Approfondimenti

Noi siamo consapevoli, e voi? Guarda che Lune del 14 novembre

Consapevolezza… ci viene sempre più chiesto da marchi, dalle condizioni, dal governo di essere consapevoli: ok noi facciamo i compiti ma la nostra classe dirigente esercita le sue funzioni in modo consapevole? Cioè si rendono conto del significato e delle risonanze dei loro gesti?
Un esempio facile è il pasticcio diplomatico tra Italia e Francia, sfuggito al controllo e tutto sul palcoscenico della comunicazione (Salvini dichiara vittoria sulla Francia, immediatamente Marine Le Pen la riprende e il governo francese vara la sua ritorsione e poi dichiara “Meloni è la perdente”). Sono consapevoli di quello che muovono? Erano consapevoli i nostri politici del significato culturale della cacciata di Gergiev dalla Scala qualche mese fa? Non da soli: anche la Filarmonica di Monaco lo aveva allontanato per gli stessi motivi. Il punto non era tenere separate l’arte e la politica, che invece sono legatissime. Semmai si trattava di non far entrare la logica della guerra nell’arte. Se però si legittima questo terreno di scontro, diventa una conseguenza logica che qualche giorno fa il console ucraino a Milano chieda la rimozione dello spettacolo inaugurale della Scala, il Boris Godunov di Musorgskji, accusandolo di essere espressione di un regime. Interessante poi che la polemica sia sorta a partire ancora una volta da un pezzo di comunicazione: il manifesto dell’opera, nel quale si vede una figura insanguinata, che nella trama dell’opera è l’erede al trono fatto sgozzare proprio dall’usurpatore Boris Godunov per diventare zar di tutte le Russie. Ecco, bisogna essere consapevoli quando si maneggiano cultura, guerra e politica, se non si vuole cadere in tragiche contraddizioni.

Un esempio inverso di pochi giorni fa il discorso di Biden alla nazione sui rischi per la democrazia Usa per le elezioni di Mid-term. Noi che ascoltiamo con attenzione i discorsi dei politici – è comunicazione pubblica – non abbiamo avuto esitazioni nel criticare il suo discorso sulla guerra in Europa qualche mese fa, per la rozzezza e la mancanza di rispetto verso gli europei… ma qui dobbiamo parlare di un’orazione perfetta, quieta e determinata, che parlava non al cuore o alla mente ma all’anima della cittadinanza, alla sua storia e al suo futuro. Due note: i giovani che pare sfuggano alle previsioni perché non rispondono a chiamate sconosciute e quindi skippano i sondaggisti, hanno premiato l’anziano presidente; Biden si è rivolto alla capacità dei cittadini di decidere: “La democrazia è una decisione del popolo”, ha scandito: “Dobbiamo decidere se prevale lo stato di diritto”. “La decisione è tua”. La differenza tra scegliere, che avviene tra opzioni altrove prestabilite, e decidere. Cioè per essere chiari: l’elettore, se decide qualcosa, a votare ci va.
A Milano si ritrovano sulle pareti di una scuola dei manifesti neofascisti che inneggiano alla “marcia che continua”, vengono affissi sotto lo sguardo della polizia (presente per evitare disordini sic!, stridente confronto con i cartelli appesi dai naufraghi della Ocean Viking che dicevano “Help us!”. Quanto erano diverse le vite di questi cartelli, da un lato, il tranquillo neofascismo sulle pareti di una scuola e, dall’altro, i cartoni precari di chi vien venivano selezionati, umiliati, visitati prima dello sbarco. Ecco come nella libertà di esprimersi, c’è tutta la differenza tra chi il potere ce l’ha e chi invece si vede negata anche la dignità. Si è detto molto del “carico che residua” del ministro Piantedosi con cui voleva designare burocraticamente i migranti non sbarcati. Oltre alle tante riflessioni fatte, va sicuramente citata ciò che nel 1965 Italo Calvino chiamò Antilingua ovvero una lingua non democratica, che allontana dalle parole il significato immediato, la vita stessa, e traduce tutto appunto in un’antilingua inesistente. Nel linguaggio di Piantedosi questa mancanza di vita si è unita alla disumanità delirante della destra: è “l’emergenza disumanitaria” come l’ha definita L’Avvenire, un mostro nostrano.
Quanto pesano i cortocircuiti sulla memoria lo si vede nella bella iniziativa sulla rigenerazione urbana del Comune di Milano ossia il racconto di come cambieranno varie zone della metropoli dalle voci degli immobiliaristi degli urbanisti degli architetti che ci stanno lavorando.

