Approfondimenti

Putin pronto a chiamare la guerra col suo nome, il Primo Maggio all’ombra della crisi inflazionistica e le altre notizie della giornata

Vladimir Putin

Il racconto della giornata di sabato 30 aprile 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Secondo la stampa britannica Putin potrebbe uscire dall’ipocrisia dell’ “operazione militare speciale” e cominciare a chiamare il conflitto “guerra”, con tutte le implicazioni conseguenti. Continuano le testimonianze delle efferatezze compiute in Ucraina dai russi. Molte le iniziative per il Primo Maggio in Italia, ma pesa l’incertezza per i salari bassi e la crescente inflazione. I magistrati sciopereranno contro la riforma Cartabia. Suicidio nel carcere di Taranto, è il 22esimo in Italia dall’inizio dell’anno. Dopo le voci smentite qualche giorno fa, è morto il procuratore calcistico Mino Raiola. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Putin pronto a una nuova fase del conflitto: da operazione speciale a “guerra totale”

Dalla Russia oggi il governatore della regione di Bryansk, che confina con l’Ucraina, ha detto che un villaggio è stato colpito da un aereo dell’esercito ucraino e che nessuna persona è morta o rimasta ferita. Il direttore dell’agenzia spaziale di Mosca ha annunciato che il suo paese lascerà la stazione internazionale, senza dire esattamente quando ma spiegando che l’addio ufficiale sarà comunicato con un anno di anticipo. Dal ministero degli esteri un dirigente ha invitato gli altri Stati a mantenere gli impegni presi a livello internazionale per “ridurre al minimo” il rischio di una guerra nucleare, mentre la testata britannica Independent ha scritto che il 9 maggio Putin potrebbe annunciare una nuova fase del conflitto, smettendo di parlare di “operazione speciale” e definendolo addirittura “guerra totale”, avvicinando quindi un aggravame nto e un allargamento delle violenze. Giovanni Savino è uno storico che fino a poche settimane fa viveva a Mosca:

Spariti nel Donbass due pullman di civili in fuga dai combattimenti

(di Andrea Monti)

Dall’Ucraina oggi è arrivata notizia di esplosioni nella città meridionale di Odessa, con un attacco che secondo le autorità locali ha colpito in particolare l’aeroporto. A Kiev oggi la polizia ha annunciato di aver trovato i corpi di tre uomini torturati e imbavagliati: “Un’altra fossa comune scavata dai soldati russi nel distretto di Bucha, dove più di mille cittadini sono stati uccisi”, ha detto il capo degli agenti. Dagli Stati uniti la Cnn ha pubblicato nuove immagini satellitari dell’acciaieria di Mariupol in cui restano intrappolate centinaia tra combattenti e civili ucraini. Le foto mostrano che quasi tutti gli edifici dello stabilimento sono stati distrutti. Secondo l’agenzia russa Tass nelle ultime ore 25 civili sono riusciti a lasciare la fabbrica. Spostandoci a nord ma restando nella parte orientale del paese, le autorità ucraine dicono che nella zona di Kharkiv una persona è morta per un attacco dei soldati di Putin a un villaggio che era stato riconquistato dall’esercito di Zelensky. Sempre a est, ma nella regione di Lugansk, un gruppo di volontari ha lanciato un allarme per due bus con a bordo dei civili che cercavano di mettersi in salvo. “Sono scomparsi, non abbiamo più notizie da ieri”, hanno detto i volontari secondo la Bbc, che ricorda come oggi sia circolata la notizia di un attacco delle truppe russe a uno o due mezzi di questo tipo in quella zona. 

Un Primo Maggio con tante iniziative all’ombra della crisi dei prezzi

Domani è il Primo Maggio, la festa di lavoratrici e lavoratori, con molto poco da festeggiare in una fase di congiuntura economica le cui conseguenze si stanno abbattendo soprattutto sul mondo del lavoro e sulle fasce più deboli, e nel mezzo di una guerra.

Tante le iniziative. Cgil Cisl e Uil saranno ad Assisi. “Al lavoro per la pace” il titolo della manifestazione, nel pomeriggio a Roma il concertone in piazza San Giovanni.

