Approfondimenti

La rappresaglia israeliana in Iran, l’assoluzione delle ong nel processo di Trapani e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 19 aprile 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La rappresagnia Israeliana in Iran è apparsa limitata e lascia spiragli all’ipotesi di uno stemperamento della tensione, ma aGaza e in Cisgiordania la violenza continua; l’Unione Europea boccia la norma antiabortista del governo italiano; ong assolte a trapani nel procedimento in cui erano accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; mentre in Ucraina si continua a morire, il Congresso Usa si appresta a decidere sui nuovi aiuti militari.

La rappresaglia israeliana in Iran lascia ipotizzare una de-escalation

A meno di una settimana dall’attacco iraniano su Israele, la promessa risposta di Tel Aviv è arrivata. Alle prime ore di questa mattina un attacco con droni ha colpito una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell’Iran centrale. Un attacco limitato, che sembra accogliere le richieste di de-escalation arrivate da Stati Uniti e alleati occidentali. Israele non ha rivendicato l’attacco, né l’Iran ha direttamente accusato Israele, parlando invece di un attacco condotto con mini droni Israeliani o Americani con l’aiuto di agenti locali vicini ad Israele. 

Parlando dal G7 di Capri, il segretario di stato americano Anthony Blinken non ha commentato il raid limitandosi a dire che la Casa Bianca sta lavorando per la de-escalation, ma specificando che gli Stati Uniti non sono stati coinvolti nell’attacco.

Sulla reazione di Washington sentiamo Roberto Festa

Il ministro degli esteri iraniano ha detto che i micro droni lanciati su Isfahan sono stati tutti abbattuti senza fare vittime né danni e ha ridicolizzato l’attacco, definendolo fallimentare.  Teheran ha minimizzato l’incidente e ha fatto sapere indirettamente di non avere piani di ritorsione nell’immediato. La nostra collaboratrice Farian Sabahi

In generale sembra che, per il momento, il rischio di un’ampia deflagrazione nella regione sia scongiurato, ma siamo comunque davanti ad una nuova fase del conflitto.

A Gaza e in Cisgiordania, intanto, la tensione è sempre più alta. Nella striscia il numero dei morti dal 7 ottobre è salito a oltre 34mila, mentre cresce il timore per un’invasione di Rafah. In Cisgiordania oggi nei pressi di Tulkarem 4 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano nella loro casa e proprio oggi, sia l’Unione Europea che gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro esponenti dei coloni e organizzazioni di estrema destra.

In queste ore, poi, arrivano anche diverse critiche per il veto posto dagli Stati Uniti al consiglio di sicurezza dell’Onu alla  risoluzione che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, compreso quello francese, 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

Sentiamo Gianpaolo Scarante, docente all’università di Padova, ex ambasciatore:

L’Europa respinge l’attacco del governo italiano al diritto all’aborto

(di Anna Bredice)

Arrivato alle porte di Bruxelles, l’emendamento sui consultori è stato bloccato e bocciato dall’Unione Europea per un motivo evidente: quell’emendamento che prevede fondi per finanziare le associazioni Pro life nei consultori non ha nulla a che fare con il Pnrr, il decreto appena approvato che si occupa della riformulazione delle scadenze e della governance del piano. Lo ha detto in maniera molto chiara la portavoce della Commissione Europea per gli affari economici, utilizzando un dato oggettivo quindi, prima ancora che politico, come ha fatto invece la ministra della Parità spagnola secondo cui la destra in Italia disconosce un diritto sancito dalla legge. Meloni ha parlato di ignoranza rispondendo alla ministra della Spagna, ma l’Italia con la destra al governo rischia di allinearsi, non al Parlamento europeo che ha sancito che il diritto all’aborto è inserito nella carta dei diritti fondamentali dell’Unione, ma ai paesi più conservatori e punitivi in materia di diritti alla salute, etici e sociali. Nervi scoperti per la destra su questi argomenti, lo stop dell’Unione europea costringe Giorgia Meloni ad un passo indietro nella sua battaglia per la presenza di associazioni antiabortiste nei consultori, che aveva portato così avanti da provocare una rottura con la sua maggioranza, con la Lega, o meglio una parte di leghisti che rivendicano, anche forse nei confronti del segretario Salvini, di voler scegliere liberamente su questi temi. E la Rai, che ormai è diventata megafono del governo, è incappata in una trasmissione stile anni ’50 e per lo più nel salotto più importante, quello di Bruno Vespa. Faceva impressione l’immagine dello studio con la grande scritta aborto e sulle sedie solo uomini a parlarne, una rappresentazione talmente sproporzionata, diventata virale in poche ore e che ha costretto anche la presidente della Rai Marinella Soldi a chiedere a Vespa un equilibrio maggiore nelle presenze femminili.

