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Mr.Robot, un supereroe contro i cybercrimini

Ricordate Matrix, il film che nel 1999 rese popolare l’idea di un’umanità sfruttata dalle macchine e imprigionata in un universo virtuale che tutti credono reale? Fu il culmine di vent’anni di fantascienza cyberpunk e, in quanto fantascienza, era ambientato in un lontano futuro. La serie tv Mr. Robot, la cui terza stagione arriva in Italia su Premium Stories, si svolge nel nostro presente, anzi è forse tra le narrazioni odierne che meglio raccontano la contemporaneità, eppure in qualche modo ci dice che Matrix, nel frattempo, è diventato vero.

Le macchine che hanno preso il potere equivalgono all’onnipresente tecnologia di cui sono intessute le nostre esistenze, e ci muoviamo in un mondo virtuale fatto di algoritmi imperscrutabili, che selezionano per noi a quali notizie credere e in quali prodotti finanziari investire: in questo scenario, i soli eroi sono hacker, gli unici in grado di parlare, maneggiare, contrastare una lingua in codice binario che la maggior parte di noi vive senza capire. Eroi, inevitabilmente, fallati: come il protagonista Elliot – straordinario l’interprete, Rami Malek, vincitore di un Emmy per il ruolo – che soffre di sociopatia, depressione, paranoia, allucinazione e chissà cos’altro. I contatti umani ridotti al minimo, di giorno lavora per un’agenzia addetta alla sicurezza informatica, di notte come un supereroe combatte cybercrimini, e quel che sogna è di distruggere la E Corp, tentacolare multinazionale che domina l’economia mondiale.

Mr. Robot è creata e spesso anche diretta da Sam Esmail, classe 1977, americano di origini egiziane, ed è messa in scena con maniacale attenzione alla costruzione delle inquadrature (spesso asimmetriche per aumentare il senso di disagio). Le suggestioni cinematografiche abbondano, e vanno dal già citato Matrix a Fight Club, passando per David Lynch, American Psycho, Taxi Driver; ma l’autore ha una grande volontà di sperimentare anche con i formati e gli stili televisivi, come nella seconda stagione, in cui c’è un episodio girato come una vecchia sitcom, o in questa terza, con una puntata tutta in pianosequenza. Con azioni informatiche molto plausibili da un lato e costruzioni vertiginosamente cospirazioniste dall’altro, Mr. Robot cerca di immaginare cosa succederebbe, davvero, se si provasse a fare la rivoluzione, tentando di ipotizzare una fine del capitalismo che non corrisponda per forza alla fine del mondo, e viceversa. Chiedendoci: come ci salviamo dal futuro? Soprattutto quando ci accorgiamo che quel futuro siamo noi.

  • Autore articolo
    Alice Cucchetti
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    Da nove giorni il menù alle mense scolastiche milanesi è sempre lo stesso: riso in bianco e pollo ai ferri. Ma solo per qualcuno: i bambini e le bambine con celiachia, o che seguono una dieta etico religiosa o dedicata a causa di allergie alimentari. Una conseguenza dell’attacco informatico subito da Milano Ristorazione il 24 novembre, che ha interessato il sito e i canali d’informazione della società che eroga i pasti nei nidi d'infanzia e nelle scuole cittadine. In un post su Facebook, Milano Ristorazione aveva parlato di “qualche probabile variazione ai menù previsti e alle diete speciali, temporaneamente gestite tramite un menù semplificato per garantire il pieno rispetto degli standard di sicurezza previsti”. Senza però contattare i diretti interessati. Rosa è la mamma di due bambine celiache che frequentano due scuole milanesi. L'intervista di Chiara Manetti.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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    Venerdì 5 dicembre, alle 16.30, alla Casa della Memoria di Milano, ci sarà una visita guidata dedicata alle abbonate e agli abbonati di Radio Popolare alla mostra “Ombra di tutti”, un’opera ispirata al “Maglio”, il monumento dedicato a Roberto Franceschi, il giovane ucciso dalla polizia il 23 gennaio 1973. Con noi ci saranno l’artista Patrizio Raso e Cristina Franceschi, sorella di Roberto, che ha promosso il progetto con la Fondazione Roberto Franceschi onlus. Dopo la visita guidata si terrà un incontro con le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi di piazza Fontana e della stazione di Bologna. Ogni abbonato/a può essere accompagnato/a da una persona non abbonata. Per prenotarsi: prenotazioni@radiopopolare.it. Testo e intervista all’artista di Tiziana Ricci.

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    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

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