6.00 alle 18.00, ma se l’utilizzo di questa rete commerciale è troppo forte rispetto alle esigenze di necessità – per necessità si intende prendere un panino durante la pausa dal lavoro, sempre rispettando grande attenzione a rimanere lontano almeno un metro da qualunque altra persona presente nel locale, non significa andare lì a prendere un aperitivo o fare quattro chiacchiere – bisognerà chiudere i bar con tutte le conseguenze che questo comporterà.

Voi state guardando cosa succede per le strade?

Stiamo controllando le strade in tempi molto brevi, non abbiamo il tempo di fare chissà quali lunghe analisi. Già ieri abbiamo imposto a tutto il Paese una mobilità ridotta e ci si deve muovere solo per stretta necessità: andare a lavorare, problemi di salute, cause familiari importanti e stop. Si sta a casa. E i pensionati che hanno più di 65 anni, quelli più fragili e per i quali il virus può degenerare in broncopolmonite acuta, devono stare a casa. Se potessi dare un ordine, lo farei. Il mio è un invito pressante e fraterno.

Come vengono effettuati i controlli?

Il Paese non è strettamente in quarantena, non abbiamo mosso l’Esercito. I controlli vengono effettuati a campione sulle strade interprovinciali e regionali, nelle stazioni, negli aeroporti e via via saranno fatti anche all’interno delle aree urbane, dove ad un cittadino potrebbe esser chiesto “lei dove abita? E che ci fa in un altro quartiere di Milano?”. E dovrà rispondere: il movimento anche all’interno delle aree urbane necessità di giustificazione.

State per dare un giro di vite anche sulla libertà di spostamento delle persone?

Ovviamente sono gli esperti scientifici a darci l’input là dove i comportamenti registrati attraverso le Prefetture nel Paese fossero insufficienti è chiaro che il Presidente Conte dovrà fare un altro passo in avanti. Cioè che anche oggi sarebbe permesso, come andare a comprare una lampadina, è possibile, ma è comunque consigliato rinviare acquisti di questo tipo. Anche per andare a comprare una lampadina incontrerai persone.

Con quali tempi potrebbero essere annunciate nuove strette? Parliamo di giorni o di ore?

Non sono in grado di dirlo in questo momento. Non penso sia una questione di ore.

Sarebbe meglio evitare di portare i bambini al parco?

L’infezione passa per le vie aeree, ma una superficie toccata dalla una mano di una persona infetta permette al virus di rimanere in vita per diverse ore. Se io tocco quella superficie e poi metto la mano in bocca o negli occhi rischio di infettarmi. Non dobbiamo farci prendere dal panico, ma una bella immagine di tanti bambini sorridenti che fanno il girotondo attorno ad una giostrino vorrei non vederla.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 06/12 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 06/12 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 06-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 06/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 06/12/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 06-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 06/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 06-12-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 06/12/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 05-12-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 05/12/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 05-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 05/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 05-12-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 05/12/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 05-12-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 05/12/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 05-12-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 05/12/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 05-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 05/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 05-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 05/12/2025

    1) Giornata mondiale del suolo: l’ecocidio di Gaza. La terra della striscia è sommersa da 61 milioni di tonnellate di macerie e in due anni la quasi totalità delle coltivazioni è stata distrutta. (Alice Franchi) 2) Anche la musica è politica. Spagna, Irlanda, Slovenia e Paesi Bassi si ritirano dall’Eurovision per protestare contro la partecipazione di Israele al contest musicale. (Giulio Maria Piantedosi) 3) “Per affrontare il futuro abbiamo bisogno della giustizia”. Reportage dalla Siria che, a un anno dalla caduta del regime di Assad, prova a guardare avanti. (Emanuele Valenti) 4) Germania, generazione disarmata. Mentre il governo approva la riforma sulla leva militare, gli studenti di tutto il paese scendono in piazza contro la militarizzazione. (Alessandro Ricci) 5) Regno Unito, nel tentativo di tagliare la spesa sociale, il ministro della salute vuole diminuire le diagnosi le diagnosi dei problemi di salute mentale e di disturbi ADHD. (Elena Siniscalco) 6) Mondialità. L’America Latina tra la Cina e la politica del “cortile di casa” degli Stati Uniti. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 05-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di venerdì 05/12 18:36

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 05-12-2025

Adesso in diretta