I giudici di Trapani smontano la teoria dei “taxi del mare”

Le ong Jugend rettet, Medici senza frontiere e Save the children esultano dopo che a Trapani è stato deciso il proscioglimento delle persone accusate nel procedimento che aveva al centro l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’inchiesta era stata avviata nell’autunno 2016 ed è stata una tappa centrale della criminalizzazione dei salvataggi di migranti, quella che a livello politico è stata riassunta dall’espressione “taxi del mare”. “Questo processo è una delle origini della diffamazione delle ong, si chiude un’epoca” ha detto oggi Alessandro Gamberini, avvocato di Jugend Rettet. Più cauto il commento di Save the children, che definisce la sentenza “una decisione che riconosce la verità”. Marco Bertotto fa parte di Medici senza frontiere, che era appunto la terza organizzazione coinvolta nel procedimento.

 

Il Congresso USA domani decide sugli aiuti militari all’Ucraina

La guerra in Ucraina. Secondo le autorità della regione centrale di Dnipro ci sono due bambini tra le almeno sette persone uccise oggi da un lancio di missili da parte dell’esercito russo. Nel sud invece il governatore di Mykolaiv ha denunciato la morte di una donna anziana in un attacco di artiglieria. Domani negli Stati Uniti è previsto il voto cruciale alla Camera sugli aiuti militari a Kiev, bloccati da mesi per l’opposizione di una parte del partito repubblicano, quella che fa riferimento a Donald Trump. 

 

Foto | Ansa (manifestazione anti israeliana a Teheran)

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 17/09 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 17-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 17/09 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 17-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 17/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 17-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 17/09/2025 delle 07:14

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 17-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 17/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 17-09-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 17/09/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 17-09-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 17/09/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 17-09-2025

  • PlayStop

    Gaza. L’Europa non può più fare finta di niente

    La Commissione europea oggi proporrà la sua condanna di Israele e delle sanzioni al Consiglio di Europa che ha un mese per pronunciarsi. Si vede che non c’è urgenza per una politica comune su Gaza. L’esperto Paolo Bergamaschi, già consigliere politico della Commissione esteri del Parlamento europeo, ricorda le 30 sanzioni votate dall’Europa e commenta: “Le sanzioni europee sarebbero un gesto simbolico di valenza politica notevole ma non avrebbero degli effetti concreti”. Italia e Germania finora si sono opposte. L’intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 17-09-2025

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 17/09/2025

    L'uso politico della violenza. Il caso Meloni-Kirk, esempio del degrado della politica della destra. Pubblica ha ospitato Piero Ignazi, scienziato della politica, e Valentine Lomellini, storica.

    Pubblica - 17-09-2025

  • PlayStop

    Una «Costituzione per la Terra», la risposta allo smantellamento del diritto internazionale

    Luigi Ferrajoli, giurista, allievo di Norberto Bobbio, propone una «Costituzione della Terra» per rispondere allo smantellamento in corso del diritto internazionale da parte dei vari Netanyahu, Putin e Trump. «Si tratta di inserire una serie di garanzie», racconta a Pubblica Ferrajoli. «E’ la prima volta nella storia – aggiunge – che l’umanità rischia l’estinzione». Ferrajoli è professore emerito di filosofia del diritto all’Università Roma Tre.

    Clip - 17-09-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di mercoledì 17/09/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 17-09-2025

  • PlayStop

    HANNELORE CAYRE - LE DITA MOZZATE

    HANNELORE CAYRE - LE DITA MOZZATE - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 17-09-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di mercoledì 17/09/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 17-09-2025

  • PlayStop

    Anna Foa: non si deve smettere di agire per fermare israele

    Ora che l’invasione di Gaza City è in corso, la sola cosa che rimane a cui appellarsi è l’utopia. Lo spiega Anna Foa, intellettuale, scrittrice, autrice de “Il suicidio di Israele” in questa intervista a Luigi Ambrosio nella trasmissione L’Orizzonte, in onda dalle 18 alle 19 dal lunedi al venerdi su Radio Popolare. E mentre Israele invade Gaza City il premier Netanyahu paragona il suo paese a Sparta. Una dichiarazione di intenti politica e culturale su cui torna Anna Foa.

    Clip - 17-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 17/09/2025

    Secondo giorno dell'operazione di terra a Gaza dove i palestinesi non sanno più dove fuggire e in centinaia di migliaia rimangono a vivere tra le macerie, Gli aggiornamenti di Martina Stefanoni sulla Striscia. Paolo Bergamaschi, ex consigliere politico della Commissione esteri del Parlamento europeo, analizza la possibilità di una dichiarazione di condanna di Israele da parte dell'Unione e l'efficacia che potrebbero avere delle sanzioni, ancora di più se fossero concordate con la Lega araba. Gianfranco Schiavone presidente del Consorzio italiano solidarietà ci racconta cosa contiene la direttiva rimpatri che la Commissione europea vorrebbe approvare ovvero l'appalto a Stati terzi della detenzione e respingimento di chi non ha i documenti in regola per restare negli Stati membri. l?europa della deportazione insomma. La campagna elettorale nelle Marche dove oggi arrivano Meloni, Salvini, Tajani e Schlein, mentre il presidente Mattarella celebra il patron industriale della regione Merloni, raccontata da Mario Di Vito giornalista de Il Manifesto.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 17-09-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 17/09/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 17-09-2025

Adesso in diretta