A Taranto, invece dal mattino la manifestazione-concerto organizzata dal comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti, l’Uno Maggio, di cui Radio Popolare è media partner, con al centro i temi dell’ambiente e del lavoro. A Milano dal pomeriggio Primaggia, la manifestazione di precarie e precari e sindacati di base. Andrea Rivera sarà uno dei presentatori dal palco.

Sarà un Primo Maggio complicato proprio per il difficile momento economico in cui cade. I dati istat hanno certificato l’arretramento del prodotto interno lordo nel primo trimestre, e confermato la crescita dell’inflazione. È la cosiddetta stagflazione, ovvero stagnazione, se non recessione, a fronte di un forte aumento dei prezzi. Per i lavoratori si traduce in una perdita secca di 5 punti percentuali sul potere d’acquisto dei salari.

Oggi Confindustria, nel convegno dei giovani industriali, ha ribadito che non c’è spazio per aumenti salariali all’interno dei rinnovi dei contratti – scaduti per oltre metà dei dipendenti italiani – ma che se ne parla solo col taglio del cuneo fiscale, ovvero scaricando gli aumenti sulla fiscalità generale. L’Italia, tra i Paesi europei industrializzati, è quello che sta subendo più gli effetti di questa congiuntura.

Magistrati in sciopero contro la riforma Cartabia

L’assemblea nazionale dell’Anm ha deciso un giorno di sciopero contro la riforma dell’ordinamento giudiziario.1.081 voti favorevoli, 169 contrari e 13 astenuti.

La riforma Cartabia è stata approvata alla Camera e ora è all’esame del Senato.

“Non scioperiamo per protestare, ma per essere ascoltati, non scioperiamo contro le riforme, ma per far comprendere, dal nostro punto di vista, di quali riforme della magistratura il Paese ha veramente bisogno” è uno dei passaggi centrali della mozione votata dal sindacato delle toghe.

Suicidio di un detenuto nel carcere di Taranto

Un detenuto di 50 anni, condannato per reati contro il patrimonio con fine pena nel 2024, questa mattina si è suicidato in una cella del carcere di Taranto impiccandosi con una corda rudimentale ricavata da un asciugamano. Lo ha reso noto il Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria.

Si tratta almeno del ventiduesimo suicidio in carcere dall’inizio del 2022. Nell’intero 2021 erano stati 57. Proprio questa settimana l’associazione Antigone aveva presentato il suo diciottesimo rapporto sullo stato delle carceri italiane: carceri di nuovo troppo affollate e poco efficaci per il reinserimento sociale dei detenuti.

È morto il “re dei procuratori” Mino Raiola

È morto Mino Raiola, noto per essere uno dei più potenti procuratori del mondo del calcio. Aveva 54 anni ed era malato da tempo. Nei giorni scorsi l’annuncio della sua morte era stato dato erroneamente e successivamente smentito dallo stesso Raiola con un tweet. Stavolta l’annuncio è arrivato direttamente dalla famiglia.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Oggi in Italia sono stati comunicati circa 54mila casi di coronavirus con 130 morti. I tamponi positivi sono il 13,9%, in calo rispetto a ieri. Diminuiscono anche le persone ricoverate, sia in terapia intensiva sia negli altri reparti covid. Da domani entrano in vigore le nuove norme su Green Pass e mascherine. Il certificato verde sarà necessario solo per entrare nelle RSA, le residenze sanitarie assistenziali. Le mascherine restano obbligatorie almeno fino al 15 giugno sui mezzi di trasporto pubblici e in cinema, teatri, discoteche e nei palazzetti sportivi, oltre che nelle strutture sanitarie. Negli altri luoghi di lavoro saranno solo raccomandate, ma nelle singole imprese le regole possono variare a seconda degli accordi presi di volta in volta tra azienda e sindacati. L’obbligo sparisce anche per chi entra in negozi, supermercati, centri commerciali e luoghi di culto, mentre rimane nelle scuole, per cui la scadenza fissata è sempre il 15 giugno.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 10/12 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 10-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 10/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 10-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 10/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 10-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 10/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 10-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 10/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 10-12-2025

  • PlayStop

    Teatro. La rivoluzione delle "piscinine" milanesi vista da due piccioni in crisi esistenziale

