Approfondimenti

Medio Oriente, tra abisso e nuove prospettive

Medio Oriente, CASE ABBATTUTE NELLA STRISCIA DI GAZA

Meron Rapoport, giornalista (già caporedattore di Haaretz) e analista politico israeliano. Tra i fondatori del movimento A Land for All, che chiede la creazione di due Stati e promuove il dialogo tra israeliani e palestinesi lavorando per la pace in Medio Oriente. In questa intervista con Alessandro Principe, racconta il suo stato d’animo in questo momento e le attività che porta avanti per cercare di mantenere viva una speranza di pace in questi giorni terribili.

Sono giorni difficilissimi ed è difficile pensare a una prospettiva di dialogo e di pace. La maggior parte degli attivisti della sinistra israeliana e sono un po’ paralizzati e non sanno esattamente che cosa fare, ma allo stesso tempo esistono iniziative all’interno di Israele, sia fra gli arabi palestinesi sia tra gli ebrei: ci sono iniziative per esempio contro la violenza contro gli arabi. Ma posso anche parlare del mio gruppo, A Land for All (Una patria per tutti), che è un movimento Israelo-palestinese che esiste già da più di 10 anni e che cerca capire la situazione e scrivere cose insieme. Credo che, in un certo senso, siamo così vicini all’abisso che siamo anche vicini a una nuova prospettiva: la violenza è così alta che forse la gente capirà che questa non è la via.

Qual è l’argomento che lei usa per convincere chi non crede più alla possibilità di dialogo? Che cosa dice per cercare di convincere queste persone, che magari sta anche incontrando in questi giorni così complicati?

Devo confessare che non è questo il momento per ragionare e pensare con calma. Ma è possibile spiegare che siamo arrivati a questo punto terribile della nostra storia perché abbiamo cercato di continuare con questo status quo, con questa situazione in cui l’occupazione è continua, con l’assedio continuo su Gaza, in cui non c’è nessuna prospettiva di pace e in cui la violenza è l’unica via. E si può dire che tutta la filosofia, tutta la dottrina della destra di Netanyahu è fallita. È fallito questo tentativo di aggirare il problema palestinese come se non esistesse. Credo che moltissimi abbiano capito che la dottrina di Netanyahu è fallita. C’è anche a un’altra cosa: per molti anni, forse per più di vent’anni, anche la comunità internazionale ha rinunciato quasi a una prospettiva di pace e negli anni i palestinesi hanno accettato questo status quo. Adesso credo che la comunità internazionale, e lo vediamo in questi giorni, capisca che questo conflitto, anche se prima sembrava un po’ meno importante, è ancora il conflitto che può fare esplodere tutto il Medio Oriente e anche di più.

Che tipo di iniziative voi con il vostro gruppo o altri gruppi a voi vicini state organizzando in questi giorni?

Prima di tutto cerchiamo di dialogare e parlare fra di noi e vedere che siamo insieme e che continuiamo a credere nei nostri valori, che continuiamo a essere contro ogni offesa ai civili. Tentiamo anche di scrivere, così da far capire che siamo due popoli su questa terra e che nessuno se ne va di qua, che forse è il nostro destino quello di vivere insieme, che non c’è un’altra via.

Sente davvero che la speranza in questo momento sia qualcosa di concreto e raggiungibile oppure se siamo andati troppo oltre?

Io sono ottimista di natura, ma anche senza questo ottimismo credo che siamo andati così lontano con la violenza che dopo la fine di questa catastrofe, e spero che finisca presto, molti israeliani capiranno che non si può semplicemente far sparire i palestinesi di Gaza. E credo che da questo momento, da questa crisi, come molte volte accade nei momenti di crisi, si potrà ricominciare con una via nuova per il Medio Oriente. Lo credo veramente, anche come analista e come politico non soltanto come attivista.

  • Autore articolo
    Alessandro Principe
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 02/12 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 02/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 02/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 02/12/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di martedì 02/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 02-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 02/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 02-12-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 02/12/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone, Chiara Pappalardo e Sara Mignolli

    Fuori registro - 02-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 02/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 02-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 02/12/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 02-12-2025

  • PlayStop

    Sito di Milano Ristorazione in tilt: riso e pollo ai ferri per i bimbi celiaci (e non solo)

    Da nove giorni il menù alle mense scolastiche milanesi è sempre lo stesso: riso in bianco e pollo ai ferri. Ma solo per qualcuno: i bambini e le bambine con celiachia, o che seguono una dieta etico religiosa o dedicata a causa di allergie alimentari. Una conseguenza dell’attacco informatico subito da Milano Ristorazione il 24 novembre, che ha interessato il sito e i canali d’informazione della società che eroga i pasti nei nidi d'infanzia e nelle scuole cittadine. In un post su Facebook, Milano Ristorazione aveva parlato di “qualche probabile variazione ai menù previsti e alle diete speciali, temporaneamente gestite tramite un menù semplificato per garantire il pieno rispetto degli standard di sicurezza previsti”. Senza però contattare i diretti interessati. Rosa è la mamma di due bambine celiache che frequentano due scuole milanesi. L'intervista di Chiara Manetti.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 02/12 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 02-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 02/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 02-12-2025

  • PlayStop

    Liberi di rallentare: i Leatherette raccontano il nuovo album Ritmo Lento

    È da poco uscito Ritmo Lento, il terzo disco della band bolognese Leatherette. L'album arriva a seguito di una “pausa” che la formazione si è presa dopo un lungo e intenso tour europeo. “Avevamo bisogno di rallentare un attimo per raccogliere le idee e capire chi siamo, è stato un periodo meditativo, ma ora siamo di nuovo carichi”. Il disco ha due anime: una più diretta e punk guidata dalle chitarre, arricchita dalle voci in coro e dal sax, l’altra più calma e riflessiva dove ogni elemento è ridotto all’osso. Dal titolo del disco all’influenza dei Guided By Voices, dagli arrangiamenti dei nuovi pezzi agli incontri con Keanu Reeves e Gianni Morandi: ascolta l’intervista e il MiniLive dei Leatherette.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 02/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 02-12-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 02/12/2025

    Brian Eno e l'arrivo del singolo di beneficienza per la Palestina che punta a scalare le classifiche entro Natale. Il ritorno dei My Bloody Valentine dal vivo, con volumi come sempre impressionanti. Il disco della settimana di Keaton Henson e il mini live dei Leatherette, band bolognese che ci presenta il nuovo album Ritmo Lento. Il quiz sul cinema e i dieci anni dell'album Mainstream di Calcutta.

    Volume - 02-12-2025

Adesso in diretta