Approfondimenti

Milano Music Week 2020, la sfida della musica durante il lockdown.

milano music week 2020

Inizia oggi a Milano l’edizione 2020 della Milano Music Week. Va da sé che sarà un’edizione particolare, che si svolgerà esclusivamente online, ma che manterrà il proposito di fare il punto sulla situazione della musica, nel nostro Paese e non solo, sotto tutti i punti di vista, da quello artistico a quello manageriale, da quello giornalistico a quello economico, organizzativo e, in un momento difficile come questo, al mondo dei live. Come al solito sarà una settimana molto densa. Per farcela raccontare, abbiamo scambiato qualche domanda con il suo curatore Luca De Gennaro.

L’intervista di Matteo Villaci a Jack.

Cos’ha voluto dire pensare, organizzare e portare avanti questa Milano Music Week?

Il pensiero e l’organizzazione della Music Week hanno avuto delle fasi successive molto diverse tra loro. Di solito incominciamo a pensare al programma della Music Week all’inizio dell’anno, ma quando abbiamo cominciato a fare le prime riunioni è scattato il lockdown. Il primo pensiero un po’ di tutti è stato quello di fermarsi, però vedendo una luce alla fine del tunnel già alla fine della primavera abbiamo pensato che fosse il momento in cui dovessimo far capire che la musica è in crisi perché si è fermato il lavoro, anche per accendere un faro sulla situazione di chi lavora nella musica. Ci siamo detti che dovessimo farla con una formula ibrida, e abbiamo pensato a dei concerti comunque contingentati, con tutte le accortezze del caso ma comunque in situazioni in cui la gente potesse uscire e andare da qualche parte, anche per aiutare i luoghi di cultura e di musica di Milano a rinascere un po’. Dopodiché è arrivata l’ulteriore chiusura ad ottobre, il che ha voluto dire che in corsa abbiamo trasformato tutto in una settimana che è fruibile solo online, con un palinsesto molto ricco di eventi in streaming che sono cominciati già da questa mattina. Collegandosi alla piattaforma “milanomusicweek.it” uno può seguire come se seguisse un canale televisivo che vanno molto nella direzione del parlare del lavoro nel mondo della musica, quindi di prospettive delle professione musicali, aprire gli occhi alla gente su quello che è successo in questi mesi e sul perché la situazione sia molto grave per chi lavora nella musica. Non ultimo, attivare a aiutare il dialogo tra i lavoratori della musica e le istituzioni, quello è importantissimo, specialmente in una città come Milano che lavora molto sulla cultura.

Gli eventi sono tantissimi. Com’è stato metterli insieme e rapportarsi con gli artisti con un periodo del genere? Ce n’è qualcuno di cui vai particolarmente fiero?

Milano Music Week non è un festival che ha un organizzatore, è una piattaforma che accoglie, comunica e calendarizza una serie di proposte che arrivano da tantissimi produttori di contenuti, tutti gli attori della filiera musicale. Anche quest’anno è successo questo, abbiamo ricontattato tutti coloro che avevano lavorato con noi l’anno scorso e gli abbiamo chiesto se avessero qualcosa di proporre. Abbiamo quindi un sacco di partner, anche educazionali come il Master in Comunicazione musicale dell’Università Cattolica e il CPM di Franco Mussida, la SAE, tutta gente che ha organizzato dei suoi momenti di formazione e informazione su quello che succede nella musica. C’è tanta roba organizzata da tanta gente che noi abbiamo messo a sistema, in qualche modo. Io sono personalmente affezionato a un semplicissimo appuntamento, che abbiamo dalla prima MMW, e si chiama Milano Music Week Incontra, delle semplici chiacchierate con degli artisti che hanno qualcosa di nuovo da dire. Anche con gli anni scorsi abbiamo avuto chiunque, da Tiziano Ferro a Cremonini, da Caparezza a Niccolò Fabi e tanti altri. Quest’anno incominciamo questa sera, con i Negramaro, sempre tutto in diretta streaming. Nei prossimi giorni ci saranno Ghemon, Max Pezzali, Edoardo Bennato, Diodato. La chicca di questa sera che invito tutti ad andare a vedere, anche perché ha un intento nobile oltre ad essere un bel contenuto, è un concerto che si terrà alle 21 al Fabrique, un club ovviamente chiuso, ma riapre per l’occasione e ospita sul suo palco un omaggio a John Lennon, un tributo agli 80 anni che avrebbe compiuto queste settimane. Un bel po’ di grandi musicisti di varie formazioni accompagnano cantanti che si esibiscono in loro versioni di classici di Lennon, come Morgan, Omar Pedrini, Keitama 126 e tanti altri. Tutto questo è fruibile in streaming sulla piattaforma di “live-all.com“, con biglietti in vendita attraverso Ticketmaster a 10 euro, una cifra quasi simbolica che però va a finanziare il fondo COVID “Sosteniamo la musica”, istituito durante gli ultimi mesi da Music Innovation Hub e da Fini per raccogliere i fondi da distribuire ai professionisti della musica che sono rimasti fermi in questi mesi.

Sarà un’edizione online e tutto sarà immediatamente fruibile. Questo a livello tecnico vuol dire riprendere tutto in diretta perché deve andare in onda live. Sarà possibile andare a recuperare in un secondo momento qualcuno degli eventi di questa Music Week?