    Teatro. La rivoluzione delle "piscinine" milanesi vista da due piccioni in crisi esistenziale Al Teatro della Cooperativa, a Milano ha debuttato in prima nazionale "Lo sciopero delle bambine", in scena Rita Pelusio e Rossana Mola di PEM Habitat Teatrali, compagnia che porta avanti una ricerca artista che declina contenuti civili e ironia. Lo spettacolo, con la regia di Enrico Messina, racconta una storia avvenuta a Milano nel 1902, quando le “piscinine”, che in dialetto meneghino significa “piccoline”, bambine, tra i sei e i tredici anni, che lavoravano senza diritti, sfruttate e sottopagate, ebbero la forza di scioperare e, per cinque giorni, fermare l’industria della moda della città. A raccontare la vicenda delle piscinine in scena sono due piccioni, due creature che abitano le piazze, le cui parole rispecchiano lo sguardo dei contemporanei, spesso stanchi e disillusi davanti alle sfide della storia. Nella trasmissione Cult Ira Rubini ha intervistato l’attrice Rita Pelusio.

    Clip - 10-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 10/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 10-12-2025

  • PlayStop

    Volume di mercoledì 10/12/2025

    Il commento alla classifica di NME dei migliori album del 2025, l'intervista al musicista nigeriano Tommy Wà a cura di Niccolò Vecchia e la storia di Jesse Welles, da fenomeno social a uno dei cantautori americani più apprezzati del momento.

    Volume - 10-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 10/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 10-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 10/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 10-12-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 10/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 10-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 10/12/2025

    Da che parte sta il papa statunitense, Leone XIV? Con l’Europa di von der Leyen e Merz, ma anche di Macron, Meloni e Sanchez? Oppure con gli Stati Uniti di Trump, JD Vance, Musk e Peter Thiel. Oppure con nessuna di queste identità così identificate? Dopo l’attacco della Casa Bianca all’Europa con il «National Security Strategy» viene facile polarizzare lo scontro tra le due sponde dell’Atlantico. Anche se i due poli sono orientati entrambi prevalentemente a destra, con inquietanti sfumature che arrivano all’autoritarismo di stampo fascista (C.Bottis, Trumpismo. Un mito politico, Castelvecchi 2025). Dunque, gli Stati Uniti aggrediscono l’Europa con il NSS, e papa Prevost con chi si schiera? Pubblica ha ospitato oggi Stefano Zamagni (ex presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali, economista) e Paolo Naso (scienziato della politica).

    Pubblica - 10-12-2025

  • PlayStop

    Piazza Fontana: ricordiamo la strage e la risposta democratica

    Anniversario numero 56 per la Strage di Piazza Fontana, quest’anno oltre alle istituzioni nella celebrazione del pomeriggio parleranno una studentessa di un liceo milanese e uno dei vigili del fuoco che entrarono per primi dopo lo scoppio della bomba, ci spiega Federico Sinicato, presidente dell’Associazione dei Familiari delle vittime di Piazza Fontana. “L’importanza del 12 dicembre va al di là della celebrazione e del ricordo che si fa in piazza, è una data storica per l’intero Paese perché è l’inizio della strategia della tensione che produce effetti devastanti e blocca di fatto il grande movimento di riforma del Paese nato dalle lotte dei lavoratori e degli studenti, basta pensare che l’approvazione del Senato dello Statuto dei lavoratori è del 11 dicembre, il giorno prima, il momento fu scelto come risposta all’avanzata dei diritti e se pensiamo che oggi questi valori vengono rimessi in discussione. E’ una data sacra per il Paese”, In Piazza dopo le celebrazioni istituzionali ci sarà il corteo dei movimenti con partenza alle 18.30 da Piazza XXIV Maggio. E ci sarà anche l’inaugurazione del memoriale “Non dimenticarmi“, un’installazione permanente nata dal basso che ricorda le vittime delle stragi, donata al Comune di Milano e installata in Piazza Fontana. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 10-12-2025

  • PlayStop

    A come Asia di mercoledì 10/12/2025

    Nella tempesta dei dazi, i record di Pechino nelle esportazioni, con Gabriele Battaglia. Al confine tra Cambogia e Tailandia si riaccende un conflitto decennale, tra scam city e nuovi nazionalismi, con Paola Morselli, ricercatrice Ispi. A cura di Diana Santini.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 10-12-2025

  • PlayStop

    ALEXANDER BAUNOV - LA CADUTA DEL REGIME

    ALEXANDER BAUNOV - LA CADUTA DEL REGIME - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 10-12-2025

Adesso in diretta