Aveva 93 anni l’ex presidente israeliano Shimon Peres, morto nella notte. Con lui se ne va uno degli ultimi protagonisti della nascita d’Israele. Nato in Polonia nell’agosto 1923, Peres era giovanissimo nel 1948 quando Yitzhak Ben Gurion lo nominò capo della marina durante la guerra d’indipendenza che seguì alla proclamazione dello Stato d’Israele. Da allora è stato leader laburista, primo ministro, ministro degli Esteri, della Difesa, dei Trasporti e delle Finanze. Premio Nobel per la Pace, Peres fu anche il nono presidente d’Israele e fino all’ultimo, grazie al suo prestigio internazionale, ha svolto un ruolo di ambasciatore ufficioso del suo Paese. Tappa fondamentale della sua vita politica furono gli accordi di Oslo, nel 1993, per i quali venne insignito con il Nobel per la Pace l’anno successivo, insieme all’allora premier israeliano Rabin e al presidente palestinese Arafat.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per stamane una seduta di lutto del governo israeliano. In un comunicato, Netanyahu e la moglie esprimono ”profondo dolore per la morte di una persona cara alla Nazione intera, ed ex capo di Stato di Israele”. ‘Nella sua vita e con le sue azioni mio padre ci ha lasciato in eredita’ il domani’, ha detto alla stampa il figlio di Shimon Peres, Chemi, incontrando la stampa nell’ospedale Tel Ha-Shomer di Tel Aviv. ”Ci ha ordinato di edificare il futuro di Israele con coraggio e saggezza, e di spianare sempre strade per un futuro di pace”.
“Ci sono poche persone che vivono con noi nel mondo che hanno cambiato il corso della storia umana, non solo con il loro ruolo negli eventi umani, ma perché hanno allargato i confini della nostra immaginazione morale e ci hanno spinto a chiedere di più da noi. Il mio amico Shimon era una di queste persone”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Obama.
Domani verrà allestita la camera ardente alla Knesset, il parlamento israeliano. Venerdì dovrebbero essere celebrati i funerali.