Una cosa che ho tenuto subito a dire dal momento in cui abbiamo capito che la Music Week sarebbe stata online è che avessimo bisogno di un impianto tecnologico fortissimo. Qualche giorno fa, nella mia ignoranza, anche io mi chiedevo se si potesse riutilizzare i contenuti che filmeremo. Credo di sì ma non so darti una risposta precisa, spero che rimangano anche perché, nei limiti che ci sono imposti dalla situazione, cerchiamo di vedere tutto anche come un’opportunità: la prima è che la Milano Music Week non è più fruibile solo da Milano, fino all’anno scorso se volevi venire a vederla dovevi venire qua. Adesso ovunque uno abiti nel mondo può godersi il palinsesto. L’evento centrale del MMW, il Linecheck, presenterà degli showcase della musica dal vivo che viene prodotta in diverse città nel mondo, e quindi ospiterà contenuti musicali che non avvengono necessariamente fisicamente a Milano. E’ una sorta di piccola apertura sul futuro, m’immagino che i concerti a cui potremo finalmente cominciare ad andare avranno anche la possibilità di essere fruiti in remoto. Potrebbero esserci margini di guadagno ulteriori che adesso non ci immaginiamo ma nel futuro potrebbero diventare veri.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 25/11 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 25-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 25/11 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 25-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 25/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 25-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 25/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 25-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 25/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 25-11-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 25/11/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 25-11-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 25/11/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza sulle Donne 2025, con Mary Sarnataro e le altre comedians che partecipano alla serata "Zitte, mai!" al Teatro Lirico di Milano; lo spettacolo "Gierrilla Girl - L'arte di comportarsi male" al PIM Off, di Angela Antonini e Rita Frongia; Elena C. Patacchini firma la drammaturgia di "Bovary" al Teatro Litta, per la regia di Stefano Cordella; Luisa Nanninpieri intervista varie voci sull'agitazione di autori ed editori di fumetti in merito al celebre Festival del Fumetto di Angoulême...

    Cult - 25-11-2025

  • PlayStop

    Violenza: riprendersi il potere sulla propria vita

    Nel giorno mondiale contro la violenza sulle donne, raccontiamo con Cristina Carelli, presidente di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, i centri antiviolenza, oltre 110 in Italia con differenze però tra Nord e Sud, con quasi 4mila operatrici in stragrande maggioranza volontarie e quasi 30mila donne “ascoltate” all’anno. “Siamo realtà aperte e sempre presenti, le donne arrivano da noi spesso senza appuntamento e si rivolgono a noi quasi sempre liberamente - spiega Carelli - perché il presupposto del nostro intervento è la libertà di scelta della donna, lo sottolineiamo perché è in corso un tentativo di trasformarci in realtà di servizio e per imporre alle donne dei percorsi standardizzati, più istituzionali e di sistema, e non costruiti per ciascuna partendo dal consenso e dalla libera scelta di ogni donna”. Sottofinanziamento, soluzioni solo punitive, negazione della dimensione politica e culturale della prevenzione, la frontiera è sempre la società. Se sono le famiglie a decidere cosa è giusto o meno per l’educazione sessuale, stiamo riproponendo il problema. “Chiediamo al governo di essere coerente: bisogna lavorare sul fronte della cultura e della prevenzione”. La violenza non è solo un atto individuale, ma è resa possibile da scelte politiche e culturali che limitano la libertà delle donne, scrive Di.Re nella campagna “Tutto nella norma” che potete trovare sul sito: direcontrolaviolenza.it

    Clip - 25-11-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 25/11/2025

    Pubblica si occupa di violenza maschile contro le donne. Oggi è il 25 novembre, giornata internazionale dell’ONU per l’eliminazione della violenza di genere. Con la presidente di UN (United Nations) Women Italy, Darya Majidi. E con Barbara Leda Kenny, antropologa, coordinatrice della Fondazione Brodolini, curatrice del sito Ingenere.it

    Pubblica - 25-11-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 25/11/2025

    A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 25-11-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 25/11/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 25-11-2025

  • PlayStop

    GIULIANO PAVONE - LIMBO

    GIULIANO PAVONE - LIMBO - presentato da Barbara Sorrentini

    Note dell’autore - 25-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 25/11/2025

    Valeria Valente, senatrice PD, componente della Bicamerale femminicidio, annuncia l'approvazione del ddl sulla introduzione del reato di "femminicidio" alla Camera in seconda lettura e l'avvio al Senato della discussione sul disegno di legge cosiddetto "sul consenso". Cristina Carelli, presidente di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, ci racconta l'attività, il bisogno, la necessaria libertà e il necessario rispetto per accompagnare le donne vittime di violenza, che si pratica negli oltre 110 centri con quasi 4mila operatrici di stragrande maggioranza volontarie nel 2204 per quasi 30mila donne. Un lavoro da sostenere e conoscere. Luca Parena ci racconta la fiaccolata al Corvetto per ricordare Ramy El Gamel morto un anno fa dopo un inseguimento dei carabinieri, la rabbia delle seconde generazioni e la targa dedicata da un ragazzo del quartiere. Alessandro Braga da Padova racconta la vittoria del "Doge" Zaia con 200mila voti e il suo destino nella Lega tra territorio e aspirazioni nazionali.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 25-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 25/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 25-11-2025

Adesso in diretta