Approfondimenti

Un cessate il fuoco a Gaza è ancora lontano, le manifestazioni antitetiche di Milano e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 4 novembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Una cessazione delle ostilità a Gaza è un lontano miraggio, complice la paura statunitense che un cessate il fuoco giovi ad Hamas; due manifestazioni a Milano hanno espresso punti di vista contrapposti sul tema della guerra in Medio oriente; ancora allerta per piogge e inondazioni in Toscana e nel Nord Italia; è morta a 89 anni la produttrice cinematografica Marina Cicogna.

Un cessate il fuoco a Gaza è ancora lontano

A Gaza, nessun posto è sicuro. Lo ha ribadito oggi il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, dopo 24 ore in cui i bombardamenti israeliani sulla striscia hanno colpito scuole, ospedali e ambulanze. Guterres ha condannato l’attacco di ieri fuori dall’ospedale Al Shifa, dove è rimasto coinvolto anche un convoglio di ambulanze che trasportava feriti verso il valico di Rafah. Oggi, secondo il ministero della salute di Hamas, tre scuole dell’Unrwa sono state colpite.

Secondo la portavoce dell’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi,  ci sono anche diversi bambini tra le vittime. L’esercito israeliano ha negato di aver colpito una scuola nel campo di Jabalia, dove sarebbero morte almeno 15 persone, ma ha ammesso che l’esplosione potrebbe essere stata il risultato del fuoco israeliano diretto su un altro obiettivo nelle vicinanze. 

Secondo Israele, poi, Hamas avrebbe sparato con mortai e missili anticarro sulla strada Salah al-Din che l’esercito israeliano aveva lasciato libera per consentire – tra le 13 e le 16 di oggi – lo spostamento della popolazione dal nord al sud di Gaza. Secondo l’esercito di Tel Aviv, questo dimostrerebbe che il gruppo agirebbe per impedire alla popolazione di evacuare. 

La situazione umanitaria nella striscia è gravissima e tutte le organizzazioni umanitarie avvertono che la catastrofe è dietro l’angolo.

Una richiesta di un cessate il fuoco è arrivata oggi anche dai leader arabi che hanno incontrato ad Amman il segretario di stato statunitense Anthony Blinken. 

Blinken ha ribadito la posizione americana, ovvero che un cessate il fuoco sarebbe controproducente perché permetterebbe ad Hamas di riorganizzarsi, ma ha chiesto nuovamente la creazione di pause umanitarie. 

Il segretario di stato americano ha anche fatto sapere che i leader della regione sono d’accordo che lo status quo di Hamas a Gaza non può continuare.

Mattia Serra è ricercatore dell’Ispi per il Medio Oriente

“Restiamo Umani”, lo slogan del corteo milanese per la pace in Palestina

(di Alessandro Braga)

Sono state due piazze antitetiche, non speculari. La distanza reale, poco più di un chilometro. Quello che divide largo Cairoli, dove c’era la manifestazione lanciata dal leader della Lega Matteo Salvini, e piazza Missori, dove si è concluso il corteo organizzato dalla rete “Milano antifascista, antirazzista, meticcia e solidale” per dire “stop war, stop racism”. La distanza ideale, molta di più. 

Se voleva essere una sfida, il risultato è stato netto. Per il milanista Salvini, una sconfitta come quella della sua squadra del cuore nell’ultimo derby, e senza nemmeno il gol della bandiera. In piazza per la difesa dei valori dell’Occidente e contro il fanatismo jihadista c’erano alcune centinaia di persone, poco più di mille. Il segretario della Lega ha abbandonato i toni barricaderi e bellicosi che qualcuno poteva aspettarsi, per vestire i panni del pacificatore. “Siamo in piazza per dimostrare che non abbiamo paura”, ha detto il leader leghista ringraziando chi ha manifestato. Prima di lui, negli interventi di altri esponenti leghisti, la solita retorica della sicurezza e della lotta all’invasione e poco più. A poche centinaia di metri invece le migliaia di persone che hanno sfilato contro tutte le guerre, con i palestinesi in prima fila, a chiedere la fine del massacro a Gaza. Un corteo rumoroso, con anche della rabbia per quello che sta accadendo in Palestina, ma che, e a qualcuno non sarà piaciuto, non ha lasciato adito a interpretazioni faziose. Alla fine, la richiesta era scritta sulla bandiera palestinese che apriva il corteo: restiamo umani.