Al netto dei paroloni inglesi e la fuffa dei neologismi abbiamo capito che – come segnalavamo già nel maggio 2021 – nella rigenerazione di Piazzale Loreto che si chiamerà “Loc-Loreto Open Community” non sembra ricompresa la memoria del luogo, la fucilazione di quindici antifascisti il 10 agosto 1944 per mano della Brigata Muti comandata dal capitano Pasquale Cardella e poi l’esposizione dei corpi di Mussolini, Petacci e dei gerarchi il 29 aprile del 1945. Interessante che nel finale di questa presentazione così immemore si sia detto che la ricaduta per i cittadini della zona sarà di 250 milioni di euro. Con tutto il rispetto, non c’è cifra che ripaghi quell’assenza.

La festona globale incombe, doppiamente: il Natale (qui l’esemplificativa proposta di WalMart ) e i Mondiali di calcio (qui l’altrettanto esemplificativa ma per assurdità forse proposta di Mastercard) perché questi mondiali sospesi sul Natale sono un po’ un’idea astratta, puramente fatta di capitali, pensata in assenza di gravità e di legami con il mondo, con il rischio di dover “coprire” con la comunicazione questo niente. E infine un ricordo per Gianfranco Marabelli, raccontato da Giuseppe Mazza e qui ricordato dai Giornali.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 05/07 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 05/07 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 04/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 04/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 05/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 05-07-2025

  • PlayStop

    Guida nella Jungla di sabato 05/07/2025

    Nata da un'idea di Paolo Minella e Luca Boselli, GnJ "Guida nella Jungla" è un programma dedicato alla cultura musicale underground contemporanea. Dalla metà degli anni '90, offre chart, interviste, dubplate corner e news, con ospiti come Mr. Finger, Apparat, Hype, Phil Asher, Ian O’Brien, Dj Kool Herc, Snowgoons, Tech N9ne, Dj Gruff, Dj Skizo, Club Dogo, Looptroop Rockers, Foreign Beggars e molti altri. Evolvendosi con il panorama musicale, è ora condotta da Matteo (East Milan) in collaborazione con la crew di Loopsessions Milano e O'Red. #prestaciascolto www.facebook.com/gnjradio www.instagram.com/gnjradio

    Guida nella Jungla - 04-07-2025

  • PlayStop

    Ultima Traccia di venerdì 04/07/2025

    Un viaggio musicale tra la fine degli anni '90 e i primi 2000 dedicato a chi ha vissuto l’adolescenza tra compilation masterizzate, squilli su MSN, pomeriggi a giocare al Game Boy o a registrare video da MTV. Ma Ultima Traccia è anche per chi non ha vissuto nulla di tutto questo e ha voglia di scoprire un mondo che sembrava analogico ma era già profondamente connesso. Ultima Traccia è un modo per chiudere la settimana come si chiudeva un CD: con l’ultima canzone, quella che ti lasciava addosso qualcosa.

    Ultima Traccia - 04-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 04/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 04-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 04/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 04-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di venerdì 04/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 04-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di venerdì 04/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 04-07-2025

  • PlayStop

    "A Gaza manca l'acqua. Siamo vicini a un punto di non ritorno". Intervista ad Alessandro Migliorati, capomissione Emergency a Gaza

    Nella striscia di Gaza, secondo l’OMS, ogni giorno vengono uccise in media 90 persone. Nelle ultime 24 ore, i morti sono stati 138. Negli ultimi giorni i bombardamenti si sono particolarmente intensificati, così come gli ordini di evacuazione. Un’escalation che arriva mentre i colloqui per un cessate il fuoco sembrano potenzialmente vicini ad una nuova svolta. Si aspetta nelle prossime ore una risposta di Hamas alla proposta statunitense per una tregua. Risposta che – secondo alcune fonti – potrebbe essere positiva. Intanto, però, la popolazione della striscia continua a morire per le bombe, per le malattie e per la fame. A Deir el Balah abbiamo raggiunto Alessandro Migliorati capomissione di Emergency a Gaza.

    Clip - 04-07-2025

  • PlayStop

    Caccia: si potrà sparare agli uccelli migratori sui valichi montani

    Mentre in Senato inizia l’iter della legge che punta a liberalizzare la caccia (giovedì prossimo inizieranno le audizioni), la maggioranza, con un emendamento al Ddl Montagna presentato dal leghista Francesco Bruzzone, si porta avanti: in base al testo, già dalla prossima stagione venatoria sarà consentito sparare sui valichi montani agli uccelli migratori. Il commento di Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu.

    Clip - 04-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di venerdì 04/07/2025

    Quando diventiamo tutti re e regine del liscio alla sagra di paese, rimpinzandoci di ogni ben di Dio. Ma le sagre non sono solo cibo e musica ma anche cultura e tradizione, ce lo dice l'ospite di oggi: Melissa di "Sagre Autentiche" (su instagram, facebook e sito web). In conclusione di puntata l'immancabile microfono aperto con grandi racconti degli ascoltatori sulle sagre di tutta Italia.

    Poveri ma belli - 04-07-2025

Adesso in diretta