Ancora allerta arancione in Toscana dove si contano sette morti per l’alluvione

Sarà ancora allerta arancione sulla regione, dove nelle prossime ore sono attese altre piogge e temporali. Molte zone sono allagate, migliaia le utenze senza luce, a Prato e in altri comuni sono state evacuate centinaia di persone dalle zone più a rischio. Il bilancio delle vittime è salito a 7.

Chiara Brilli, Controradio Firenze: 

Piogge, temporali e vento forte sono attesi su gran parte dell’Italia, compreso il Sud.

La protezione civile ha aggiornato le allerte meteo. Oltre alla Toscana, sarà allerta arancione in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Liguria. Allerta gialla in altre 15 regioni. L’efficacia del sistema di prevenzione e allarme meteo resta al centro del dibattito. Al meteorologo Carlo Cacciamani, direttore di ItaliaMeteo ed ex dirigente della protezione civile, abbiamo chiesto se il sistema tiene conto di condizioni climatiche profondamente mutate negli anni. 

Addio alla produttrice cinematografica Marina Cicogna

(di Barbara Sorrentini)

La chiamavano la “contessa di Cinecittà” per il suo forte legame con il cinema e per la dinastia da cui discendeva. Nipote del conte Giuseppe Volpi di Misurata, ex Ministro delle Finanze e di Confindustria fu il fondatore nel 1932 della Mostra d’Arte Cinematografica al Lido di Venezia, dando il nome alla Coppa Volpi che viene tuttora consegnata come Premio per il miglior attore e la miglior attrice. Il padre di Marina invece, Cesare Cicogna era stato co-produttore di Ladri di biciclette. Con questo carico sulle spalle Marina ha sempre lavorato nel mondo del cinema. Nata nel 1934 a Roma, ha vissuto tra la Capitale, Milano e Cortina frequentando l’alta borghesia degli imprenditori e la dolce vita romana. Quindi con i soldi e la visione artistica, unite alle conoscenze dei più grandi produttori hollywoodiani dell’epoca, è sempre riuscita a portare alla luce film molto celebri: Pasolini, Visconti, i film con Alberto Sordi, Sergio Leone. Con Elio Petri vinse nel ‘71 l’Oscar con Indagine al di sopra di ogni sospetto e l’anno dopo la Palma d’oro con La classe operaia va in paradiso. Marina Cicogna ha fatto molto parlare di sé per le sue relazioni, come quella ventennale con l’attrice Florinda Bolkan e un flirt giovanile con Alain Delon, Franco Rossellini e l’ultima compagna di vita Benedetta Gardona. Nel 2023 ha ricevuto il David di Donatello alla Carriera, insieme all’uscita della sua autobiografia Ancora spero. Una storia di vita e cinema.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 29/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 29-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 29/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 29/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 29/12/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 29-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 29/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 29-12-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 29/12/2025

    Il Suggeritore Night Live, ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium Demetrio Stratos, è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21.00. E spesso, il Suggeritore NL vi propone serate speciali di stand up, slam poetry, letture di drammaturgia contemporanea, imprò teatrale. Vi aspettiamo!

    Il Suggeritore Night Live - 29-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 29/12/2025 - ore 20:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 29-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di lunedì 29/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 29-12-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 29/12/2025 delle 17:35

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 29-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 29/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 29-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 29/12/2025 - ore 15:35

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 29-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 29/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 29-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 29/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 29-12-2025

  • PlayStop

    Ucraina, dopo l’incontro Trump-Zelensky dichiarazioni di ottimismo ma nessuna svolta

    Dichiarazioni di ottimismo, soprattutto da parte di Trump, ma nessuna svolta concreta. L’incontro di Mar-a-Lago tra il presidente degli Stati Uniti e quello ucraino Zelensky prolunga le trattative sulla possibile fine della guerra, che però continuano a non mostrare segnali di accelerazione. Ne abbiamo parlato con Gianluca Pastori, che insegna storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l’Europa all’Università Cattolica di Milano. L'intervista di Andrea Monti.

    Clip - 29-12-2025

  • PlayStop

    Absolute Beginners - ep.1 Irish Invasion

    Negli ultimi tempi l’Irlanda ha invaso le mappe della cultura pop. In particolare la sua scena musicale alternativa, che non sono solo Fontaines DC e Kneecap ma tutta una nuova generazione di band post punk e artisti di colore figli dell’immigrazione, che stanno ridefinendo il concetto stesso di identità irlandese.

    A tempo di parola - 29-12-2025

Adesso in diretta